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Struttura della lingua
Essa è composta da un corpo che a sua volta si può suddividere in un apice anteriore, in un corpo propriamente detto e in un fondo e successivo al corpo posteriormente è presente la radice che continuerà nel tratto faringeo.
La superficie è liscia inferiormente e ruvida superiormente.
Le papille presenti sono:
- Fungiformi: all'apice della lingua
- Foliate: sul corpo posteriormente
- Circumvallate: sul fondo della lingua
- Filiformi: non sono predisposte per la percezione del gusto, ma sono cheratinizzate e hanno come scopo aumentare l'attrito con il cibo per il mescolamento.
Sono innervate dal nervo facciale fino all'apice e dal glossofaringeo nella radice. Inoltre il vago innerva i tessuti successivi per la deglutizione. Le fibre nervose arrivano ai nuclei solitari del tronco encefalico poi al talamo e infine in corteccia a livello dell'insula.
Le cellule presenti sono cellule staminali o basali, strutturali di supporto e recettoriali.
propriamentedette proprie dell'epitelio. La vascolarizzazione è dovuta all'arteria linguale, alla palatina ascendente e alla faringea ascendente. Il ritorno venoso ai plessi per la giugulare interna.
Ghiandole salivari
Ci sono ghiandole minori lungo tutta la mucosa della cavità buccale, quindi lungo la mucosa labiale e delle guance, inoltre ci sono ghiandole salivari maggiori.
Le ghiandole maggiori sono:
Parotide: è presente nello spessore delle guance, si posiziona sopra il condilo mandibolare fino all'angolo della mandibola, è inferiore rispetto all'arcata zigomatica. Pesa circa 25 g e presenta un dotto detto di stenone a livello del 2^ premolare. La vascolarizzazione è garantita dalla carotide esterna, dall'arteria auricolare posteriore, dalla temporale superficiale e dalla trasversa della faccia. Per il ritorno venoso di sono plessi che drenano nella vena facciale anteriore e l'innervazione è dovuta al nervo mandibolare.
branca del trigemino. Sottomandibolare: è presente a livello della fossetta sottomandibolare sulla faccia mediale dell'osso mandibolare. Pesa circa 10 g e la vascolarizzazione è garantita dalle arterie facciali sottomandibolari con omonime vene per il ritorno venoso, oltre alla vena facciale anteriore. Sottolinguale: è presente a livello dell'omonima fossetta sulla faccia mediale del corpo dell'amandibola. Per la vascolarizzazione sono presenti l'arteria profonda della lingua e sottolinguale con omonime vene per il ritorno venoso. Per queste due ultime ghiandole il dotto è unico, detto di Wharton, laterale al frenulo della lingua. I nervi per queste ultime due sono il sottomandibolare e il sottolinguale, rami della branca mandibolare del trigemino. La saliva ha come funzioni quella di lubrificare la cavità buccale attraverso i movimenti della lingua e delle labbra, inoltre aiuta la deglutizione ammorbidendo il bolo così da evitare diles altre strutture circostanti, seguito dallo strato muscolare che permette il movimento peristaltico dell'esofago. All'interno dell'esofago è presente uno strato di mucosa che produce muco per facilitare il passaggio del cibo. Stomaco Lo stomaco è una sacca muscolare situata nella parte superiore dell'addome, subito sotto il diaframma. Ha la forma di una "J" rovesciata ed è diviso in tre parti: fondo, corpo e antro. La sua funzione principale è quella di immagazzinare il cibo e iniziare il processo di digestione. La parete dello stomaco è composta da diversi strati: la tonaca mucosa, che produce acido cloridrico e enzimi digestivi, la tonaca muscolare, che permette il movimento del cibo attraverso lo stomaco, e la tonaca sierosa, che fornisce supporto e collegamento con gli organi circostanti. Intestino tenue L'intestino tenue è la parte più lunga del tubo digerente ed è diviso in tre sezioni: duodeno, digiuno e ileo. Qui avviene la maggior parte dell'assorbimento dei nutrienti nel flusso sanguigno. La parete dell'intestino tenue è costituita da una serie di pieghe chiamate villi, che aumentano la superficie di assorbimento. Ogni villo contiene piccoli vasi sanguigni chiamati capillari, che assorbono i nutrienti digeriti e li trasportano nel flusso sanguigno. Intestino crasso L'intestino crasso è la parte finale del tubo digerente ed è diviso in tre sezioni: cieco, colon e retto. Qui avviene l'assorbimento finale dell'acqua e la formazione delle feci. La parete dell'intestino crasso è simile a quella dell'intestino tenue, ma presenta meno pieghe e villi. Invece, è ricoperta da piccole protuberanze chiamate cripte, che producono muco per facilitare il passaggio delle feci. In conclusione, il tubo digerente è un sistema complesso che svolge diverse funzioni nel processo di digestione e assorbimento dei nutrienti. La sua struttura anatomica e la presenza di enzimi e sostanze chimiche specifiche consentono una corretta scomposizione del cibo e l'assorbimento dei nutrienti necessari per il nostro organismo.le altre strutture, poi più profondamente la tonaca muscolare composta da due strati, uno longitudinale e uno circolare, poi lo strato di sottomucosa, il muscolaris mucosae e la tonacamucosa che presenta un epitelio pavimentoso semplice non cheratinizzato. È diviso in tre porzioni, una porzione cervicale che termina all'altezza della quarta vertebra toracica quindi a livello dell'incisura giugulare, una porzione toracica fino al diaframma e una porzione addominale dal diaframma allo stomaco. Rapporti: Cervicale: anteriormente prende rapporti con la trachea nella sua parte membranosa, posteriormente prende contatto indirettamente con la colonna vertebrale con intercalate tra questi strutture anatomiche muscolari come i muscolo prevertebrali e una fascia di connettivo e il legamento longitudinale anteriore. A destra prende contatto ancora una volta con la trachea e a sinistra con il lobo sinistro della tiroide, con l'arteria tiroidea inferiore e con il nervo.laringeo inferiore.
Toracica: anteriormente prende contatto con una porzione di trachea poi inferiormente con una parte del bronco principale di sinistra e con il pericardio ancora più in basso, posteriormente mantiene irapporti con la colonna. Sempre posteriormente prende contatto con la vena azygos, l'emiazyogos, il dotto toracico e l'aorta. La azygos si trova a destra, l'aorta spostata verso sinistra così come la emiazygos. Infine lateralmente decorrono i nervi vaghi.
Addominale: è visibile nella parte posteriore del fegato un'impronta esofagea e posteriormente all'esofago sono presenti in stretta vicinanza il pilastro diaframmatico e l'aorta addominale. La vascolarizzazione è dovuta all'arteria tiroidea inferiore per il primo tratto, alle arterie bronchiali, esofagee e intercostali nel tratto toracico e nell'ultimo tratto dalle arterie freniche inferiori e dalla gastrica di sinistra.
Il ritorno venoso superiormente
si deve alle vene pericardiche, azygos, emiazygos, bronchiali ediaframmatiche, nonché le tiroidee inferiori, mentre nel terzo inferiore alle vene gastriche di sinistra che poi drenano nella vena porta. L'innervazione è dovuta ai vaghi e alle sue diramazioni.Stomaco è l'organo che segue il tratto esofageo. Inizia a partire dalla valvola sfinterica detta cardias e termina con una valvola molto simile detta piloro per far sì che il bolo arrivi a livello intestinale.
Lo stomaco è caratterizzato da 4 parti fondamentali, la porzione cardiaca a livello della valvola gastroesofagea, poi la porzione più superiore detta fondo seguita dal corpo e poi dell'antro pilorico all'altezza della valvola gastrointestinale.
A livello del fondo si forma una regione detta bolla gastrica o gassosa, ovvero una parte nella quale non vi è nulla se non del vuoto, poiché il contenuto si adagia inferiormente allo stomaco.
Lo stomaco se stiamo in
posizione ortostatica si allunga verticalmente, invece in decubito dorsale le curvature si fanno meno accentuate, infine in decubito laterale a destra non sono più visibili le curvature, mentre a sinistra lo stomaco si sposta anche in questo caso lateralmente ma le curvature sono ancora abbastanza visibili. Dunque l'organo assomiglia ad una J, presenta una grande curvatura lateralmente verso destra e una piccola curvatura che si affaccia superiormente. Esternamente la superficie risulta liscia, internamente invece presenta delle pieghe. Lo stomaco presenta uno strato sieroso o tonaca avventizia esternamente, 3 strati muscolari, uno longitudinale, uno circolare e uno trasversale per aiutare il rimescolamento del cibo e la digestione. Gli strati muscolari sono seguiti da uno strato sottomucosale contenente il plesso nervoso sottomucoso di Meissner. Infine vi è lo strato mucoso costituito da epitelio con tessuto ghiandolare che varia a seconda della parte considerata. Nellaparte della valvola cardiaca ci sono ghiandole cardiache che secernono muco neutro, nella parte del corpo sono presenti diversi tipi di ghiandole, le ghiandole del colletto per la produzione di muco acido, le ghiandole di rivestimento per la produzione di acido cloridrico, le enterocromaffini con significato endocrino, infine le ghiandole principali per la produzione di pepsinogeno, precursore inattivo della pepsina che viene attivato in condizione di pH acido intorno al 3. Tale pH è possibile raggiungerlo grazie alla secrezione di muco acido e HCl, tuttavia l'ambiente acido non è sempre necessario, anzi questo comporterebbe, quando non vi è bolo da digerire, un danneggiamento dei tessuti, quindi è necessario un muco neutro che possa contrastare l'acidità.
Nella porzione pilorica vi è la produzione di serotonina e gastrina, quindi molecole neutre, per la muscolatura liscia e per la regolazione dell'HCl.
Le fasi gastriche sono 3:
Fase
cefalica: in questa fase la saliva della cavità buccale viene prodotta e lo stomaco comincia a prepararsi ad accogliere cibo da digerire. Se non arriverà il bolo allora questa fase termina senza dare inizio alla fase successiva. Viene poi stimolato il vago per la produzione di gastrina.
Fase gastrica: arriva il bolo da digerire e si attivano meccanocettori per la distensione della parete e chemocettori per le variazioni di pH.
Fase intestinale: è la fase nella quale viene fermata la produzione di gastrina per attività ormonale e il bolo migra verso la prima porzione intestinale, quindi il duodeno. Viene stimolata la colecisti grazie alla CCK (colecistochinina), poi ci sono il peptide gastro inibitorio e la secretina per l’inibizione della fase gastrica e il peptide vasoattivo per attivare il riassorbimento intestinale.
Lo stomaco è in rapporto con molte strutture della cavità addominale. Nella sua parte superiore o fondo si ritrova a contatto con
il contatto con il fegato, con il duodeno, con il rene destro e con la ghiandola surrenale destra.Rapporti con il corpo del pancreas. Anteriormente è coperto a destra dal diaframma e a sinistra dal fegato, in particolare a livello del lobo destro del fegato.