vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
RENI E VIE URINARIE
I RENI.
Sono gli organi propri dell'apparato urinario formato dai reni e dalle vie urinarie. I reni provvedono alla produzione dell'urina
attraverso la filtrazione del plasma. L'urina viene accumulata dalla vescica e poi espulsa. Nelle vie urinarie non abbiamo più la
modificazione dell'urina. L'organo di maggior importanza è il rene. Nella funzione propria i reni sono i più importanti. Dei reni
dobbiamo dire la posizione. Sono nel retroperitoneo nella parte alta, che noi abbiamo visto avere rapporto con il diaframma. Di
proiettano sulla parete posteriore in parte nel torace e in parte nell'addome. Parte dei reni è coperta dalle coste. Il rene destro è
spostato rispetto al sinistro per la presenza del fegato. Il rene destro si proietta sulla XI costa, mentre il rene di sinistra è proiettato nel
X spazio intercostale. La proiezione la facciamo sulla parete posteriore perché risulta più facile da fare. La semeiotica del rene è
riferita alla schiena. I reni di per sé non danno dolore, danno dolore le vie urinarie. Il tessuto adiposo che c'è dietro il peritoneo è un
tessuto di riempimento ed ha diverse funzioni. Ha la funzione di immagazzinamento di sostanze energetiche. Però ha anche la
funzione di vero e proprio mezzo di fissità del rene. Il rene funziona come un sistema di imballaggio. I reni sono organi preziosi e
vitali e l'unico vero e proprio mezzo di fissità che hanno sono i peduncoli formati dai vasi. Con il loro peso tenderebbero a calare. Il
tessuto adiposo esercita una pressione tale da mantenere i reni al loro posto. Negli stati di dimagrimento, quando il dimagrimento è
molto accentuato, come in alcuni casi di malnutrizione, o in caso di anoressia i reni scendono verso il basso. Questo è un problema
molto grosso perché nello scendere i vasi del peduncolo vengono appiattiti e quindi passa meno sangue. Il rene ha bisogno di un
flusso elevato. Lo stiramento del peduncolo porta a delle ipertensioni che possono essere anche tanto gravi e incurabili se non si
interviene subito.
LA LOGGIA RENALE.
È formata da una dipendenza della fascia che si interpone tra il muscolo trasverso dell'addome e il peritoneo. È la fascia trasversalis,
perché si appoggia sul muscolo trasverso. Quando si arriva nello spazio retroperitoneale questa in prossimità del rene si divide in due
foglietti, uno passa dietro il rene e si interpone tra il rene e la parete posteriore. Questo foglietto posteriore aderisce al muscolo psoas
e si porta ai corpi vertebrali. Il foglietto anteriore passa davanti al rene e continua inglobando la vena cava, l'aorta e va a finire nel
foglietto anteriore che delimita il rene controlaterale. Si formano così le due logge renali in cui sono contenuti i reni e il tessuto
adiposo di Gerota. Nelle logge troviamo i reni e i grossi vasi. Davanti al foglietto anteriore troviamo pancreas, duodeno, colon
ascendente e colon discendente. In alto la fascia che riveste il rene è formata dai due foglietti e si unisce alla fascia del diaframma. In
alto la loggia ha forma conica e continua col diaframma. Quando il rene scende il surrene rimane al suo posto. Nella parte inferiore i
due foglietti si disperdono nel connettivo sottostante, quindi possiamo continuare nello spazio pelvico. Questo perché gli ureteri
devono passare alla vescica senza trovare ostacoli.
RAPPORTI.
Sono diversi a destra e a sinistra. Vediamo che la faccia posteriore dei reni ha rapporto in alto direttamente con il diaframma e
indirettamente con le coste. Nella parte inferiore abbiamo rapporto con i muscoli della parte posteriore. Abbiamo medialmente il
muscolo quadrato dei lombi e ancora più lateralmente abbiamo il muscolo trasverso. Se guardiamo le facce anteriori, la situazione è
diversa da entrambi i lati. Il rene di destra ha la faccia anteriore in rapporto con il fegato, a destra con la seconda porzione del
duodeno, a sinistra con la flessura colica destra. In basso abbiamo rapporto con le anse dell'intestino tenue. A sinistra il rene ha
rapporto anteriormente con la coda del pancreas, lo stomaco, la milza, il colon, il digiuno.
I rapporti dei reni sono complessi. È importante sapere i rapporti perché le patologie espansive possono andare a comprimere gli
organi vicini.
VASI E NERVI.
In un piano anteriore abbiamo le vene e dietro ci sono le arterie e dietro ancora le vie urinarie. Perché questa disposizione? L'arteria
passa dietro alla vena perché altrimenti la vena sarebbe occlusa.
RENE.
Ha la forma di un fagiolo. È un organo che presenta due facce: anteriore e posteriore. Le due facce sono separate da due margini:
esterno e convesso, interno e concavo. I due margini si continuano l’uno nell'altro nei due poli del rene. Riconosciamo un polo
superiore e un polo inferiore n cui i margini si continuano. Nel margine concavo o mediale abbiamo l'ilo dell'organo. Internamente il
rene nono è omogeneo. Vediamo che il rene è coperto da una capsula connettivale che è facilmente staccabile. Questo significa che
non penetra dentro e quindi non ha alcuna suddivisione lobulare. Non ci sono setti che entrano dentro. Se guardiamo la sezione del
rene vediamo che c'è una parte che è in comunicazione con l'ilo dell'organo che è il seno renale. Questo non contiene parenchima
renale, ma arterie, vene e vie urinarie. Il seno è riempito da tessuto connettivo. Neanche il parenchima è omogeneo. Distinguiamo
una zona corticale e una midollare. Le due zone sono molto ben definite. La zona corticale oltre a costituire tutta la zona esterna, ha
delle espansioni verso il basso che sono le colonne renali, che si portano fino al seno. In questo modo la midollare si divide in zone
piramidali con la base rivolta verso l'esterno e apice che guarda verso l'interno. L'apice della piramide sporge verso l'interno in una
papilla. Attorno alla papilla si dispongono i calici che sono già parte delle vie urinarie. I calici poi si uniscono tra di loro. Abbiamo
una particolare organizzazione corticale che divide la midollare in zone piramidali. Questa organizzazione di questi “lobi” del rene è
un'organizzazione che risale all'età embrionale, in cui quando il rene si forma si formano strutture che sono una piramide circondata
da parenchima corticale. Tante di queste strutture inizialmente con prevalenza di midollare rendono il rene bitorzoluto. Poi con la
crescita il rene assume la conformazione dell'adulto. Ci sono delle anomalie di morfologia del rene che sono anomalie di formazione:
i due reni son uniti tramite i poli inferiori o superiori o entrambi. Queste conformazioni non sono necessariamente patologici, lo sono
nel momento il cui ci sono dei deficit funzionali. Ci sono pazienti che hanno i reni fusi insieme, a ciambella, a focaccia. La situazione
che noi studiamo è quella normale.
VASI E NERVI.
La circolazione è maggiore rispetto alle esigenze metaboliche. Ogni minuto scorrono nel rene 1200ml al minuto, circa 1/5 della GC a
riposo. I reni sono organi piccoli e se assorbono circa 1/5 della GC significa che il sangue che gli arriva ha altre funzioni oltre a
quella trofica. Il flusso di sangue in condizioni normali rimane stabile. La circolazione può subire delle variazioni. I reni sono dei
parenchimi nobili, ovvero degli organi in cui il flusso di sangue non diminuisce. L'organizzazione vascolare è molto particolare. Il
sangue arriva attraverso le arterie renali, che originano quasi ad angolo retto dall'aorta addominale. In caso di ostruzione il flusso
diminuisce e c'è un'ipertensione. Ci interessa particolarmente l'arteria. L'arteria si suddivide in vari modi. Quella che descriviamo è la
modalità più comune. Un primo ramo dell'arteria si porta al polo superiore del rene e origina ancor prima di entrare nell'ilo del rene.
Il tronco principale si divide in due rami, anteriore e posteriore. Il ramo anteriore si suddivide a sua volta. Possiamo riscontrare nel
rene 5 zone, che corrispondono alle parti che vengono irrorate dai rami dell'arteria. Questa divisione è importante al livello
chirurgico. Dopo queste prime suddivisioni i rami si portano al parenchima renale. Si posizionano alla base delle colonne. Qui le
arterie si dividono in più rami che risalgono posti al confine tra corticale e midollare, al confine tra colonna e piramide. Queste si
chiamano arterie interlobari. Così dette perché si mettono tra un lobo e l'altro. Questa risalgono mantenendosi tra il confine delle due
zone. Dove si arriva alla base della piramide, l'arteria piega e continua a mantenersi al confine tra corticale e midollare e prende il
nome di arteria arcuata. Da queste arterie nasceranno i rami che andranno a irrorare la corticale e la midollare. Vediamo che verso la
midollare si formano delle arterie sia dalla interlobare sia dalle arcuate sia delle arterie che hanno un decorso rettilineo. Si possono
formare a vari livelli nella midollare. Formano un fascio di arteriole che più o meno hanno un decorso rettilineo e sono le arterie rette
vere e risalgono con le vene rette che si portano a sboccare in vene satelliti delle arterie. In questa parte midollare. Nella parte
corticale abbiamo delle arterie che originano da questa principali che sono le arterie interlobulari, perché nelle arterie possiamo
riconoscere un'organizzazione che richiama l'organizzazione corticale-midollare. Riconosciamo un'organizzazione lobulare. Un
lobulo è la parte contenuta tra due raggi midollari. Le arterie che individuiamo in questo punto sono le arterie interlobulari. La
caratteristica è che da queste arteriole prendono origine le arteriole afferenti da cui si formerà il glomerulo di Malpighi, al termine del
quale si trova di nuovo un'altra arteria, l'arteriola afferente. Questa situazione è unica. Abbiamo un distretto capillare interposto tra
due arteria e lo troviamo solo nel rene. È una rete mirabile arteriosa. Questo serve ad avere un distretto capillare ad alta pressione.
L'arteriola efferente è più piccola dell'afferente. L'arteriola efferente dà origine ad una rete capillare normale che va a nutrire la
corticale. Tra i glomeruli più bassi ci sono delle arteriole che vanno verso il basso e vanno a formare le arteriole rette spurie. Il
sistema venoso che abbiamo nella corticale del rene rispecchia solo in parte il sistema arterioso. Il sistema venoso deriva dal distretto
capillare. Queste vene vano a formare una rete che si trova nella parte superiore del rene. Questa rete venosa confluisce verso dei
punti dove ci sono vene con decorso perpendicolare, le vene interlobulari. Vediamo che ci sono delle vene dette vene stellate che si
trovano sulla superficie. Questa è l'origine delle vene interlobulari, che vanno a formare la vena arcuata. Poi si segue a ritroso il
decorso delle arterie. La cortex corticis è la parte pi&ug