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Estratto del documento

LINGUA:

È un organo muscolo-membranoso (componente muscolare + rivestimento mucoso). Si ancora nel pavimento faringeo e si attacca all’osso ioide.

Ha notevole sensibilità tattile, termica e dolorifica.

Organo della masticazione, del gusto e della fonazione.

L’epitelio è pavimentoso pluristratificato più o meno cheratinizzato a seconda dell’area della lingua.

Composto da 3 parti:

  • Apice: porzione libera, ha una faccia dorsale e una ventrale. È la parte più craniale.
  • Corpo: porzione posteriore all’apice, parte fissa, ha solo una faccia dorsale. Si solleva in un rilievo detto tono linguale, davanti al quale si nota una depressione, fossa linguale.
  • Radice: parte più caudale, fissa.

Recessi sottolinguali laterali: lateralmente alla lingua, troviamo dei recessi che sono la continuazione del pavimento della bocca (il pavimento, occupato dalla lingua, si riduce a stretti “canali” alla base dei margini.

laterali della lingua).

Solco linguale: depressione mediana che attraversa longitudinalmente la lingua (cane e cavallo +evidente).

Muscolatura:

Intrinseca: funzione di deformare la lingua

Estrinseca: funzione di muovere la lingua

m. genioglosso: protrattore della lingua

m. stiloglosso: tira la lingua in alto e indietro durante la deglutizione

m. ioglosso: appiattisce la lingua

Scheletro della lingua: tessuto connettivo denso collagene fibroso che forma un sistema di ancoraggio formato dal setto linguale, a ridosso della faccia dorsale che si dispone a T che si continua in una lamina orizzontale, l'aponeurosi linguale.

Nel cavallo il setto linguale è cartilagineo, la cartilagine della lingua.

Nel cane forma un cordoncino duro detto glissa.

Innervazione:

n. ipoglosso (XII) motilità

n. linguale dalla branca mascellare del trigemino (V) sensibilità generale

n. intermedio faciale (VII) sensibilità generale e gustativa del corpo

n. glossofaringeo (IX) e n.

vago (X) sensibilità generale e gustativa della radice
Papille: si trovano sul dorso della lingua. Sono di vario tipo:
  • Filiformi: (tipo fili d’erba) rendono vellutata la superficie;
  • Fungiformi: sull’apice della lingua e sui margini laterali. Possono avere qualche calice gustativo;
  • Coniche: cheratinizzate nel gatto rendono la superficie ruvida;
  • Lenticolari: (tipo cubettini) sul rilievo linguale, aiutano nella masticazione;
  • Circumvallate: (tipo collinette circondate da un fossato) al limite tra corpo e radice.
Cavallo, coniglio, maiale: 2 x lato. Carnivori: 2/3 per lato. Ruminanti: numerose, formano una Vaperta verso avanti. Nel loro epitelio hanno i calici gustativi.
Foliate: sul margine laterale della radice. Il loro sviluppo è inversamente proporzionale a quello delle circumvallate.
Ruminanti: assenti. Equini, coniglio, cane: si vedono bene.
I calici gustativi sono i recettori del gusto. Si trovano nell’epitelio delle papille.

circumvallate e foliate. Sono cellule sensoriali di natura epiteliale (non nervosa) e si mettono in contatto con fibre nevose congiunzioni citoneurali. La loro estremità apicale converge in un piccolo canale che si apre verso l'esterno, il canale gustativo o polo gustativo. Il polo gustativo è occupato da modificazioni della membrana apicale, i peli gustativi. Essi vengono eccitati dalle sostanze presenti sulla saliva. Per far sparire il gusto di una sostanza, essa deve essere diluita. Per questo nella tonaca propria delle papille ci sono ghiandole gustative sierose pure.

DENTI: Sono organi della masticazione e di difesa/offesa. Di fiodonti: animali che hanno due dentature, una prima dentatura da latte, decidua e una seconda dentatura permanente. Gli animali di nostro interesse sono di fiodonti. Nella dentatura permanente (in quella da latte non ci sono) compaiono i molari, denti detti monofisari, ovvero che compaiono una volta sola. Eterodonti: gli animali domestici sono eterodonti,

ovvero i denti variano per numero, forma e disposizione. In opposizione ad animali omodonti, come i cetacei, che hanno denti tutti uguali. Inoltre i denti variano in base a età, sesso, specie e abitudini alimentari. In base alle abitudini alimentari: - Carnivori Secodonti: denti con faccia masticatoria o di occlusione tagliente. - Onnivori, Erbivori Bunodonti: denti con la faccia masticatoria formata da tubercoli appiattiti per triturare. Formula dentaria: Indica il numero di denti riferito ad un'emiarca. Il numero di denti varia a seconda dell'età e della specie. Cavallo: 3I 1C 4P 3M Bovino: 0I 0C 3P 3M Suino: 3I 1C 4P 2M Cane: 3I 1C 3P 1M Gatto: 3I 1C 3P 3M Ruminanti: mancano i canini e gli incisivi superiori. Essi sono sostituiti da un cercine fibrocartilagineo detto cuscinetto dentale. Cavallo: i 3 incisivi hanno nomi specifici, picozzi, mediani, cantoni (dal piano sagittale alla lateralità). Il canino,

Presente solo negli stalloni è detto scaglione. Carnivori: l'ultimo premolare superiore e il primo molare inferiore sono molto grossi e sono detti dentefelino. I denti presentano diverse facce:

  • Faccia esterna o vestibolare: faccia che guarda verso il vestibolo della bocca;
  • Faccia interna o linguale;
  • Faccia masticatoria o di occlusione;
  • 2 facce di contatto: faccia mesiale: faccia orale tra dente e dente; faccia distale: faccia aborale tra dente e dente.

La mucosa orale circostante è detta gengiva.

Struttura:

I denti sono infissi in una cavità ossea della alveolo tramite il legamento periodontale, dei fasci di connettivo fibroso che saldano la parte infissa del dente alle pareti dell'alveolo.

Nei denti si distingue:

  • Parte libera: visibile, corrisponde alla corona clinica;
  • Parte infissa: non visibile, infissa nell'alveolo, corrisponde alla radice (rivestita da cemento) e in alcune specie alla corona anatomica;
  • Colletto: sorta di strozzatura

tra corona e radice, presente negli incisivi dei ruminanti e negli incisivi da latte degli equini.

Diversi strati:

  • Camera pulpare: camera interna che contiene la polpa dentaria, un connettivo immaturo che accoglie vasi e fibre dei rami alveolari del n. trigemino (V).
  • Dentina o avorio: strato che compone il dente, sia nella parte libera che in quella infissa. La dentina non è un tessuto, non è formata da cellule. È un secreto mineralizzato delle cellule della camera pulpare. Ha una durezza paragonabile e quella dell'osso.
  • Smalto: non è un tessuto, ma è un derivato epiteliale secreto dall'epitelio interno dell'organo dello smalto. Riveste la corona. È più duro dell'osso, è il tessuto più duro dell'organismo. È formato da lunghi cristalli di idrossiapatite, prismi dello smalto, separati tra loro da materia interprismatica. La morfologia e il decorso dei prismi dello smalto è un
carattere differenziale di specie. Cemento: deriva dal mesenchima circostante ed è una varietà di tessuto osseo semplificato, meno mineralizzato. Riveste la radice del dente. Ha delle cellule, i cementociti (analogo degli osteociti dell'osso). È meno duro dell'osso. La secrezione di smalto può continuare per tutta la vita, quindi il dente sarà privo di radice, perché per definizione lo smalto riveste solo la corona. Il dente quindi è in continuo accrescimento (zanne del verro, denti di roditori e coniglio); può arrestarsi precocemente o tardivamente. L'accrescimento è limitato nel tempo (denti brachiodonti dei ruminanti e ipselodonti nell'equino). - radice: porzione rivestita da cemento; - corona anatomica: porzione di dente rivestita da smalto; - corona clinica: porzione di dente libera e visibile. Nei denti ad accrescimento continuo (zanne del verro, denti dei lagomorfi), la corona clinica e la corona anatomica non corrispondono: una parte

più o meno lunga della corona (=porzione di dente rivestita da smalto) è mantenuta nell’alveolo, non è visibile. Non esiste una vera e propria radice (=porzione di dente non rivestita da smalto, ma eventualmente da cemento), anche la parte infissa è rivestita da smalto (=corona anatomica). Questo tipo di denti sono soggetti a largo consumo.

denti ad accrescimento limitato: (bovini, brachiodonti) c’è una vera e propria radice.

denti ad accrescimento intermedio: (ipsodonti del cavallo) la radice c’è ma è limitata, la corona anatomica è più lunga della radice.

Odontogenesi:

  1. L’epitelio orale prolifera nel mesenchima sottostante formando una struttura a campana, l’organo dello smalto. Tra l’epitelio esterno e l’epitelio interno che formano la struttura a campana, è interposto un tessuto inutile detto reticolo stellato.
  2. Le cellule dell’epitelio interno si differenziano in

adamantoblasti (o ameloblasti) che secernono smalto verso l'interno.

Nel mesenchima che occupa la primitiva cavità pulpare compaiono gli odontoblasti che producono dentina (avorio) verso l'esterno (inteso verso l'epitelio interno, non verso la cavità pulpare).

Gli odontoblasti che tappezzano la parete della camera pulpare spingono prolungamenti citoplasmatici nello spessore della dentina che una volta indurita li accoglie in dei canalicoli. I prolungamenti degli odontoblasti nei canalicoli dentinali si dicono fibre del Tomes.

Lo smalto e la dentina vengono così a contatto - giunzione amelo-dentinale.

Per addensamento del mesenchima circostante l'organo dello smalto, si forma il cemento.

Dopo l'eruzione, l'epitelio esterno dell'organo dello smalto viene asportato coi primi atti masticatori. La superficie masticatoria può presentare delle bozzellature o delle cavitazioni che si spingono all'interno.

esempio negli incisivi del cavallo si formano i cornetti dentari, incisure che si scavano nella corona. Queste cavità si riempiono di cemento. Perciò la parete di queste cavità è formata da smalto, molto più duro, mentre l'interno da cemento, meno duro. Il consumo dei cornetti avviene quindi in modo disomogeneo: sporge una cresta di smalto ai lati (puntine nel cavallo). Denti più giovani hanno cornetti più profondi, denti più consumati hanno cornetti sempre meno visibili.

GHIANDOLE SALIVARI:

Ghiandole salivari minori:

Sono ghiandola intraparietali. Si trovano nello spessore di quasi tutta la mucosa orale. Sono ghiandole tubulo-acinose composte a secrezione generalmente mista.

Ghiandole salivari maggiori:

PAROTIDE MANDIBOLARE SOTTOLINGUALE

MONOSTOMATICA POLISTOMATICA

Secrezione Sierosa mista Mista

Dotto Sbocca nel vestibolo della Nella caruncola Nella carunco

Dettagli
A.A. 2018-2019
29 pagine
1 download
SSD Scienze agrarie e veterinarie VET/01 Anatomia degli animali domestici

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher carlottaiaglitsch di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Anatomia degli animali domestici e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Sassari o del prof Farina Vittorio.