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E' un organo impari e cavo che si estende dalla base del cranio fino all'altezza della 6° vertebra
cervicale (C6), si trova quindi nel collo, anteriormente ad esse.
Ha la forma di un cilindro schiacciato in senso antero-posteriore.
Partendo dall'alto verso il basso si divide in:
– Rinofaringe : fa parte solo dell'app. respiratorio
Comunica anteriormente con le cavità nasali tramite le coane, lateralmente
con l'orecchio medio, per mezzo delle tube uditive.
E' rivestita da mucosa respiratoria nel cui spessore si trovano la tonsilla
faringea (con gli anni diventa le adenoidi, atrofizzandosi) e le tonsille
tubariche.
– Orofaringe : fa parte dell'apparato respiratorio e quello digerente
– Laringofaringe: fa parte dell'app. respiratorio e di quello digenrente, si continua
inferiormente con l'esofago nell'app. Digerente e con la laringe nell'app. Respiratorio
In quanto organo cavo è a tonache sovrapposte, così composte (dall'interno verso l'esterno):
1. Tonaca Mucosa: presenta un epitelio di rivestimento pseudostratificato (rinofaringe) o
pavimentoso composto non cheratinizzato (orofaringe, laringofaringe).
Nella lamina propria della mucosa sono presenti ghiandole esocrine tubulo-acinose
composte a secrezione siero-mucosa.
2. Tonaca Sottomucosa: è sostituita dalla aponervrosi faringea, uno strato molto robusto di t. c
fibrillare denso.
3. Tonaca Muscolare: è formata da t. muscolare striato (ecc. la deglutizione è un atto
volontario!)
4. Muscolare avventizia
Laringe
E' un organo impari e cavo che, oltre a consentire il passaggio dell'aria, serve per la fonazione,
ovvero la produzione di suoni.
È posta nella parte anteriore del collo, fra la faringe (laringofrainge) e la trachea, ed ha la forma di
una piramide tronca capovolta.
Si trova quindi compresa fra C3 e C6, ma il livello varia con la deglutizione e dipende anche dal
sesso (è più bassa nell'uomo).
Struttura
La laringe è rivestita internamente da una tonaca mucosa.
L'epitelio di rivestimento è per la maggior parte pseudostratificato, tranne che sulle pieghe vocali
vere, dove è pavimentoso composto non cheratinizzato che conferisce ad esse un colorito
biancastro.
Nella lamina propria troviamo ghiandole tubulo – acinose composte a secrezione sierosa e mucosa,
nonché abbondante tessuto linfoide.
Scheletro cartilagineo laringeo
Ha uno scheletro cartilagineo, le cui cartilagini sono unite da legamenti e possono muoversi in
quanto connesse da piccole articolazioni mobili (diartrosi). I loro movimento sono permessi da
muscoli scheletrici intriseci della laringe che sono sotto il controllo della volontà.
È formato da:
– Cartilagine epiglottide (impari – elastica) : ha la forma di una foglia, si articola con la
cartilagine tiroidea.
– Cartilagine tiroidea (impari – ialina) : è formata da due lamine che si uniscono anteriormente
formando un angolo più o meno acuto che dà origine alla prominenza laringea (pomo
d'adamo nel maschio). Presenta anche due corna sup. e due inf. e si articola con la c.
epiglottide e cricoidea tramite quelle inferiori.
– Cartilagine cricoide (impari – ialina) : Presenta un arco anteriore ed una lamina posteriore.
Nel complesso ha la forma di un anello con castone. Si articola con la c. tiroidea e con la c.
aritenoidee.
– Cartilagine aritenoidee (pari – ialine) : hanno una forma piramidale, con apice superiore e
base inferiore. La base si articola con la c. cricoidea (castone) e presenta un processo vocale
anteriore ed un processo muscolare posteriore. Dal processo vocale nasce il legamento
vocale, ricco di tessuto elastico, che si porta in avanti fino a raggiungere la c. tiroidea.
L'apice si articola invece con le piccolissime cartilagini corniculate.
– Cartilagini corniculate (pari – ialine)
– Osso iode (impari): è collegato con la c. tiroidea, tramite la membrana tiro – ioidea e con la
c. epiglottide.
Configurazione interna
La cavità della laringe ha inizio superiormente con l'adito laringeo, che si trova posteriormente e
inferiormente alla lingua, ha forma ovale ed è delimitato, in avanti, dall'epiglottide e lateralmente
dalle pieghe ariepiglottiche.
La parte superiore, il vestibolo laringeo, inizia con un lume ampio e si restringe verso il basso
terminando con una fessura, la rima del bestibolo al cui livello trociamo due pieghe:
– superiori → corde vocali false
– inferiori → corde vocali vere, (contengono il legamento vocale e il muscolo vocale) vibrano
al passaggio dell'aria permettendo la fonazione
Lo spazio che rimane compreso fra le due viene chiamata glottide.
La frequenza dei suoni emessi (bassi, medi, acuti) è di solito compresa fra i 60
hz e i 7000 hz, ma sono possibili estensioni maggiori.
La frequenza dipende da spessore, lunghezza e tensione delle pieghe vocali vere,
che variano molto in base alle dimensioni della laringe (legate al sesso), ma
possono comunque variare ad opera dei muscoli della laringe.
Tra le due, in entrambi i lati, troviamo il ventricolo laringeo.
Complessivamente il lume interno della laringe, in sezione frontale, ha la forma di una clessidra.
Trachea
E' un organo impari e cavo, lungo circa 10 cm, situato in parte nel collo e in parte nel mediastino
anteriore.
Ha la forma di un tubo e si estende da C6 a T4, dove si biforca dando origine ai 2 bronchi
principali, dx e sx. C6 Trachea
T4
Bronco dx Bronco sx
Struttura
Le tonache della parete della trachea sono:
– T. mucosa: l'epitelio di rivestimento è di tipo pseudostratificato con cellule cigliate e molte
cellule caliciformi mucipare
– T. sottomucosa : sono presenti molte ghiandole esocrine a secrezione mista, siero-mucosa
– T. muscolare (presente solo posteriormente)
– T. avventizia
Ha uno scheletro cartilagineo formato da 15-20 anelli a forma di C, incompleti posteriormente, fatti
di cartilagine ialina. Fra gli anelli , posteriormente sono presenti dei “legamenti anulari” di t. c
fibrillare denso, pertanto la parete della trachea è rigida anteriormente e sui lati, mentre la parte
posteriore è floscia e viene detta parte membranacea.
I bronchi principali sono i canali aeriferi, destro e sinistro, che originano dalla biforcazione della
trachea e, con direzione verso il basso e lateralmente si portano all'ilo del rispettivo polmone.
Essendo l'ilo di quello sinistro più lontano rispetto al destro, il bronco destro è più corto dell'altro ed
inoltre è anche di calibro maggiore, per garantirgli una ventilazione adeguata in base al suo volume.
(maggiore di quello del polmone sx).
Albero bronchiale
– 1. Bronchi principali → dx e sx → Extrapolmonari
– 2. Bronchi lobari → 3 a dx / 2 a sx
– 3. Bronchi Zonali → 10 per polmone Intrapolmonari
– 4. Bronchi sottosegmentari (bronchioli) → circa 15 generazioni
* bronchi interlobulari
* bronchi terminali
– biforcano in due bronchi respiratori
1, 2. I bronchi principali e lobari hanno una struttura analoga a quella della trachea, cioè con anelli
cartilaginei incompleti.
3. Nei bronchi zonali invece, gli anelli si trasformano in placche.
Nella tonaca mucosa l'epitelio di rivestimento dei bronchi e di tipo pseudostratificato con cellule
cigliate e molte cellule caliciformi mucipare.
Nella lamina propria e nella sottomucosa ci sono moltissme ghiandole esocrine a secrezione mista,
siero-mucosa.
4.Nei bronchioli le placche cartilaginee scompaiono ma aumenta il tessuto muscolare liscio ed
elastico presente nella parete e ciò impedisce il collasso di questa, pertanto il lume dei bronchioli è
sempre aperto.
Nella tonaca mucosa l'epitelio di rivestimento si trasforma in batiprismatico semplice e poi in
isoprismatico semplice.
La sottomucosa sparisce e le cellule calicifori mucipare non sono più presenti, rare sono le cellule
cigliate.
Polmoni
Sono organi pieni e pari situati nella cavità toracica.
Alla nascita hanno un colore grigio-roseo, che col passare degli anni diventa sempre più scuro,
grigio-nerastro.
Hanno la forma di un cono molto appiattito in senso latero-mediale.
Essi mostrano:
– apice superiore (sporge di qualche cm sopra la clavicola)
– base inferiore (concava, che si appoggia sul diaframma)
– faccia costale o laterale (convessa, guarda verso la superficie interna della gabbia toracica,
che vi lascia l'impronta delle coste)
– faccia mediastinica o mediale (dove troviamo l'ilo, e troviamo la fossa cardiaca soprattutto
nel sinistro)
– margine anteriore
– margine posteriore
Polmone destro → ha un volume superiore al sinistro ed è diviso in 3 lobi, separati da due scissure.
Polmone sinistro → ha un volume inferiore al destro, in quanto ha una rientranza dove viene a
contatto con il cuore ed è diviso in 2 lobi, separati da una scissura.
Organizzazione polmonare
All'ingresso nei polmoni, i bronchi principali si ramificano dando origine all'albero bronchiale.
Ogni bronco principale, già in prossimità dell'ilo, inizia a dividersi in rami collaterali fino a
biforcarsi.
Bronco destro → dà origine a tre bronchi lobari, che si portano ai 3 lobi del polmone destro
poi troviamo i bronchi zonali, e i bronchi interlobulari e i bronchi terminali.
Bronco sinistro → dà origine a due bronchi lobari che si portano i 2 lobi del polmone sinistro
poi troviamo i bronchi zonali e i bronchi interlobulari e i bronchi terminali.
Il parenchima polmonare è formato dall'insieme dei lobi, suddivisi in centinaia di parti più piccole,
dette lobuli, che hanno la forma di piramidi tronche. Ognuno di questi riceve un bronco lobulare
accompagnato dall'arteria polmonare.
Ciascuno di questi bronchi lobulari (come già descritto) si ramifica fino a diventare bronchioli
terminali, i quali si biforcano in due bronchioli respiratori, la cui parete presenta, a intervalli,
estroflessioni sacciformi che vengono circondate da una rete di capillari originati dai rami
dell'arteria polmonare. Queste strutture gli alveoli polmonari, sede degli scambi gassosi e
strettamente contigui gli uni agli altri.
L'unità fondamentale del parenchima polmonare è rappresentata dall'acino polmonare, definito
come l'insieme delle ramificazioni, provviste di alveoli, che originano da un bronchiolo polmonare.
In ognuno di questi sono presenti dai 500 ai 2000 alveoli.
Alveoli polmonari
Sono delle cavità a forma di sacchetto che cominciano ad apparire a livello dei bronchioli
respiratori e comunicano liberamente con il lume di questi.