Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI MESSINA
CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DELLE PROFESSIONI SANITARIE TECNICHE DIAGNOSTICHE
DISCIPLINE DEMOETNOANTROPOLOGICHE
Dott.ssa A.Bonanno
L’antropologia dell’alimentazione studia i processi, le dinamiche di produzione, preparazione e consumo di cibo nelle diverse culture umane, con particolare riguardo anche alla storia dei cibi ed ai significati socio-culturali di determinate pietanze e bevande.
Cucinare significa simbolicamente sottomettere la natura (gli ingredienti, i materiali grezzi) e ridurla in cultura (il piatto finito).
L’alimentazione fa parte delle pratiche fondamentali del sé, dirette alla cura del sé attraverso il costante nutrimento del corpo con cibi considerati culturalmente appropriati.
In Italia attualmente vi sono almeno quattro filoni:
- genuinità
- Etnico
- fast food
- biologico
Cucina magra (medioevo)
IL CIBO COME LINGUAGGIO
Rispetto delle diversità sarà, in questo caso, abituarsi a pensare in termini di relatività ed evitare ogni sorta di intolleranza al diverso. Il comportamento alimentare diviene in questo senso un importante "rivelatore": l'uomo è ciò che mangia, certo, ma è anche vero che “mangia ciò che è” ossia alimenti totalmente ripieni della sua cultura.
Nelle questioni etniche il cibo assume un ruolo importante: nei secoli passati ad esempio le culture “altre” venivano stigmatizzate definendole “cannibali”. Gli altri, i popoli oltremare, i popoli esotici erano sicuramente cannibali, o comunque si nutrivano di cose disgustose per i civilizzati popoli occidentali...L'accusa o il sospetto di cannibalismo era rivolta a varie popolazioni africane, asiatiche, americane, aborigeni australiane, e provocava repulsione negli Europei...
Tappe essenziali della alimentazione
Con l'inizio del traffico commerciale con l'America (sec. XVI) giunsero in Europa nuovi alimenti: mais, patate, fagioli, pomodori.
Vennero contemporaneamente sviluppate nuove tecniche di conservazione, come la salagione e la affumicatura. La "rivoluzione industriale", a cavallo tra i scemavi e XIX, ha segnato l'avvento di nuove tecniche di lavorazione e conservazione dei cibi. Sono stati introdotti gli oli di semi vegetali, lo zucchero di barbabietola, la margarina, le paste alimentari, i prodotti in scatola.
La mancanza di alimentazione provoca la fame e la sete. Una normale alimentazione è solo la prima fase della nutrizione; infatti, perché l’organismo possa utilizzare i singoli componenti, i cibi dovranno andare incontro, dopo l’ingestione, ad una serie di trasformazioni, che dalla digestione giungono, attraverso l’assorbimento, all’utilizzazione dei principi nutritivi e calorici, per terminare con l’eliminazione dei prodotti di rifiuto.