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Anatomia e fisiologia - Apparato muscolare Pag. 1
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Estratto del documento

Fascicoli distribuiti su un'ampia area ma convergono in un unico punto d'inserzione.

Fascicoli si allargano a forma di ventaglio.

Le fibre tirano in diverse direzioni.

Muscoli pennati

Fascicoli formano con il tenine un angolo comune.

Più fibre muscolari in tensione → Maggiore tensione.

Muscolo unipennato Fibre muscolari disposte nella stessa parte.

Muscolo bipennato Fibre muscolari si inseriscono sui due lati del tendine.

Muscolo multipennato Tendine si ramifica all'interno di un muscolo pennato.

Muscoli circolatori

Fibre disposte concentricamente attorno ad un'apertura.

I tre generi di leve aumentano l'efficienza dei muscoli

Modalità e sede di inserzione determinano forza, velocità e l'estensione del movimento prodotto.

Leva → Struttura rigida che si muove facendo perno su un punto fisso (fulcro).

Ogni osso costituisce una leva e ogni articolazione è un fulcro.

Possono cambiare: direzione di una forza applicata

distanza e velocità del movimento

intensità reale della forza applicata

Leva di primo genere R – F – AF

Leva di secondo genere F – R – AF ↑ Forza a svantaggio di velocità e distanza

Leva di terzo genere F – AF – R ↑ Velocità ↑ Distanza a scapito della forza.

Le origini dei muscoli si trovano alle loro estremità fisse mentre le inserzioni alle estremità

mobili

Origini e inserzioni

Origini: Sede in cui l'estremità fissa si attacca ad un osso/cartilagine/tessuto connettivo.

Inserzione: Sede in cui l'estremità mobile si attacca ad un'altra struttura.

Quando il muscolo si contrae produce azione o movimento.

La decisione di considerare quale sia l'origine e quale l'inserzione dipende dalla posizione

anatomica.

La maggior parte dei muscoli origina da lamine o bande di tessuto connettivo.

Azioni

Possono essere descritte: secondo l'osso interessato

secondo l'articolazione interessata

I muscoli lavorano in gruppo → La cooperazione aumenta l'efficienza.

Muscolo agonista: Contrazioni di questo muscolo principalmente responsabili del movimento.

Muscolo antagonista: Le azioni di questo muscolo si oppongono a quello dell'agonista.

Agonisti e antagonisti sono funzionalmente opposti.

Muscoli sinergici: Contribuisce a rendere il lavoro di un agonista più efficiente.

Rafforza l'inserzione e la stabilizza (muscolo sinergico fissatore).

Termini descrittivi utilizzati per denominare i muscoli scheletrici

Localizzazione nel corpo

Il muscolo rappresenta un'importante caratteristica della regione.

Origine e inserzione Nome = Origine + Inserzione

Organizzazione dei fascicoli

Retto: Muscoli paralleli nei quali le fibre sono disposte lungo l'asse longitudinale del corpo.

Trasverso e obliquo: Fibre disposte trasversalmente o formano un angolo.

Posizione relativa

Esterni o superficiali: Muscoli visibili sulla superficie esterna del corpo.

Interni o profondi: Muscoli posti in profondità.

Caratteristiche strutturali

Importante la forma:

Lungo o lunghissimo

Rotondi

Brevi

Grande, maggiore o massimo

Minore o minimo

Azione

Le azioni comuni vengono inserite nel nome.

Muscoli assili e appendicolari

Muscolatura assile: Prende origine dallo scheletro assile, non hanno ruolo nel

sostegno/movimento della cintura pelvica, scapolare o degli arti.

Muscolatura appendicolare: Stabilizza o muove i componenti dello scheletro appendicolare.

Innervazione → Distribuzione dei nervi.

I muscoli assili sono quelli di testa e collo, colonna vertebrale, tronco e pavimento pelvico

Muscoli assili divisi in gruppi logici sulla base della posizione, funzione o entrambe.

Muscoli della testa o del collo Muscoli mimici, muscoli per la comunicazione ma non

comprendono i muscoli del collo che muovono la colonna

vertebrale.

Muscoli della colonna vertebrale Numerosi flessori, estensori e rotatori.

Muscoli obliqui e retti Parete della cavità toracica e addominopelvica.

Muscoli del pavimento pelvico Tra il sacro e la cintura pelvica (forma il perineo).

Muscoli della testa e del collo

Muscoli mimici, muscoli masticatori, muscoli della lingua e della faringe

Originano dal cranio o dall'osso ioide

Muscoli nel collo stabilizzano la posizione dell'osso ioide e della laringe.

Muscoli dell'espressione facciale

• Originano sulla superficie del cranio, le fibre dell'epimisio sono intrecciate con quelle

della fascia superficiale e del derma cutaneo.

Orbicolare della bocca Restringe l'apertura della bocca.

Buccinatore Coopera con i muscoli masticatori spostando il cibo,

importante nell'atto della suzione.

L'epicranio contiene il muscolo temporoparietale e l'ocipitofrontale (2 ventri).

Platisma Si estende dalla base del collo al periostio della mandibola.

Muscoli estrinseci dell'occhio

• Muscoli oculari estrinseci (muscoli oculomotori) controllano la posizione degli occhi

(Retto inferiore, retto mediale, retto superiore, retto laterale, obliquo inferiore e obliquo

superiore).

Muscoli masticatori

• Determinano il movimento della mandibola.

Massetere Muscolo più potente

Muscolo temporale Eleva la mandibola

Muscoli pterigoidei Elevano, abbassano o protrudono la mandibola.

Muscoli della lingua

• Tutti nomi con suffisso -glosso e spostano la lingua.

Palatoglosso Origina a livello del palato

Stiloglosso Origina dal processo stiloideo dell'osso temporale

Genioglosso Origina dalla mandibola

Ioglosso Origina dall'osso ioide

Muscoli della faringe

• Responsabili dell'inizio della deglutizione.

Muscoli costrittori della faringe Spingono il polo alimentare nell'esofago.

Elevatori della faringe Sollevano la faringe

Muscoli del palato Sollevano il palato molle.

Muscoli anteriori del collo

• Controllano la posizione della faringe, contribuiscono all'abbassamento della mandibola,

forniscono una base solida per i muscoli della lingua e della faringe.

Muscolo digastrico Ha due ventri, ricopre il muscolo miloideo insieme al muscolo

genioideo.

Muscolo stiloideo Connessione muscolare tra ioide e il processo stiloideo temporale.

Sternocleidomastoideo Dallo sterno e clavicola al processo mastoideo.

Muscolo omoioideo Attacca scapola, clavicola, prima costa e osso ioide.

Muscoli della colonna vertebrale

Muscoli erettori della colonna vertebrale formano due strati.

Strato superficiale: Muscoli spinale, lunghissimo e ileocostale.

Regioni inferiori: I confini tra muscolo lunghissimo e ileocostale sono indistinti.

Muscoli più piccoli: Muscoli spinale, multifido, interspinosi, intertrasversali e rotatori.

Muscoli della colonna vertebrale comprendono molti estensori dorsali, ma pochi flessori ventrali:

- muscoli del tronco flettono la colonna contraendosi

- maggior parte del peso davanti alla colonna vertebrale.

Nel collo: Muscoli lungo della testa e lungo del collo ruotano e flettono il collo.

Muscolo quadrato dei lombi Flette la colonna vertebrale e abbassa le coste.

Muscoli obliqui e retti

Tra i processi spinosi delle vertebre e la linea mediana ventrale.

Importanti flessori della colonna vertebrale → Antagonisti degli erettori.

Muscoli scaleni del collo e Muscoli intercostali e traverso Gruppo degli obliqui, sollevano le

prime due coste e flettono il collo.

Nel torace: Muscoli intercostali esterni ed interni

Muscolo trasverso del torace La membrana sierosa lo separa dalla cavità

pleurica.

Superficie addominopelvica: Obliquo esterno, obliquo interno e trasverso dell'addome.

Muscolo retto dell'addome Si inserisce sul processo xifoideo ed è diviso dalla linea alba.

Diviso in segmenti di fibre di collagene (iscrizioni tendinee).

Diaframma

• Lamina muscolare che separa la cavità addominopelvica da quella toracica.

Principale muscolo nella respirazione.

Muscoli del pavimento pelvico

Dal sacro e dal coccige all'ischio e al pube.

Sostegno degli organi della cavità pelvica, flessione del sacro e del coccige, controllo dei

movimenti dei materiali.

Dettagli
A.A. 2012-2013
5 pagine
1 download
SSD Scienze biologiche BIO/16 Anatomia umana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Cristina Scaratti di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Anatomia e fisiologia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Brescia o del prof Pozzi Alessandro.