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DERMAÈ

Il derma è il tessuto connettivo al di sotto dell'epidermide, di forma densa. Si può suddividere in varie porzioni: la più superficiale, sotto all'epidermide, organizzata in papille (papillare), ed un derma più profondo o reticolare. Lo strato papillare superficiale è meno denso rispetto al reticolare; è caratterizzato da fibre di collagene di tipo II e poche fibre elastiche. Lo strato reticolare profondo invece, è più denso e caratterizzato da fibre di collagene di tipo I (più addensate) e numerose fibre elastiche.

Ha la funzione di supportare l'epidermide sia meccanicamente che troficamente (epidermide non è vascolarizzata), oltre che conferire tonicità.

Smagliature: parziali fratture della maglia tridimensionale delle fibre dello strato reticolare del derma. La causa è eccessive distensioni della cute (gravidanza, aumento del peso).

In ambito chirurgico le linee di tensione della cute sono di...

particolare importanza; queste riflettono l'orientamento delle fibre di collagene, lungo le quali la deformabilità e l'estensibilità della cute è minima. Queste linee sono importanti in ambito chirurgico, perché facendo incisioni parallele a queste, si evitano eccessivi allontanamenti dei margini della ferita, in modo da facilitare la formazione di cicatrici.

IPODERMA è lo strato che si trova al di sotto del derma (sottocutaneo). È un tessuto connettivo fibrillare lasso, ricco di fibre elastiche ed adipociti, organizzati a formare lobuli. Nell'ipoderma si trovano inoltre i retinacoli, setti fibrosi che formano l'impalcatura che serve a connettere il derma e alcune strutture connettivali. L'ipoderma rappresenta un piano di scorrimento tra il derma e gli strati più profondi (osteomuscolari). Dove questo strato è presente, la cute può sollevarsi in pieghe. L'ipoderma conferisce protezione agli organi interni,

fascia profonda dell'ipoderma. Questo strato profondo lamellare è chiamato anche pannicolo adiposo profondo. Il tessuto adiposo svolge diverse funzioni nel nostro corpo. Innanzitutto, agisce come isolante termico, prevenendo la dispersione eccessiva di calore e mantenendo la temperatura corporea. Inoltre, rappresenta una riserva energetica, poiché le cellule adipose accumulano lipidi che possono essere utilizzati come fonte di energia quando necessario. La distribuzione del tessuto adiposo nel corpo non è uniforme. È particolarmente sviluppato nei glutei, nel palmo delle mani e nella pianta dei piedi, dove fornisce un supporto e un'ammortizzazione extra. Al contrario, è assente nella volta cranica, nel naso, nelle palpebre e nel padiglione auricolare. Nella maggior parte del corpo, il tessuto adiposo si trova in due strati distinti, separati da una fascia di tessuto connettivo chiamata fascia superficiale. Lo strato più esterno è chiamato tessuto adiposo areolare ed è situato sotto il derma. Qui, i lobuli adiposi sono rotondeggianti e i retinacoli (strutture che tengono insieme i lobuli) hanno un andamento verticale, dal derma alla fascia superficiale. Questo strato superficiale areolare è anche chiamato pannicolo adiposo. Sotto la fascia superficiale si trova lo strato profondo lamellare dell'ipoderma. Qui, i lobuli adiposi sono appiattiti e disposti parallelamente alla superficie della pelle. I retinacoli hanno un andamento obliquo e si estendono dalla fascia superficiale alla fascia profonda dell'ipoderma. Questo strato profondo lamellare è anche chiamato pannicolo adiposo profondo.

profonda, che si interpone tra l'ipoderma e gli strati più profondi osteomuscolari. Questo strato profondo rappresenta una zona mobile, che permette lo scorrimento della cute e dello strato areolare rispetto ai piani profondi. Questo strato è assente nel palmo della mano e nella pianta del piede, in modo da permettere un saldo ancoraggio tra i muscoli ed il derma.

Panniculopatia emdemato-fibro-scelrotica (cellulite): condizione patologica che interessa il tessuto areolare. Dipende da una stasi microcircolatoria al livello dell'ipoderma. La fase edematosa è la fase precoce, dove prevale il ristagno dei liquidi nei tessuti e con conseguenti gonfiori e possibili edemi. Nella fase fibrosa invece, le cellule adipose si distanziano a causa dell'eccesso di liquidi. Le fibre di collegene iniziano a degenerare e si formano dei noduli, che fanno si che l'epidermide assuma l'aspetto della buccia d'arancia, ed i retinacoli ancorati al derma.

“tirano” creando delle depressioni.

La fase sclerotica presenta noduli di grandi dimensioni, la superficie cutanea diventa molto fredda e dolente al tatto.

Iniezione sottocutanea: eseguita al livello dell’ipoderma (ago inclinato a 45 gradi)

Iniezione intradermica: eseguita al livello del derma (ago inclinato a 15 gradi)

VASCOLARIZZAZIONE DELLA CUTE

Ossigeno e nutrimenti vengono portati alla cute attraverso il circolo sanguigno (circolazione sistemica nutritizia), grazie alle contrazioni del cuore.

La vascolarizzazione sanguigna della cute è costituita da reti stratificate di arterie, vene e capillari, in continuità tra loro.

Le arterie proprie cutanee, le muscolo-cutanee e le fascio-cutanee danno origine al plesso sottocutaneo, dal quale salgono vasi arteriosi che formano tra derma ed epiderma il plesso cutaneo o sotto-dermico, dal quale partono delle arterie dirette verso il derma papillare, dette arterie a candelabro, dove formano il plesso arterioso sotto-papillare.

da dove partono le anse capillari all'interno delle papille. I capillari venosi efferenti, che tornano al cuore, vanno verso un plesso venoso sotto-papillare, dal quale scendono delle vene che decorrono nel derma reticolare e raggiungono il plesso venoso profondo del derma, tributario di un altro plesso venoso sottocutaneo. Nel derma reticolare esistono dei collegamenti tra arteriole e venule, che prendono il nome di anastomosi arteriolo-venulari. Questi sono importanti per la termoregolazione ed il mantenimento della temperatura corporea. Freddo: per contrastare la diminuzione della temperatura corporea, si ha una vasocostrizione, ed il flusso sanguigno si dirige maggiormente verso gli organi interni per conservare il calore; esistono degli sfinteri muscolari lisci poste prima delle anse intra-papillari, e quando fa freddo questi si contraggono e restringono il vaso, in modo da non disperdere il sangue troppo sulla superficie. Caldo: si ha una vasodilatazione superficiale; gli sfinteri sidistendono in modo da aumentare la dispersione di calore sulla superficie corporea. Un'altra funzione della cute e dell'apparato tegumentario è la funzione sensoriale; la capacità di recepire stimoli ed informazioni dall'ambiente esterno, detta sensibilità esterocettiva, definita somatica in quanto riguarda la cute. Al livello della cute si trovano infatti numerosi recettori sensitivi. - Derma: corpuscolo di Meissner, ha la funzione di recettore tattile - Epidermide: cellule di Merkel, recettori tattili - Epidermide: terminazioni libere con funzione di recettori dolorifici o termici - Derma: corpuscoli di Ruffini o Pacini, recettori di stiramento e pressione - Intorno al funicolo pilifero si possono trovare delle terminazioni nervose che consentono di percepire il movimento del pelo. DERMA è il tessuto connettivo al di sotto dell'epidermide, di forma densa. Si può suddividere in varie porzioni: la più superficiale, sottoall'epidermide, organizzata in papille (papillare), ed un derma più profondo o reticolare. Lo strato papillare superficiale è meno denso rispetto al reticolare; è caratterizzato da fibre di collagene di tipo II e poche fibre elastiche. Lo strato reticolare profondo invece, è più denso e caratterizzato da fibre di collagene di tipo I (più addensate) e numerose fibre elastiche. Ha la funzione di supportare l'epidermide sia meccanicamente che troficamente (epidermide non è vascolarizzata), oltre che conferire tonicità. Smagliature: parziali fratture della maglia tridimensionale delle fibre dello strato reticolare del derma. La causa è eccessive distensioni della cute (gravidanza, aumento del peso) In ambito chirurgico le linee di tensione della cute sono di particolare importanza; queste riflettono l'orientamento delle fibre di collagene, lungo le quali la deformabilità e l'estensibilità della cute.

è minima. Queste linee sono importanti in ambito chirurgico,perché facendo incisioni parallele a queste, si evitano eccessivi allontanamenti dei margini della ferita, in modo da facilitare la formazione di cicatrici.

IPODERMA è lo strato che si trova al di sotto del derma (sottocutaneo). È un tessuto connettivo fibrillare lasso, ricco di fibre elastiche ed adipociti, organizzati a formare lobuli.

Nell’ipoderma si trovano inoltre i retinacoli, setti fibrosi che formano l’impalcatura che serve a connettere il derma e alcune strutture connettivali.

L’ipoderma rappresenta un piano di scorrimento tra il derma e gli strati più profondi (osteomuscolari). Dove questo strato è presente, la cute può sollevarsi in pieghe.

L’ipoderma conferisce protezione agli organi interni, previene l’eccessiva dispersione del calore (mantiene la temperatura corporea) e rappresenta una riserva energetica (tessuto adiposo). È

particolarmente sviluppato nei glutei, nel palmo della mano e nella pianta del piede, mentre è assente nella volta cranica, nel naso, nelle palpebre e nel padiglione auricolare. Nella maggior parte dell'organismo, il tessuto adiposo si distribuisce in due strati, separati da una fascia di tessuto connettivo detta fascia superficiale. Uno strato è detto areolare, al di sotto del derma; qui i lobuli sono rotondeggianti, ed i retinacoli hanno un decorso verticale, dal derma alla fascia superficiale. Il tessuto superficiale areolare prende anche il nome di pannicolo adiposo. Al di sotto della fascia superficiale si trova lo strato profondo lamellare dell'ipoderma. Qui i lobuli sono appiattiti e disposti parallelamente alla superficie cutanea. I reticolati hanno un andamento obliquo, e si estendono dalla fascia superficiale alla profonda, che si interpone tra l'ipoderma e gli strati più profondi osteomuscolari. Questo strato profondo rappresenta una zona mobile.che permette lo scorrimento della cute e dello strato areolare rispetto ai piani profondi. Questo strato è assente nel palmo della mano e nella pianta del piede, in modo da permettere un saldo ancoraggio tra i muscoli ed il derma. Panniculopatia emdemato-fibro-scelrotica (cellulite): condizione patologica che interessa il tessuto areolare. Dipende da una stasi microcircolatoria al livello dell'ipoderma. La fase edematosa è la fase precoce, dove prevale il ristagno dei liquidi nei tessuti e con conseguenti gonfiori e possibili edemi. Nella fase fibrosa invece, le cellule adipose si distanziano a causa dell'eccesso di liquidi. Le fibre di collegene iniziano a degenerare e si formano dei noduli, che fanno si che l'epidermide assuma l'aspetto della buccia d'arancia, ed i retinacoli ancorati al derma "tirano" creando delle depressioni. La fase sclerotica presenta noduli di grandi dimensioni, la superficie cutanea diventa molto fredda e dolente altatto.
Iniezione sottocutanea: eseguita al
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A.A. 2020-2021
101 pagine
SSD Scienze biologiche BIO/16 Anatomia umana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher zerbini.carlotta di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Anatomia dell'uomo e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Firenze o del prof Sassoli Chiara.