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TUBO DIGERENTE:
- Cavita boccale: Le tonsille
palatine sono
organi linfoidi
secondari con
funzione
difensiva
sbocco della parotide
(ghiandola salivare)
a livello del 2 molare
superiore nel
La
lingua: muscolo membranoso (formata da fibre striate) con funzione di:
• Deglutizione
• Articolazione del suono
• Spinge il cibo sotto i denti per essere triturato
• Prensione degli alimenti
• sede sensoriale del gusto
Possiamo suddividerla in una base fissa aderente al corpo della mandibola ed in una parte libera
(radice—>corpo) che termina all’apice della lingua.
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Il foro cieco è ciò che rimane del dotto tireo-glosso (da cui si origina durante l’embriogenesi sia la
lingua che la tiroide)
la tonaca mucosa sul dorso della lingua si solleva a formare 4 tipi di papille linguali:
- Papille filiformi (uniche a non presentare calici gustativi, fungono da protezione)
- Papille foliate (presentano calici gustativi)
- Papille fungiformi (presentano calici gustativi)
- Papille vallate (presentano i calici gustativi) 17
Le ghiandole salivari:
Ghiandole salivari maggiori: Sono ghiandole tubulo acinose composte, le unita funzionali sono
gli adenomeri (sferici o tubulari)
- Parotide (secreto sieroso con granuli di zimogeno—> secerne enzimi lisozima e amilasi
parotidea)
- sotto-mandibolare (secreto misto prevalentemente sieroso)
- sotto linguale (secreto misto prevalentemente mucoso)
Le cellule sierose e mucose nell’adenomero misto si alternano regolarmente, ma nelle colorazioni
istologiche si crea un espansione del muco che schiaccia le cellule sierose generando la semilune
del giannuzzi
I condotti intercalari (cellule gialle): sono cellule in grado di assorbire cloro dall’ambiente ed
immettere ioni bicarbonato
I condotti salivari (cellule azzurre): sono cellule in grado di assorbire sodio dall’ambiente
(concentrando la saliva), immettendo lisozima, immunoglobuline, potassio ( Quando assorbo uno
ione positivo devo rilasciare un altro ione positivo per mantenere l’omeostasi)
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La faringe: organo appartenente sia all’apparato digerente che respiratorio, ha la forma di una
clava slargata superiormente, è posizionata tra la base cranica e la sesta vertebra cervicale. Vi è
comunicazione tra l’orecchio medio e la laringe attraverso l’orifizio faringeo, equilibrando cosi
pressione interna e pressione esterna. 19
L’esofago: tubo che mette in comunicazione la faringe allo stomaco per il passaggio del bolo
(25cm) a contatto diretto con la trachea anteriormente e con la colonna vertebrale posteriormente.
Presenta 4 segmenti:
• Cervicale
• Toracico
• Diaframmatici
• Addominale
e 4 restringimenti:
• Cricoideo( a livello faringeo)
• Aortico (a livello dell’arco aortico)
• Bronchiale
• Diaframmatico 20
La forma stellata del lume permette di ingerire anche oggetti appuntiti senza danni strutturali
La mucosa esofagea differisce da
quella gastrica, adatta al ph
particolarmente acido dello
stomaco, quindi il passaggio del
reflusso gastrico nell’esofago
provoca ulcere. Per chiudere il più
possibile il canale quando non si ha
il passaggio di cibo si attiva lo
sfintere inferiore
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La regione addominale: è la regione compresa tra il torace e la piccola pelvi, viene suddiviso in
nove regioni superficiali anteriori
La cavita addominale è rivestita da una sierosa che prende il nome di peritoneo
- Viscerale: avvolge gli organi o si presenta fuso con il peritoneo parietale (caso del pancreas)
- Parietale: si pone davanti agli organi
A livello intestinale, anteriormente, oltre alla presenza del peritoneo si ha il grande omento; un
grembiule formato da 4 foglietti peritoneali. 22
Stomaco: organo addominale a forma di sacco allungato, schiacciato in senso antero-posteriore,
che occupa topograficamente le regioni dell'ipocondrio sinistro e dell'epigastrio, è un organo
dell'apparato digerente che svolge la seconda fase della digestione, quella successiva alla
masticazione.
Il piloro a differenza del cardias puo considerarsi una valvola in quanto presenta tonaca muscolare,
sensibile alla marea alcalina durante la digestione (rilascio nel sangue di molti ioni bicarbonato che
basicizzano il sangue)
Lo stomaco è completamente avvolto dal peritoneo tranne in un’area nuda nella parte alta del
fondo dove esso perde il suo peritoneo
La forma assunta dallo stomaco è tubulare in periodi di digiuno prolungato e a bisaccia subito dopo
la digestione 23
Arterie dello stomaco:
• Arteria gastrica di sinistra (nata dall’arteria celiaca) che si anastomizza a livello della piccola
curvatura con l’arteria gastrica di destra (nasce dall’arteria epatica comune)
• Arterie gastro-epiploiche di destra e di sinistra vascolarizzano a livello della grande curvatura
! 24
• Muco: protegge lo stomaco dalle sostanze corrosive del succo gastrico ed attiva gli enzimi
digestivi
• Pepsinogeno: enzima in forma inattiva che viene trasformato nella sua forma attiva, la pepsina
(proteasi molto corrosiva) dall’acido cloridrico
• Rennina: enzima che digerisce proteine del latte (caseina)
• Lipasi: digerisce gli acidi grassi
• Fattore intrinseco (anti-anemioco): induce riassorbimento vitamina B12 a livello intestinale
che è fondamentale per la produzione dei globuli rossi
L’acido cloridrico prodotto dalle cellule parietali è sintetizzato all’esterno della cellula, dove non può
danneggiarla a causa dell’azione tamponante del muco prodotto dalle cellule mucipare circostanti,
tramite l’incontro dei due canalicoli di secrezione interna recanti ioni [H+] e [Cl-]. presenza di
pompe
protoniche per
immettere
all’esterno della
cellula gli ioni
Fegato: è una ghiandola extramurale anficrina (a secrezione endocrina ed esocrina) posizionata al
di sotto del diaframma e localizzata sul lato destro tra questo, il colon trasverso e lo stomaco. È la
ghiandola più voluminosa del corpo umano. Gioca un ruolo fondamentale nel metabolismo e
svolge una serie di processi tra cui:
• l'immagazzinamento di sostanze di riserva come il glicogeno
• la sintesi delle proteine del plasma (es: albumina)
• la rimozione di sostanze tossiche dal sangue.
• Produce la bile (funzione esocrina) [FEGATO<—>CISTIFELLEA—>DUODENO]
Risulta inoltre importante nei processi della digestione ed è fino al 6º mese di vita intra-uterina il
più importante organo emopoietico. 25
si possono individuare 4 lobi nella faccia inferiore (viscerale) formati dal solco sagittale e dal solco
trasverso, quest’ultimo coincide con l’ilo dell’organo:
- Lobo destro
- Lobo sinistro
- Lobo quadrato
- Lobo caudato
il fegato è raggiunto direttamente dalla vena porta formata da :
A. vena mesenterica superiore e inferiore recanti il sangue refluo dall’intestino
B. vena renale recante il sangue dei reni
e dall’arteria epatica propria
La cistifellea visibile nella faccia inferiore dello stomaco raccoglie la bile prodotta dal fegato
immagazzinandola (disidratandola e compattandola) tramite il dotto cistico che collega il dotto
epatico comune con essa.
La bile ha la funzione di emulsionare (frazionare) le gocce lipidiche rendendole piu facilmente
aggredibili dagli enzimi (lipasi)
L’unita morfo-funzionale del fegato è il lobulo classico, esso ha la forma di una piramide tronca a
base penta-esagonale. I lobuli epatici sono formati da 4 reti fondamentali che determinano
l’architettura del fegato:
• Connettivale: formano l’impalcatura dell’organo
• Cellulare: lamine discontinue di epatociti che si dispongono in senso centripeto
• Vascolare: capillari sinusoidi funestati e discontinui che sboccano nella vena centro lobulare
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• Biliare: producono la bile riversandola in piccoli canali in direzione centrifuga
L’arteria epatica si capillarizza attorno alla vena porta, ma è la vena porta (contenente sostanze
assorbite a livello intestinale) a capillarizzarsi all’interno dell’epatocito fino a raggiungere la vena
centro-lobulare (senso centripeto del trasporto di nutrienti).
La milza svolge una funzione emo-cateretica (purificazione dei globuli rossi del sangue), poi nel
fegato le cellule di kupffer tolgono globuli rossi invecchiati sfuggiti nella milza
Le cellule di ito nel fegato hanno la funzione di accumulare gocce lipidiche necessarie alla
formazione delle lipo-proteine prodotte dal fegato
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Gli epatociti hanno importante attività di autoriparazione se lesionati, inoltre a livello dei colangiociti
ho una nicchia di vere e proprie cellule staminali in grado di rigenerarsi
Intestino: 28
Intestino tenue: Assorbimento primario di nutrienti e loro digestione, quindi la superficie interna si
solleva in pieghe in modo da aumentare la sua superficie tramite:
pieghe circolari (sollevamento della tonaca sottomucosa)
• villi intestinali (sono sollevamenti della sola tonaca mucosa)
• micro-villi (specializzazione della cito-membrana degli enterociti)
• enterocita
L’intestino tenue si divide in:
- duodeno
- digiuno ==> intestino tenue mesenteriale : sono organi intra-peritoneali avvolti da peritoneo
(mesentere)
- ileo
Il pancreas si collega al duodeno attraverso due dotti: il dotto principale che sbocca attraverso la
papilla maggiore e il dotto accessorio che sbocca tramite la papilla minore
cavita cavita
addominale addominale
con peritoneo senza visceri
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Nel duodeno ritroviamo vari tipi di ghiandole:
A. Ghiandole intestinali: ghiandole tubulari semplici localizzate nella sola tonaca mucosa, esse
producono lisozima
B. Ghiandole duodenali di brunner: ghiandole tubulari composte localizzate nella sottomucosa,
esse producono un secreto mucoide alcalino ricco di bicarbonati che tampoona l’acidita del
succo gatrico A livello dei micro-villi intestinali ritroviamo una
sostanza gelatinosa (glico-calice) ricca di
glicoproteine con funzione di sostegno per i
microvilli stessi ma che presenta anche enzimi
digestivi come ad esempio quelli per la
digestione del latte.
Intestino crasso: qui avviene il riassorbimento dell’acqua, il compattamento delle feci, ed il
riassorbimento degli ultimi nutrienti. Inoltre nell’intestino crasso è presente la flora batterica
intestinale.
E’ suddiviso in:
- cieco appendice
- colon (suddiviso in colon ascendente, colon trasverso, colon discendente)
- colon sigmoideo
- retto
L’intestino crasso non presenta villi ma solo microvilli e pieghe circolari, tuttavia ci sono ancora le
ghiandole intestinali co