CLASSIFICAZIONE CHIMICA
Esistono farmaci TIPICI che agiscono sulle vie dopaminergiche, e farmaci ATIPICI che agiscono su
recettori diversi. I farmaci TIPICI sono divisi in 3 classi: Fenotiazine, Tioxanteni e Butirrofenoni.
FENOTIAZINE
PROPILAMMINE PIPERIDINE PIPERAZINE
1. Clorpromazina: 1. Tioridazina: 1. Flufenazina:
molto sedativa, moderati effetti moderatamente sedativa, molto poco sedativa, poco
anticolinergici e extrapiramidali. anticolinergica, scarsi effetti anticolinergica, più marcati effetti
extrapiramidali extrapiramidali
TIOXANTENI
1. Flupentissolo BUTIRROFENONI
1. Aloperidolo
2. Droperidolo
3. Spiroperidolo
I farmaci ATIPICI sono: Clozapina, Olanzapina, Risperidone, Sulpiride, Amisulpride,
Remoxipiride.
Questi ultimi sono utili perchè agendo con meccanismo diverso da quelli tipici, danno meno effetti
collaterali.
Molti degli effetti collaterali associati con i farmaci antipsicotici sono dovuti al loro antagonismo su
molti recettori del SNC tra i quali recettori istaminergici H1, adrenergici alfa1 e alfa2, colinergici
M1, serotoninergici 5HT2 e dopaminergici D2. Per esempio effetti come sedazione, ipotensione, e
disfunzioni sessuali dipendono dal blocco dei recettori dopaminergici e istaminergici. Effetti a
livello cardiaco, oftalmico, gastrointestinale, vescicale, e genitale è dovuto al blocco dei recettori
muscarinici. Mentre i disturbi che riguardano il movimento sono dovuti ad un chiaro antoagonismo
sui recettori D2. Questi disturbi comprendono la distonia acuta ( smorfia facciale, torcicollo e crisi
oculogiriche), acatisia (irrequietezza psichica e fisica come Carlo) e sintomi di tipo parkinsoniano
come rigidità e tremore. Questi effetti sono molto comuni in quanto si verificano nel 30-50% dei
pazienti che assumono i farmaci Tipici e tendono a comparire tra la prima e l'ottava settimana di
terapia. Altri effetti collaterali sono di tipo endocrino, sempre dovuti al blocco dei D2, poichè i
recettori dopaminergici controllano la produzione di prolattina. Inibendo i D2 si aumenta il rilascio
di prolattina e si possono verificare effetti tipo: ginecomastia, galattorea, aumento di peso, ed
impotenza. L'antagonismo verso i D2 nella zona chemorecettrice del midollo allungato è
responsabile degli effetti antiemetici, infatti alcuni farmaci fenotiazinici sono venduti a questo
scopo: Prometazina.
CLORPROMAZINA: Per arrivare alla clorpromazina si è partiti da benzodiossani
( antistaminici ), poi hanno allungato la catena e aperto il ciclo ottenendo le Etanolammine
( antistaminici ), poi hanno introdotto un altro anello aromatico
ottenendo la Difenidramina ( antistaminici ), oppure sempre
partendo dalle etanolammine hanno allungato la catena ottenendo le
Etilendiammine ( antistaminici ). Di qui si è passati alla dietazina
( antiparkinson ); poi hanno introdotto un metile ottenendo la
Prometazina ( antistaminico ), modificandola ed inserendo un cloro
sull'aromatico si è arrivati finalmente alla clorpromazina
(antipsicotico).
Le fenotiazine senza il sostituente (Cl) in quella precisa posizione
sono inattive, inoltre è fondamentale che la catena laterale contenga almeno 3 atomi di carbonio che
separano i due azoti. Dalla clorpromazina attraverso varie modifiche sono state ottenute tutte le altre
strutture: Flufenazina, Protipendile ( non si usa più), Loxapina (dibenzossazepina), Clozapina
(dibenzoazepina), Tiotixene (tioxantene). La Clorpromazina con la sua
catena propilamminica può
assumere due conformazioni
ed è importante che si trovi in
quella in cui si può sovrapporre
alla dopamina potendo così
interagire con il suo stesso
recettore.
La durata d'azione di molti dei neurolettici con un ossidrile libero può essere aumentata
attraverso la preparazioni di esteri con acidi grassi a lunga catena. E' stata così realizzata
la Flufenazina decanoato e la Flufenazina enantato con durata d'azione molto più lunga e
con minori effetti collaterali rispetto ai derivati non esterificati.
NEUROLETTICI BUTIRROFENONICI
Partendo da analgesici narcotici come la Meperidina sostituendo l'estere con un gruppo R
ed il metile con un gruppo butirrofenonico si sono ottenuti neurolettici butirrofenonici. Essi
hanno meno effetti collaterali rispetto alla clorpromazina ma determinano una lieve
ipotensione. Tra questi ci sono l'Aloperidolo che si lega con uguale affinità ai recettori D2 e
5HT2. Esso viene utilizzato per il trattamento nella fase maniacale dei disordini bipolari.
Ne è stato realizzato un estere (aloperidolo decanoato) che può essere iniettato ogni 4-6
settimane.
Tra i butirrofenonici cè anche il Droperidolo che ha un effetto sedativo a breve durata
d'azione: viene infatti usato in anestesia per i suoi effetti sedativi ed antiemetici. Inoltre è
spesso usato in associazione con il fentanil, un analgesico narcotico, nella
neuroleptoanalgesia.
L'aloperidolo produce numerosi metaboliti grazie all'azione di un enzima, la
carbonilreduttasi. Tra questi metaboliti 2 ( HPP+ e RHPP+) sono neurotossici.
NEUROLETTICI ATIPICI
ARILPIPRAZOLO viene utilizzato per il trattamento del disturbo bipolare acuto e della
mania. E' un derivato chinolonico, che ricorda molto la porzione buspironica. E'
un agonista parziale D2 e 5HT1a e antagonista 5HT2a. Negli ultimi tempi ne
hanno fatto dei cerotti transdermici. Esso causa meno effetti collaterali dei
farmaci tipici, ma poichè ha una certa affinità per i recettori H1 causa un
moderato aumento di peso.