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Ghiandole salivari
Le ghiandole salivari si dividono in:
- Minori: sono intramurali e producono saliva mucosa e sierosa.
- Maggiori: sono extramurali e si distinguono in sottolinguali, sottomandibolari e parotidi.
La saliva è prodotta da entrambe le ghiandole salivari ed è composta principalmente da acqua, ioni Na e K e proteine. Può essere sierosa (fluida) o mucosa (vischiosa).
Le funzioni delle ghiandole salivari includono:
- Umidificazione della cavità orale.
- Formazione del bolo alimentare.
- Protezione dai microorganismi dannosi.
Altri elementi anatomici correlati alla cavità orale includono:
- Istmo delle fauci: tratto di passaggio tra la cavità orale e la faringe.
- Tonsille: organi linfoidi secondari situati nella radice della lingua, nella rinofaringe e nell'istmo delle fauci. Si dividono in 4 categorie con diverse strutture e funzioni.
- Esofago:...
Organo impari e cavo a forma di tubo, situato tra C6 e T7, collega la laringo-faringe e lo stomaco. Presenta 4 restringimenti (cricoideo, aortico, bronchiale, diaframmatico). Ha 4 tonache sovrapposte:
- Tonaca mucosa: epitelio pavimentoso non cheratinizzato, presenta placche longitudinali.
- Tonaca sottomucosa: spinge il bolo verso lo stomaco.
- Tonaca muscolare: presenta uno strato esterno longitudinale ed interno circolare.
- Tonaca avventizia: costituisce l'epimisio (esterno).
Funzione esofago: aiuto per il transito del bolo.
Peritoneo: membrana sierosa della cavità addominopelvica divisa in 2 porzioni:
- Parietale: riveste le pareti della cavità addominale.
- Viscerale: riveste gli organi intraperitoneali.
Stomaco: organo impari e cavo a forma di sacco, situato tra l'esofago e l'intestino tenue al livello intraperitoneale. Ha una parete anteriore e una posteriore che unendosi formano la piccola e la grande curvatura. È avvolto dal peritoneo.
Presenta 4 porzioni:
- Cardias: fa seguito all'esofago.
- Il fondo: porzione superiore.
- Corpo: cilindrico.
- Regione pilorica: comprende l'antro pilorico e il canale pilorico.
Tra l'esofago e lo stomaco c'è lo sfintere esofageo (valvola) che impedisce che il contenuto dello stomaco confluisca nell'esofago.
Tra stomaco e duodeno c'è lo sfintere pilorico che permette il transito del chimo nell'intestino.
Lo stomaco possiede 2 legamenti:
- Epato-gastrico: tra la piccola curvatura e il solco trasverso del fegato.
- Gastro-colico: tra la grande curvatura e colon trasverso.
Lo stomaco presenta la tonaca mucosa con epitelio batiprismatico semplice formato da cellule secernenti muco alcalino per proteggere le sue pareti dall'acido cloridrico presente nel succo gastrico. Nella tonaca mucosa ci sono le ghiandole gastriche propriamente dette, le ghiandole del cardias e le ghiandole piloriche.
Funzioni stomaco: riceve il bolo e lo trasforma in
chimo grazie ai succhi gastrici rompendolegami chimici tra i macronutrienti.
Intestino tenue: tratto più lungo del tubo digerente (6 metri), fa seguito allo stomaco tramite il piloro e prosegue con l'intestino crasso con la valvola ileociecale. È diviso in 2 porzioni:
- Duodeno: organo retroperitoneale fisso diviso in 4 parti (superiore, discendente, orizzontale, ascendente). Presenta gli sbocchi dei dotti pancreatici dette papille duodenali:
- Papilla duodenale maggiore (di Vater): porta la maggior parte del secreto esocrino del pancreas.
- Papilla duodenale minore (di Santorini): porta una parte del secreto esocrino del pancreas.
- Epato-duodenale: tra duodeno e solco trasverso del fegato.
- Legamento di Treiz: tra duodeno, diaframma e parete addominale posteriore.
- Intestino tenue mesenteriale: formato da digiuno e ileo che si ripiegano formando anse intestinali. È rivestito anteriormente dal peritoneo viscerale che ripiegandosi
Il mesentere è un foglietto membranoso. L'intestino tenue ha una tonaca mucosa con epitelio batiprismatico semplice formato da 3 cellule:
- Enterociti: assorbono i nutrienti.
- Cellule mucipare.
- Cellule endocrine.
La lamina propria presenta le cripte di Liberkuhn (ghiandole tubulari) e cellule di Paneth con funzione antibatterica. Nella tonaca sottomucosa del duodeno ci sono le ghiandole di Brunner che rilasciano muco alcalino per contrastare il PH acido del chimo.
Nell'intestino sono presenti alcune strutture:
- Pieghe circolari: fitte nel duodeno.
- Microvilli: espansioni degli eritrociti.
- Villi intestinali: estroflessioni del duodeno e dell'ileo.
Funzioni intestino tenue: formazione del chilo completando la digestione dell'alimento.
Intestino crasso: inizia con la valvola ileo-ciecale e termina con il canale anale. Esternamente è percorso da strisce di tessuto muscolare dette tenie che formano gibbosità (sporgenze) separate dai solchi trasversali.
È formato da:
- Intestino cieco.
- Colon.
- Colon sigmoideo.
- Colon retto.
Funzioni intestino crasso:
- Tramite batteri saprofiti scinde parti del chilo non digeribili.
- Assorbe H2O e produce feci.
Ha una tonaca mucosa con epitelio cilindrico batiprismatico semplice (senza villi).
Intestino cieco: presenta la valvola ileo-ciecale che impedisce il reflusso del contenuto dell'intestino cieco nell'ileo. Esternamente ha 3 tenie (mediale, laterale, anteriore).
Colon: esteso dalla valvola ileo-ciecale fino a S3. Si divide in 5 porzioni:
- Colon ascendente: esteso fino al fegato.
- Flessura destra del colon.
- Colon trasverso: presenta il legamento gastro-colico che lo collega alla grande curvatura dello stomaco.
- Flessura sinistra del colon.
- Colon discendente: esteso fino alla regione iliaca.
Colon sigmoideo: esteso dal bacino ad S2, è ricoperto dal peritoneo.
Colon retto: esteso da S3 all'ano. È diviso in 3 porzioni:
- Parte pelvica:
1. Ampolla rettale: dilatazione dell'ultima parte del retto.
2. Canale anale: passaggio attraverso il quale le feci vengono eliminate dal corpo.
3. Colonne rettali: pieghe longitudinali della mucosa del retto.
Il fegato è un organo di forma ovoidale situato nella parte anteriore del torace. È il più grande del corpo ed è considerato una ghiandola extramurale rivestita dal peritoneo, ad eccezione di un'area vuota. Ha un margine anteriore che divide l'organo in due facce:
- Faccia diaframmatica (antero-superiore): qui si impianta il legamento falciforme che divide il fegato in un lobo destro e un lobo sinistro.
- Faccia viscerale (postero-inferiore): presenta il solco trasversale che unisce la fossa sagittale destra e sinistra; a livello del solco trasversale si trova l'ilo del fegato.
Il fegato ha tre legamenti:
- Legamento rotondo.
- Legamento venoso.
- Legamento coronario: collega il fegato al diaframma.
Esternamente, il fegato è rivestito, oltre che dal peritoneo, anche dalla capsula di Glisson. Internamente è formato da lobuli epatici composti da...
sinusoidi.o Funzioni fegato:
- Produce la bile.
- Elimina sostanze tossiche e globuli rossi vecchi o danneggiati.
- È sede della glicogenosintesi.
25o Circolazione epatica: il fegato riceve a livello dell’ilo il sangue tramite l’arteria epatica e lavena porta. Entrambe poi si ramificano formando le arterie e vene interlobulari dallequali originano i sinusoidi epatici (capillari) che permettono scambi metabolici tra sangueed epatociti. Gli epatociti sono cellule cubiche con un polo vascolare e un polo biliare chesvolgono attività metaboliche.L’arteria epatica porta sangue ossigenato al fegato, la vena porta è responsabile dell’80%dell’afflusso sanguigno al fegato.
Bile: sostanza formata da H2O (90%), colesterolo, fosfolipidi e acidi biliari, prodotta dagliepatociti che, tramite le vie biliari (intraepatiche ed extraepatiche), raggiunge il duodeno.
- Vie intraepatiche: cominciano nei lobuli epatici come capillari biliari confluendo
neidotti epatici destro e sinistro per poi uscire dall’ilo.
Vie extraepatiche: cominciano nei dotti epatici destro e sinistro che escono dall’iloper confluire nella papilla duodenale maggiore.
Cistifellea: organo impari e cavo a forma di pera situato nella faccia viscerale del fegato.A digiuno la bile è accumulata nella cistifellea, ma quando il chimo giunge al duodeno vienerilasciato un ormone detto colecistochinina che consente alla bile di passare nel duodenotramite lo sfintere di Oddi.
Pancreas: ghiandola extramurale retroperitoneale formata da testa, collo, corpo, coda.
Pancreas esocrino: ghiandola a secrezione sierosa che produce succo gastrico.
Pancreas endocrino: formato da cellule epiteliali (α, β, γ).
Apparato endocrino: Meccanismo di comunicazione tramite ormoni (segnali chimici) prodotti dalle ghiandole endocrinecome ipofisi, tiroide, ipotalamo, surreni, pancreas, gonadi. Gli ormoni possono essere proteici, peptidici, lipidici.
ed eicosanoidi; esistono 3 meccanismi di interazione ormonale:- Endocrini: agiscono su cellule bersaglio lontane, attivata con segnali ormonali, nervosi emorali.
- Paracrini: agiscono su cellule bersaglio vicine.
- Autocrini: agiscono su propri recettori cellulari.
- Regolazione a feedback negativo: la concentrazione elevata di un ormone inibisce la sua ulteriore sintesi.
- Regolazione a feedback positivo: la concentrazione elevata di un ormone attiva la sua ulteriore sintesi.
- Coordina attività e metabolismo cellulare.
- Influenza i processi enzimatici.
- Neuroipofisi (posteriore): rilascia 2 ormoni sintetizzati nell'ipotalamo:
- ADH (ormone antidiuretico)
- Ossitocina
- Adenipofisi (anteriore): rilascia vari ormoni, tra cui:
- TSH (ormone tireostimolante)
- ACTH (ormone adrenocorticotropo)
- GH (ormone della crescita)
- PRL (prolattina)
- FSH (ormone follicolo-stimolante)
- LH (ormone luteinizzante)
antidiuretico): riduce la perdita di H2O dai reni in seguito ad emorragieo aumento di concentrazione di elettroliti nel sangue.
Ossitocina: stimola nell'uomo la contrazione della muscolatura liscia della prostata enella donna la contrazione dell'utero durante il parto.
272. Adenoipofisi (anteriore): divisa in 3 porzioni che rilasciano ormoni sotto il controllodell'ipotalamo:
Pars distalis.
Pars intermedia.
Pars tuberalis.
L'adenoipofisi produce ormoni ai quali corrispondono fattori di rilascio:
TSH (ormone tireotropo): rilasciato da TRH.
GH (ormone della crescita): rilasciato da GHRH.
LH (ormone luteinizzante): rilasciato da GNRH.
FSH (ormone follicolo stimolante): rilasciato da GNRH.
ACTH (ormone adrenocorticotropo): rilasciato da CRH.
MSH (ormone m