Anteprima
Vedrai una selezione di 6 pagine su 21
Anatomia - esonero 1 Pag. 1 Anatomia - esonero 1 Pag. 2
Anteprima di 6 pagg. su 21.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Anatomia - esonero 1 Pag. 6
Anteprima di 6 pagg. su 21.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Anatomia - esonero 1 Pag. 11
Anteprima di 6 pagg. su 21.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Anatomia - esonero 1 Pag. 16
Anteprima di 6 pagg. su 21.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Anatomia - esonero 1 Pag. 21
1 su 21
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

Anatomia 1

lunedì 16 ottobre 2017

10:34

Docente titolare Prof. Maurizio Ripani

Docente introduzione anatomia umana Prof. Guido Carpino

Terminologia anatomica e generalità

Necessaria la conoscenza di 3 assi paralleli l’uno all’altro del corpo umano (asse sagittale, trasversale e longitudinale)

Ad ogni asse corrisponderà un piano preciso:

  • Asse sagittale --> piano mediano o sagittale
  • Asse trasversale --> piano trasversale o orizzontale
  • Asse longitudinale o verticale --> piano frontale

Terminologia di posizione rispetto al piano sagittale --> : mediale; -> laterale

N.B: i termini “destra” e “sinistra” non vengono utilizzati poiché il corpo

umano è formato da 2 metà simmetriche e risulterebbe perciò meno diretta

come indicazione.

Terminologia di posizione rispetto al piano trasversale --> : superiore (craniale); : inferiore (caudale)

Terminologia di posizione rispetto al piano frontale --> : ventrale (anteriore); : dorsale (posteriore)

Termini di posizione

  • Anteriore o Ventral e Posteriore o Dorsale: più vicino alla superficie ant. o al dorso
  • Superiore e Inferiore: posizione relativa rispetto alle estremità
  • Mediale e Laterale: rispetto al piano sagittale mediano
  • Prossimale e Distale: più vicino o più lontano al tronco o al p.to di origine

Linee di superficie verticali (anteriore) --> punti di repere

  • Medio-sternale: linea mediale allo sterno che seguendo la sua verticalità, passa per l’ombelico fino al pube
  • Margino-sternale: parallela alla medio-sternale posizionata al bordo esterno dello sterno
  • Para-sternale: parallela alla margino-sternale, esterna a 3 cm da questa
  • Emiclaveare: linea verticale avente origine dal punto di mezzo della clavicola (in soggetti maschili incontra l’areola mammaria)

Linee di superficie verticali (posteriore)

  • Linea spinodorsale: passa per i processi spinosi più esterni
  • Angolo-scapolare: linea verticale avente origine dall’estremità inferiore della scapola

Linee di superficie orizzontali a livello toracico (anteriori)

  • Corrispondenti agli spazi intercostali

Linee di superficie orizzontali a livello addominale (anteriori e posteriori)

  • Sottocostale o ipocostale: linea passante tangente alla parte inferiore dell'ultima costa
  • Ombelicale trasversa: passa per l'ombelico (poco precisa fisiologicamente)
  • Bis-iliaca: linea passante per le sporgenze iliache del bacino

Termini di movimento

Movimenti rispetto al piano sagittale
  • Adduzione: avvicinamento verso il piano sagittale (o al piano di riferimento)
  • Abduzione: allontanamento verso il piano sagittale (o al piano di riferimento)
Movimenti rispetto al piano frontale
  • Flessione: avvicinamento verso il piano frontale
  • Estensione: allontanamento dal piano frontale
Movimenti lungo l'asse longitudinale (asse verticale)

N.B. I movimenti di rotazione non sono movimenti su un piano ma sono movimenti riferiti all'asse verticale

  • Rotazione intra/ extra-
  • Rotazione laterale
  • Pronazione/supinazione

Generalità anatomiche

Organi
  • Cavi: costituiti da un "lume" (una cavità) e dalla stratificazione dei tessuti che lo costituiscono
  • Pieni: si denuda, ovviamente, l'assenza di un lume e dalla larga presenza di vasi che vanno ad irrorare l'organo. La parte più "nobile", quella a cui si attribuisce la funzione tipica dell'organo, è detta Parenchima mentre, la parte fondamentalmente strutturale, viene chiamata Stroma.

Composti organici

Carboidrati :

Con carboidrati ci si riferisce ad una grande famiglia (chiamati anche glucidi o zuccheri) i cui livelli più semplici prendono il nome di monosaccaridi. I principali monosaccaridi sono glucosio, fruttosio, galattoso. Monosaccaridi usati come unità di base, si uniscono a coppie (disaccaridi) o a catene (polisaccaridi). Nel corpo umano, il polisaccaride di polvere importante in quanto utilizzato come principale fonte di energia, è il glicogeno, una catena polipeptidica costituita da molecole di glucosio ed utilizzata, in oltre, per costruire le membrane cellulari. Conservano in gran quantità all'interno di miscui, si trovano anche all'interno del fegato e vengono disciolti tutti insieme a tutto il corpo in caso di bisogno.

Lipidi :

Detti anche più comunemente grassi. Classi importante di lipidi, sono i trigliceridi (trigliceroli) ed i fosfolipidi, costituiti, i primi, da 1 molecola di glicerolo e 3 molecole di acidi grassi; i fosfolipidi, da una molecola di glicerolo e da 2 molecole di acidi grassi ed una di gruppo portato.

Proteine :

Costituiscono la macromolecole più versatile poiché vanno a permettere lo svolgimento di quasi tutte le funzioni biologiche in un organismo. Costituite da gruppo amminico (NH2) ed un gruppo carbossilico (COOH2) unite mediante il carbonio presente detto Carbonio-α.

Acidi nucleici :

DNA: contenuto all'interno del nucleo cellulare, costituisce i Geni (il patrimonio genetico di ogni organismo grazie al quale è possibile sintetizzare le varie proteine di cui si ha bisogno)

RNA : il mRNA l’informazione del DNA dall’interno del nucleo dell’cellula. Alla produzione della cellula vengono pianificate proteine.

Lo stesso materiale genetico, lo stesso DNA, è il messimo all’interno della cellula oppure. Qualora questa sarà ben produrre specializzazione cellule. Per lo stesso motivo di cui ha bisogno senza andare a produrre fare contrario in base al tipo stare proteina cellule.

Citoplasma

Ciascun osso nella sua entità, ha delle caratteristiche peculiari per descriverlo:

L’osso lungo, può essere suddiviso in estremità prossimale/epifisi, una parte centrale occupata del canale midollare, il corpo dell’osso/diafisi (diviso in terzo superiore, terzo medio, terzo inferiore) ed estremità distale/epifisi. Tutte esse hanno facce, margini, angoli di riferimento per poterle riconoscere nella maniera più precisa possibile. Il tessuto osseo può essere di 2 tipi, compatto e spugnoso.

Il tessuto osseo spugnoso, trabecole ossee, è costituito da una struttura spugnosa organizzata in fibre incrociate tra loro che servono ad un andamento che va a scaricare le forze che si creano sull’osso stesso. Si trova all’interno dell’osso, non necessariamente all’interno di tutto l’osso e di tutte le ossa, ed è rivestito da tessuto osseo compatto.

Esternamente il tessuto osseo compatto, si trova sullo strato più esterno, e si trova in rivestimento che una costruisce la persona o meno.

Internamente si ha una complicata rete di vasi che vanno a configurare una organizzazione del sistema di osteoni: strutture concentriche al cui interno passa il vaso sanguigno (canale di Havers) che, attraverso il canale di Volkmann, prende nutrimento dall’esterno.

Le cellule funzionali del tessuto osseo sono:

  • Osteoclasti: cellule addette al rimanggiamento osseo (clasta: mangiare/digerire), in grado di smantellare il tessuto osseo vecchio
  • Osteoblasti: cellule anch’esse addette al rimanggiamento osseo (blasta: costruire), svolgendo però il compito inverso degli osteoclasti
  • Osteociti: osteoblasti che, dopo aver rituovo nuovo tessuto osseo, rimangono intrappolati ed inutilizzati all’interno, rimanendo in stato di quiescenza che potranno diventare poi osteociti o nuovamente osteoblasti a seconda della situazione che si verrà a creare.

Tessuto Cartilagineo

Anatomia applicata…

Il tessuto cartilagineo è caratterizzato dal fatto del non essere attraversato da vasi sanguigni ma, allo stesso tempo, è ricco di fibre nervose. Il nutrimento arriva attraverso i vasi sanguigni presenti intorno esso che la cartilagine riveste oppure, facendo parte di cui dell’articolazione, attraverso il liquido sinoviale, la cartilagine prende il nutrimento necessario.

La sostanza intercellulare cartilaginea è soprattutto costituita da acido ialuronico, protiglicani e glicoproteine (costituenti il collagene) con cellule caratteristiche chiamate condrociti, riuniti in gruppi isogeni.

La cartilagine può essere classificata come:

  • cartilagine ialina: presente alle articolazioni, la più abbondante nel corpo umano
  • cartilagine elastica: presente ad esempio nel padiglione auricolare, con un elevato grado di elasticità grazie alla struttura delle fibre costituenti
  • cartilagine fibrosa: costituita dai dischi intervertebrali, con fibre collagene altamente intrecciato

Tessuto Muscolare

Costituito da cellule che hanno la peculiare caratteristica di contrarsi, cioè di ridurre la loro lunghezza longitudinale. Può essere trovato in 2 diverse categorie di organi: può essere tessuto muscolare striato (costituente dei muscoli scheletrici, e del cuore) e tessuto muscolare liscio (costituente dei muscoli involontari).

Il tessuto muscolare si distingue nel tessuto muscolare striato in relazione ai muscoli scheletrici ed agli organi cardiaci facente parte del cuore e invece involontario. Il tessuto muscolare striato è cosi detto per la presenza di striature sulla sua superficie, striature assenti in quello liscio.

Il muscolo scheletrico

Cellula di dimensioni ragguardevoli (può raggiungere anche il centimetro). Tale dimensione è dovuta dal fatto che le cellule muscolari durante la riproduzione, non replicano il loro materiale. Non permettono della mitosi a rallentando o suddividere i nuclei ed il materiale corpiescola della cellula, rimanendo però internamente alla membrane cellulare originale. Grazie a questo fattore, sarà più facile rimanere al suo interno pasto la cellula pervica, e produrre piuttosto che a partire da molte cellule piccole. (N.B: formazione di sincizi cellulari, più cellule unite tra di loro in unico corpo).

Tal sinici, hanno l’organizzazione cellulare con i propri specificità. La membrane cellulare prenderà il nome di sarcoplasma (risultante nel reticolo sarcoplasmatico). All'interno del sarcoplasma, saranno presenti un gran numero elementi fibrosi, le cosi detti miofibrille responsabili della contrazione.

Oltre alle miofibrille, caratteristica peculiare cellule muscolare e l’altissima presenza di Mitocondri nonché l’alta concentrazione di una riserva energetica di rapido utilizzo, il glicogeno presente sotto forma di granuli: la struttura miofibrillare è caratterizzata dalla presenza di bande chiare e...

Dettagli
A.A. 2020-2021
21 pagine
SSD Scienze biologiche BIO/16 Anatomia umana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher alberto.carcione di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Anatomia applicata all'attività motoria e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Roma "Foro Italico" o del prof Carpino Guido.