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PERITONEO E RETROPERITONEO
PERITONEO.
Abbiamo degli organi che sono circondati da peritoneo e degli organi che si trovano in spazi parzialmente delimitato dal peritoneo.
Nel primo caso parliamo di organi intraperitoneali, come l'intestino. Gli organi intraperitoneali devono comunque mantenere un
rapporto con la parete posteriore, questi rapporti sono formati da una doppia lamina di peritoneo. All'interno della doppia lamina
decorrono i vasi. Ovviamente insieme ai vasi passano i nervi e le vie linfatiche. I legamenti tengono gli organi connessi alle strutture
vicine. La situazione è abbastanza complessa, perché ogni organo ha una sua organizzazione del peritoneo. Questo dipende dallo
sviluppo dell'organo. Per completare la terminologia legata al peritoneo vediamo:
• legamenti in senso lato: tengono legati gli organi ad altre strutture
• meso: lega un organo alla parete superiore ed ha funzione trofica perché al suo interno scorrono i vasi sanguigni
• legamento in senso proprio: il peduncolo è molto breve, come i legamenti freno-colici.
• Epiploon: sono legamenti che tengono uniti due organi vicini.
Sono tutti legamenti con piccole differenze.
SVILUPPO EMBRIONALE.
In sezioni dell'addome in un feto vediamo, dopo le prime settimane, la vertebra, un tessuto che circonda la vertebra nel quale
riconosciamo l'abbozzo dei reni, davanti abbiamo una cavità celomatica in cui c'è l'abbozzo dell'intestino che è dritto e attraversa il
“corpo”. Questo abbozzo dell'intestino, che rappresenta ancora tutto il canale alimentare, è tenuto legato alla parete posteriore e alla
parete anteriore da dei mesi. C'è un mesogastrio dorsale, che unisce lo stomaco alla parete posteriore e un mesogastrio ventrale che lo
unisce alla parete anteriore. I reni sono fuori dalla cavità peritoneale. Si forma già lo spazio retroperitoneale. Lo spazio anteriore,
invece diventerà la cavità peritoneale. Questo però non avviene per tutta la lunghezza, ma solo fino a dove si incontra l'ombelico. La
parte successiva è dotata solo di un meso dorsale, non c'è più quello anteriore. La parte superiore nello sviluppo noi abbiamo il
differenziamento degli organi. Si viene a differenziare lo stomaco, pertanto lo stomaco si forma come una protuberanza che si
sviluppa e fa ruotare lo stomaco. La protuberanza si posiziona sempre più a sinistra fino ad assumere la posizione e la forma
consueta. Già riconosciamo una faccia anteriore e posteriore ricoperte da peritoneo. Una vola arrivati al mesogastrio nel suo spesso re
si forma l'abbozzo del pancreas e del fegato. Perciò de prendiamo il mesogastrio dorsale, che lega lo stomaco alla parete posteriore,
vicino allo stomaco si forma la milza e ancora più vicino allo stomaco si forma il pancreas. Nel mesogastrio ventrale si forma
l'abbozzo del fegato. Il fegato e gli epatociti provengono da cellule del setto intermedio che si posizionano intorno al setto vascolare
della vena ombelicale. Se lo stomaco ruota, l'abbozzo della milza si posiziona verso sinistra e il pancreas rimane più o meno al
centro. Si viene a formare uno spazio tra la faccia posteriore dello stomaco, la faccia anteriore del pancreas e la milza che si chiamerà
retrocavità degli epiploon o borsa omentale. Nella retrocavità rimane un foro, l'apertura corrisponde allo spazio tra lo stomaco e la
parete posteriore, che si chiama forame di Winslow che rimane per il resto tutta intrappolata. Il pancreas rimane appoggiato alla
parete posteriore, ma il foglietto del peritoneo che si trovava prima a destra del mesogastrio dorsale va a rivestire la faccia anteriore
del pancreas. Il tratto di mesogastrio dorsale che unisce il pancreas alla milza diventerà il legamento pancreatico-lienale. Quel tratto
che univa lo stomaco alla milza diventerà il legamento gastro-lienale. Se il pancreas rimane intrappolato dietro il peritoneo, anche il
duodeno avrà la stessa sorte. Nel mesogastrio ventrale si sviluppa il fegato e si sviluppa come una massa molto grossa che si sviluppa
di più a destra. Il mesogastrio ventrale che univa lo stomaco al fegato diventerà il piccolo epiploon. Il tratto di mesogastrio che va dal
fegato alla parete anteriore diventerà il legamento falciforme. Queste sono le modalità di sviluppo. Il pancreas si sviluppa da due
abbozzi: uno nel mesogastrio ventrale e uno nel mesogastrio dorsale. Quello ventrale si unisce a quello del mesogastrio dorsale, ecco
perché ci sono due dotti.
In realtà il discorso non è ancora completo. Soprattutto l'intestino nel tratto al di sotto del duodeno comincia a proliferare, si allunga e
formerà delle anse che si dispongono in un certo modo. La parte legata al mesogastrio posteriore andrà a formare il mesentere. Una
parte dell'intestino ruotando va a disporsi circolarmente e si fissa alla parete posteriore, sarà l'intestino crasso. In basso abbiamo una
proliferazione del legamento che è la parte rimanente del mesogastrio dorsale. Questo andrà a formare il grande omento. Inizialmente
c'è uno sfondato a fondo cieco contenuto nei due foglietti del grande omento, ma poi i foglietti si uniscono. Il grande omento, quindi,
è formato da 4 foglietti. Il mesocolon trasverso si forma per l'unione della lamina del mesogastrio dorsale con la lamina che è una
parte del mesentere. I due foglietti si uniscono e si forma il mesocolon trasverso. Davanti i quattro foglietti iniziali si fondono e si
appoggiano al colon trasverso e si uniscono anche a quel foglietto. Rimane solo la cavità degli epiploon e la parte che chiude lo
spazio al di sotto dello stomaco diventerà il legamento gastro-colico. Alla fine è TUTTO OVVIO -.-. se ragioniamo in questo modo
la cosa è un po' più comprensibile. Una cosa importante da dire è che dentro i legamenti ci passano i vasi. Adesso studiamo i vasi e
uno capisce perché i vasi stanno in un certo punto. Se guardiamo la parete anteriore dell'addome dall'interno vediamo che è tutta
rivestita dal peritoneo che è unita alla fascia che ricopre il muscolo trasverso dell'addome. In alto si continua sulla fascia del
diaframma, ma nella parte centrale abbiamo il legamento falciforme. Quando il legamento falciforme arriva al diaframma si apre e
continua con i legamenti coronarici. Il peritoneo parietale posteriore, invece, riveste il diaframma, ma in alto, in corrispondenza del
legamento coronari, delimita una parte del diaframma che rimane non rivestito e che comprende anche alla vena cava. In seguito
viene circondata dal fegato, proprio nel punto in cui non è ricoperto dal duodeno. Avremo un'altra interruzione al livello del
passaggio dell'esofago. Intorno all'esofago il peritoneo fa dei recessi che lo avvolgono e che si portano sullo stomaco. A sinistra
dell'esofago c'è un recesso che comprende la milza. Al di sotto dell'esofago c'è un'arteria che origina dal tronco celiaco e che è
l'arteria gastrica sinistra. Questa deve attraversare la retro-cavità degli epiploon e lo fa portandosi dietro il peritoneo. In questo punto
c'è una restrizione dello spazio. Vediamo sempre il peritoneo parietale posteriore che riveste il duodeno. C'è poi il punto di origine
del mesocolon trasverso. Nella parte sotto-mesocolica abbiamo le arti non ricoperte dal peritoneo che corrispondono al tratto
ascendente e discendente del colon.