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STORIA DEL BENE CULTURALE
DATAZIONE E SVILUPPO (CENNI STORICI): Questa zona viene storicamente identificata come l'area di Porta Sempione: la
prima delle nuove cinque porte più recenti di Milano, realizzata nell'ampio piazzale retrostante la piazza d'Armi del Castello, come
ingresso trionfale alla città dalla Francia. Posta a nord-ovest della città, si costituisce di due caselli daziari e del monumentale Arco
della Pace, realizzato dal Cagnola. Sorge al centro dell'attuale piazza Sempione, alle spalle dell'omonimo parco, all'imbocco
dell'Asse del Sempione.
In epoca Romana una Porta Giovia era già presente nelle prima mura milanesi, edificate, probabilmente, sotto il principato di
Ottaviano Augusto e si trovava in fondo alla attuale Via San Giovanni sul Muro, forse dalla parte verso via Cusani. La Porta si
apriva verso l'importante strada verso Castelseprio ed il suo contado. All'esterno delle mura erano ospitati, in linea con la tradizio-
ne romana, edifici sepolcrali che hanno lasciato traccia di sé attraverso alcune lapidi reimpiegate nella costruzione di chiese quali
San Carpoforo (in Brera) e la vicina basilica di San Simpliciano (lungo corso Garibaldi).
In epoca medievale invece, della porta romana non rimane alcuna traccia se non il toponimo S. Giovanni al muro
rotto, che sembra suggerire la sopravvivenza, nei secoli, di tracce dell’antica fortificazione. La porta venne,
sicuramente, conservata nell'impianto della "cinta dei terraggi" (perché costituita da un terrapieno) realizzata solo a
partire dal 1155, nonché delle nuove mura del 1171, successive alle devastazioni del Barbarossa. Essa venne
avanzata verso nord, sino all'altezza dell'attuale Rocchetta all'interno del Castello. L'edificio, oggi, non è più
rintracciabile a motivo delle intense trasformazioni subite dall'area a seguito della costruzione della Rocca di Porta
Giovia, tra il 1358 e il 1368. Sotto Filippo Maria Visconti esso divenne residenza di città del duca e venne, quindi,
trasformata in un vero e proprio castello con pianta quadrangolare, con attorno un nuovo fossato e difeso da due
doppi ponti levatoi: uno verso la città, l'altro verso il Seprio. L'area retrostante, verso la campagna, venne trasformata
in una tenuta boschiva per facili battute di caccia Da questo momento, la storia della porta si confonde interamente
con quella del Castello Sforzesco. Essa rinacque metaforicamente con l'edificazione, all'inizio dell'Ottocento,
dell'Arco della Pace del Cagnola. Da Porta Giovia uscì la sera del 22 marzo 1848 l'esercito austriaco del
feldmaresciallo Josef Radetzky, sconfitto dai milanesi alle cinque giornate.
L'Arco della Pace è un arco trionfale di Milano facente parte della antica Porta Sempione, situato nel centro della vasta
area di piazza Sempione. L'opera venne progettata da Luigi Cagnola. I lavori iniziarono nel 1807, vennero diretti
dallo stesso Cagnola e supervisionati da Domenico Moglia, Nicola Pirovano, Francesco Peverelli e Bai Gio Battista,
sotto la spinta del comune di Milano e di Napoleone. L'opera era oramai a due terzi e diverse statue erano già
terminate, come quelle della Storia e della Poesia, eseguite dal neoclassico Luigi Acquisti, quando, con la caduta
del Regno Italico, il progetto venne abbandonato. Solo nel 1826 venne ripresa la riedificazione dell'edificio
sotto l'imperatore asburgico Francesco I d'Austria, che lo
dedicò alla pace che aveva riunito le diverse potenze
europee nel 1815.
Dopo la morte di Luigi Cagnola, avvenuta nel 1833, la
direzione dei lavori passò nelle mani di Carlo Giuseppe
Londonio che lo completò nel 1838, in tempo perché
alla cerimonia di inaugurazione partecipasse
Ferdinando I, Imperatore d'Austria e re del Lombardo-
Veneto.
L'8 giugno 1859, quattro giorni dopo la vittoria di
Magen- ta, vi fecero il loro ingresso trionfale in Milano
Napoleone III e Vittorio Emanuele II, fra le acclamazioni
della folla.
ALTERAZIONI/MODIFICHE: L'ultimo restauro è stato
effettuato tra il 1996 e il 2003, per volontà dell'ammini-
strazione comunale. Esso ha compreso parco Sempio-
ne, il Castello Sforzesco e piazza Sempione, e
ha permesso il rifacimento delle strade conferendo
alla piazza e alla via antistante l'odierno aspetto e
“Nuovo panorama geometrico - ortografico - pittoresco di Milano” stato di conservazione.
Leone Zucoli, 1844
4 IL BENE ALLO STATO ATTUALE
PROPRIETARIO ATTUALE (PUBBLICO O PRIVATO, O…) E CHI LO GESTISCE: L'attuale proprietario del bene il
Comune di Milano, ed è l'ente stesso che lo gestisce
UTILIZZO ATTUALE ED UTILIZZI PRECEDENTI: Storicamente la piazza ha sempre avuto funzione di rappresentan-
za, proprio per il suo collegamento di retto con l'ex piazza d'armi, l'attuale parco Sempione, e con il castello Sforzesco,
nonchè per la presenza dell'Arco della Pace. Allo stato attuale essa rappresenta invece un polo attrattivo dal unto di
vista ricreativo per gli abitanti del quartiere e non solo.
DESCRIZIONE DEI MATERIALI COSTRUTTIVI, TECNICHE COSTRUTTIVE, DEGRADI: I materiali che vanno a
caratterizzare questa piazza sono quelli utilizzati per le varie pavimentazioni, come descritto precedentemente. Non
vengono rilevate particolari forme di degrado, proprio per le recenti risistemazioni.
STATO DI CONSERVAZIONE E INTERVENTI IN ATTO: Il bene oggetto di studio si trova in un buono stato di conserva-
zione, sia per quanto riguarda le varie pavimentazioni della piazza e della via antistante, sia per quanto riguarda gli
edifici che si affacciano direttamente su di essi. Anche l'Arco della pace presenta un ottimo stato di conservazione.
L'unico elemento non perfettamente conservato è rappresentato dai due edifici laterali all'Arco, che attualmente
sono in fase di restauro.
RAPPORTO CON IL CONTESTO, SISTEMA IN CUI È INSERITO: Piazza Sempione si inserisce in un contesto
urbano molto particolare. Da un lato si collega al parco Sempione, andando a chiudere e a fare da cornice a
quest’area verde che si trova proprio nel centro della città. Dall’altro lato invece, va a costituire, insieme al tratto
iniziale di corso Sempione, uno snodo fondamentale per la vita degli abitanti del quartiere e non solo, a livello sociale
e culturale, e va a connettersi ad un tessuto urbano costituito da strade a traffico limitato che separano questo luogo,
ben riparato, da via Canonica, una strada molto trafficata e dallo scorrimento veloce.
STATO DI UTILIZZO, FLUSSI: Una particolarità di questo luogo e la differenza di utilizzo e di flussi che va a interessare
la piazza e la via antistante di giorno e di sera. Durante le ora diurne corso Sempione viene utilizzato come luogo di
passaggio per raggiungere la piazza, vista come luogo d'incontro a livello sociale o come elemento di accesso al parco
retrostante. Di sera invece i ruoli si invertono, il ruolo della piazza passa in secondo piano poichè il luogo dello stare,
dell'incontro sociale e ricreativo, è lo stesso corso Sempione. 5