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A volte sono molto
aderenti alla superficie
del colon, altre volte
hanno un pedunculo
lungo. Il contenuto è
di connettivo lasso,
adiposo, vasi e nervi, sono tessuti diversi: quindi
tecnicamente ognuno di questi è un piccolo organo connesso
ad un altro organo che è il colon.
Sono importanti perchè a volte il pedunculo è molto corto
mentre altre volte sono molto penduculate ed è possibile che
tra tutti avvenga una torsione che porta ad una necrosi che conduce a dolore addominale acuto.
Due caratteristiche da notare sul peritoneo:
capacità di assorbimento: liquidi, sostanze chimiche, farmaci
– capacità reattiva: è forte e avviene in condizioni normali durante lo sviluppo embrionale e
– fetale.
Schema di sviluppo: sono sezioni trasversali di un embrione, c'è una corda
dorsale che lascerà un residuo nei nuclei polposi della colonna vertebrale. C'è
una cavità addominale che è divisa in due parti da un setto che è un mesentere
primitivo, entrambe tappezzate da un peritoneo primitivo.
All'interno di questo setto si abbozzano degli organi: il
fegato, lo stomaco e posteriormente il pancreas e la
milza (tratto verde). Durante lo sviluppo aumentano di
dimensioni i vari organi e avviene una rotazione nel senso della freccia che
vista dell'alto è in senso orario: il fegato si sposta verso destra, lo stomaco
ruota, la doppia pagina peritoneale che contiene l'abbozzo della milza e del
pancreas forma una sorta di tasca.
Infine si vede il fegato come organo impari
fortemente asimmetrico, lo stomaco è collegato al
fegato da un epiploon (piccolo omento), infine quella piega peritoneale
forma una tasca che è la retrocavità degli epiploon. La milza viene a situarsi
molto lateralmente a sinistra, il pancreas invece si trova contro la parete
addominale ed è rivestito dal peritoneo solo sul davanti e nella parte
terminale della coda.
Come si vedono i diversi organi aprendo l'addome?
Si vede buona parte dei visceri nella parte bassa, al di sotto del
colon trasverso---> una sorta di grembiule detto grande
omento che ricopre le anse dell'intestino tenue e che si può
sollevare. Al di sopra si vede il colon trasverso sul cui si
inserisce il grande omento a destra il colon ascendente e a
sinistra il discendente. Il fegato, la cistifellea, lo stomaco è
stato tagliato per far vedere posteriormente il pancreas.
Se togliamo il grande omento vediamo le anse del tenue
mesenteriale.
Tagliamo le pieghe peritoneali in modo da lasciare solo gli
organi peritoneali: quinsi si stacca il colon. Resta il duodeno
che è sottoperitoneale, il pancreas.
Se togliamo tutto il
peritoneo, vediamo gli
organi senza rivestimento
peritoneali: es. Duodeno,
pancreas.
Figura a destra: sono stati
tolti tutti gli organi che
sporgono molto in cavità (Es. Quelli connessi con un meso),
quindi contro la parete addominale posteriore rimane solo un
nastro sottile contro la perete dove prima c'era il peritoneo. Sono
stati tolti poi tutti gli organi come il fegato che aderiscono alla
parete ma sporgono molto in cavità.
Sono rimasti in sede gli organi che sono molto incollati alla
parete come il duodeno, il pancreas, gli organi retroperitoneali, i
due reni, l'aorta, le due iliache, la cava inferiore, gli organi della
cavità pelvica come la vescica e il retto e l'utero.
Nella regione gialla a sinistra c'era il colon ascendente: infatti non c'è peritoneo perchè è stato
tagliato: si vede solo il connettivo della parete. Il colon trasvreso invece lascia un nastro molto
sottile.
L'intestino tenue mesenteriale non è rivestito dal mesentere ma dal peritoneo viscerale, il mesentere
lo collega soltanto.
Il peritoneo viscerale che si riflette in parietale sul fegato delimita una specie di rombo: questa area
corrisponde alla zona di aderenze del fegato indietro è circoscritta dal legamento coronario.
La parte alta del peritoneo è in buona parte aderente al diaframma.
La prima zona che vediamo è una specie di rombo dalla quale è stato staccato il fegato. Quest'area
romboidale sul fegato è circoscritta dall'area di riflessione del peritoneo. Guardando indietro il
fegato quindi vediamo delle zone rivestite da peritoneo che sono più lucenti. Sulla faccia posteriore
del fegato vediamo anche la vena cava inferiore.
Area di riflessione del legamento coronario: questo
rombo è un po' "stirato"--->legamento falciforme,
guardando il fegato di lato si vede in alto il diaframma e
il legamento falciforme che termina con un margine
libero (punto 4 dell'immagine in basso a destra) che
contiene un cordone che va fino a ciò che sulla parete
interna dell'addome corrisponde alla cicatrice
ombelicale.
Legamento
rotondo del
fegato: è uno dei tanti residui della circolazione fetale (da
vaso venoso diventa cordone connettivale punto 9 della
stessa immagine).
La pagina superiore del legamento coronario è pizzicata in
avanti e verso il basso: qui c'è l'inizio di un epiploon che è
il piccolo omento che dalla faccia interiore del fegato entra
nello stomaco e nel duodeno. (epatogastrico ed epatoduodenale).
Sottile zona di riflessione a destra della zona del fegato: epiploon pancreatico-ienale.
La linea invece indicata dalle frecce è un meso: il
mesocolon trasverso. Quindi il pancreas è in buona parte
contenuto in questo
meso.
La radice del
mesocolon trasverso
taglia dunque il
duodeno e anche il
pancreas, forma un
setto nella cavità
addominale: la parte
che sta sotto si dice
settore
sottomesocolico,
quella sopra si dice
settore
sopramesocolico. E' quindi come se tagliasse
perpendicolarmente l'addome (es. Il fegato è un organo sopramesocolico, il pancreas e il duodeno
sono in parte sopramesocolici e in parte sottomesocolici), quindi si tratta di terminologia.
Il grande omento è una specie di grembiule che si vede
aprendo l'addome, ha un bordo irregolare ed è connesso
in alto al colon trasverso e allo stomaco. Si trova in basso
al piccolo omento.
Il grande omento è il peritoneo viscerale che riveste la
faccia anteriore e quella posteriore dello stomaco,
scendono e risalgono, si fissano sul colon trasverso e qui
c'è una saldatura che forma una lamina che risulta dalla
fusione di 4 fogli peritoneali. Nello spessore contiene
lobuli di tessuto adiposo, lasso, vasi arteriosi e venosi.
C'è un piccolo recesso che è quello inferiore della
retrocavità dell'epiploon.
Scendendo vediamo sotto il mesocolon trasverso una
specie di riquadro detto: quadro colico. All'interno
troviamo delle anse intestinali che aderiscono al
connettivo mesenterico.
Zone di aderenza indicate con l'asterisco: colon
ascendente e discendente, sono delle aree ampie, dei nastri perchè i due colon sono rivestiti solo per
circa 2/3 della superficie della circonferenza dal peritoneo viscerale.
Se portiamo via i due colon, vediamo delle bande. Ascendente a sinistra e discendente a destra.
L'intestino crasso incomincia con il cieco dal cui si stacca l'appendice, poi il cieco si continua
direttamente con l'ascendente.
Il cieco è una specie di scodella: la lunghezza equivale al diametro, ed è tutta rivestita da peritoneo.
L'appendice può avere diverse posizioni: è rivestita dal peritoneo viscerale e in molti casi c'è una
piega che è un mese che la collega con la parete addominale posteriore che si chiama mesenteriolo.
In altri casi non c'è nessuna piega: l'appendice viene quindi semplicemente rivestita dal peritoneo
viscerale (come il dito di un guanto con un dito), normalmente è lunga 6 o 7 cm con il diametro di
una matita.
Per via di questa piega della mesoappendice si possono formare dei recessi e quindi spostare
l'appendice rendendola più o meno mobile.
Sempre nel quadro colico: il colon discendente continua nel colon
iliaco e colon pelvico. L'iliaco è quello che sta nell'ala iliaca (sinistra),
poi entra nella piccola pelvi dove si continuerà nel retto. Il colon
iliaco insieme a quello pelvico è detto sigma colon ed è collegato alla
parete da un mesosigma (nell'immagine a destra è segnato con la
freccia rossa).
La radice di questo sigmacolon ha una forma a V rovesciata: c'è un
recesso in basso e a sinistra.
L'intestino tenue ha una prima parte chè il duodeno che è
sopramesocolico, e si trova contro la parete e il peritoneo ne riveste
solo metà della circonferenza in avanti, il duodeno poi continua nella
parte successiva del tenue che è il digiuno e l'ileo. Digiuno + ileo
sono collegati alla parete addominale posteriore da un meso che è
detto mesentere: quindi parliamo di intestino tenue mesenteriale che
ha ampie possibilità di movimento.
Formano una matassa che si estende con il digiuno dall'ileo dove c'è
una piega detta: flessura duodeno-mesenteriale, poi sbocca nel cieco
con l'ultima parte che è l'ileo e qui c'è una valvola che si chiama
valvola ileociecale.
Il mesentere è fatto a ventaglio: la radice è lunga circa 12 cm e poi si
apre andando verso le anse intestinali. Il manico del ventaglio tagliato
è quella linea obliqua che troviamo nel quadro colico: è diretta dal
piano mediano verso il basso e a destra (vedi le frecce rosse
nell'immagine).
Parete addominale anteriore: in questa zona all'esterno abbiamo la cicatrice ombelicale, mentre
all'interno abbiamo il legamento rotondo del fegato che è un residuo della vena ombelicale fetale.
Non è l'unico residuo embrionale nel peritoneo.
Settore sopraombelicale della parete addominale anteriore: legamento rotondo.
Zona che si trova al di sotto del fegato: dalla faccia anteriore del fegato il peritoneo viscerale si
riflette e forma un epiploon: piccolo omento. Le due pieghe si aprono sullo stomaco rivestendone le
facce e poi il duodeno. Il piccolo omento è formato quindi da due foglietti
peritoneali e diviso nelle due parti gastrica e
duodenale e termina con un margine libero che è una
parte di un bordo di un foro, questo foro si chiama
epiploico o foro di Winslow ed è il foro che dà
accesso alla retrocavità dell'epiploon.
Quindi questo recesso della cavità peritoneale si trova
dietro al piccolo opiploon e dietro allo stomaco.
La retrocavità (nell'immagine a sinistra è indicata con
la stella)