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Estratto del documento

Sono delle cellule molto alte, tanto quanto lo spessore della parete del

tubulo seminifero, e sono caratterizzate da una serie di anfrattuosità. Il

nucleo è molto caratteristico perchè è lobato con delle introflessioni

dell'involucro nucleare, in posizione sopra nucleare c'è una struttura

cristalloide; c'è un Rer scarso ma un Rel e un Golgi piuttosto sviluppati.

Inoltre ci sono delle inclusioni elettrondense. La cellula presenta delle

sporgenze sul dominio laterale che sono delle strutture giunzionali come le

macula aderens: queste giunzioni serrate sono molto importanti perchè dividono due compartimenti:

compartimento adluminale: troviamo i gameti in

– fase avanzata di maturazione con un liquido

interstiziale diverso e con prodotti che derivano

dall'attività di secrezione delle cellule del Sertoli,

poco Na, poco K e poco Cl.

compartimento basale: si trovano le cellule in fasi

– iniziali di maturazione del gamete con un liquido

interstiziale con composizione analoga a quella che

si trova negli altri organi.

Cellule interstiziali o di Leydig: sono cellule che producono

androgeni e si trovano in quel tessuto molto sottile tra i tubuli

seminiferi. Sono delle cellule abbastanza grosse: hanno delle

caratteristiche comuni a tutte le cellule che producono steroidi : ovvero

granuli, Rel abbondante e Rer scarso o quasi assente, mitocondri diversi

ovvero senza creste all'interno ma con delle introflessioni tubulari,

granuli di pigmento (o di lipofuscina) e delle formazioni paracristalline.

Le vie spermatiche

1) tubuli retti: se ritorniamo ad analizzare il lobulo

del testicolo vediamo che i tubuli seminiferi si

convogliano nei tubuli retti: da adesso in poi la

funzione di queste vie sarà la conduzione degli

spermatozoi ma anche contributo alla

composizione liquida dello sperma. I tubuli retti

hanno un diametro abbastanza simile a quello dei

tubuli seminiferi e sono lunghi circa 0.5 cm e sono

situati in direzione del mediastino, la struttura

della parete è semplicemente un epitelio cubico

semplice e al loro interno non si cono più cellule

germinali.

2) Rete testis: è un insieme di condotti e lacune con un diametro molto variabile, sono rivestite

da un semplice epitelio cubico.

3) Condottini efferenti: ne nascono una dozzina dalla rete testis e portano all'epididimo, sono

situati nell'area vascolare dell'ilo del testicolo. L'epitelio diventa più complesso e formato da

più tipi cellulari: abbiamo delle cellule basali, delle cellule con pochi e corti microvilli (con

funzione ghiandolare per arricchire la composizione del liquido) e delle cellule ciliate.

Questi condottini entrano nell'epididimo e ognuno di loro diventa molto convoluto:

prendono il nome di coni vascolosi (circa 12).

4) L'epididimo: è una formazione rivestita dalla vaginale e riceve i coni vascolosi formati dai

condottini efferenti: questi andranno a costituire un canale dell'epididimo che ha un

andamento ondulato che segue

il margine posteriore del

testicolo e poi risale per dar

luogo al canale deferente. Il

diametro di questo canale

aumenta andando verso il

basso: nella parte più grande

arriva a un diametro di circa

500 micron ed è lungo circa 6/7

m. Sezioni dell'epididimo sono

riconoscibili rispetto a quelle

del testicolo perchè su una

sezione trasversale si nota un

limite netto della superficie interna con un lume ampio e nel lume troviamo dei piccoli

filamenti che sono le stereocilia che in microscopia ottica appaiono come appiccicate

all'estremità libera.

5) Il dotto deferente: è molto lungo perchè deve risalire dal polo inferiore del testicolo,

percorrere il tragitto inguinale, entrare in cavità addominale e confluire nelle vescichette

seminali (almeno 40 cm di lunghezza con un diametro di 2-3mm). Abbiamo una parte

testicolare che segue il margine posteriore del testicolo, una parte funicolare che si trova nel

funicolo spermatico e risale attraverso il tragitto inguinale ed infine una parte pelvica che si

trova nello scavo pelvico e termina nelle vescichette.

Quindi:

- parte testicolare

- parte funicolare

- parte inguinale

- parte pelvica: questa incrocia l'uretere e termina nel punto in cui confluisce con le

vescichette seminali. In questo punto nasce un condotto che è detto dotto eiaculatore che

penetra nella prostata e si getta in quel tratto di uretra detta uretra prostatica. Il liquido che

arriva dal dotto deferente non è ancora un liquido seminale definitivo: infatti avrà bisogno

dei vari contributi dati dalle varie ghiandole che

troverà durante il suo tragitto.

Struttura del dotto deferente: è un dotto con una parete

molto spessa e un lume sottile. La parte muscolare

liscia è molto sviluppata e se è contratta deforma il

lume in una forma stellata. All'interno troviamo la

mucosa (epitelio più tonaca propria): l'epitelio è di tipo

cilindrico semplice con delle cellule basali, ci sono

delle stereociglia che contrariamente alle cilia sono più

grandi e non hanno movimenti. Intorno abbiamo una

muscolatura liscia molto spessa che è organizzata in 3

strati: interno longitudinale

– intermedio circolare

– esterno longitudinale (è quello più spesso)

6) Vescichette seminali: si trovano posteroinferiormente rispetto alla

vescica e vediamo un rapporto stretto attraverso il setto

rettovescicale: infatti la vicinanza permette la palpazione per via

rettale. Se osserviamo la struttura notiamo che sono fortemente

concamerate e al microscopio ottico notiamo che la mucosa forma

delle pieghe molto complicate tra di loro, il materiale che notiamo

all'interno è un secreto prodotto dalle vescichette che

assolutamente non contiene gli spermatozoi: infatti gli

spermatozoi non passano da di qui. Si tratta solo di una

componente che andrà ad aggiungersi ai spermatozoi

contribuendo alla formazione del liquido seminale. Non ci sono

più stereociglia sulle cellule delle vescichette ma dei microvilli e

una morfologia complessiva tipica delle cellule secernenti

7) Prostata: è un organo annesso alle vie spermatiche ed impari: infatti fino a questo punto le

vie spermatiche erano pari. La forma è a castagna e le dimensioni sono più o meno quelle,

abbiamo una faccia

anteriore un po' appiattita,

una base rivolta verso

l'alto. L'uretra attraversa

per un tratto (uretra

prostatica) la prostata; ai

lati notiamo i dotti

eiaculatori e se invece

guardiamo la faccia

posteriore della prostata

(immagine a sinistra)

vediamo in alto le

vescichette seminali.

All'apice della prostata

che è rivolto verso il basso

(ci troviamo a quel livello

del perineo detto trigono urogenitale) vediamo l'uretra che attraversa il trigono e delle

ghiandole bulbouretrali che sono una formazione pari che riversano il loro prodotto

all'interno dell'uretra e si tratta dell'ultima componente che viene aggiunta al liquido

seminale. Se vogliamo osservare la prostata dall'alto, stacchiamo la vescica che ne è

direttamente connessa, vediamo una muscolatura liscia che deriva dallo sfintere vescicale e

che entra in parte nella prostata.

Lo stroma della prostata è molto abbondante ed è formato da un connettivo ricco di cellule

muscolari liscie.

E' molto importante il rapporto con l'intestino retto per ragioni cliniche, per la possibilità di

valutare un eventuale ipertrofia della prostata che è un evento comune nel maschio adulto

anziano che ha dei risvolti patologici gravi come il carcinoma della prostata: questo

determina due conseguenze: in primis c'è una maggiore difficoltà alla minzione a causa della

compressione sull'uretra e inoltre il rapporto diretto con la vescica può sollevare una parte

della vescica che in condizione normali è il punto più declive non permettendo più uno

svuotamento totale e un ristagno d'urina che porta a problemi infiammatori.

Da ricordare: l'aponevrosi

prostato-peritoneale o retto-

vescicale, il trigono uro-genitale

che viene perforato dall'uretra

(quindi la prostata si trova tra le

vescica e questo trigono), infine una

capsula prostatica che è una

dipendenza della fascia pelvica

viscerale che avvolge la prostata.

Loggia prostatica: sinfisi pubica,

vescica, trigono, retto. Se osserviamo una sezione

sagittale della prostata

notiamo un utricolo che è

una cavità a fondo cieco

che è un residuo

embrionale, ma sorpattutto

la differenza di dimensioni

tra un lobo anteriore e

quello posteriore.

Nell'immagine a sinistra

vediamo tratteggiato il dotto eiaculatore che attraversa la prostata. .

Sezione trasversale della prostata: notiamo

subito la cavità dell'uretra con una forma a

semiluna, i due dotti eiaculatori di destra e

di sinistra e nel parenchima circa 50

ghiandole tubuloalveolari (che a

differenza degli acini hanno una parete più

sottile ed è più grande) che producono circa

il 20-30% dello sperma. Ci sono delle zone

diverse per ragioni fisiopatologiche che

sono bersaglio di ormoni diversi. Gli

adenomeri di tipo alveolare sono in parte

collassati, in parte ripieni di secreto e

generalmente di forma ondulata; c'è un

epitelio cilindrico pseudostratificato con

cellule secernenti colonnari e cellule basali.

Fra un adenomero e l'altro troviamo uno

stroma connettivale con molte cellule

muscolari lisce (stroma fibromuscolare).

Un'altra caratteristica è la presenza di granuli

di forma concentrica negli alveoli: vengono

chiamati corpi amiloidi (nel vetrino più a

destra è molto evidente).

8) Ghiandole bulbouretrali: sono due ghiandole che sono situate dietro e

sotto alla prostata e sono piccole (meno di 1 cm di diametro e forma

sferoidale) e si gettano in quella parte dell'uretra detta uretra cavernosa.

Dal punto di vista microscopico sono tubuloalveolari composte e

l'epitelio ghiandolare è cilindrico semplice e tra queste cellule ci sono

anche cellule che hanno un secreto mucoso.

Cosa troviamo intorno al testicolo?

Tanti strati che derivano da quei tessuti che il testicolo si è trascinato durante la sua discesa.

Il peritoneo, il tessuto sottoperitoneale, la fascia trasversalis, il muscolo trasverso, l'obliquo

interno e la aponevrosi dell'obliquo esterno danno delle dipendenze che daranno gli strati che

avvolgono il testicolo.

A partire dall'interno abbiamo:

il testicolo rivestito da una tonaca albuginea (è uno strato di c

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A.A. 2014-2015
9 pagine
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SSD Scienze biologiche BIO/16 Anatomia umana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Artemis19 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Anatomia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Torino o del prof Giacobini Giacomo.