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EFFETTI DELL'INVECCHIAMENTO SUI DISCHI INTERVERTEBRALI
STRESS, SOLLECITAZIONI, COMPRESSIONI: vita a carico della colonna vertebrale (da 25 anni in poi il disco inizia ad invecchiare) - nucleo polposo perde la sua capacità idrofilia (= la componente di proteoglicani diminuisce, a favore di fibre collagene) - ne consegue che anche in condizioni di riposo quando scarichiamo la colonna, i dischi non si reidratano più mentre nel giovane i dischi si reidratano, in condizioni ottimali.
Il disco quindi diventa più rigido e meno deformabile, perdendo la sua capacità ammortizzante (= risponde male alle sollecitazioni, non assorbendole bene). Queste sollecitazioni vengono quindi trasmesse all'anello fibroso che si va poi a fessurare nella parte posteriore. La sostanza nucleare si fa strada verso queste fessurazioni e si parla di erniazione.
La REGIONE LOMBARE è la più colpita, in quanto:
La regione coinvolta è la regione lombare, che deve sopportare il maggior peso - l'aumento del peso corporeo grava sui corpi vertebrali, dischi compresi. L'anello fibroso non è ben protetto postero-lateralmente dal legamento, quindi si assottiglia dall'alto al basso -> longitudinale posteriore laterali. Le sollecitazioni più intense si verificano a livello dell'angolo lombo-sacrale e in soggetti con iperlordosi lombare.
Cosa può colpire un'ernia espulsa o protusa? Si tratta di una situazione in cui il nucleo polposo passa le lamine dell'anello fibroso. Questo può causare espulsioni in diverse direzioni: colpisce il midollo spinale (se colpisce i dischi in L1 e L2), postero-mediana (se colpisce la cauda equina, poiché il midollo spinale si arresta a livello di L1 ed L2) o postero-laterale (se colpisce i nervi spinali, che costituiscono la maggior parte delle nostre ernie, in uscita).
Si localizza: L'ernia LOMBARE spesso POSTERO-LATERALMENTE in quel punto. L'anello fibroso è più sottile. Non c'è il rinforzo del legamento longitudinale posteriore.
SINTOMATOLOGIA: La sintomatologia clinica (e alla posizione) varia in rapporto al livello in cui si localizza l'ernia. Verifica.
EFFETTI DELL'INVECCHIAMENTO SULLE VERTEBRE: Riduzione complessiva della densità e della resistenza dell'osso, soprattutto a livello del corpo a causa della diminuzione di lamelle ossee (osteoporosi). La molto sollecitata superficie superiore e inferiore del corpo vertebrale si deforma e diventa concava. I nuclei polposi dei dischi intervertebrali si disidratano (perdita di proteoglicani) e si arricchiscono di fibre collagene, diventano rigidi. I dischi vengono inglobati tra due vertebre e formano un tutto con l'anello fibroso. Ne consegue un aumento delle forze di compressione alla periferia dei corpi vertebrali = Formazione di.
OSTEOFITI SPONDILOSI/OSTEOARTROSI
- Osteoporosi corpi vertebrali
- Degenerazione del disco intervertebrale (perdita di idrofilia -> RIGIDITA')
ne consegue :
- I dischi vengono inglobati tra due vertebre
- Stenosi dei fori intervertebrali = compressione dei nervi spinali in uscita
- Sviluppo di osteofiti artrosi/spondiloartrosi a livello dei processi articolari
- perdita del normale rapporto articolare e dei corpi vertebrali conseguente alla ulteriore riduzione dei fori intervertebrali
- emergenza nervi spinali e del canale vertebrale
SPONDILOLISTESI
scivolamento fra vertebre.
Riguarda le vertebre comunemente interessate, in particolare le vertebre lombari sono L5 ed L4 (95% dei casi)
Presuppone un trauma o una "lassità" articolare con mobilità anomala delle vertebre, e può peggiorare nel tempo.
Torace
Il è la compresa regione del tronco tra collo e addome una forma, in quanto le spalle appartengono all'arto superiore.
conica
Dà attacco agli arti superiori. La parte esterna delimita una parete toracica. Il torace comprende una cavità toracica - la cavità che contiene principalmente il sistema osteo-arto-muscolare. La parete toracica contiene le logge pleuro-polmonari (polmoni rivestiti dalla sierosa pleurica). Fra le logge pleuro-polmonari, c'è una regione centrale chiamata mediastino, che è riempito da varie formazioni. La parete toracica è sostenuta da un insieme di formazioni scheletriche articolate tra di loro, che complessivamente vanno a formare la gabbia toracica. Queste ossa danno attacco a dei muscoli, per cui si distinguono i muscoli estrinseci ed intrinseci. La gabbia toracica dà attacco ai muscoli degli arti superiori, del dorso e della parete addominale (muscoli estrinseci). La gabbia toracica ha la funzione di proteggere i visceri e gli organi in essa contenuti, ma la sua funzione- La primaria è connessa alla respirazione.
- Formazioni scheletriche della gabbia toracica:
- Le ossa che formano la gabbia toracica sono:
- 12 vertebre toraciche (che descrivono la cavità toracica)
- 12 paia di coste (anteriormente)
- Sterno (si individuano 11 spazi che sono chiusi da dei muscoli)
- La gabbia toracica, di forma conica, presenta un limite superiore detto "apice" e un limite inferiore detto "base apertura toracica inferiore".
- Il limite superiore è delimitato:
- Posteriormente dal corpo della 1° vertebra toracica
- Ai lati dal primo paio di coste
- Anteriormente dal margine superiore del manubrio
- Questa apertura è davvero aperta e mette in comunicazione la regione toracica con il collo e l'arto superiore.
- Il limite inferiore è delimitato:
- Posteriormente dal corpo della 12° vertebra toracica
- Ai lati dall'11° e 12° paio di coste
coste anteriormente (= formazione sostenuta dall'arcata costale di destra e di sinistra da cartilagini costali)
Mentre l'apice è aperto, la base non è aperta, bensì è chiusa da una formazione che si chiama muscolo-fibrosa diaframma
DIAFRAMMA
muscolo respiratorio più importante;= è il presenta una parte centrale di natura connettivale-tendinea.
Origina dalle formazioni scheletriche che delimitano l'apertura inferiore della gabbia toracica. si proietta, all'interno della cavità toracica (si dispone a cupola), per cui presenta una faccia inferiore concava e una faccia superiore convessa.
Questa disposizione fa sì che l'estensione della gabbia toracica e della cavità toracica siano diverse (l'estensione della parete toracica è maggiore rispetto alla cavità toracica). Questo perché il diaframma sporge all'interno della cavità toracica.
Separa la cavità
toracica dalla cavità addominale, però questa disposizione inoltre fa sì che alcuni visceri della cavità addominale vengano protetti dalla gabbia toracica. (sterno, coste e corpi vertebrali) che formano la gabbia toracica. STERNO È un osso piatto anteriormente e si estende in relazione alla CV da T2 a T9. Ha tre porzioni che si chiamano, dall'alto al basso:- manubrio - ha un palpabile collo centrale alla base del margine superiore che presenta un'incisura sternale o sovra sternale ai lati sono delle superfici articolari - cioè le incisure clavicolari delle parti del manubrio rivestite di cartilagine che si collegano con le articolazioni sterno-clavicolari. L'estremità mediale della clavicola si articola con l'incisura sternale.
- corpo
- processo xifoideo manubrio - Questi 3 pezzi sono collegati tra di loro da articolazioni sternali fra il manubrio e il corpo, e fra il corpo e il processo xifoideo.
Il manubrio è il corpo e l'articolazione xifo-sternale tra il corpo e il processo xifoideo. Queste articolazioni sono sinartrosi di tipo cartilagineo. Queste articolazioni si ossificano, quindi ad un certo punto della vita le 3 porzioni dello sterno si vanno a fondere e a costituire un osso unico, lo sterno.
Lungo i 2 margini laterali dello sterno sono presenti diverse faccette che vengono chiamate superfici articolari per le coste. Solo le prime 7 paia di coste (definite coste vere) si articolano direttamente con lo sterno. Dall'8°, non si articolano direttamente con lo sterno, ma alla 10ma con la cartilagine della costa sovrastante.
Le coste sono segmenti scheletrici che circoscrivono come archi gran parte della cavità toracica. Sono definiti segmenti perché la maggior parte della superficie delle coste è di natura ossea, ma la parte anteriore delle coste è di natura cartilaginea.
Le prime 7 coste sono dette coste vere perché sono direttamente collegate allo sterno. Le coste dalla 8° in poi sono dette coste false perché si articolano indirettamente con lo sterno tramite la cartilagine della costa sovrastante.
Le coste si articolano con lo sterno dalla 8 alla 10. Queste articolazioni sono dette vertebro-condrali perché si articolano direttamente con la cartilagine della costa sovrastante. Le coste sono dette fluttuanti perché anteriormente non si articolano e quindi non arrivano allo sterno né direttamente né indirettamente dall'alto al basso in direzione orizzontale, bensì obliquamente in direzione postero-anteriore. La lunghezza e l'obliquità delle coste aumenta dalla 1 alle 8/9 costa. Le cartilagini costali contribuiscono fortemente all'elasticità della gabbia toracica grazie alle numerosissime articolazioni che la caratterizzano. La gabbia toracica quindi associa rigidità ed elasticità.
La struttura delle coste comprende la porzione posteriore dove la costa si articola con le estremità vertebrale, cioè i corpi vertebrali delle vertebre toraciche. Qui si distinguono due porzioni:
- Testa costale: si articola
con il corpo della vertebra toracica;