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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TRIESTE
FACOLTÀ DI INGEGNERIA
Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Navale
APPUNTI DI ANALISI NUMERICA
Andrea BUSINARO
ANNO ACCADEMICO 20011/2012
RAPPRESENTAZIONE FLOATING POINT
z = fl(x)
- x: NUMERO REALE
- z: NUMERO MACCHINA
- fl: FUNZIONE CHE TRASFORMA X IN Z
Standard IEEE SEMPLICE PRECISIONE
- 32 POSIZIONI / 1 SEGNO / 8 ESPONENTE / 23 MANTISSA
Esponente di 0 28 - 1 = 255, tolti gli estremi: uso da 1 a 254. Se p è l’esponente di x, allora come esponente allocato ho p + 127, così n effettive operazioni: p può variare tra +/- 127.
Le mantisse nei codici binari è sempre 1 ... quindi si memorizza solo la parte decimale dov o scostato ok inizia con 1.
TRONCAMENTO
Approssimazioni necessarie se le cifre della mantissa eccedono lo spazio disponibile.
X = ± 2 p 1 b1b2btbt+1...
z = fl(x) = ±2 p 1 b1b2...bt
Si toccano tutte le cifre decimali successive alle t-esima.
L’errore commesso è:
|X - fl(x)| = 2 p 1 btbt+1... – 2 p 1 bt = 2 p 0 0...0 bt+1... ≤ 2 p-t
Centro numero con esponente 2 p-t è necessariamente minore di 2 p-t perché la mantisse ha zero come parte intera.
SCHEMA NATURALE
È un metodo iterativo per esprimere un polinomio del tipo
Pn(x) = an . xn + an-1 . xn-1 + a2 . x2 + a3 . x3 + ... + 2n xn
che posso scrivere nella forma identica
Pn (x) = an xn + an-1 . xn-1 + ... + a2 x2 + 2x + a1
per ricavare l'iterazione:
P0 = a0
Pn = an . xn ... + 2n xn
P1 = a0 x + a1 x
Pn = an xn
P2 = a0 x2 + a2 x2
P3 = a0 x1 + a2 x3
P4 = a3 x3
Pn = an xn
Pk+1 = Pk + 2k+1 . Xk+1
A1 per n-esimo sono necessarie per calcolare pn-1 sono necessarie. (n-1) somme e n moltiplicazioni. Per l'ultimos pass, (da n-1 a n) è necessaria ancora una somma ed oltre n moltiplicazioni (per il calcolo di Xn = X . X . X ... . X)
In tutto si hanno (n-1) + 1 = n SOMME e
n + n = 2n MOLTIPLICAZIONI
INTERPOLAZIONE DI LAGRANGE
f(x) definita su [a,b] ed un insieme di nodi an , il polinomio p(x) di lagrange soddisfa l'equazione con la funzione esatta nei nodi:
f(xi) = p(xi) (i = 0,1,...,n)
Tale polinomio è è UNICO .
pn(x) = a0 + a1 x + a2 x2 + a2 x3 + ... + an xn
- a0 + a1 x0 + a2 x02 + a3 x03 + ... + an x0n = f(x0)
- a0 + a1 x1 + a2 x12 + a3 x13 + ... + an x1n = f(x1)
- a0 + a1 xn + a2 xn2 + a3 xn3 + ... + an xnn = f(xn)
Il DETERMINANTE del sistema sopra (DI VANDERMONDE) é :
γ =
- 1 + x0 + x02 + x03 + ... + x0n
- 1 + x1 + x12 + x13 + ... + x1n
- ...
- 1 + xn + xn2 + xn3 + ... + xnn
Il determinante per ogni insieme di punti DISTINTI ESISTE ed é UNICO
Il polinomio di lagrange è di unico
Lan = n∑ i = 0 li (x) f(xi)
h(x) = nΠj = 0 j ≠ i x - xj yi xi
FENOMENO DI RUNGE
Le precedenti stime dell’errore di Lagrange sono fatte sotto l’ipotesi di nodi equidistanti, ottenendo la maggiorazione di
Il fenomeno di Runge indica come al crescere del numero dei nodi, la scelta di nodi equidistanti implichi un grosso errore tra la funzione ed il polinomio.
La scelta migliore per minimizzare è utilizzare i nodi di Tchebychev come si vedrà più avanti.
SCELTA DEI NODI OTTIMALI PER TCHEBYCHEV
Si vuole scegliere nodi in modo tale da minimizare l’errore cioè minimizare [a,b]
1. Trovo pol. monico in funzione di x
2. Trovo pol. monico in funzione di t
3. Trovo i p.ti di annullamento del pol. monico in
Questi zeri del pol. monico riportati in x sono nodi ottimali.
Per pormare da a effettuo il cambiamento variabile
t
Quindi
doventa
Posso equivolentemente ceracre li minimo di
e il minimo di
si trovami nei p.ti k
ottenendo