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ANNESSI EMBRIONALI
ANAMNI
Pesci (osteitti e condroitti): hanno evoluto la prima forma di annesso embrionale:
il sacco del tuorlo (vitellino).
Le loro uova sono meroblastiche e vengono in genere abbandonate nell’ambiente
acquatico per essere fecondate. L’embrione per svilupparsi ha bisogno di grandi
quantità di sostanze nutritive che acquisisce proprio dal tuorlo, prima ancora che
vi sia un intestino funzionale. Durante la gastrulazione, le cellule del blastodisco,
oltre ad organizzare l’embrione, vanno a circondare tramite epibolia la massa del
vitello creando il sacco vitellino o il sacco del tuorlo (formato da tutti e 3 i
foglietti). Facendo ciò l’embrione rimarrà ancorato mediante un peduncolo alla
massa di tuorlo sottostante e ne trarrà nutrimento. Il contenuto (vitello) non
passa direttamente nell’intestino dell’embrione ma viene assorbito all’interno di
vasi (circolazione vitellina) che si formano a partire dal mesoderma
extraembrionale che circonda il sacco. Il nutrimento passa direttamente nel
sangue quindi.
Alcuni selaci presentano un peduncolo ricco di villi per assorbire sostanze
nutritive dall’utero della madre; si parla di onfaloplacenta o placenta vitellina.
Anfibi: Gli anfibi hanno uova mesolecitiche e non formano sacco vitellino: il tuorlo
viene direttamente assorbito dall’intestino primitivo. La strategia evolutiva è
quella di avere una forma larvale di accrescimento (girino) ed una metamorfosi.
Tuttavia, fanno eccezione un piccolo gruppo di rane, le raganelle marsupiali del
Gastrotecha
genere (uova macrolecitiche) che formano una specie di rivestimento
del tuorlo (ectoderma).
AMNIOTI
sacco del tuorlo
Il degli amnioti si forma dall’estensione attorno al vitello
dell’endoderma e del mesoderma splancnico. Esso risulta quindi bi laminare
anziché trilaminare come nei pesci. Fino ai marsupiali è ben sviluppato e assieme
al corion contribuisce a formare la placenta, negli euteri e invece ridotto a una
forma vestigiale a causa della mancanza del tuorlo.
Tra gli adattamenti dei Vertebrati ad una vita terrestre si può anche inserire
quella della riproduzione, che risulta vantaggiosamente slegata dall’ambiente
acquatico. Questo aspetto ha rappresentato anche uno svantaggio dovuto alla
possibilità di essiccamento dell’embrione. Oltre la formazione (da parte materna)
cavità amniotica
di membrane protettive. L’embrione sviluppa una che
rappresenta un sistema ingegnoso sia
per prevenire la disidratazione e possibili insulti meccanici.
Formazione dell’Amnios nei rettili, uccelli e mammiferi monotremi (pleuroamnio):