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IPOFISI

Controlla numerose funzioni autonome tra cui omeostasi e controllo ipofisario. È il centro di collegamento tra sistema nervoso ed endocrino. La superficie inferiore dell'ipotalamo si espande verso di essa.

SISTEMA NERVOSO

CERVELLETTO

Occupa la fossa cranica posteriore che è la parte più estesa del cervello. È formato da 2 emisferi detti "emisferi cerebellari" connessi da un ponte detto verme. Presenta una corteccia esterna di sostanza grigia e una interna di sostanza bianca e ha una morfologia particolare, definita a felce e chiamata quindi "arborvitae". È dietro il tronco dell'encefalo e collegato ad esso attraverso i peduncoli cerebellari. Forma anche il tetto del 4° ventricolo.

È un importante centro di elaborazione automatica con 2 funzioni principali:

  1. correzione dei muscoli posturali del corpo: coordina correzioni rapide e automatiche per mantenere l'equilibrio;
  2. Programmazione e...

regolazione fine dei movimenti volontari e involontari: esso conserva il ricordo dei movimenti acquisiti. Questa funzione è svolta in modo indiretto, attraverso la regolazione dell'attività motoria della corteccia cerebrale, dei nuclei della base e dei centri motori del tronco encefalico.

Sostanza grigia -> corteccia cerebellare. Enuclei cerebellari, coordinazione e controllo involontario dei movimenti delle parti del corpo;

Sostanza bianca -> divisa in arbor vitae che connette la corteccia e i nuclei cerebellari con i peduncoli. Poi contiene anche i peduncoli cerebellari superiori, medi, inferiori che connettono il cervelletto con mesencefalo, diencefalo e cervello, contiene fibre traverse e trasporta comunicazioni tra cervelletto e ponte, collega il cervelletto col midollo allungato e midollo spinale.

Quindi cervelletto composto da 3 regioni:

  • corteccia - sostanza grigia
  • Sostanza bianca interna
  • Nuclei profondi - materia grigia

Profondità

La corteccia cerebellare è molto intricata e contiene cellule di Purkinje che sono complesse ramificazioni. Ha una forma ovoidale con diametro 9 cm.

Cellule di Purkinje:

  • Sono grossi neuroni il cui corpo è nell'omonimo strato.
  • Disposte a intervalli regolari.
  • Possiedono un albero dendritico fittamente armonizzato che prende origine da uno o due dendriti primari e che si porta fino allo strato molecolare, dove contrae migliaia di sinapsi per mezzo di numerose spine dendritiche con le fibre parallele delle cellule dei granuli.
  • L'albero dendritico delle cellule di Purkinje è limitato a una sottile lamina di tessuto perpendicolare all'asse maggiore della lamella.

Il cervelletto è quindi attaccato alla parte posteriore, caratterizzato da un'altissima densità cellulare, è il 10% del volume cerebrale, ma contiene circa la metà dei neuroni del SNC.

Ruolo nel movimento, equilibrio, postura ma studi recenti hanno

portato a dire che partecipi anche alla memoria, l'umore, linguaggio, attenzione e funzioni sensitive ed emotive. MIDOLLO SPINALE

Porzione extracranica del SNC, collocata all'interno della colonna vertebrale.

  • Comincia dal foro occipitale, come prosecuzione del bulbo, e continua in senso caudale fino al cono midollare al livello lombare
  • La sua estensione fibrosa detta lm terminale si prolunga fino al coccige
  • La sua lunghezza in un adulto è circa 46cm, ma è in stretto rapporto con la lunghezza del tronco e cambia in base al sesso e all'etnia.
  • Il livello dove termina il midollo è variabile, in buona parte dei casi l'apice inferiore è nel disco intervertebrale tra L1-L2, ma anche in L2-L3 ma addirittura può trinare in T12-L1.

Formato da sostanza bianca esterna fatta dai prolungamenti dei neuroni e grigia interna fatta dai corpi dei neuroni, diviso in 4 regioni (cervicale, toracico, lombare, serale).

Rivestito da meningi.

La dura madre

Riveste il midollo spinale formando un sacchetto protettivo, che al suo interno è irrorato dal liquido cerebrospinale. Il midollo è ancorato a dei legamenti denticolati che sono coppie di estensioni della pia madre spinale che collegano pia madre e aracnoide spinali alla dura madre. I legamenti permettono di non scivolare verso il basso.

Lo spazio sotto al canale vertebrale è occupato dalla cauda equina avvolta dal sacco durale (aracnoide e dura madre). È formata dalle radici anteriori e posteriori degli ultimi nervi spinali, che si dirigono verso il proprio foro di coniugazione intervertebrale per emergere dal canale vertebrale.

Anatomia del midollo spinale:

  • Sostanza grigia a forma di H.
  • Comissura grigia contiene canale centrale.
  • Corna anteriore contengono corpi cellulari dei motoneuroni.
  • Corna posteriori sono interneuroni.
  • Sostanza grigia suddivisa tra le regioni viscerali e somatiche.
  • Sostanza grigia quindi formata da colonne e regioni dei corpi neuroni organizzati in nuclei.
con una radice anteriore (motoria). La radice posteriore contiene i neuroni sensoriali che ricevono gli stimoli sensoriali dal corpo e li trasmettono al sistema nervoso centrale. La radice anteriore contiene i neuroni motori che inviano segnali dal sistema nervoso centrale ai muscoli e alle ghiandole per controllare i movimenti e le funzioni del corpo. Le radici posteriore e anteriore si uniscono per formare il nervo spinale, che esce dalla colonna vertebrale attraverso i forami intervertebrali. I nervi spinali si dividono poi in rami anteriori e posteriori. I rami anteriori innervano i muscoli e la pelle della parte anteriore del corpo, mentre i rami posteriori innervano i muscoli e la pelle della parte posteriore del corpo. I nervi spinali sono responsabili della trasmissione degli impulsi nervosi tra il sistema nervoso centrale e il resto del corpo. Sono fondamentali per il controllo dei movimenti volontari e involontari, la percezione sensoriale e molte altre funzioni vitali.

Una radice anteriore (motoria).- Radice sensitiva o afferente: trasmette impulsi/informazioni sensitive afferenti raccolte dai recettori al midollo spinale; costituita dagli assoni dei neuroni sensitivi/afferenti dei gangli sensitivi spinali

Radice motori o efferente: trasmette informazioni motorie efferenti dal midollo spinale ai bersagli ed è fatta dagli assoni dei neuroni motori efferenti del midollo spinale;

Vi è un'emergenza dei nervi spinali dai fori intervertebrali. Uscito dal canale vertebrale, il nervo spinale si divide in un ramo anteriore e uno posteriore misti, destinati a territori di distribuzione diversi.

Il ramo anteriore è più grosso perché ha un territorio di distribuzione più ampio.

Cosa è un plesso?

I nervi spinali formano i plessi.- i rami anteriori dei nervi spinali si intrecciano con quelli dei nervi spinali vicini formando plessi con la funzione di amplificare i territori di influenza dei singoli metameri

midollari.- Le fibre proprie di un nervo si mescolano con quelle di altri nervi e possiamo ad esempio avere il plesso cervicale,plesso brachiale, coccigeo, lombare…

Ogni nervo spinale provvede all’innervazione sensitiva di una regione cutanea detta dermatomero.

  • i nervi si anatomizzano tra loro, sia all’origine (plessi) sia alla periferia
  • I nervi cutanei si anatomizzano liberamente e i loro territori di innervazione si sovrappongono.

I dermatomeri sono importanti perché un danno a un nervo spinale o a un ganglio della radice dorsale produrrà unacaratteristica perdita della sensibilità in uno specifico distretto cutaneo.

Sono le rappresentazioni sul corpo dell’innervazione dei nervi spinali.

Plesso cervicale

Costituito da ramificazioni muscolari e cutanee dei nervi ventrali e spinali C1-C4 e da alcune fibre nervose di C5.

C1 e C4 vanno sui muscoli laringei (sternotiroideo, sternoioideo…)

C2 e C3 cute del torace superiore, collo,

orecchioC3-C5 nervo frenico e muscolo del diaframma

C1 e C5 nervi cervicali e muscoli elevatore della scapola, scaleno, trapezio, sternocleidomastoideo.

Plesso brachiale

Rami ventrali dei nervi spinali che vanno da C5 a T1.

Tronco superiore, medio e inferiore che si dividono in altre parti.

C5-T1 nervi pettorali che innervano muscoli pettorali, braccio e avambraccio (nervo radiale, ulnare)

Plesso lombare

Rami ventrali dei nervi spinali da T12 a L4.

Nervi importanti che vanno a distribuissi sui muscoli addominali come l'ileo ipogastrico, ma anche la parte del nervogenito femorale che si distribuisce sui genitali, o quello femorale che andrà sui muscoli anteriori della coscia. O il nervosafeno che va sulla superficie mediale della cute e della gamba.

Plesso sacrale

Innerva da L4-S4, nervi glutei che vanno sugli estensori della coscia o ischiatici ma anche pudendo.

Nervo cutaneo femorale, va dietro la coscia. Nervo ischiatico che si divide in nervo tibiale e perone )bicipite femorale

etibiale anteriore). Nervo pudendo che in SS2-S4 va ai muscoli del perineo, al diaframma urogenitale e la parte del comando dello sfintere anale e dell'uretra e dei genitali esterni e muscoli scheletrici correlati.

SISTEMA NERVOSO 419

NERVI CRANICI

Formati da fibre sensitive e da fibre motrici. Sono 12 paia.

- Fibre sensitive: originano in gangli sensitivi periferici e raccolgono informazioni dalla periferia e le inviano a nucleo sensitivi del SNC, hanno funzione generale o speciale

- Fibre motrici (effettrici): originano in nuclei (e/o gangli viscerali periferici) e sono effettori del SNC e portano le informazioni dal sistema nervoso alla periferia, possono essere di tipo o somatico o viscerale;

• nervo olfattivo (I)—> origina dai recettori dell'epitelio olfattivo e arriva ai bulbi olfattivi. L'olfatto risponde alle stimolazioni odorose che giungono ai recettori di senso localizzati nella parte alta della cavità nasale detta fossetta olfattiva rivestita da

Un epitelio specializzato, diverso da quello respiratorio, chiamato epitelio olfattivo. L'origine del nervo olfattivo è l'epitelio olfattivo dove ci sono i neuroni bipolari detti cellule di Schultse che con i loro assoni formano i filuzzi del nervo olfattivo che attraversano la lamina cribrosa dell'etmoide ed entrano nel bulbo olfattivo contraendo sinapsi col II neurone. Da qui la via olfattiva prosegue raggiungendo le aree corticali senza prima passare al talamo (a differenza di tutte le altre vie sensitive).

Nervo ottico (II) - origina dalla retina dell'occhio e ha destinazione il diencefalo tramite il chiasma ottico. Corrisponde alla sostanza bianca del midollo spinale, contiene oligodendrociti, rivestito da meningi. L'origine del nervo è nella retina e precisamente nelle cellule multipolari o dette anche gangliari. È un nervo che appartiene al diencefalo.

Nervo oculomotore (III) e nervo trocleare (IV) - funzioni

motorie e servono per il movimento degli articolazioni.
Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
62 pagine
2 download
SSD Scienze biologiche BIO/16 Anatomia umana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher saretta9619 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Anatomia e fisiologia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università San Raffaele Roma o del prof Mrakic Sposta Simona.