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I mammiferi erbivori detti ruminati hanno lo stomaco diviso in 4 parti: rumine, reticolo, omaso e abomaso;
gli uccelli hanno due stomaci, uno ghiandolare e uno muscolare che ha funzione meccanica. Gli uccelli non
hanno denti, il cibo viene ingurgitato intero e sarà lo stomaco muscolare a triturare il cibo; i mammiferi
invece sono eterodonti; nei rettili i denti sono appuntiti o appiattiti. Alcuni platelminti non hanno apparato
digerente. La Bocca
1) Negli agnati: è presente una rima buccale circolare non articolata che si continua direttamente con la
cavita orale.
• Nei Missinoidi: la regione cefalica è caratterizzata dorsalmente dall'apertura impari della narice, che si
connette alla faringe grazie al canale naso-faringeo. La narice è circondata da due paia di tentacoli nasali.
Più ventralmente, la rima buccale circolare e delimitata da un vestibolo preorale, dotato di due paia di
tentacoli. Il vestibolo preorale è caratterizzato dalla presenza di un unico dentello palatino. Al fondo del
vestibolo preorale, la cavita orale è occlusa da una lingua armata di dentelli cornei; muovendosi avanti e
indietro la lingua funge da raspa.
• Nei Petromizonti: la rima buccale è delimitata da un disco buccale, circondato da un labbro circolare
sorretto da cartilagine e con l'orlo munito di cirri e papille. Che permettono alla bocca di funzionare da
ventosa.
2) Gli Gnatostomi: caratterizzati da una bocca articolata nella quale è possibile distinguere una mascella
dorsale ed una mandibola ventrale. L'arcata orale sostenuta da pezzi scheletrici è resa mobile da una
poderosa muscolatura e di norma provvista di denti di origine ecto-mesodermica, sia nella porzione della
mascella che nella porzione mandibolare.
-Negli Ittiopsidi: la cavita orale si continua con la faringe respiratoria costituendo l'unica cavità orofaringea
che si continua poi con un corto esofago. Nei pesci il pavimento della bocca è nella norma dotato di una
cosiddetta lingua primaria atta a permettere la deglutizione del cibo.
-Nei Tetrapodi non mammiferi: la rima buccale si apre direttamente nella cavità orofaringea ove è
presente una cosiddetta vera lingua. Nella parte anteriore della volta della cavità orale si aprono le narici
interne che permettono all'aria di essere inspirata e convogliata posteriormente. Dalla cavità orofaringea si
diparte l'esofago dorsalmente, e ventralmente la laringe che permette all'aria di entrare nella trachea.
-Nei Mammiferi: le labbra si connettono molto in avanti rispetto all'articolazione mascellare e si
costituiscono così le guance. Guance e labbra limitano anteriormente una nuova cavità, il vestibolo della
bocca, il cui confine posteriore è dato dalle arcate dentarie. La masticazione è di tipo eterodonte. Le
ghiandole salivare rilasciano un enzima detto ptialina, una amilasi che prevede una prima digestione
durante la formazione del bolo alimentare.
In tutti i tetrapodi sono presenti ghiandole orali, per lo più salivari, talvolta modificate per favorire la presa
del cibo o a scopo di difesa. I nomi delle ghiandole orali derivano dalla loro posizione, si tratta di ghiandole
pluricellulari le cui caratteristiche sono quelle tipiche degli organi parenchimatosi. In genere sono
ghiandole tubulo-acinose a secrezione mucosa sierosa o mista a secrezione merocrina.
I Denti
Nella maggior parte dei vertebrati i denti si rinnovano più volte durante la vita.
• Nei mammiferi di regola sono presenti due dentizioni ma ci sono alcuni mammiferi che fanno eccezione
e presentano un'unica dentizione. La forma dei denti è legata alla modalità di alimentazione. Salvo rare
eccezioni la dentatura dei vertebrati non mammiferi è omeodonte.
• Negli ittiopsidi possono essere appuntiti o arrotondati a seconda della dieta.
• Negli anfibi, maggior parte dei rettili e uccelli estinti sono conici
• In altri rettili sono appuntiti o appiattiti.
• Quasi tutti i mammiferi sono dotati di dentatura eterodonte, cioè denti di forma diversa concorrono a
formare le arcate dentarie. Lo schema generale è incisivi, canini, premolari, molari. Gli incisivi hanno una
forma conica a bordo tagliente e sono tipici di animali erbivori. I canini si differenziano dagli incisivi per la
loro forma a lancia che si adatta bene a lacerare la preda. Premolari e molari sono denti dotati di rilievi
conici atti alla triturazione del cibo. Esofago e Stomaco
Lo stomaco appare come una dilatazione dell'esofago. Tra l'esofago e lo stomaco e presente una
particolare valvola, il cardias o valvola cardiale, che controlla l'ingresso del cibo nella cavità gastrica, tra
stomaco e intestino si trova invece la valvola pilorica. La regione dello stomaco e caratterizzata dalla
presenza di tipiche ghiandole gastriche secernenti HCl e Pepsinogeno è detta regione del fondo. Nella
regione pilorica le ghiandole gastriche secernono esclusivamente muco. La forma dello stomaco è molto
variabile nei diversi vertebrati, in funzione delle caratteristiche alimentari: da una semplice dilatazione
dell'esofago, ad una ampia sacca ripiegata fino a strutture multicamerate (stomaco dei ruminanti). Nello
stomaco è presente la pepsina e acido cloridrico. Per difendersi dall'azione dell'acido cloridrico la mucosa
gastrica dev’essere costantemente rivestita da muco. Per far fronte a queste funzioni la mucosa dello
stomaco è caratterizzata da un epitelio di rivestimento cilindrico semplice a secrezione mucosa continua
che si approfonda in fossette gastriche al fondo delle quali sboccano le ghiandole gastriche.
Stomaco degli Uccelli:
Animali dotati di due stomaci:
-il primo, stomaco ghiandolare che corrisponde alla regione del fondo degli altri vertebrati ma ne differisce
tuttavia, in quanto grossi corpi ghiandolari localizzati nella sottomucosa sboccano con i loro dotti sul fondo
delle fossette gastriche. Nella mucosa sono presenti anche ghiandole tubulari semplici.
-il secondo stomaco è lo stomaco muscolare le cui ghiandole elaborano un secreto, la coilina, con
consistenza molto dura che formerà uno strato spesso. Questo stomaco, in cui gli uccelli introducono
spesso sassolini, svolge una funzione di digestione meccanica, tramite triturazione di cibo ingerito.
Stomaco dei Ruminanti:
Animali esclusivamente vegetariani che hanno la necessità di digerire la cellulosa per ricavarne alimenti
assimilabili. Non disponendo di enzimi in grado di degradare la cellulosa, affidano questo compito a batteri
e protozoi simbionti. Il loro stomaco presenta 4 concamerazioni: rumine, reticolo, omaso, abomaso. Le
prime 3 sono strutture di tipo esofageo con epitelio pavimentoso pluristratificato e hanno ghiandole a sola
secrezione mucosa e contengono i microorganismi simbionti. Il cibo ingerito viene accumulato nel rumine
per alcune ore e poi rigurgitato per essere rimasticato e deglutito, entra così nel reticolo poi omaso e
abomaso. Attraverso la fermentazione batterica gran parte della cellulosa viene trasformata in acido
acetico, acido butirrico ecc. Gli acidi sono facilmente assimilabili.
Intestino
Nell'intestino si realizza a gran parte della digestione chimica del bolo alimentare grazie agli enzimi
pancreatici e vi si verifica il massimo assorbimento di alimenti quali acqua e sali minerali.
È del tutto evidente che l'assorbimento sarà tanto più efficiente quanto più ampia sarà la superficie
assorbente. Uno dei sistemi più semplici per aumentare la superficie assorbente è quello di allungare
l'intestino.
-Intestino Ciclostomi: quasi rettilineo
-Intestino altri vertebrati: si allunga e ci sono dei ripiegamenti detti anse intestinali.
-Intestino ittiopsidi: vengono adattate due differenti strategie per aumentare la superficie assorbente:
1. ciclostomi, condroitti e condrostei: sollevano la mucosa e sottomucosa a formare una piega ad
andamento elicoidale che protrude nel lume dell'organo: la valvola spirale. Tale valvola manca del tutto nei
telostei
2. nei tetrapodi l'intestino si allunga moltissimo vengono distinti due tratti: tenue e crasso. Quest'ultimo
finalizza al riassorbimento dell'acqua.
-In tutti i vertebrati: la mucosa dell'intestino è rivestita da un epitelio cilindrico i cui elementi,
enterociti, hanno la membrana apicale sollevata in lunghi microvilli fittamente stipati. Gli enterociti sono
cellule a funzione assorbente. L'ultimo tratto dell'intestino in anfibi rettili e uccelli si apre in una ampia
cavità comunicante con l'esterno cui confluiscono anche le vie urinarie e genitali: la cloaca.
Nei mammiferi eteri manca una cloaca e l'intestino si apre all'esterno con il retto. Per aumentare al
massimo la superficie assorbente negli Uccelli e nei mammiferi compaiono i villi intestinali, sollevamenti
digitiformi della mucosa con un asse connettivale ricco di capillari. I villi intestinali aumentano di milioni di
volte la superficie assorbente dell’intestino di queste due classi.
Ghiandole Annesse
Il Fegato:
Il fegato e la più grande ghiandola presente nei vertebrati. Riceve due importanti vasi: la vena epatica che
porta il sangue refluo dall'intestino al fegato, e l'arteria epatica che porta il sangue ossigenato.
Funzioni: produzione bile che attraverso il dotto epatico e coledoco vengono immessi nel duodeno;
funzione di Regolazione della glicemia, funzione di sintetizzare molte proteine plasmatiche oltre che
svolgere anche l’importantissima funzione ematopoietica che consiste quindi nella formazione delle cellule
del sangue. Nonostante sia una ghiandola esocrina ha una struttura cordonale probabilmente originatesi
da una primitiva struttura tubulare.
• Nei Ciclostomi: mantiene la sua primitiva struttura di ghiandola tubulare con tubi molto ramificati. Il
secreto biliare viene rilasciato nel lume dei tubuli, mentre esternamente alla parete dei tubuli decorrono i
sinusoidi epatici.
• Nei pesci gnatostomi e nei bassi tetrapodi la struttura tubulare è già stata perduta ed il
parenchima epatico è organizzato in cordoni ampiamente collegati. Il passaggio dalla struttura tubulare a
quella cordonale sarebbe da ricercarsi in una progressiva riduzione degli epatociti.
• Nei Mammiferi: il parenchima epatico assume una struttura ben definita. I cordoni di epatociti sono
ordinati in lamine. Un lobulo epatico in sezione ha una forma poligonale e ad ogni suo angolo si crea uno
spazio connettivale in cui si possono apprezzare un ramo della vena porta, un ramo dell'arteria epatica, un
dotto biliare e un vaso linfatico. Nel centro del lobulo è localizzata la vena centrolobulare. I cordoni di
epatociti sono disposti a raggiera dalla periferia al centro del lobulo e tra un cordone e l'altro scorrono i
sinusoidi epatici. Le pareti dei sinusoidi sono fenestrate ed un sottile spazio, lo spazio di Disse, separa la
parete del sinusoide dag