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Impegno civile di Alfieri
Gli elementi che dimostrano il successo riscosso da Alfieri alla fine del Settecento furono le sue tragedie che in seguito furono ristampate moltissime volte per tutto il secolo successivo.
Da entrambe le descrizioni di Ugo Foscolo e Leopardi scaturisce nella persona dell'Alfieri un animo combattivo, devoto alla patria, tanto che viene definito anticipatore del nazionalismo. Alfieri infatti ha sempre avuto un amore per l'Italia così forte da porsi come profeta della libertà e dell'indipendenza italiana, fu colui che con i suoi scritti riuscì a risvegliare la coscienza nazionale di un popolo dormiente da secoli.
A seguito della natura patriottica dell'Alfieri è stato da molti definito anticipatore del risorgimento italiano. In quanto sia nei suoi primi scritti cospiratori del Risorgimento sia alla natura stessa dello scrittore, che potremmo definire libertino.
possiamoaffermare che egli fu un precursore del nazionalismo intollerante ed aggressivo chesi ritroverà poi nel fascismo.4) Mano a mano che si va avanti con la lettura del testo "Uno, dieci, cento, mille" diBelardelli, emerge come ognuno dei personaggi storici da lui citati abbia un'opinionepersonale nel descrivere il personaggio di Vittorio. Forse la persona dell'Alfieri inrealtà era così complicata ma al contempo universale(a tutto tondo) che moltirispecchiavano i propri ideali politici in lui. Riassumendo quello che voglio dire è che,a suo parere non c'è una descrizione più giusta o sbagliata nel descriverlo. Ma che,in realtà lui stesso rispecchia tutte e quante le descrizioni.
5) Potremmo quasi dire che Alfieri viveva in un mondo apparte, molto lontano dal suo.Vittorio infatti, teorizzó delle idee e affermó cose che nell'epoca in cui lui viveva nonsarebbero mai riuscite a divenire una
realtà concreta. Dando una sensazione di astrattezza ad alcuni dei suoi lettori.
6) Il punto di vista dell'autore lo si può individuare delle ultime righe del suo testo dove emerge dalle sue parole, e non più citazioni di altri personaggi storici, il grande apprezzamento che Belardelli ha nei confronti di Vittorio Alfieri. E questo lo si può anche capire dagli innumerevoli aggettivi di elogio che egli li rivolge (straordinario successo, certe inclinazioni alle posizioni, certe pose teatrali). Secondo lui l'Alfieri ci ha lasciato una grande eredità, molto più vasta degli ideali di libertà e nazionalismo. Un' eredità che ha caratterizzato la vita politica e il discorso pubblico del nostro Paese.
2° analisi
La vita e la morte Ugo Foscolo
1. La natura fiorita che circonda Jacopo gli ricorda i tempi passati di spensierata gioventù. Ormai adulto però, sa che tutto ciò era solo un sogno e per tanto puntualmente in
calare della notte si lascia avvolgere dalla sua tristezza interiore. Il testo formattato con tag html sarebbe il seguente:estate gli sale in senso di malinconia non appena la natura si fabella. Nella seconda parte del testo Jacopo indaga la morte e afferma con certezza che, come è desiderio di tutte le persone in punto di morte, la sua sepoltura sarà bagnata dalle lacrime della fanciulla celeste. In conclusione al calar del sole il protagonista si affaccia con malinconia al balcone contemplando la morte e al calare della notte si lascia avvolgere dalla sua tristezza interiore.