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La tonaca mucosa e le cellule caliciformi mucipare
Le cellule caliciformi mucipare sono composte da vacuoli, liberati tramite il fenomeno di esocitosi (quando la membrana di una vescicola va a fondersi con la membrana della cellula avviene questo fenomeno che fa sì che tutto questo materiale venga liberato come muco). Questo muco si sparge sopra l'epitelio, e ha funzione di catturare tutte le sostanze estranee, il pulviscolo che ispiriamo. Il muco e il pulviscolo vengono poi trasportati dalle ciglia, delle cellule ciliate, verso l'alto, verso cioè la laringofaringe, dove il muco viene deglutito e poi eliminato.La tonaca sottomucosa
Nella tonaca sottomucosa sono presenti ghiandole mucose che servono a produrre muco, che poi si espande nella superficie esterna della trachea.La tonaca muscolare
La tonaca muscolare possiede uno strato longitudinale esterno e uno strato circolare interno.L'albero bronchiale
Quando l'aria passa alla trachea arriva all'albero bronchiale, l'aria arriva nella...ramificazione nellosprone tracheale. L'albero bronchiale è una ramificazione di bronchi dal calibro sempre più piccolo che poi portano agli alveoli. Tutte le ramificazioni sono all'interno dei polmoni, tranne le prime due ramificazioni, chiamate due bronchi extra polmonari. La prima ramificazione che si ha dalla trachea sono i bronchi destro e sinistro, chiamati bronchi extra-polmonari. Da ciascuno di essi, nascono i bronchi che vanno a ciascun lobo, per cui dal bronco extra-polmonare destro nascono tre bronchi, e dal bronco extra-polmonare sinistro nascono due bronchi lobari. Da ciascun bronco lobare nascono circa dieci bronchi zonali dato che ciascun lobo è costituito da circa dieci zone. Dato che ciascuna zona è composta da tanti lobuli più piccoli, da ciascun bronco zonale nascono dei bronchi che passano tra due lobuli vicini chiamati bronchi inter-lobulari e ciascuno di esso entra dentro il lobulo e avremo i bronchi lobulari, e dentro ciascun lobulo.avremo delle piccoleramificazioni chiamati bronchioli intralobulari, da qui in poi avremo ramificazioni che portano agli alveoli. Dopo i bronchioli intralobulari troviamo i bronchioli terminali, successivamente abbiamo i bronchioli respiratori e alla fine arriviamo agli alveoli. In tutto questo albero bronchiale possiamo osservare due tipi di ramificazione: un primo tipo che si chiama ramificazione dicotomica. Una ramificazione dicotomica è una ramificazione in cui io ho un bronco che termina e da dove nascono due rami più piccoli, mentre quello principale viene perso. L'altro tipo di ramificazione si chiama ramificazione monopodica. Una ramificazione monopodica è quella in cui ho un ramo principale sempre presente da dove nascono tanti rami più piccoli. Dopo la ramificazione monopodica riprende la ramificazione dicotomica. Per quanto riguarda la struttura dei bronchi è la stessa.di superficie all'interno dei bronchioli respiratori. Questo permette di evitare il collasso delle vie aeree durante la respirazione. Le cellule di Clara sono inoltre coinvolte nella difesa delle vie aeree, producendo enzimi che aiutano a distruggere eventuali agenti patogeni presenti nell'aria inspirata. Nel complesso, la struttura dei bronchi e dei bronchioli è fondamentale per garantire un corretto funzionamento del sistema respiratorio. La presenza di cartilagine nelle prime ramificazioni dei bronchi assicura la stabilità delle vie aeree, mentre la sua scomparsa nei bronchioli terminali permette una maggiore flessibilità durante la respirazione. Le cellule di Clara, invece, svolgono un ruolo importante nella produzione di muco e nel mantenimento dell'equilibrio della pressione di superficie all'interno dei bronchioli respiratori.La pressione atmosferica è importante per le vie respiratorie perché il fattore tensioattivo è necessario e vitale. Quando inspiriamo, la pressione dell'aria atmosferica che raggiunge bronchi e polmoni farebbe collassare i bronchi. Il fattore surfattante consente ai bronchi di restare aperti e viene prodotto solo dopo il settimo mese di gravidanza. Se un bambino nasce prematuro, i polmoni possono collassare e il bambino viene messo nell'incubatrice per aiutarlo a respirare in attesa della produzione del fattore surfattante.
I polmoni sono organi pieni e parenchimatosi, divisi in lobi. Il polmone destro ha tre lobi, mentre il polmone sinistro ha due lobi.
un po' più piccolo del destro, in quanto il cuore è orientato a sinistra, e prende spazio al polmone sinistro.
Ciascun lobo del polmone è diviso in un lobo più piccolo che si chiama zona, circa dieci per polmone. Ciascuna zona è divisa in parti più piccole chiamate lobuli dove all'interno troviamo strutture più piccole chiamate acini polmonari. Ciascun acino è come un grappolo d'uva e ogni chicco è un alveolo.
I polmoni hanno forma conica con base rivolta verso il basso e l'apice rivolto verso l'alto. A questo cono è stata asportata la porzione interna. Nei polmoni possiamo individuare tre facce: una è la base del cono che poggia sul diaframma, per cui è detta faccia diaframmatica; una interna dalla quale è stato asportato un pezzo di polmone che guarda verso il mediastino e per questo chiamata faccia mediastinica; l'ultima, molto convessa, che guarda sia.
in avanti che di lato e dietro, è rivolta verso le coste, per cui è chiamata faccia costale. A queste tre facce dobbiamo aggiungere l'apice, posizionato sopra la clavicola. Tutti e due i polmoni sono rivestiti da una tonaca sierosa, la PLEURA, che ha lo stesso comportamento del pericardio. Abbiamo due foglietti: uno interno, detto viscerale, che riveste la superficie esterna del polmone e si riflette sulla faccia mediastinica sulla quale troviamo un'apertura, l'ilo del polmone (dove entrano bronchi, vasi, ecc.). A questo livello il foglietto viscerale si riflette formando il foglietto parietale. Troviamo un piccolo spazio tra i due foglietti, detto spazio pleurico, il quale è riempito dal liquido pleurico che serve a proteggere il polmone, a non farlo stridere con le strutture circostanti come coste, diaframma e cuore durante la respirazione e serve anche a mantenere una pressione equilibrata tra ambiente intra-polmonare ed extra-polmonare. Se non ci fossero il
liquido e la pleura i polmoni collasserebbero (esempio: se entrasse aria dentro il polmone, che si chiama pneumotorace, non si può più respirare bene, perché l'aria provoca problemi alla pressione polmonare).
Alla base del polmone troviamo un'area di pleure che non riveste il polmone, cioè è un tratto di pleure che sono libere. Queste zone sono chiamate SENI PLEURICI (sia alla base destra che sinistra) e servono ad accogliere il polmone durante l'inspirazione, durante la quale il polmone cresce e se fossero troppo strette potrebbero rompersi.
Ciascun polmone è diviso in lobi:
- quello destro ha tre lobi che sono:
- superiore
- medio
- inferiore
Troviamo anche due scissure nel polmone destro che dividono i lobi e sono come dei tagli in tutto il parenchima polmonare e vanno dalla superficie di ciascun polmone fino in profondità per arrivare all'ilo del polmone.
Il polmone sinistro ha due lobi, quindi presenta
Un' unica scissura divide il polmone in:
- destro
- sinistro
ANATOMIA MICROSCOPICA Tutto il parenchima polmonare è costituito da ramificazioni bronchiali e nella porzione finale dell'albero bronchiale troviamo dei grappoli, gli acini polmonari, formati da tante piccole sferette, gli alveoli, cioè l'unità funzionale dei polmoni. Ciascun alveolo è ricoperto da una rete capillare, sia arteriosa che venosa. Il sangue con l'arteria polmonare giunge agli alveoli, grazie all'inspirazione, e quando il capillare viene in contatto con le cellule dell'alveolo cede l'anidride carbonica, acquistando ossigeno. Questa anidride carbonica viene eliminata con l'espirazione. Le cellule che sostituiscono gli alveoli sono tre e sono sottilissimi così che ossigeno e CO possano fare meno strada possibile. Sono presenti:
Gli PNEUMOCITI DI I TIPO sono cellule piatte con una porzione un poco rigonfia dove c'è il nucleo;
Sono piatte perché sono cellule che scambiano l'ossigeno con l'anidride carbonica e sono a strettissimo contatto con le cellule dei capillari, di tutti i vasi. Non troviamo tonaca mucosa o muscolare, ma solamente epitelio con la membrana basale.
Gli PNEUMOCITI DI II TIPO sono cellule cilindriche o cubiche, molto più alte delle altre, e al loro interno troviamo delle vescicole, dette corpi multi-lamellari, al quale interno troviamo il fattore surfattante che si libera da ogni pneumocita di II tipo e si spalma su tutta la superficie interna dell'alveolo. Non bisogna confonderli con le cellule di Clara, che non sono come gli pneumociti di II tipo, poiché le prime producono sia fattore surfattante che muco, mentre i secondi producono solo fattore surfattante, perché negli alveoli non abbiamo bisogno del muco.
I MACROFAGI ALVEOLARI hanno funzione fagocitaria, sono le cellule spazzino dei nostri polmoni, perché catturano ed inseriscono
dentro il loro citoplasma le sostanze estranee che inspiriamo e possono arrivare fino agli alveoli. Queste sono sostanze piccole che non possono essere bloccate dal muco o dalle ciglia, come polveri sottili, polveri di silicio (i minatori hanno spesso la silicosi, visto che inspirano molte polveri ed i macrofagi non riescono a smaltirle tutte). L'espulsione delle polveri avviene o per diretta digestione dei macrofagi che li disintegrano o con la tosse. Il parenchima polmonare è la struttura interna del polmone costituito da ramificazioni bronchiali, alveoli e vasi. Queste strutture vascolari sono racchiuse in tessuto connettivo che c'è sempre in tutti gli organi pieni e che dà una sorta di impalcatura a tutto il polmone. Quest'organo è molto vascolarizzato ed ha una circolazione funzionale: è data da arteria polmonare e vena polmonare, tr