Anteprima
Vedrai una selezione di 9 pagine su 40
Anatomia umana con elementi di biologia animale Pag. 1 Anatomia umana con elementi di biologia animale Pag. 2
Anteprima di 9 pagg. su 40.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Anatomia umana con elementi di biologia animale Pag. 6
Anteprima di 9 pagg. su 40.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Anatomia umana con elementi di biologia animale Pag. 11
Anteprima di 9 pagg. su 40.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Anatomia umana con elementi di biologia animale Pag. 16
Anteprima di 9 pagg. su 40.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Anatomia umana con elementi di biologia animale Pag. 21
Anteprima di 9 pagg. su 40.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Anatomia umana con elementi di biologia animale Pag. 26
Anteprima di 9 pagg. su 40.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Anatomia umana con elementi di biologia animale Pag. 31
Anteprima di 9 pagg. su 40.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Anatomia umana con elementi di biologia animale Pag. 36
1 su 40
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

ORGANI LINFOIDI

Alcuni organi linfoidi sono separati dai tessuti circostanti per mezzo di una capsula fibrosa

connettivale.

LINFONODI

Sono piccoli organi dotati di forma ovalare e di un diametro tra l’1 e 25 mm. Sono rivestiti da una

capsula fibrosa connettivale densa che invia all’interno dell’organo setti fibrosi chiamati trabecole.

La forma di un tipico linfonodo ricorda quella di un fagiolo. Attraverso l’ilo del linfonodo passano i

vasi sanguigni e i nervi. Ogni linfonodo possiede due gruppi di vasi linfatici: i vasi linfatici afferenti

ed efferenti.

La linfa dapprima attraversa il seno sottocapsulare, dove viene a contatto con macrofagi e cellule

dendritiche che raccolgono gli antigeni, successivamente la linfa fluisce attraverso la corticale

esterna del linfonodo.

Da qui passa nei seni linfatici della corticale profonda dove i linfociti lasciano la linfa per entrare nel

linfonodo.

Da qui passa nella zona midollare che contiene linfociti B e plasmacellule organizzati in cordoni

midollari, da qui esce dai vasi efferenti.

I linfonodi agiscono in pratica come filtri purificando la linfa.

I linfonodi sono classificati in base alla loro posizione:

- Linfonodi cervicali

- Linfonodi ascellari

- Linfonodi poplitei e inguinali

- Linfonodi toracici

- Linfonodi addominali

- Linfonodi intestinali e mesenterici

TIMO

Si trova posteriormente al manubrio sternale nella posizione superiore del mediastino. Ha

consistenza nodulare e colorito rosaceo; raggiunge la sua grandezza massima relativamente alle

dimensioni corporee entro i primi 1-2 anni di vita, la sua grandezza massima la raggiunge durante

la pubertà, e si avrà un’involuzione con l’invecchiamento.

La capsula che ricopre il timo divide l’organo in due lobi timici. Dalla sua capsula si estendono setti

che suddividono i lobi in lobuli. Ciascun lobulo è costituito da una densa corticale esterna e da una

midollare centrale. La zona corticale si trova esternamente e contiene le cellule staminali linfoidi

che si dividono dando origine ai linfociti T.

MILZA

È l’organo linfatico con dimensioni maggiori, circa 12 cm e 160g. si estende dalla IX alla XI costa di

sinistra lungo il margine laterale dello stomaco con cui è connessa tramite un’ampia lamina

peritoneale che forma il legame gastrosplenico (o gastrolienale).

La milza svolge nel confronti del sangue le seguenti funzioni: - Rimuove le cellule del sangue

anomale - Accumula ferro derivato dal

riciclaggio dei globuli rossi

- Dà l’avvio alla risposta immunitaria

mediata da linfociti T e B

La milza ha consistenza soffice e una forma che deriva dal suo incastro con stomaco, rene sinistro

e muscolo diaframma. La sua faccia diaframmatica è liscia e convessa, la faccia viscerale mostra

le impronte dello stomaco (area gastrica) e rene sinistro (area renale).

La milza è delimitata da una capsula connettivale contenente fibre collagene ed elastiche.

All’interno della milza possiamo riconoscere la polpa rossa, che forma i cordoni splenici contenenti

eritrociti, e la polpa bianca che contiene i noduli linfatici.

APPARATO NERVOSO

Il sistema nervoso comprende tutto il tessuto nervoso del corpo umano.

Il sistema nervoso è suddiviso in due parti:

- il sistema nervoso centrale (SNC), costituito dall’encefalo e dal midollo spinale, esso è

responsabile di integrazione, elaborazione e coordinamento delle informazioni sensitive e

degli stimoli motori.

- il sistema nervoso periferico (SNP), comprende tutto il tessuto nervoso presente all’esterno

del SNC e trasporta informazioni sensitive al SNC e comandi motori dal SNC ai tessuti e

agli organi periferici.

Le informazioni sensitive sono trasportate al SNC dalla divisione afferente del SNP, mentre le

informazioni motorie arrivano ai muscoli e alle ghiandole per mezzo del compartimento efferente.

Il compartimento efferente comprende:

- il sistema nervoso somatico (SNS) che controlla le contrazioni della muscolatura

scheletrica, Le attività del SNS possono essere volontarie o involontarie

- il sistema nervoso autonomo (SNA), o visceromotore, che regola l’attività della muscolatura

liscia e cardiaca e delle ghiandole, le attività del SNA sono solitamente al di fuori del

controllo cosciente.

SISTEMA NERVOSO CENTRALE

La colonna vertebrale è composta da vertebre disposte l’una sull’altra. Le vertebre sono costituite

da: processi trasversi, corpo vertebrale e processo spinoso.

Le vertebre possono essere:

- cervicali (7)

- toraciche collegate alle costole

- lombari

- sacrali

Le prime due vertebre sono la vertebra Atlante e Epistofeo e hanno caratteristiche diverse dalle

altre, infatti non hanno corpo vertebrale e si articolano con l’osso occipitale determinando il

movimento del capo. L’unica cosa che differisce nelle altre vertebre è legata all’ampiezza per una

diversa distribuzioni delle fibre sulla colonna vertebrale. Anche il processo spinoso può avere

diverse inclinazioni, infatti possiamo toccare la parte esterna.

All’interno una vertebra ha un canale vuoto che ospita il midollo spinale.

Il midollo spinale è l’organo principale del SNC, non ha la stessa lunghezza della colonna

vertebrale. L’encefalo, invece, è contenuto nella cavità cranica (neurocranio).

Infatti il midollo e l’encefalo sono organi molto delicati e per questo devono essere protetti da

strutture ossee.

M IDOLLO SPINALE

Il midollo spinale in un soggetto adulto misura circa 45 cm di lunghezza. Ogni regione del midollo

spinale (cervicale, toracica, lombare e sacrale) contiene fasci connessi a quel particolare

segmento e a quelli ad esso associati.

Il midollo spinale è costituito da una parte esterna di sostanza bianca e da una parte interna di

sostanza grigia. La sostanza grigia è maggiore nelle porzioni di midollo che provvedono

all’innervazione motoria o sensoriale degli arti.

Le fibre sensitive e motorie si riuniscono in un singolo nervo spinale che è definito misto poiché

contiene sia fibre sensitive che motorie.

Una serie di membrane specializzate, le meningi spinali, offrono stabilità fisica e protezione da urti,

coprendo il midollo spinale e circondando le radici dei nervi spinali. Esistono tre strati meningei:

- Dura madre, robusta e fibrosa, forma lo strato di rivestimento più esterno.

- Aracnoide, a contatto con la superficie interna della dura madre, è lo strato meningeo

intermedio

- Pia madre, separata dall’aracnoide dallo spazio subaracnideo contenente liquido

cerebrospinale, è strettamente adesa al tessuto nervoso sottostante.

S G

OSTANZA RIGIA

È costituita dai corpi cellulari dei neuroni e delle cellule gliali. Le proiezioni della sostanza grigia

verso la superficie sono chiamate corna e possono essere: anteriore, laterale e posteriore.

La radice posteriore rappresenta l’imput mentre quella anteriore rappresenta l’output.

I pirenofori dei neuroni della sostanza grigia sono organizzati in gruppi, definiti nuclei, con

specifiche funzioni, sensitive e motorie.

Uno schema per classificare la sostanza grigia è quella di considerare l’organizzazione dei vari

nuclei (strutture evidenziabili con colorazione di Nissi).

Quindi i nuclei possono essere divisi in:

- Nuclei del corno anteriore, sono somatomatori e innervano i muscoli striati volontari.

Cinque di loro si trovano nei rigonfiamenti cervicali e lombari, tre si trovano nel tratto tra i

due rigonfiamenti. Hanno nomi diversi a seconda della zona che innervano.

- Nuclei della massa intermedia, sono visceromotori e innervano la muscolatura involontaria.

- Nuclei del corno posteriore, sono somatosensitivi e viscerosensitivi, trasmettono gli stimoli

sensitivi dai gangli spinali all’encefalo.

I neuroni della sostanza grigia possono essere classificati sia per funzionalità sia per morfologia.

La suddivisione per funzionalità divide i neuroni in:

- Motoneuroni, hanno il pirenoforo nel corno anteriore, l’assone imbocca la radice anteriore e

questa si porta senza nessuna interruzione direttamente al nervo. Possono essere divisi in:

- α, raggiungono la muscolatura striata e si dividono in: fasici, che attuano una

contrazione rapida, e tonici, che attuano impulsi prolungati he rinforzano il tono

muscolare

- γ, meno numerosi, arrivano al fuso neuromuscolare

- Visceromotori, o cellule efferenti viscerali, si trovano nella massa intermedia e nel corno

laterale, i pirenofori hanno un diametro minore dei motoneuroni. Sono costituiti da fibre

mieliniche che si immettono nella radice anteriore.

Non inviano direttamente gli stimoli alla muscolatura liscia viscerale involontaria, ma fanno

intermediari i gangli della catena dell’ortosimpatico.

La morfologia divide i neuroni in altri due gruppi:

- Neuroni I° tipo del Golgi, che si dividono a loro volta in:

- Radicolari, si immettono nella radice anteriore e possono essere sia

motoneuroni che visceromotori

- Funicolari, sono strutture che dalla sostanza grigia vanno a costituire i fasci

della sostanza bianca di tipo sensitivo

- D’Associazione, mettono in contatti piccoli spazi, escono dalla sostanza

grigia ma poi tornano dopo aver attraversato la sostanza bianca.

- Neuroni II° tipo del Golgi, hanno un assone breve grazie al quale si operano collegamenti

interneuronali. Nel corno posteriore non escono dalla sostanza grigia e rimangono nella

stessa zona dove hanno origine.

S B

OSTANZA IANCA

La sostanza bianca può essere suddivisa in regioni, o colonne chiamate funicoli divise in colonne

posteriori, anteriori e laterali.

Ogni colonna contiene fasci in cui assoni condividono caratteristiche funzionali e strutturali.

I fasci ascendenti trasportano informazioni sensitive all’encefalo, mentre fasci discendenti

conducono informazioni motorie al midollo spinale

I fasci discendenti vanno dai centri nervosi al midollo spinale e sono individuati dal nome che

indica il luogo da cui partono.

Le aree motorie della corteccia sono tre: principale, premotoria e suppletiva; danno origine al

fascio cortico-spinale e controllano l’attività motoria.

Il fascio cortico-spiale decorre dalla corteccia al midollo e presenta una decussazione, cioè passa

da destra a sinistra. Circa l’80% dei fasci della sostanza bianca decussa durante il suo percorso.

I fasci ascendenti veicolano la sensibilità esterocettiva e propriocettiva.

Nervi Spinali

Esistono 31 paia di nervi spinali: 8 cervicali, 12 toracici, 5 lombari, 5 sacrali e 1 coccigeo.

Ogni nervo periferico ha tre strati concentrici di tessuto connettivo: l’epinevrio, il perinevrio e

l’endonevrio.

Ogni nervo spinale si forma dall’unione di una radice dorsale e di una ventrale nel momento in cui

attraversano il foro intervertebrale.

Allontanand

Dettagli
Publisher
A.A. 2015-2016
40 pagine
1 download
SSD Scienze biologiche BIO/16 Anatomia umana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher martyforrest di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Anatomia umana e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi "Carlo Bo" di Urbino o del prof Luchetti Francesca.