Anteprima
Vedrai una selezione di 14 pagine su 64
Analisi Matematica II - Appunti Pag. 1 Analisi Matematica II - Appunti Pag. 2
Anteprima di 14 pagg. su 64.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Analisi Matematica II - Appunti Pag. 6
Anteprima di 14 pagg. su 64.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Analisi Matematica II - Appunti Pag. 11
Anteprima di 14 pagg. su 64.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Analisi Matematica II - Appunti Pag. 16
Anteprima di 14 pagg. su 64.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Analisi Matematica II - Appunti Pag. 21
Anteprima di 14 pagg. su 64.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Analisi Matematica II - Appunti Pag. 26
Anteprima di 14 pagg. su 64.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Analisi Matematica II - Appunti Pag. 31
Anteprima di 14 pagg. su 64.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Analisi Matematica II - Appunti Pag. 36
Anteprima di 14 pagg. su 64.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Analisi Matematica II - Appunti Pag. 41
Anteprima di 14 pagg. su 64.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Analisi Matematica II - Appunti Pag. 46
Anteprima di 14 pagg. su 64.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Analisi Matematica II - Appunti Pag. 51
Anteprima di 14 pagg. su 64.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Analisi Matematica II - Appunti Pag. 56
Anteprima di 14 pagg. su 64.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Analisi Matematica II - Appunti Pag. 61
1 su 64
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

Riepilogo: Derivate Parziali (di Ordine Successivo)

Esempio: f: IR³ -> IR

f(x, z, t) = x2ez⁴t2sinx

Derivate parziali:

  • ∂f/∂x = 2xez⁴t2cosx + ...
  • ∂f/∂z = ...
  • ∂f/∂t = ...

Consideriamo ora g(x, z, t) = f1 = x2ez⁴t2 e ricalcoliamo le derivate parziali:

  • ∂g/∂x = 2xez⁴

Si definiscono derivate miste le derivate seconde calcolate prima rispetto a una variabile e poi rispetto a un'altra.

  • ∂²f/∂x∂t = 2xey⁴cosx
  • ∂²f/∂t∂x = x2ez⁴

Si osservi che ∂²f/∂x∂y = ∂²f/∂y∂x ...

Teorema di Schwarz

... Se esistono fxx; e fxy ...

Matrice Hessiana

La matrice hessiana è la matrice delle derivate seconde...

  • H(f(x)) = ...

La traccia di tale matrice è detta laplaciano di f e vale:

  • Δf = Σ fxx ...

Matrice Jacobiana

... Esempio: F: IR3 -> IR2

(x, y, z) -> (F1(x, y, z) = x4y ...

Il determinante è detto jacobiano.

Se la jacobiana è quadrata le quindi: f è un campo vettoriale,

allora la sua traccia è detta divergenza di f e vale:

div F = ∂f1/∂x1 + ∂f2/∂x2 + ∂fn/∂xn (es. R³)

FUNZIONI COMPOSTE

Data f: A ⊂ B → C allora g • f: A → C.

Esempio:

f: R² → R²², g: R² → R³

f(x,y) = (x-y4, xy4) g(s,t) = (et cos t, s t)

g • f: R3 → R2

g • f((f(x,y) = (ey⁴ * cos(x,y4), (x-y4)(xy4))

J(g • f) = ∂g (f(x,y)) • ∂f(x,y)

∂g(s,t) = es0

J(g • f) = ( x-40) ( 5(n(x+y))-1

FORMULA DI TAYLOR AL 2° ORDINE CON RESTO DI PEANO

Sia f: A ⊂ R m → R , A aperto, e siano xo, x due punti di A t.c.

il segmento che li congiunge sia incluso in A, sia f di classe C2,

allora vale la seguente formula di Taylor:

Es. f(x,y) = ex4 con xo: (0,0)

Calcoliamo: Df (x,y) = (ex4 )

Teoremi sul segno delle forme quadratiche

Sia Q(h) una forma quadratica e M la sua matrice associata:

M =   a11   a12     a1n   a21   a22     a2n   an1   an2     ann

Consideriamo le sottomatrici da “nord-ovest”

M1 (a11), M2 = 0 ∀k = 1...n

  • Q è def. neg. <=> (-1)kdet(Mk) > 0 ∀k = 1...n
  • Se non vale né (1) né (2) e det(Mn) = det(M) ≠ 0, allora Q è indefinita.
  • Se det(Mn) = det(M) = 0, allora Q non è né def. pos. né def. neg. e può essere semidefinita o indefinita.
  • Esempio M =   3    2    4   2    1    2   2    1    5

    • det(M1) = 3 > 0
    • det(M2) = 1 > 0
    • det(M3) = det(M) = 10 > 0      {} > def. pos.

    Teorema 2 (Test degli autovalori)

    Data Q(h) = <Mh,h> (h∈ℝn) allora:

    1. Q(h) è def. positiva (negativa) <=> tutti gli autovalori sono positivi (negativi)
    2. ai(h) è semidef. positiva (negativa) <=> tutti gli autovalori sono ≥0 (≤0) e almeno uno di essi =0.
    3. Q(h) è indefinita se esistono almeno due autovalori discordi

    Teorema 3

    Sia Q(h) = <Mh,h2> allora:

    1. Se Q(h) è def. pos. allora Q(h) ≥ λmin(M)‖h‖2 dove λmin(M) è il più piccolo autovalore di M.
    2. Se Q(h) è def. neg. allora Q(h) ≤ λmax(M)‖h‖2 dove λmax(M) è il più grande autovalore di M.

    Classificazione dei punti critici (estremi/liberi)

    Teorema

    Sia f∈C2(A), A aperto ⊂ ℝn e sia x°∈A un punto critico per f, allora se la forma quadratica Q(h) = ½f''(x°)h,h equivalentemente la matrice associata

    1. def. positiva (negativa) x° è un punto di minimo (massimo) libero fatto
    2. indefinito allora x° è un punto di sella o colle.

    Dimostrazione    h∈ℝn x = x° + h ∈ A

    1. Th3 ⇒ Δ f(x°) = 0 ⇒ a f(h) = ½f''(x°)h2 ...
    2. ⇒ Δ f(x°)= 0 in Ux° equivale ad dire che x° vin... io etc.
    3. b h → ½ Δ f(x°) = ½[ x° m xx ] (≤ 0)

    FUNZIONI IMPLICITE

    Sia \( g: A \subseteq \mathbb{R}^2 \rightarrow \mathbb{R} \) (A aperto). Diciamo che \( y = f(x), x \in I, (x=h(x), y=f(x)) \) è definita implicitamente dall'equazione \( g(x,y)=0 \) se:

    1. Se \( (x,y) \in S, g(x,y)=0 \) con \( (x, y) \in G_{h,f}(h, f)(s, x, f(x)) \subseteq G_{A}(A) \).
    2. g(x,f(x)) = 0, x \in I \subseteq g(h(Q),...(x,y)

    Il problema della considerazione che governa un \( g(x,y) = 0 \) si può scrivere come il grafico di un \( y=f(x) \): \( g = h(y) \).

    Esempio:

    Data g(x,y) = sin x +e^2 - 0 si possono scrivere y=f(x) e x=h(y):

    • g(x,f(x)) = 0 => \( y = \pi/2(1 - 2 \sin x) \) \(\forall x \in \mathbb{R}\)
    • \( 1) \, 2x - \pi/2 < 0 \) una deve essere \( y = 2^{\frac{2}{\pi/2} = 2\sqrt{g_{0.4, 5} = 0.5)).} \)
    • Per cui \( x = \arcsin(e^2-e^3 \) ma solo per x \( \pi/2)[x ln 3(locmente) \)

    TEOREMA DI DINI (O DELLE FUNZIONI IMPLICITE). CASO \(\mathbb{R}^2\)

    Sia \( g: A \subseteq \mathbb{R}^2 \longrightarrow \mathbb{R}, A \) aperto.

    • 1) se \( g, g_x, g_y \) sono continui in A (se x, y, e g, sono continui in A).
    • 2) Se nel punto \( (x^0, y^0) \in A \) risulta \( g(x^0, y^0)=0 \)
    • e \( g_{y}(x^0, y^0)\neq 0 \).
    • allora \( \exists I \subseteq x \) (intervallo I contenente x^0) c’e unica funzione: \( f : I \rightarrow f \subseteq \mathbb{R}\) tale che \( f(x_0)=y \). \( g_x(f(x)) \neq x \in \mathbb{R}^2 \) (con f continua) e
    • 3) se inoltre \( g_x \) ed \( f \) continua allora è definita:

    \( f'(x) = {-} \frac{g_x(x, y_0)}{g_y(x,y_4)} \ \forall x \in T

    Esempio:

    Data l’equazione xe il 4y x = 0. (x, y^0) = (0,0), calcolare, da y: f’(x), f’(x)

    1. Verifichiamo dapprima (e tre ipotesi di Dini
    2. 1) \( g \in e^{c^0} \), (\( R^2 oo \) con \( x = e^{1+x} \) e continua;
    3. 2) \( g_x,(y^0)) = g(0,0) = 0, \exists x g_{0,0)} = 0; 4^0;, : 76";
    4. 3) \( gg_x, e \) et \( y^e^ + e^e^{'} \) e continua; f
    5. 1) 5 f: \( f, c R \longrightarrow f_0 (IR) \) con f0 (2) = 0, quindi:
    6. f'(0) = {-} \frac{g_x(0,0)}{l 4^0} \rightarrow \frac{-1}{c^{1}} = 4 \ \Rightarrow \displaystyle{f'(x) \frac{-1}{c}}

    Se volessimo calcolare il polinomio di Taylar che approssima f(x) fino al 2^o ordine nel punto {\displaystyle{0}}\le arrt. occhio:

    • \( g (x, y) = 0 \Rightarrow \ g_x (f(s)) = 0 Deriviamo{a} \)
    • \(\frac{d}{dx}g_x(f(x)) = g_x,(+ \frac{(\cdot(x^) 3}} + g_x, y(s)g_x(\cdot f(x))=)0

    Ora per la derivata seconda, deriviamo ancora la derivata prima:

    Dettagli
    Publisher
    A.A. 2015-2016
    64 pagine
    2 download
    SSD Scienze matematiche e informatiche MAT/05 Analisi matematica

    I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher damfaz.24 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Analisi matematica II e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di L'Aquila o del prof Sampalmieri Rosella.