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L’IMPULSO NERVOSO
All’interno della membrana citoplasmatica sono presenti proteine canale che permettono, se
aperte, il passaggio delle sostanze attraverso CANALI IONICI, in quanto se chiusi non accade
niente, ma se aperti lo ione (del sodio) attraversa la membrana secondo gradiente di
concentrazione.
Le proteine canale sono le POMPE SODIO-POTASSIO (crea gradienti chimici e crea la
diseguaglianza delle cariche elettriche) ed hanno una funzione attiva: mandare 2 ioni sodio fuori e
3 ioni potassio dentro (in questo modo le cellule hanno tanti ioni sodio fuori e pochi ioni sodio
dentro; di conseguenza, tanti ioni potassio dentro e pochi fuori); questo crea una DIFFERENZA DI
POTENZIALE, la base dell’eccitabilità, legata anche alla semipermeabilità della membrana.
Dunque, l’eccitazione di un neurone determina l’apertura di canali ionici del sodio e ciò comporta
una differenza di potenziale con conseguente annullamento di questa differenza fino ad arrivare a
zero, addirittura facendola diventare positiva. PROCESSO DI DEPOLARIZZAZIONE
A questo punto, l’annullamento del potenziale determina la successiva apertura dei canali del
potassio con ripristino della differenza di potenziale PROCESSO DI RIPOLARIZZAZIONE
L’impulso nervoso è quindi un impulso elettrico, determinato dalle successive depolarizzazioni e
ripolarizzazioni della membrana citoplasmatica.
Ritornando alle sinapsi, sono la sede in cui un neurone si mette in “comunicazione” con un altro
neurone e gli trasmette l’impulso nervoso.
La maggior parte di sinapsi sono SINAPSI CHIMICHE (90%), che funzionano grazie a particolari
(
molecole, neurotrasmettitori, che modulano la trasmissione del segnale. Questo richiede una
membrana presinaptica che ha la capacità di stimolare il neurotrasmettitore e una postsinaptica,
con la capacità di accettarlo e scatenare una serie di reazioni a cascata – preso da Wiki, per capire
meglio), costituite dalla regione pre-sinaptica nel neurone in arrivo, dalla membrana post-sinaptica
del secondo neurone e da una FESSURA INTERSINAPTICA ricoperta e riempita da un materiale
filamentoso che garantisce la connessione meccanica tra le cellule e forma un ostacolo per la
diffusione laterale del mediatore chimico. Pertanto nelle vescicole sinaptiche sono presenti
sostanze chimiche, i neurotrasmettitori, che vengono rilasciate nella fessura sinaptica per
l’eccitazione elettrica del neurone post-sinaptico.
Il restante 10% sono SINAPSI ELETTRICHE, dove la trasmissione del segnale avviene per passaggio
diretto di ioni tra le due cellule nervose senza alcuna mediazione chimica; questo rende la
trasmissione estremamente veloce. Il passaggio di ioni avviene grazie alla presenza di
particolari giunzioni gap.
Possiamo riconoscere 3 tipi di sinapsi:
- ASSODENDRITICHE: l’assone arriva a contatto con il dendrite;
- ASSOSOMATICHE: l’assone ha un rapporto con il corpo del neurone;
- ASSOASSONICHE: l’assone ha un rapporto con il neurone post-sinaptico.
E’ possibile riconoscere due tipi di assoni:
- MIELINICO, (1 gliale avvolge 1 assone) quando l’assone è circondato da un cellula di Schwann,
che si avvolge ripetutamente attorno ad un singolo assone;
- AMIELINICO, dove 1 gliale avvolge molti assoni.
Il rivestimento di questi assoni è definito GUAINA MIELINICA, ha la funzione di isolare
elettricamente gli assoni e di aumentare la velocità di conduzione dell’impulso nervoso.
Tra le cellule accessorie o gliali, invece, possiamo riconoscere le cellule della neuroglia, indicate
con il termine di gliociti. Si riconoscono due grossi tipi di gliociti: le cellule della macroglia, formati
da astrociti e oligodendrociti, e le cellule della microglia, che svolgono funzioni di difesa e sono
apparentate ai tessuti connettivi (“tessuto connettivo nervoso”).
16/11 LA COLONNA VERTEBRALE
E’ costituita da 33-34 segmenti ossei, dove ciascun osso è identificato come un organo e non come
un tessuto: le vertebre.
Curvature del rachide sul piano sagittale:
- Lordosi --> curva con concavità posteriore
- Cifosi --> curva con convessità posteriore
- Scoliosi --> curva sul piano frontale
Ciascuna vertebra è costituita da una porzione anteriore (CORPO) e una posteriore (ARCO). Le due
porzioni sono unite tra loro da due segmenti ossei: i peduncoli. Il corpo presenta una faccia
superiore, una inferiore e un contorno, mentre l’arco è costituito dalla massa apofisaria e dalle
lamine ed entrambi delimitano il foro vertebrale; le apofisi si distinguono in apofisi trasverse, o
porcessi trasversi, e processi spinosi e i tratti ossei che uniscono questi due processi sono chiamati
lamine. Superiormente e inferiormente all’arco sono situati i processi articolari.
Le vertebre si dividono in:
- CERVICALI ( indicate con C1,C2...C7): hanno un corpo più piccolo, schiacciato dall’avanti
all’indietro; i processi trasversi e spinosi sono brevi e su quello spinoso si inserisce il legamento
nucale. Le prime due vertebre cervicali subiscono una profonda trasformazione per la necessità di
articolare tutta la colonna vertebrale con il cranio: la prima vertebra, o ATLANTE, ha 2 archi,
anteriore e posteriore mentre la seconda presenta un’espansione ossea sulla faccia superiore del
corpo.
- DORSALI o TORACICHE ( indicate con T1, T2...T12) : mostrano sugli angoli posteriori dei
corpi, quattro semifaccette articolari per l’articolazione con le coste. Il processo spinoso è inclinato
verso il basso.
- LOMBARI ( indicate con L1, L2...L5): hanno un corpo piuttosto voluminoso rispetto alle
altre; i processi trasversi sono molto sviluppati e detti costi formi; quelli spinosi sono tozzi e messi
orizzontalmente.
- SACRALI: sono fuse e costituiscono l’OSSO SACRO, un osso di forma triangolare, con una
base in alto e un apice in basso (coccige). E’ un osso piatto e presenta 2 facce: una
anteriore che presenta 4 linee trasversali, residuo della fusione dei corpi vertebrali.
Lateralmente, ha 4 paia di fori sacrali anteriori, fusione dei peduncoli delle vertebre sacrali.
La faccia posteriore è più accidentata, presenta due CRESTE sacrali: una MEDIANA, residuo
dei processi spinosi delle vertebre sacrali e una LATERALE, unione dei processi articolari.
Sul margine laterale, nella parte superiore è presente una superficie articolare chiamata
FACCIA AURICOLARE, punto dove l’osso sacro si articola con lo scheletro. Infine il coccige,
fusione di 4-5 vertebre, residuo del processo trasverso.
TORACE
E’ uno scheletro costituito da una serie di ossa e posteriormente dalla colonna vertebrale in grado
di proteggere gli organi con la parete toracica. Davanti c’è lo sterno, formato da 12 paia di ossa
chiamate COSTE; sopra c’è un’apertura toracica superiore ch mette in comunicazione la regione
interna del torace e il collo, per esempio le vie respiratorie. In basso c’è un’altra apertura toracica
inferiore chiusa da un muscolo, il DIAFRAMMA TORACICO, che delimita la regione interna del
torace da quello dell’addome. Tra le coste vediamo spazi intercostali chiusi da muscoli intercostali.
STERNO. E’ un osso piatto, fusione di 3 elementi ossei, quali il MANUBRIO, IL CORPO E IL
PROCESSO XIFOIDEO. Presenta una faccia anteriore e una posteriore, più 2 margini laterali.
Tra il manubrio e il corpo, c’è una saldatura ossea che forma l’ANGOLO STERNALE; sui margini
dello sterno, invece, è presente un’incisura giugulare e lateralmente quelle clavicolari
(comunicazione con clavicola) e un’incisura costale che riguarda le 7 paia di coste che si articola
con le prime 7 coste.
COSTE. 12 paia e si dividono in:
- 7 COSTE VERE (7 incisure costali che si articolano con lo sterno);
- 3 COSTE FALSE (andando avanti hanno una cartilagine che si articola con costa superiore);
- 2 COSTE FLUTTUANTI, che non raggiungono lo sterno.
Assomigliano ad ossa piatte di forma allungata. Presentano 2 facce, una rivolta verso esterno
(laterale) e una verso l’interno (mediale); 2 margini, uno superiore ed uno inferiore. Troviamo
anche una testa che si articola con le vertebre, un collo e un corpo, un orientamento curvilineo da
dietro in avanti. L’ ARTO SUPERIORE
Scheletro del cingolo rappresentato dalla clavicola e dalla scapola.
- CLAVICOLA: Classificazione incerta perchè è apparentemente un osso lungo ma ha un
ossificazione e struttura interna tipica delle ossa piatte ; la clavicola è un segmento scheletrico piatto, a
forma di S italica, il corpo ha due facce (superiore e inferiore), e due margini ( anteriore e posteriore).
L’estremità mediale presenta una superficie articolare per lo sterno, l’estremità laterale, invece, ha una
superficie articolare di forma ovalare.
- SCAPOLA: Osso piatto, con 3 angoli e processo caracoideo --> capo breve del muscolo bicipite
radiale ; essa presenta una faccia posteriore e una faccia anteriore o costale; tre margini (laterale o margine
ascellare,mediale o spinale e superiore; presenta tre angoli, di cui due superiori ( mediale e laterale) e uno
inferiore. Sull’angolo laterale si trova la superficie articolare per l’articolazione scapolo-omerale o cavità
glenoide della scapola; superiormente inferiormente ad essa si trovano due piccole sporgenze, i tubercoli
sopra e sotto glenoideo,che presentano l’inserzione di tendini muscolari.
Scheletro del braccio costituito dall’omero che è un osso lungo, e come tale,presenta un corpo, o diafisi
(corpo centrale dell’omero ), e due estremità, o epifisi. L’estremità prossimale dell’omero è un segmento di
sfera rivolto medialmente e verso l’alto,ed è sostenuto da un tratto ristretto della diafisi che prende il nome
di collo chirurgico, sono presenti due rilievi: la grande tuberosità, disposta posteriormente e lateralmente e
la piccola tuberosità, disposta anteriormente e medialmente; tra di esse c’è il solco bicipitale. L’estremità
distale dell’omero presenta medialmente, un rilievo osseo: l’epitroclea, e lateralmente: l’epicondilo.
Scheletro dell’avambraccio costituito da ulna e radio. Il radio è un osso lungo, disposto lateralmente
nell’avambraccio e presenza una diafisi e due epifisi ( prossimale e distale). L’estremità superiore costituita
da un collo e da un capitello; il collo è la porzione ristretta che sostiene il capitello radiale è la parte che poi
si articola con il condilo dell’omero, sul capitello c’è una fossetta: cavità glenoide. Nella parte distale sono
presenti due strutture:
1. Processo stiloideo del radio
2. Superficie articolare per il carpo dove si articolano le ossa della mano e vanno a formare
l’articolazione del polso (