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CONDIZIONI DRENATE
La variazione di stato tensionale avviene molto lentamente rispetto al tempo necessario per la
dissipazione delle sovrappressioni neutre.
Le pressioni interstiziali assumono il valore imposto dalle condizioni al contorno e possono essere
determinate risolvendo il processo di filtrazione. Note le pressioni interstiziali, è possibile calcolare
le pressioni efficaci σ’ e correlarle alle azioni tangenziali τ.
CONDIZIONI NON DRENATE
La variazione di stato tensionale avviene molto rapidamente rispetto al tempo necessario per la
dissipazione delle sovrappressioni neutre.
Il volume non subisce variazione. Le sovrappressioni aumentano (positive) o diminuiscono
(negative) ma non sono note a priori. Non è possibile calcolare le pressioni efficaci σ’, e pertanto la
relazione τ = τ(σ)viene determinata in termini di pressioni totali (attraverso prove non drenate).
OSSERVAZIONE SPERIMENTALE
τ = σ’*tgΦ’
τ = f(σ)
SPERIMENTAZIONE DI LABORATORIO
Nella sperimentazione di laboratorio i piccoli campioni di terreno sono sottoposti a vari stati
tensionali che si possono riprodurre attraverso le apparecchiature di laboratorio. A seconda dello
stato tensionale riprodotto sul campione avremo un tipo di prova.
1) PROVA DI COMPRESSIONE TRIASSIALE VERA
Questo è un campione a forma cubica.
Sulle facce della stessa dimensione agiscono 3 tensioni normali
(tensioni principali).
Otteniamo una prova che si chiamerà PROVA DI COMPRESSIONE
Triassiale vera perché le tre tensioni σ , σ σ
TRIASSIALE VERA. 1 2, 3
sono dette tensioni principali e sono una indipendente dall’altra.
Questa prova di compressione triassiale vera si distingue dalla prova di
compressione triassiale in ci cui si sfrutta una simmetria del
campione.
2) PROVA DI COMPRESSIONE CILINDRICA (TRIASSIALE)
In questo caso il campione è un cilindro.
Su questo cilindro agiscono tensioni radiali che sono uguali (σ = σ ),
2 3
mentre la σ è indipendente dalla σ .
1 3
Abbiamo la compressione triassiale ma non è la triassiale vera,
perché in questo caso c’è una simmetria, una ASSIAL-SIMMETRIA
o che comporta il fatto che le tensioni
SIMMETRIA CILINDRICA
radiali sono uguali, quindi la condizione meccanica che noi
imponiamo al campione è σ ≠ σ = σ .
1 2 3
Questa si chiama PROVA DI COMPRESSIONE CILINDRICA.
A noi dal punto di vista della sperimentazione sono questi casi (1-2), in particolare la compressione
cilindrica che sarà l’oggetto del nostro studio.
3) PROVA DI COMPRESSIONE UNIASSIALE SEMPLICE
Questa compressione si effettua per misurare la resistenza allo
schiacciamento di un volume di calcestruzzo.
Questa è una particolare compressione cilindrica in cui le sezioni radiali
sono nulle, quindi il campione è sollecitato solo assialmente, è sottoposto
ad uno sforzo di taglio al suo interno ma le tensioni radiali che chiameremo
sono nulle.
TENSIONI DI CONFINAMENTO,
È una prova che viene usata anche in geotecnica, ma è una prova
convenzionale nel senso che non conosciamo esattamente lo stato
tensionale del campione, mentre nel caso 2) lo stato del campione è
completamente determinato in ogni fase della prova.
Questo perché se conosciamo σ e σ in ogni fase della prova possiamo tracciare i cerchi di MOHR
1 3
che corrispondono ad ogni stato tensionale che caratterizza il provino.
rappresenta tutti gli stati tensionali che
Il cerchio di MOHR
attraversano la superficie.
Per ogni punto possiamo determinare gli stati tensionali su
ciascuna delle direzioni.
Se conosco le due tensioni principali per tutta la prova ho il
vantaggio di poter conoscere completamente lo stato tensione
che agisce sul provino, ciò è un grande vantaggio dal punto
perché si può conoscere
di vista meccanico tutta l’evoluzione
tensionale del provino.
Cosa che non posso fare nel caso 3) nella compressione
semplice.