Anteprima
Vedrai una selezione di 8 pagine su 32
Antropologia sistematica Pag. 1 Antropologia sistematica Pag. 2
Anteprima di 8 pagg. su 32.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Antropologia sistematica Pag. 6
Anteprima di 8 pagg. su 32.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Antropologia sistematica Pag. 11
Anteprima di 8 pagg. su 32.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Antropologia sistematica Pag. 16
Anteprima di 8 pagg. su 32.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Antropologia sistematica Pag. 21
Anteprima di 8 pagg. su 32.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Antropologia sistematica Pag. 26
Anteprima di 8 pagg. su 32.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Antropologia sistematica Pag. 31
1 su 32
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

GRACILI:Australopithecus anamensis:Resti in Kenya del nord

Datati 4,17-3,95 ma

Dentatura:

  • Arcata dentaria a U con diastema (ape-like)
  • Contrasto tra protoconide e metaconide su P3 (ape-like)
  • Premolari e molari grandi con ispessimento dello smalto (homo-like)

Arti con struttura a mosaico:

  • Tibia ha caratteri bipedi
  • Falange arcuata scarsa mobilità dell'avambraccio
  • Aspetto più ape-like

Australopithecus afarensis:

Etiopia: Hadar - 3.4-3.0 Ma (90% dei resti)

Tanzania: Laetoli - 3.8-3.6 Ma

Resti di Lucy (AL288-1): rinvenuta anni 70. Femore completo. Si suppone fosse femmina o giovane maschio

AL 444-2 (Hadar): prognatismo subnasale e accenno di toro sopracciliare

Cranio:

  • Caratteristiche plesiomorfiche: cresta sagittale che si espande dalla parte posteriore del cranio, creste temporonucaliche composite con forma a campana

Denti:

  • Mascella con arcata dentaria che si sta parabolizzando
  • In alcuni è presente il diastema e il metaconide in P3

Arti:

Articolazione del ginocchio prossimale del femore e distale della tibia chemostrano un angolo, ginocchio valgo. Piede con doppio arco plantare, parte anteriore allungata (ape-like) ma con proporzioni delle dita human like; parte posteriore piccola. Braccia lunghe, falangi arcuate. Colonna vertebrale a doppia curva. Gabbia toracica in profilo anteriore a forma conica (ape-like) mentre in profilo anteroposteriore è appiattita (human like). Probabilmente bipedi, testimonianza di impronte fossili. Capacità intermedie: meno agili su alberi di scimpanzé e meno mobili sul terreno di Homo. Impronte: rullata e doppio arco plantare. Australopithecus Africanus: Forma meridionale ritrovati a Taung, Sterkfontein e Makapansgat. Taung Child: faccia integra. Cranio: fronte prominente rispetto alle australopitecine però è cucciolo il calco endocranico dato da sedimento penetrato nelle fessure. Volume encefalico assicura che non sia scimpanzé. Più corto.

Rispetto ad Afarensis, cresta sagittale rara e crestetemporonucali assenti

Foramen magnum è arretrato con prognatismo mediofacciale moderato

Forma variabile (più specie?)

Denti:

  • Canini con usura apicale
  • Molarizzazione maggiore
  • P3 ha metaconide e il diastema a volte è presente

Ossatura:

  • Falangi non arcuate ma rapporto braccia game ape-like.

Datata circa 3.0 -2.5 ma

Comportamento di A. Africanus e A. afarensis:

Basati sui primati moderni, tipo macachi asiatici o babbuini. Generalisti adattabili si spargono alla ricerca dicibo. Sciacallaggio di prede.

Kenyanthropus playtops:

Ritrovato solo cranio completo, volume cefalico grande con faccia molto piatta e prognatismo subnasale.

Denti: Molari più piccoli

Datato 3,5-3,3 ma.

Industria litica

Linea evolutiva con Kenyanthropus (homo) rudolfensis coevo ad habilis

Australopithecus garhi:

Etiopia

Struttura facciale:

prognatismo fortissimo non si vede cresta sagittale

Dentatura:

  • Incisivi e canini grandi
  • Femore più lungo che afarensis
  • Connessione con forme robuste?
  • Australopithecus Sediba:
    • Scoperta recente sul sito di Malapa.
    • Due individui
    • Cranio:
      • Volume encefalico ridotto
      • Orbite oculari grandi e arrotondate
      • Faccia stretta
      • Zigomo largo
    • Dentatura:
      • denti posteriori piccoli con arcata parabolica e assenza di diastema
    • Ossatura:
      • mano human-like falangi poco ricurve
      • Somiglianze con africanus con cui condivide territorio e distribuzione cronologica.
    • Forma di transizione tra australopitechi e Homo?
  • ROBUSTE:
    • Paranthropus Aethiopicus:
      • Olotipo dell'Etiopia
      • Forma di passaggio da gracili a robuste
      • "Black Skull" (KNM WT 17000) -> ossidi di manganese
      • Cranio:
        • mandibola permette di intuire la robustezza dell'apparato, molto spessa
        • fortissimo prognatismo subnasale/alveolare che conferisce l'aspetto piatto
        • scatola cranica piccola con costrizione retro-facciale
        • spazio dalla cresta sagittale e la
  • protrusione del basicranio riempite di muscoli

    creste nucali si fondono con creste sagittali nella zona occipitale

    struttura triangolare faccia disco con zigomi larghi

    Dentatura:

    • molarizzazione estrema denti anteriori ancor grandi
    • arcata dentaria a U
    • Datati circa 2,5 ma

    Rinvenuti in pochi siti, breve distribuzione stratigrafica

    Plesiomorfico rispetto alle specie robuste

    Paranthropus robusus:

    Forma sudafricana (Komdraai, Sweatkreans, Drimolen)

    Datata 1,4-1,8 ma, ma si sta allungando a 2,2 ma

    Cranio:

    • faccia a disco
    • zigomi larghi piatti e robusti
    • prognatismo subnasale alveolare è meno accentuato
    • cresta sagittale meno accentuata e dimensioni variano a seconda del sesso.

    Dentatura:

    • forte molarizzazione
    • forte ispessimento nello smalto
    • canini non molto sviluppati impiegati nel comportamento sociale

    Spiccato dimorfismo sessuale (v. SK48)

    "Euridice" (DNH 7) cranio femminile con tratti più fini, meno robuste, cresta sagittale meno sviluppata. I maschi

    avrebbero avuto una crescita più lunga.

    Dimorfismo-> maschio alpha con harem tipo babbuini

    Paranthropus boisei:

    Forma orientale (Tanzania: Olduvaj e Peninj; Etiopia: Omo e Konso; Kenya: Koobi Fora e Shesowanja).

    Distribuzione piuttosto lunga almeno un milione di anni 1,4 ma- 2,4 ma

    Cranio:

    volume encefalico più grande

    zigomi sono larghi e situati anteriormente

    faccia a disco con superfici infraorbitale e nasale depressa

    cresta sagittale presente

    forame occipitale più corto che in robustus

    Toro sopraorbitario è massiccio

    Faccia piatta e robusta

    Forma più apomorfica

    HOMO PREMODERNO

    Homo habilis, Homo rudolfensis, Homo erectus, Homo ergaster, Homo naledi, Homo heidelbergensis

    Rudolfensis e habilis più simili ad australopitecine, gli altri hanno più caratteri homo-like.

    Homo rudolfensis su base cladistica apparterrebbe al genere Kenyantrophus

    Origini di Homo non chiare -> pochi resti

    Homo habilis

    Diversi resti:

    Tanzania; Olduvai

    GorgeKenya; Lake Turkana, ChemeronEtiopia; Middle Awash, OmoMalawi; UrahaSudafrica; Sterkfontein

    Nel complesso datati 2,1 -1,5 ma

    Cranio:

    piccole dimensioni, arrotondato

    volume encefalico aumenta rispetto ad Australopitechi,intorno tra i 500 e 600 cm3

    volta cranica alleggerita

    creste saggitali e linee nucali assenti

    Ossatura:

    braccia ape-like, game corte ma più human-like

    piede completo (OH 8) mostra doppio arco plantare

    Resti di industria litica li assimilano al genere Homo

    1. KNM- ER 1813 (Kenya Koobi Fora) poco a norddel sito Olduvai

    Prognatismo ridotto,faccia piccola

    volume encefalico 510 cm3 inferiore rispetto allamedia

    datato 1.9 ma

    differenze tra i resti valutate come dimorfismosessuale o differenze locali

    2. OH 24 – “Twiggy” (Tanzania, Olduvai Gorge)

    Cranio di circa 600 cm3

    Faccia moderatamente prognata

    Dimensioni facciali ridotte

    Cranio globulare

    Basso sviluppo dei lobi laterali con costrizione retrofacciale

    3. OH 62 – “Lucy’s child”

    1. (Olduvai)Proporzioni facciali a mezza via
    2. Arti superiori lunghi (australopitechi) e gambe corte(human like)
    3. Piede Homo like ma non completamente
    4. Stw 53 (Sudafrica – Sterkfontein)
    5. Datato 2 – 1,7 ma. Alcuni lo considerano all’interno diuna nuova specie Homo hautengensis
    6. Homo Rudolfensis
    7. Età più antica degli altri resti Homo
    8. Denti:
    9. corone molari grandije radici P3 e P4 piatte
    10. KNM ER 1470 (Kenya Koobi Fora)
    11. Neurocranio grande
    12. Volume encefalico 752 cm3
    13. Piccole creste laterali per l’inserzione dei muscolimasticatori
    14. Assenti strutture pneumatizzate
    15. Faccia Grande e piatta
    16. Denti grandi
    17. Forame occipitale molto avanzato
    18. Differenze Homo habilis e Homo ruldolfensis:
    19. faccia grande e piatta parantropesca Faccia piccola
    20. Cranio grande Cranio piccolo
    21. Prognatismo poco accentuato Prognatismo più accentuato
    22. Solco sopraorbitario poco accentuato Solco sopraorbitario molto accentuato conmarcato toro
    23. Zona occipitale gracile Zona occipitale meno prcaile e molto

    angolateDiverse specie contemporanee: Homo habilis, Homo ergaster e Homo rudolfensis

    Le forme habilis vivevano nella steppa, legate all'ambiente aperto con un aumento nelle dimensioni del cervello. Dieta carnivora con sciacallaggio e caccia attiva. PRODUZIONE DI UTENSILI. Primo produttore? Probabilmente inizia dalle australopitecine, habilis eredita le capacità già acquisite da altre specie ma le innovazioni sono attribuibili a Ergaster.

    Toolmaking: il passaggio tra utilizzo di utensili e vera e propria fabbricazione è datato circa 2.6 ma. Prima uso opportunistico

    Ritrovamento di oggetti in pietra scheggiati a partire dalla materia prima:

    • Lomekwiano circa 3.3 ma non attribuibili ad un taxon preciso, l'unico ominino è Kenyantropus playtops. Stadio intermedio tra uso di utensili e produzione di scheggie di tipo Olduvaiano.
    • Materiali di Gona (Etiopia) Gona, Afar (Etiopia) 2.6 Ma indica comprensione e sfruttamento della fratturazione concoidale

    alcune roccemanufatti olduvaiani (nuclei, schegge, scarti)
    ossa frammentarie ma con alcuni segni di taglio (cutmarks)
    associazione primaria (assenza di rimaneggiamento)
    Australopithecus garhi (possibile candidato)

    Prima associazione tra resti di insutrie litiche, ossa frantumate e Homo è Hadar (2,3 ma) con AL666-1 esemplare di Homo generico simile ad OH 16 (habilis)
    Industrie litiche differenti tra Africa ed Europa, 4 metodi:

    Modo 1: tipico dell'industira Oldovaiana da elementi di materia prima si estraggono scheggie perpercussione. Si sovrappone al modo 2.
    Modo 2: produrre bifacciali con forma a mandorla con punti di rottura Industria Acheulana
    Modo 3: diffuso tra i Neanderthal, preparazione di nuclei rimuovendo schegge in modo predeterminatoper ottenere un oggetto con una superficie predeterminata
    Modo 4: tecnologia laminare

    PROBLEMA TASSONOMICO:
    Presenza di più specie differenti (erectus/ergaster ...) radiate da un ceppo comune o alta

    variabilità all'interno di una specie? Relazione tra speciazione e differenza morfologica non discriminante. Applicare studi sui primati viventi? Differenti morfologie scheletriche = differenti specie. Bisogna osservare le forme -> C

    Dettagli
    Publisher
    A.A. 2019-2020
    32 pagine
    1 download
    SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-DEA/01 Discipline demoetnoantropologiche

    I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher aras59 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Antropologia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Pisa o del prof Boschian Giovanni.