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Teorie
lunedì 10 febbraio 2020 13:52
PREMESSA:
Antropologia: significa studio dell'uomo, si occupa degli uomini in relazione al contesto culturale, storico e ambientale in cui essi vivono
- lo studio degli esseri umani ha due dimensioni principali: quella socioculturale e quella biologica
- Antropologia culturale e sociale: si occupa degli esseri umani organizzati in società e dotati di specifiche visioni del mondo
- Antropologia fisica (oggi Antropologia biologica): si occupa
- della variabilità dei caratteri morfologici, metrici e genetici all'interno di tre le popolazioni umane
- della storia evolutiva dell'Homo sapiens e delle altre specie di ominidi
- dei processi di ominazione
- Antropologia culturale: interesse per la sfera simbolica, i saperi e il linguaggio
- Antropologia sociale: interesse all'analisi dei sistemi sociali, giuridici e delle istituzioni
- Etnologia: interesse allo studio di aree culturali geografiacamente limitate
- NASCITA:
- nasce alla fine dell'800
- era una disciplina che studiava gli altri, i mondi culturali e sociali diversi da quelli occidentali
- nasce come disciplina accademica
- nel giro di decenni diventa una disciplina che studia anche le comunità più vicine
- Antropologia definita in un determinato periodo storico, secolo (di slide)
- antropologia fondata come disciplina della riflessività
- DIVERSITÀ:
- il diverso veniva considerato sempre inferiore
- oggi diversità non è sinonimo di inferiorità, ma sinonimo di differenza, di peculiarità
- l'antropologia non è più solo uno sguardo dell'Occidente sugli altri
- gli antropologi oggi si occupano di eventi e mondi culturali vicini
- genere - sessismo
- etnia - etnocentrismo (etnie superiori alle altre)
- specie - specismo (la specie umana si considera superiore alle altre specie, quelle vegetali e animali)
- passaporto: indipendentemente dalla propria volontà si ha la necessità e il dovere di sopportare le norme che ci vincolano in quanto titolari di una cittadinanza. Dobbiamo rispettare le leggi sia se le troviamo giuste che quando le riteniamo sbagliate
- scelte personali: siamo più protagonisti. Tradizioni famigliari, regole di partecipare a dei gruppi (volontariato, sportivi). Sono scelte che facciamo noi, regole che ci creiamo noi
- in antropologia parlando di cultura non si intendono soltanto gli alti prodotti del lavoro intellettuale, come l’arte, la letteratura e così via. Si intende piuttosto il complesso degli elementi non biologici attraverso i quali i gruppi umani si adattano all’ambiente e organizzano la loro vita sociale
- - fanno parte ad esempio della cultura gli attrezzi e le tecniche del lavoro, le istituzioni sociali, le forme della parentela, il linguaggio e i modi della comunicazione, le conoscenze, i valori e le credenze, i gesti e le più piccole pratiche quotidiane, e così via
- - di fatto, è impossibile definire la cultura attraverso un elenco
- - del concetto di cultura sono state proposte numerosissime definizioni
- - di Tylor, fondatore della materia accademica dell’antropologia
- - definizione: la cultura è l’insieme degli elementi non biologici o somatici di adattamento all’ambiente. Pur non facendo strettamente dipendere le differenze culturali da differenze naturali (biologiche, razziali) l’antropologia culturale ottocentesca non rinuncia all’idea di gerarchizzazione dei gruppi umani. Si ipotizzava un unico processo di evoluzione culturale. Cioè che avvenisse a velocità diverse in diverse parti del mondo e per diversi gruppi umani
- - ma in questa definizione usava parola cultura al singolare, non al plurale
- - ai tempi la cultura era questo, ma non veniva prevista la presenza di culture differenti, ma di un’unica cultura
- Ruth Benedict
- Margaret Mead
- sono due donne, alunne di Boas
- esiste uno stretto legame tra Relativismo culturale e Particolarismo storico
- sostengono l'irriducibilità di una configurazione culturale ad un'altra. Sottolineano che non è possibile spiegare una cultura con un'altra
- non esistono valori universali se non come ampie categorie formali (morale, verità, bellezza, ecc.) che rivestono comunque contenuti molto diversi a seconda del contesto culturale in cui vengono declinati
- esiste un piano ontologico, MA non è uguale per tutti. I codici di bellezza nelle varie parti del mondo sono differenti. Esistono questi elementi in tutto il mondo, ma sono diversi (morale, verità, bellezza)
- in Inghilterra Bronislaw Malinowski contribuì al rinnovamento della disciplina attraverso il metodo dell'osservazione partecipante e l'idea di società intesa come un tutto, le cui parti sono funzionali al mantenimento di un ordine generale. Il funzionalismo prima e il funzionalismo strutturale poi (Radcliffe-Brown) dominarono la scena dell'antropologia del Novecento
- Malinowski: sostiene il metodo dell'andare sul campo (osservazione partecipante), è il fondatore del paradigma funzionalista. Contrasta l'evoluzionismo nel momento in cui la cultura è solo al singolare (è uguale a particolarismo)
- Bronislaw Malinowski con Radcliffe Brown ha inizio l'antropologia moderna Radcliffe Brown (funzionalismo strutturale)
- considera la cultura e la società studiate come un complesso di fenomeni correlati tra loro e quindi non estraniabili dal contesto generale da cui dipendono
- le istituzioni culturali svolgono la funzione di rispondere in modo soddisfacente e socialmente accettato ai bisogni primari e secondari e infine riflessione su proposte culturali e non biologiche come nel mondo animale, possono variare notevolmente da una popolazione all'altra
- "Cultura" quale vasto apparato, in parte materiale, in parte umano e in parte spirituale con cui l'uomo può venire a capo di concreti, specifici problemi che gli stanno di fronte
- ogni cultura è un sistema chiuso, in cui ogni elemento ha funzione di rispondere a bisogni primari o derivati ed è in relazione con altri elementi
- le culture vengono studiate nella singolarità, MA non si può isolare un solo elemento culturale, perché in una cultura gli elementi sono tutti correlati tra di loro
- troviamo una peculiarità complessiva degli elementi culturali in un dato periodo, deve rispondere a bisogni dell'uomo e della società
- in Francia, sulla base del lavoro dei fondatori dell'etno-sociologia francese si sviluppò già nella prima metà del XX secolo una tradizione di studi sul terreno e un'importante riflessione teorica sulle rappresentazioni collettive e i fatti sociali
- lo strutturalismo di Lévi-Strauss non solo influenzò l'etnologia francese della seconda metà del XX secolo ma fornì per non pochi decenni un quadro teorico raffinato e ambizioso per molti antropologi
- Clifford Geertz
- idea di cultura come testo. La cultura è un testo e il metodo per conoscerla consiste in un lavoro di de-stratificazione dei significati
- l'approccio è quello di avvicinarsi alle culture come ai testi. Destratificazione dei contenuti
- elemento culturale importante perché lo strumento principale di contatto con l'altro
Hannerz (antropologo contemporaneo svedese) in conferenza stampa risponde “la diversità è il nostro mestiere”
Le tre grandi differenze:
PIANO ONTOLOGICO
PIANO NORMATIVO
PASSAPORTO
SCELTE PERSONALI
PIANO DELLE PRATICHE
Piano ontologico: le fondamenta dell’uomo. Ognuno di noi ha dei valori fondamentali. È quello con meno elementi, ma quelli che hanno più valore. È il livello dove troviamo la maggior somiglianza di tutte le comunità al mondo. Sono ricorrenti indipendentemente dal contesto storico, sociale, culturale, geografico in cui si vive.
Piano normativo: più grande del piano ontologico. Contiene più elementi. Scatola che soprattutto dividiamo in due parti
Piano delle pratiche: tutti i comportamenti dell’uomo nelle 24 ore della sua giornata, come si veste, cosa mangia, come ci si saluta. Tutte le abitudini quotidiane
N.B. - per comprendere una persona non dobbiamo guardare con il nostro sguardo, ma lo sguardo di chi sta parlando - oggi c’è una complessità legata al fatto che non c’è linearità tra i tre piani, si ha un equilibrio solo quando c’è parità tra i tre piani - nel 2010 si registra il maggior numero di persone che si sono spostate a vivere in un altro paese di quello in cui sono nati. (Sono molte persone che nascono all’estero da genitori stranieri, non siamo sempre noi che andiamo in giro, ma ci sono netti esempi ad esempio figli di genitori) - nel mondo non sono sempre diverse le possibilità di libertà non sono (es. s. matrimonio), restano invariati importanti elementi, alle tradizioni internazionali non stesso (esenza. no e sud)
CULTURA:
TAILOR:- 1971: Tylor pubblicò un lavoro rivoluzionario- questa definizione porta alla disciplina accademica della antropologia- inizialmente la cultura era il sapere dotto, di chi aveva studiato ( i ricchi, bianchi, nobili)- la parola cultura era applicabile solo per comunità umane della parte occidentale del mondo- la rivoluzione fu data dal fatto che identificando come cultura gli aspetti pratici del sapere (religione, leggi, stili di vita, lingua, alimentazione) il grande salto portò tutti gli uomini del mondo ad essere considerati con una cultura