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ELETTROCARDIOGRAMMA
1) : studia le modalità dell'attivazione del cuore.
Registra l'attività elettrica del cuore. Registrazione della somma dei potenziali
d'azione che attraversano le ce3llule cardiache. E' come si si osservasse lo stesso impulso da
punti diversi. In quello standard si vede da 12 punti diversi. Come se ci fossero tanti grafici
in cui vengono omessi gli assi. Ci sono sei derivazioni periferiche (modi di guarda il cuore)
e 6 punti di vista detti derivazione preconrdiali (succhiotti sul cuore.). Sul grafico si vede
un'alternanza di onde se la corrente si avvicina, il pennino va verso l'alto, se no verso il
basso.
Onde P: deflessione del pennino, rappresentano l'onda di depolarizzazione degli atri.
Complesso QRS: rappresenta l'onda di depolarizzazione dei ventricoli.
Onda T: rappresenta la ripolarizzazione dei ventricoli.
Linea isoelettrica: lo spostamento è piccola da non essere rilevato tra il nodo
atrioventricolare e fascio di his.
PRESSIONE ARTERIOSA
1) : forza con cui il sangue preme sui vasi sanguigni. Si
misura con il catetere e il bracciale.
Fattori che determinano la pressione arteriosa:
ATTIVITà CARDIACA: efficacia del cuore; è determinata da
a) forza di contrazione del cuore; b) volemia (volume circolante), questa volemia è
regolata da ormone anti diuretico e ormone aldosterone.
RESISTENZE PERIFERICHE: più fa fatica a passare il cuore nelle arterie, più la pressione
aumenta. Non dipende dal <3 ma dalla periferia, arterie.
Formula:
è regolata da a) viscosità del sangue, b) diametro delle arterie. Se aumento il raggio
dell'arteria, la resistenza e la pressione diminuiscono.
MECCANISMI E SCAMBI CELLULARI
1) : le cellule hanno bisogno di ricevere
glucosio e rilasciare le sostanze scarto, come l'urea. Per fare questo devono interagire con i
capillare. Come fanno i nutrienti a raggiungere le cellule? E come si liberano i rifiuti?
A livello dei capillari ci sono due pressioni:
a) PRESSIONE IDROSTATICA: nome che prende la pressione arteriosa che preme a livello
dei vasi sanguigni (capillari).
Il suo compito è quello di cercare di buttare fuori il liquido.
b) PRESSIONE COLLOIDO OSMOTICA / ONCOTICA: passaggio di solvente dalla
soluzione meno alla più concentrata. La pressione osmotica è legata alla concentrazione, al
numero di particelle presenti nel liquido, non alla sua dimensione. Se le particelle
aumentano, la pressione aumenta. Questa pressione è determinata dalla concentrazione del
SODIO. La pressione osmotica del sangue e dello spazio interstiziale è uguale. se è uguale
non controlla il passaggio di liquido, quindi qual'è la molecola che rimane nei capillare e sia
da base come la forza di risucchio per gli scambi? E' l'ALBUMINA; presente per 60% delle
proteine plasmatiche, fa passare h2o, urea, glucosio. E' più concentrata dentro al capillare
che fuori. Quindi l'h20 passa da fuori a dentro i capillari perché l'albumina permette il
risucchio. Questa pressione si chiama PRESSIONE ONCOIDO OSMOTICA, è negativa ed
è fissa per tutto il capillare a -25mmhg.
Ma in ogni punto del capillare l'h2o è sottoposta alla forza idrostatica e osmotica. Per vedere
se esce o entra basta fare la somma algebrica. Se a>b il liquido esce, se a<b il liquido entra.
Quanto l'acqua esce si porta con sé il glucosio. Se entra si porta dietro le sostanze di scarto,
soprattutto l'urea.
Però se si osserva la differenza tra l'inizio e la fine del capillare, quello che entra negli spazi
è di più del prodotto di scarto che esce. Intervengono i capillari linfatici. La circolazione
linfatica è composta da: VASI LINFATICI che inizia con i capillare linfatici e dai
LINFONODI o linfoghiandole che sono agglomerati di linfociti che si trovano sul percorso
del vasi sanguigni. La maggior parte di quest'ultimi converte in un unico dotto detto
DOTTO TORACICO, si forma vicino alla cava inferiore, nell'addome, passa il torace,
percorre il mediastino e va a confluire nel tronco venoso brachio cefalico di sinistra nel
punto di vena succlavia e vena giugulare di sinistra. La linfa confluisce nella circolazione
venosa.
Motivi per cui l'abbiamo : 1) deve drenare la quantità di liquido in eccesso che si forma
nell'interstizio per la differenza di pressione che tenderebbe ad accumularsi nell'interstizio.
2) sistema dei linfociti (sistema immunitario).
APPARATO RESPIRATORIO :
formato da:
vie aeree: → superiori → naso
• → cavità nasale
→ faringe
→ laringe
→ inferiori → trachea
→bronchi
NASO: parte più esterna, formata dalla piramide nasale, ha uno scheletro cartilagineo inferiore e
osseo superiore. Formato dalle due ossa nasali dello splancnocranio. Le cavità nasali sono
simmetriche, separate dal setto nasale, scavate a livello delle ossa dello spancnocranio. Le cavità
nasali sono rivestite da una mucosa che ammorbidisce le sporgenze. E' formata da un epitelio
pseudostratificato o ciliato.
Le cavità operano una prima depurazione dell'aria, riscaldandola e umidificandola.
Le cavità nasali sono in comunicazione con i SENI PARANASALI, scavati in alcune ossa del
cranio, seno dello sfenoide, frontale, etmoidali e mascellare.
FARINGE: l'apertura delle cavità nasali nella faringe si chiamano COANE. Organo cavo, fa parte
dell'apparato respiratorio e digerente. Si trova dietro alla cavità nasale e orali.
Riconosciamo tre porzioni:
1) superiore / rino faringe: subito dietro alle coane (cavità nasali posteriori che mettono in
comunicazione narici e bocca), formata da tessuto chiamato ADENOIDE / TESSUTO
ADENOIDEO : raggruppamento di linfonodi. C'è un tessuto che si chiama tonsilla
adenoidea che si trova sotto il corpo delle sfenoide ed è un raggruppamento di tessuto
linfatico. Sotto questa c'è il punto di sbocco della tuba di eustachio.
2) intermedia /orofaringe: unica visibile, si notano le TONSILLE FARINGEE, ovoidali,
accumuli di linfociti.
3) inferiore / ipofaringe-laringofaringe: presenta il punto di ingresso nella faringe che prende il
nome di ADITUS LARINGEO (si chiude quando si deglutisce per mezzo di muscoli), serve
per il passaggio dell'aria, e inferiormente è il punto di comunicazione con l'esofago.
LARINGE: organo cavo, scheletro cartilagineo, possiamo suddividere 4 tipi di cartilagine:
1) C EPIGLOTTIDE: a forma di foglia, forma l'aditus laringeo ed è rivestito da mucosa.
2) C TIROIDEA: forma di due lamine che si incontrano anteriormente e formano un angolo. E'
la più grossa e davanti si dispone la tiroide.
Negli uomini è molto accentuata ed è chiamata pomo di adamo.
Dietro alla cartilagine tiroidea ci sono due cartilagini pari dette ARITENOIDEA dx e sin e
rappresenta il punto di ancoraggio delle corde vocali.
3) C CRICOIDEA: ha la forma di un anello e rappresenta il punto di collegamente con la
trachea.
TRACHEA: cavo, fa parte delle vie aeree inferiori. Si trova nel mediastino anteriormente. Inizia
come continuazione della laringe, dalla sua origine si porta verso il basso, dietro allo sterno, in
corrispondenza dell'ilo dei polmoni. Termina biforcandosi a livello dei due bronchi principali dx e
sin.
Ha un'impalcatura cartilagine, ma gli anelli sono aperti posteriormente, perché la trachea si trova in
vicinanza all'esofago e deve far passare il cibo, l'acqua se fosse rigida non riuscirebbe a passare
bene. Questi anelli sono tenuti insieme da tessuto fibroso (connettivo denso), il tutto rivestito
internamente dall'epitelio pseudostratificato o ciliato.
BRONCHI: ultima parte delle vie respiratorie, iniziano a livello mediastinico anteriormente con il
nome di BRONCHIO PRINCIPALE DX SIN; si dirige in obliquo a destra e entra nel polmone dx. il
polmone non è più nello spazio mediastinico. I bronchi all'interno dei polmoni si continuano a
ramificare in bronchi sempre più piccoli, di calibro minore.
Ciascun bronchio man mano che si divide prende nomi diversi; ogni bronco entra in un lobo diverso
del polmone (2lobi in quello di sin e 3 di dx). Ciascun bronco lobare si divide ancora in bronchi più
piccoli che vanno a finire nei segmenti dei lobi e prendono il nome di bronchi segmentali.
I bronchi hanno un impalcatura formata da anelli chiusi di cartilagine . A un certo punto questi
bronchi diventano BRONCHIOLI e l'anello è sostituito da anelli di cellule muscolari lisce che
hanno il compito di diminuire o aumentare la quantità di aria ed è controllata dall'orto (cellule si
dilatano, passa molta aria) e dal para (le cellule si contraggono passa poco aria, relax).
I bronchioli diventano sempre più piccoli e prendono il nome di BRONCHIOLI TERMINALI,
questi terminano con tante estroflessioni sferiche chiamate ciascuna ALVEOLI POLMONARI.
Ciascuno è circondato da una rete di capillare polmonari.
POLMONI: insieme di tante ramificazioni dei bronchi fino a diventare alveoli circondati da
capillari (derivano da arteriole e terminano in venule).
La funzione fondamentale del polmone è L'UNITà ALVEOLO POLMONARE: perchè il polmone è
formato dall'insieme di capillari e alveoli che permettono gli scambi. L'O2 entra nel sangue e la
CO2 entra nei polmoni.
La parte più importante dell'unità è la BARRIERA ALVEOLO CAPILLARE
che è il punto di contatto tra l'alveolo capillare ed è composta tra tre strutture:
EPITELIO PAVIMENTOSO SEMPLICE ALVEOLARE: fino ai bronchioli terminali il
• pavimento era ciliato cubico man mano che passa negli alveoli questo si appiattisce e
diventa pavimentoso semplice.
SPAZIO INTERSTIZIALE: tra l'alveolo e il capillare; è lo spazio più sottile, perchè i gas
• così riescono a passare meglio. È costituito da tessuto connettivo lasso. I minatori ce l'hanno
molto spesso perchè le impurità si depositano su questo strato.
ENDOTELIO CAPILLARE: pavimentoso semplice.
•
NB: Nell'alveolo, tra le cellule pavimentose semplice (dette pneumociti di primo tipo), si trovano
nella parete, delle cellule più tonde dette PNEUMOCITI DI SECONDO TIPO che producono il
SURFACTANTE ALVEOLARE,. Questa molecola serve per ridurre la tensione superficiale
dell'alveolo per permettergli l'apertura ottimale.
I polmoni macroscopicamente: è il luogo in cui avvengono gli scambi respiratori; occupano la
maggior parte del volume della gabbia toracica. Hanno una forma conica, un po' schiacciata con
base inferiore e apice superiore. Il polmone sinistro è più piccolo del destro perché deve lasciare
spazio al cuore.
La base che appoggia sul diafr