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Tipi di tessuto connettivo
Il tessuto connettivo è il più diffuso nel corpo umano e si trova in varie parti del corpo come il derma, le vie aeree e il canale digerente. Esistono diversi tipi di tessuto connettivo:
- Tessuto connettivo areolare o lasso: ha abbondante matrice fondamentale, poche fibre e cellule chiaramente visibili. È molto idratato e vascolarizzato. Ha la funzione di proteggere e nutrire gli organi interni e avvolgere muscoli e nervi.
- Tessuto connettivo reticolare: si trova negli organi linfoidi, nelle ghiandole e nella membrana basale. È costituito da fibre reticolari disperse nel tessuto connettivo lasso, con presenza di fibroblasti e macrofagi. Svolge funzioni di supporto per gli organi pieni, costituendo lo stroma.
- Tessuto connettivo adiposo: si trova solitamente sotto la cute, intorno al rene, nelle natiche, nel seno e nei fianchi. Svolge funzioni di protezione dagli urti, isolamento termico e riserva energetica. È ricco di adipociti.
E può presentarsi in forma uniloculare come 20-25% peso corporeo) nell'adulto, mentre in forma multiloculare come specialmente nel feto.
Il solitamente si trova tra muscoli e scheletro, tra due ossa ed intorno ai muscoli, dove esercita un solido attacco e coordina la trazione muscolare. È formato da fibre parallele compatte orientate nella stessa direzione, scarsa matrice fondamentale, poco vascolarizzato con molti fibrociti. È responsabile della formazione di tendini, legamenti, aponeurosi (tendini appiattiti) e la fascia profonda che avvolge i muscoli. Il invece è tipico del periostio, pericondrio, guaina muscolare, guaina nervosa ed è organizzato in fibre disposte nelle tre direzioni spaziali, impedendo l'eccessiva espansione degli organi.
Il è presente nelle vertebre e nei vasi sanguigni, si tratta di un tessuto in cui prevalgono le fibre elastiche che stabilizzano la posizione delle vertebre ed ammortizzano i traumi, inoltre favoriscono la
contrazione e l’espansione, seppure ridotta, degli organi. Come nel caso del tessuto connettivo propriamente detto, anche il tessuto cartilagineo possiede una componente cellulare attiva rappresentata dai condroblasti, che producono una matrice solida, idratata, permeabile e priva di vasi sanguigni, linfatici e nervi. Nel processo di produzione della matrice, i condroblasti rimangono intrappolati in lacune trasformandosi nella componente quiescente, i condrociti (possono trovarsi in raggruppamenti detti isogeni). La cartilagine è rivestita da un involucro detto pericartio, costituito da due strati: uno fibroso ed uno cellulare (condroblasti).
Esistono 3 tipi di cartilagine:
- Cartilagine ialina: forma lo scheletro dell’embrione, è costituita da abbondante matrice traslucida, fibre collagene, glicoproteine (fibronectina, condronectina), proteoglicani (condroitin solfato).
- Cartilagine elastica: è di colore giallastro e opaco, costituita da abbondanti fibre elastiche e poca matrice. È l’unica che non subisce calcificazione.
- Cartilagine fibrosa: è costituita principalmente da fibre collagene, è presente nelle articolazioni e nei dischi intervertebrali.
è un tessuto intermedio tra• cartilagine ialina e connettivo denso, formato daabbondanti fibre collagene riunite in fasci,scarsa matriceed assenza di pericondrio.
L’accrescimento della cartilagine può avveniresecondo due diversi processi. , dovea partire dal pericondrio si forma nuova cartilagine suquella pre-esistente; , a partiredalle profondità si forma nuova cartilagine all’internodi quella già pre-esistente.
Il tessuto osseo è un tessuto connettivo di sostegno e, a differenza della cartilagine, presentauna matrice mineralizzata e calcificata. Svolge essenzialmente due funzioni:
- fornisce l’impalcatura di sostegno del corpo umano e protegge le parti• molli, oltre ad assistere meccanicamente al movimento.
- è coinvolta nell’omeostasi del calcio, del fosforo, del ferro, funge da• deposito di lipidi (midollo giallo) ed assolve all’emopoiesi (midollo rosso).
Il tessuto osseo è formato da acqua,
Il tessuto osseo è costituito da cellule chiamate osteociti, composte per il 30% da fibre di collagene e glicoproteine (osteocalcina e osteonectina), e per il 70% da ioni, acqua, sali di CaCO₃, fosfato di calcio e idrossido di calcio (cristalli di idrossiapatite). I cristalli di idrossiapatite costituiscono i 2/3 del peso dell'osso e lo rendono resistente alla compressione, mentre le fibre di collagene costituiscono il restante 1/3 del peso e lo rendono flessibile.
Le cellule presenti nel tessuto osseo sono le osteoblasti, le quali, differenziandosi, danno origine agli osteociti (attivi), i responsabili della formazione della matrice ossea. Durante la produzione e calcificazione della matrice, essi rimangono intrappolati in lacune ossee e si trasformano in osteoclasti (quiescenti). Gli osteoclasti sono addetti all'erosione dell'osso e, a differenza di tutte le altre cellule di origine mesenchimale, essi sono di origine ematica. Questi sono multinucleati e costituiscono i macrofagi dell'osso, contenendo lisosomi e orletto a spazzola, che rappresenta il primo
Osso lamellare in cui le fibre collagene decorrono • parallelamente nella stessa direzione, diversa però tra lamelle adiacenti. Tra due lamelle vi sono, solitamente, lacune ossee con osteociti che si connettono tra loro mediante canalicoli. È un tipo di tessuto lamellare in cui le lamelle si dispongono intorno al canale di Havers, con il quale formano, insieme agli osteociti, la struttura principale del tessuto osseo che è l'osteone. Nel caso in cui l'osteone non sia calcificato, prende il nome di osteoide. Vi sono inoltre delle lamelle circonferenziali (circonferenza dell'osso) e delle lamelle interstiziali (tra due osteoni), che decorrono trasversalmente al canale di Havers. L'osso spugnoso, a differenza dell'osso compatto, presenta delle trabecole o spicole che intrecciandosi formano una larga rete. All'interno di queste scorrono i canalicoli per il passaggio dei nutrienti e alle volte può trovarsi qualche frammento di osteone. L'osso spugnoso è molto più leggero dell'osso compatto. L'accrescimento osseo può avvenire
secondo 2 meccanismi:
- o : l'osso si forma direttamente dal mesenchima senza un modello cartilagineo (ossa del cranio e clavicole).
- o : l'osso si forma a partire da un modello cartilagineo preesistente (la maggior parte delle ossa).
Il principale tessuto con funzione trofica è rappresentato dal sangue. Esso ha funzioni di trasporto di gas e sostanze nutritive oltre che di ormoni, allontanamento dei prodotti di rifiuto, regolazione del pH, protezione contro le infezioni, termoregolazione ed emostasi (coagulazione). La composizione del sangue prevede che il 55% sia rappresentato da una matrice liquida detta plasma, mentre il 45% è formato dalla parte cellulare. Il plasma privato delle proteine prende il nome di siero.
Il plasma ha un pH leggermente alcalino, intorno a 7,4 e composto da:
- 90% da acqua.
- 7-8% da proteine plasmatiche, di cui il 60% è rappresentato dall'albumina (pressione osmotica), il 30% dalle globuline e (proteine trasportatrici come emosiderina, α,
β γferritina, ceruloplasmina) e il 4% dal fibrinogeno (coagulazione).1-2% da altri soluti, come sostanze nutritive, cataboliti, elettroliti.
- La componente corpuscolata è formata da globuli rossi, globuli bianchi e piastrine.
I globuli rossi rappresentano il 99% della popolazione cellulare del sangue e sono caratterizzati da forma biconcava, assenza di nucleo, mitocondri ed organuli cellulari che indicano la mancanza di attività sintetica, presenza di proteine citoscheletriche, emoglobina (trasporto di CO₂ e O₂) ed acqua, vita breve di circa 120gg. Il citoscheletro è formato da actina, spettroina e ankirina che permettono di cambiare forma per adattarsi alle dimensioni dei vasi sanguigni.
L'emoglobina è formata da 4 gruppi EME, contenenti Fe²⁺, legati a 4 catene di globina; può presentarsi come ossiemoglobina (4 atomi di ossigeno) oppure carbossiemoglobina (4 molecole di CO₂). L'emoglobina va incontro all'emolisi ad opera dei macrofagi, e si scinde in gruppi EME (pigmenti biliari), globina (amminoacidi) e Fe²⁺ (riutilizzato per la sintesi di nuove molecole di emoglobina).
Fe²⁺ (ferritina etransferrina). I valori di globuli rossi nell'uomo sono di circa 5,4x10⁶/mm³, mentre nella donna è di circa 4,8x10⁶/mm³. L'ematocrito indica la % di volume di sangue occupato dai globuli rossi, nell'uomo ha valori tra 38-52% mentre nelle donne 36-46%; una diminuzione del volume occupato dai globuli rossi è indice di . Il sangue è responsabile anche dei :A (antigene A, agglutinina A o 0 A o ABanti-B)
B (antigene B, agglutinina B o 0 B o ABanti-A)
AB (antigene A e B, nessuna A, B o 0 ABagglutinina)
0 (nessuna antigene, 0 A, B o ABagglutinina anti-A e anti-B)
I si differenziano in granulociti ed agranulociti. I sono:
: rappresentano i macrofagi del sangue, sono polimorfonucleati e con citoplasma ricco di granuli, differenziati in 3 tipi ovvero (primari)(secondari) contenenti sostanze contenenti enzimi lisosomiali, antibatteriche come il lisozima, (terziari) contenenti proteine di adesionecellulare. : sono, insieme ai mastociti,responsabili degli interventi nelle reazioni• allergiche, hanno un nucleo bilobato e comefosfatasi e proteasi, sensibili a coloranti acidi.: anch’essi intervengono nelle reazioni allergiche, hanno un nucleo bilobato e• come eparina ed istamina, sensibili a coloranti basici. I leucociti sono:: si trovano nel sangue, nella linfa e negli organi linfoidi; hanno un nucleo• rotondo e scarso citoplasma ed hanno un ruolo fondamentale nell’immunità umorale e(10-15%) ubicati nel midollo osseo ecellulo-mediata. Si differenziano inresponsabili della risposta anticorpale, e (70-80%) originati nel midollo osseo esuccessivamente migrati nel timo, responsabili della risposta cellulare.