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PANCREAS
Il pancreas è la seconda ghiandola per dimensioni dopo il fegato e annessa al canale alimentare. È un organo retroperitoneale nel quale si possono distinguere una testa, accolta nell'ansa duodenale, un corpo, separato dalla testa mediante un restringimento chiamato istmo, e una coda, che può essere più o meno tozza. È un organo pieno la cui superficie esterna è rivestita da un sottile strato di tessuto connettivo, che non forma una vera e propria capsula. Da questo rivestimento si dipartono dei tralci di tessuto connettivo che penetrano nel parenchima e lo suddividono in lobuli. I lobuli sono visibili anche a livello della superficie e conferiscono alla ghiandola un aspetto granulato. I setti connettivali fanno da guida al decorso dei vasi e delle fibre nervose e fungono da guida per le ramificazioni dei dotti. Le trabecole interne sono connesse allo stroma reticolare che fa da impalcatura al parenchima ghiandolare, che è costituito completamente da.cellule specializzate in attività secernente. Il pancreas è definito come una ghiandola mista, non tanto per la diversa tipologia del secreto che è in parte sieroso e in parte mucoso, ma perché presenta una porzione a secrezione esocrina e una porzione a secrezione endocrina:
- porzione esocrina: è la parte preponderante, costituisce circa il 99% circa della ghiandola e ne determina la morfologia esterna. La ghiandola è organizzata come una ghiandola tubolo-acinosa composta. La porzione secernente è tubulare o acinosa ed è composta perché il sistema dei dotti secernenti è ramificato. È una ghiandola sierosa pura in quanto il secreto è prevalentemente di natura proteica; la parte esocrina è infatti deputata a produrre il succo pancreatico che non è altro un insieme di enzimi digestivi che arrivano nel duodeno.
- porzione endocrina: è ciò che permette di distinguere al
Il pancreas è una ghiandola tubulo-acinosa composta a secrezione sierosa. La sua porzione endocrina è organizzata in piccoli aggregati di cellule epiteliali ghiandolari chiamate isole di Langerhans o isole pancreatiche, che sono disperse all'interno del parenchima endocrino ma si trovano più concentrate nella coda del pancreas. Gli interventi chirurgici che coinvolgono la coda del pancreas possono avere effetti significativi sulla funzione endocrina. Le cellule delle isole di Langerhans producono ormoni cruciali per il metabolismo glucidico, il cui secreto finisce nel circolo ematico attraverso una serie di capillari che sono a contatto con queste isole. Nell'immagine si può vedere uno schema semplice che rappresenta il parenchima del pancreas, con gli acini sezionati. Gli acini riversano il loro secreto nei dotti, che formano un sistema molto complesso.
In mezzo a questa porzione esocrina abbiamo delle isole, che si riconoscono bene al microscopio, sono chiare e ben identificabili. Le isole sono a stretto contatto e circondate da capillari.
Pancreas esocrino è specializzato nella produzione di succo pancreatico (circa 1000-1200 ml al giorno), che non è altro che un "cocktail" di proenzimi digestivi (enzimi non attivi) che verranno secreti nella loro forma inattiva e verranno attivati solamente una volta esterni alla cellula. Nel caso di pancreatite, ci potrebbe essere una attivazione anomala degli enzimi a livello del pancreas stesso, ciò potrebbe causare fenomeni di autodistruzione a livello della ghiandola stessa.
Il succo pancreatico è costituito da un secreto ricco di bicarbonato. Infatti, il succo pancreatico viene riversato al livello del duodeno, dove viene riversata l'onda acida dello stomaco. Quindi ci saranno le ghiandole di Brunner del duodeno stesso che cercano di tamponare.
l'acidità del secreto proveniente dallo stomaco, ma anche il succo pancreatico, che oltre a terminare i processi digestivi, favorisce l'azione tampone. Il succo pancreatico è frutto dell'attività delle cellule pancreatiche esocrine, in particolare cellule acinose, che sintetizzano i precursori degli enzimi litici. Ogni acino del pancreas esocrino è formato da: - circa 40-50 cellule acinose: si trovano a livello dell'adenomero. Rilasciano i precursori degli enzimi digestivi. - circa 3-4 cellule centroacinose: rilasciano il liquido alcalino. Non si trovano nell'adenomero, la parte tipicamente secernente della ghiandola, ma dei dotti escretori, di cui appresentano la parte iniziale. Infatti, normalmente nelle ghiandole abbiamo l'adenomero secernente, che è connesso al dotto, che a sua volta è responsabile della liberazione del secreto. In questo caso, invece, è come se il dotto finisseAll'interno dell'acino stesso e lo stesso dotto contribuisce all'attività di secrezione. Quindi queste cellule rappresentano l'inizio del sistema dei dotti escretori, che per questo vengono definiti dotti preterminali, cioè dotti che originano all'interno dell'acino stesso. Sono una caratteristica peculiare che si trova solo a livello del pancreas.
Vediamo un immagine che ci rappresenta un acino. Le cellule acinose, che si trovano all'esterno, delimitano esternamente l'acino. Sono cellule alte, voluminose, disposte in un'unica fila, ricche di organuli e presentano molti granuli che sono granuli secretori di Zimogeno, cioè sono i precursori inattivi di enzimi digestivi.
Abbiamo più di venti enzimi digestivi, che comprendono tutte quelle attività enzimatiche necessarie per digerire qualsiasi composto biologico. Questi enzimi si attivano solo a livello del duodeno, grazie a specifici enzimi presenti a livello
ma si possono distinguere dalle cellule acinose per la loro forma più piccola e bassa. Inoltre, le cellule centroacinose sono specializzate nella produzione e secrezione di acqua e ioni bicarbonato. Nell'immagine sopra, è possibile osservare anche i dotti escretori del pancreas, che si uniscono per formare i dotti maggiori del pancreas. Infine, l'immagine istologica mostra anche le cellule acinose, che presentano il nucleo alla base e il citoplasma apicale ricco di granuli di Zimogeno. Questi granuli sono visibili anche a ingrandimenti maggiori. In conclusione, il pancreas è un organo importante per la digestione, producendo enzimi che aiutano a scomporre i nutrienti. Le cellule acinose e centroacinose svolgono un ruolo fondamentale nella produzione e secrezione di questi enzimi.ma si vedono cellule che si trovano al centro dell'acino e non presentano un citoplasma così granulare. Le cellule della porzione secernente esocrina del pancreas hanno un'attività modulata sia da fibre nervose che da elementi ormonali, che fanno parte del sistema APUD dell'intestino. Gli ormoni agiscono a diversi livelli: - stimolando l'attività delle cellule alla secrezione degli enzimi digestivi; - stimolando il rilassamento e lo svuotamento dello sfintere di Oddi, perché questi succhi vengono liberati direttamente a livello dell'intestino. Inoltre, la membrana basale delle cellule acinose possiede i recettori per la colecistochinina, mentre le cellule centroacinose possiedono i recettori per la secretina. Colecistochinina e secretina vengono sintetizzate entrambe a livello del duodeno, favoriscono il rilascio di bile e succo pancreatico a livello della papilla duodenale maggiore. La secrezione esocrina è basale, continua e.modesta maaumenta grazie alla stimolazione nervosa (fibre del vago) masoprattutto grazie alla stimolazione ormonale.Infatti, quando i prodotti della digestione gastrica arrivano nelduodeno, vengono liberati degli ormoni come secretina ecolecistochinina (chiamata anche pancreozimina) cheentrano in circolo e agiscono a livello del pancreas. Questiormoni, tramite la circolazione ematica agiscono sugli acinipancreatici favorendo la liberazione del succo pancreatico alivello del duodeno.Sistema di dotti
L'immagine rappresenta le cellule centroacinose che rappresentano l'inizio delle porzioni duttali, quindi i dottipreterminali confluiscono nei dotti intercalari. Questi sono visibili dai preparati istologici, sono tappezzati da unepitelio cubico e confluiscono nei dotti intralobulari, all'interno dei lobuli, e poi nei dotti interlobulari che sitrovano in mezzo i lobuli.
Il lume dei condotti maggiori, cioè quelli intralobulari e interlobulari, è maggiore e
Meglio visibile, è tappezzato da epitelio cubico che non ha più attività secretiva, inoltre la tonaca fibrosa che li circonda è più spessa e si confonde con il tessuto connettivo dei setti dell'organo stesso.
Questi dotti interlobulari confluiscono nei dotti collettori maggiori, circondati da una maggiore quantità di tessuto connettivo. Questo rivestimento esterno dei dotti maggiori può contenere anche delle fibre o cellule muscolari, in quanto la contrazione di queste comporta una spremitura e quindi il rilascio del secreto.
I due dotti collettori che arriveranno a livello dell'intestino tenue sono:
- il condotto pancreatico principale o del Wirsung: percorre tutta la lunghezza pancreatica fino alla pupilla duodenale maggiore, dove sfocia;
- il condotto pancreatico accessorio o di Santorini: non è sempre presente. Sfocia a livello della pupilla duodenale minore. È lungo 6 cm.
Vediamo il dotto pancreatico.
maggiore e il dotto pancreatico minore o accessorio. L'immagine mostra come il dotto coledoco e il dotto principale pancreatico arrivino assieme nell'ampolladuodenale. A questo livello si trova lo sfintere epatopancreatico di Oddi che ha un'organizzazione muscolare molto complessa, in particolare si possono distinguere tre componenti muscolari:
- sfintere del coledoco: è un ispessimento di muscolatura circolare che circonda la regione terminale del dotto biliare e quindi regola e arresta il flusso della bile;
- sfintere pancreatico: circonda e controlla la porzione terminale del dotto pancreatico, importante sia nel regolare il flusso delle secrezioni pancreatiche nel duodeno, sia nel prevenire il passaggio della bile nel dotto pancreatico;
- sfintere dell'ampolla: circonda tutta l'ampolla, questa sorta di imbuto terminale dove sfociano i dotti coledoco e pancreatico. A questo livello troviamo dei fasci di muscolatura circolare, che servono
Per regolare o meno l'uscita di fluidi e materiale e fasci longitudinali che favoriscono il rilascio del succopancreatico.