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Milza

Milza è l'organo linfatico di dimensioni maggiori. Si estende dalla IX alla XI costa di sinistra, lungo il margine laterale dello stomaco, cui è connessa tramite un'ampia lamina peritoneale che forma il legamento gastrosplenico.

Funzioni della milza:

  • rimuovere le cellule del sangue anomale tramite fagocitosi
  • accumulare ferro derivante dal riciclaggio dei globuli rossi
  • dare l'avvio alla risposta immunitaria mediata dai linfociti T e B in seguito a contatto con gli antigeni presenti nel sangue circolante.

La milza è incuneata tra stomaco, rene sinistro e muscolo diaframma. L'arteria splenica, la vena splenica e i vasi linfatici che drenano la milza sono visibili in corrispondenza dell'ilo.

Apparato respiratorio

L'apparato respiratorio facilita lo scambio di gas tra l'aria e il sangue. Il sangue circolante trasporta ossigeno dai polmoni ai tessuti periferici; accoglie l'anidride carbonica prodotta dai tessuti e la...

trasportano e riscaldano l'aria inspirata) e vie aeree inferiori (conducono l'aria ai polmoni) - naso (filtraggio, riscaldamento e umidificazione dell'aria) - faringe (congiunzione tra le vie aeree superiori e inferiori) - laringe (contiene le corde vocali) - trachea (conduce l'aria ai polmoni) - bronchi (ramificazioni della trachea) - polmoni (sede degli scambi gassosi) - diaframma (muscolo che regola la respirazione) PATOLOGIE - raffreddore (infiammazione delle vie respiratorie superiori) - bronchite (infiammazione dei bronchi) - polmonite (infiammazione dei polmoni) - asma (restringimento delle vie respiratorie) - enfisema (danneggiamento dei tessuti polmonari) PREVENZIONE - evitare l'esposizione a sostanze irritanti - smettere di fumare - mantenere un ambiente pulito e ben ventilato - praticare regolarmente attività fisica - seguire una dieta equilibrata e ricca di antiossidanti CURA - farmaci per alleviare i sintomi (es. antistaminici, broncodilatatori) - terapia respiratoria (es. esercizi di respirazione) - antibiotici (in caso di infezioni batteriche) - interventi chirurgici (in casi gravi o di emergenza)

riscaldano e umidificano l'aria) → naso, cavità nasali, seni paranasali e faringe – vie aeree inferiori (l'aria raggiunge gli alveoli polmonari) → laringe, trachea, bronchi e polmoni

VIE AEREE SUPERIORI

NASO E CAVITÀ NASALI

L'aria entra nell'apparato respiratorio attraverso le due narici, che rappresentano l'ingresso alle cavità nasali. Il vestibolo nasale, la porzione iniziale della cavità nasale, è rivestito da epitelio squamoso stratificato che si continua con quello della cute. All'interno dell'epitelio del vestibolo sono presenti peli ruvidi che si estendono fino alle narici, e hanno il compito di intrappolare particelle di grosse dimensioni come sabbia, polvere, impedendone l'entrata nelle cavità nasali. La cavità nasale si estende dalle narici (apertura verso l'esterno della cavità nasale) alle coane (rappresentano l'apertura verso la faringe). Il setto nasale

divide le cavità sagittalmente in due parti simmetriche (dx e sx). La porzioneanteriore è completata da cartilagine ialina che funge da supporto al dorso e all’apice del naso.

Le secrezioni mucose prodotte nei seni paranasali, insieme alle lacrime drenate dai dottinasolacrimali, aiutano a mantenere la superficie delle cavità nasali umida e pulita.

La porzione superiore delle cavità nasali (regione olfattiva) è composta da:

  1. superficie inferiore dell’etmoide
  2. porzione superiore del setto nasale
  3. cornetti nasali superiori dell’etmoide

I cornetti nasali superiore, medio e inferiore sporgono verso il setto nasale delle pareti lateralidelle cavità nasali. Per passare dal vestibolo alle coane, l’aria circola tra i cornetti adiacenti, attraverso i meati superiore, medio e inferiore. I meati sono strette insenature, l’aria che entra rimbalza sulle superfici delle conche e assume un moto vorticoso che mette a contatto

Le particelle in essa contenute con il muco. Questa turbolenza prolunga il tempo per il riscaldamento e l'umidificazione dell'aria in entrata.

Il pavimento delle cavità nasali è costituito dal palato duro osseo che separa la cavità orale dalle cavità nasali. Il palato molle si estende posteriormente al palato duro e segna il confine tra la rinofaringe e il resto della faringe.

Funzioni della cavità nasale:

  • pulisce l'aria
  • umidifica e riscalda l'aria
  • contiene l'epitelio olfattivo
  • contribuisce a determinare il suono della voce (cavità nasale e seni paranasali fungono da camera di risonanza per la fonazione)

FARINGE

In comune fra apparato respiratorio e digerente, si estende dalle coane fino all'ingresso di trachea ed esofago. È connessa all'apparato respiratorio mediante la laringe e all'apparato digerente mediante l'esofago.

È divisa in 3 regioni:

  1. Rinofaringe
  2. → È porzione superiore della faringe. Localizzata posteriormente alle coanee superiormente al palato molle. Il palato molle è una lamina composta da muscolo e tessuto connettivo che termina con l'ugola. Il palato molle impedisce al bolo alimentare di risalire nella rinofaringe e quindi nella cavità nasale. Nella rinofaringe si aprono gli tube uditive orifizi delle che lo collegano con l'orecchio medio, consentendo così l'equilibrio pressorio fra l'aria contenuta nella tuba e l'aria esterna. Sulla superficie tonsilla posteriore della rinofaringe è presente la faringea/adenoide, che esplica funzioni difensive nei confronti delle infezioni. È rivestita da un tipico epitelio respiratorio.

    2. Orofaringe → si estende dal palato molle all'epiglottide. La cavità orale si apre nell'orofaringe attraverso l'istmo delle fauci. Al confine tra orofaringe e rinofaringe, l'epitelio cambia e diviene

    epitelio pavimentoso stratificato.Il margine posteriore del palato molle sostiene l'ugola: comprende due archi muscolari,l'arco palatoglosso e l'arco palatofaringeo. Una linea curva che connette gli archipalatoglossi e l'ugola costituisce il confine delle fauci.

    3. Laringofaringe → si estende dall'epiglottide all'esofago e decorre posteriormente allalaringe. Forma una doccia intorno alla cartilagine tiroidea della laringe, fungendo daparete posteriore. La faringe è composta da tessuto muscolare striato e volontario(cotrittore superiore, medio ed inferiore). Le fasce muscolari sono a forma di Ʌ. Ogniregione si contrae una dopo l'altra in modo tale da far proseguire il bolo alimentareverso l'esofago.

    VIE AEREE INFERIORI

    LARINGE si estende dalla base della lingua alla trachea. È connessa superiormente allo ioide damembrane e muscoli ed è costituita da un'impalcatura esterna di cartilagini collegate damuscoli e legamenti.

    Cartilagine tiroidea → incompleta posteriormente. La fusione delle due lamine che la compongono è diversa a seconda del sesso, nell’uomo è più prominente e forma il pomod’Adamo. L’incisura della cartilagine tiroidea presenta un importante punto di repere. La cartilagine tiroidea e la cartilagine cricotiroidea sono collegate da un’articolazione cartilaginea con cavo articolare. A livello dell’articolazione si inserisce l’epiglottide, cartilagine elastica a forma di foglia che si muove quando lo ioide sposta in avanti la cartilagine tiroidea che a sua volta fa muovere l’epiglottide mediante il legamento tiroideo.

    2. Cartilagine cricotiroidea → posta inferiormente alla cartilagine tiroidea. È l’unica cartilagine completa della faringe e ha la forma di un anello con castone, il castone è posto posteriormente. Dal momento che la cartilagine cricotiroidea non ha bisogno di una chiusura posteriore, la laringe

    termina subito dopo la cartilagine tiroidea.

    3. Aritenoidi e Corniculate → cartilagini pari per la fonazione

    Nel vestibolo sono presenti le corde vocali, corde tendinee/pliche che si muovono per il passaggio dell’aria. (muscoli striati tendono le pliche)

    APPARATO DIGERENTE

    L’apparato digerente va inteso come un grande tubo che va dalla cavità orale alla cavità anale. È una struttura inizialmente assile, quindi longitudinale rispetto all’asse corporeo. formato dal tubo digerente che si estende dalla bocca all’ano e dai suoi organi accessori associati, principalmente ghiandole.

    Le regioni del tratto digestivo includono:

    1. cavità orale con organi accessori (ghiandole salivari e tonsille)
    2. faringe
    3. esofago
    4. stomaco
    5. intestino tenue, formato da duodeno, digiuno, ileo + organi accessori (fegato, colecisti e pancreas)
    6. intestino crasso, formato da cieco, colon, retto e canale anale
    7. ano

    FUNZIONI

    • ingestione
    • masticazione
    • propulsione

    (movimento del cibo da una porzione ad un'altra del tratto digestivo) →comprende: la deglutizione (muove il bolo dalla cavità orale all'esofago), la peristalsi(responsabile del trasporto del materiale attraverso la maggior parte del tubo digerente; le contrazioni peristaltiche avvengono in onde peristaltiche, che consistono in un'onda di rilassamento della muscolatura circolare davanti al bolo, seguita da un'onda di forte contrazione dietro il bolo) e i movimenti di massa (contrazioni che spostano il materiale dal crasso all'ano).

    - mescolamento → alcune contrazioni non spingono il cibo, ma lo muovono avanti ed indietro per mescolarlo con le secrezioni digestive e ridurlo in pezzi più piccoli (contrazioni segmentali nell'intestino tenue).

    - secrezione → il cibo si muove lungo il tratto digestivo e viene mescolato con le secrezioni che lo lubrificano, rendono liquido e digeriscono.

    - digestione → degradazione di grosse

    Formattazione del testo

    molecole organiche nelle loro componenti minime. La digestione meccanica coinvolge la masticazione e il rimescolamento del cibo, invece la digestione chimica avviene grazie agli enzimi digestivi secreti lungo il tubo digerente.

    assorbimento → passaggio delle molecole attraverso le pareti del tubo digerente e la loro immissione nel sistema circolatorio e nel sistema linfatico.

    eliminazione → i prodotti di scarto della digestione vengono rimossi dal corpo

    ISTOLOGIA DEL TUBO DIGERENTE

    Il tubo digerente è formato da 4 strati principali:

    1. tonaca mucosa → strato più interno, composto dall’epitelio di rivestimento, lamina propria di tessuto connettivo lasso, muscolaris mucosae (sottile strato di muscolatura liscia). In molte sedi l’epitelio si estende molto profondamente nella lamina propria per formare le ghiandole e le cripte intestinali.
    2. tonaca sottomucosa → spesso strato di tessuto connettivo contente nervi, vasi
Dettagli
A.A. 2020-2021
107 pagine
SSD Scienze biologiche BIO/16 Anatomia umana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher appunti__infermieristica di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Anatomia infermieristica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Brescia o del prof Fabene Paolo.