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Analisi di Matematica I
Teoria degli Insiemi:
a ∈ A
a ∉ A
elemento insieme
appartiene non appartiene
Per indicare un insieme si usano le parentesi graffe: A = {a, b, c}
- A ∩ B indica l'insieme di elementi che sta sia in A che in B (intersezione)
- A ∪ B indica l'insieme di elementi che sta in almeno uno dei due insiemi (unione)
È possibile che l'intersezione generi un insieme vuoto A ∩ B = Ø e che quindi non vi siano elementi comuni ad A e B. Si parla quindi di insiemi disgiunti se la loro intersezione genera un insieme vuoto.
Abbiamo un sottoinsieme quando x ∈ A ⇒ x ∈ B (A sottoinsieme di B)
implica
Abbiamo un sottoinsieme proprio quando A è sottoinsieme di B, ma A ≠ B.
Il complementare di A rispetto ad un insieme X assegnato è l'insieme degli x ∈ X | x ∉ A e si indica come Ac
Formule di De Morgan:
(A ∪ B)c = Ac ∩ Bc
(A ∩ B)c = Ac ∪ Bc
Condizioni necessarie e sufficienti
Poniamo che se a > 10 allora a > x quindi:
a > x è condizione sufficiente affinché a sia maggiore di x a > x è invece condizione necessaria affinché a sia maggiore di 10
In generale, il membro che sta a sinistra della freccia è sempre la condizione sufficiente.
a > x a > 10
- a > x non implica a > 10
a > x non è condizione sufficiente poiché a può essere anche 8 o 9, che sono minori di 10.
Negazioni:
Il simbolo ∀ si nega con ∃ esiste almeno un... ad esempio:
∀ x > 0 ∃ n ∈ N n > x
- Per ogni x maggiore di ∅, esiste un numero n appartenente ai numeri naturali, tale che n sia maggiore di x.
∃ x > 0 ∀ n ∈ N n < x
- Esiste almeno un x maggiore di ∅ per ogni n appartenente ai numeri naturali tale che n sia minore o uguale ad x.
Tipi di numeri:
N: numeri naturali, interi, positivi
Z: numeri relativi, interi, positivi e negativi {0, ±1, ±2}
Q: numeri razionali p/q p, q ∈ Z q ≠ 0
- Numeri periodici o numeri decimali con un numero limitato di cifre.
In Q sono definite le 2 operazioni binarie
- somma
- prodotto
L'ampiezza di un intervallo limitato è la distanza tra i suoi estremi, che è uguale sia per intervalli chiusi che aperti.
Preso un x0 ∈ ℝ e un r>0, si definisce intorno di centro x0 e raggio r l'insieme B(x0, r) = {x ∈ ℝ | |x-x0| < r}
Il complementare di un intorno non è un intervallo ed è Bc(x0) = {x | |x-x0| ≥ r} = (-∞, x0 - r] ∪ [x0 + r, +∞)
Risolvi le seguenti disequazioni:
-
|x+3| < |x-1|
|x+3|² < |x-1|²
x² + 6x + 9 < x² - 2x + 1
8x < -8
x < -1
Def
Si dice grafico di una funzione f: X → Y e si denota con graf(f) il sottoinsieme del prodotto cartesiano X × Y costituito dalle coppie (x, y) che verificano la condizione y = f(x).
graf(f) = {(x, y) ∈ X × Y | y = f(x)}
Non sempre i sottoinsiemi R² sono grafici di funzioni (x² + y² = 1)
Def
È possibile definire una funzione detta funzione inversa di g se e solo se
β(y) = x dove x è tale che β(x) = y
Se β è anche suriettiva allora β⁻¹ Y → X
y = 3x + 2 x = x - 2/3 β⁻¹
Funzioni reali di variabile reale
- Vengono considerate β: R → R
- Viene detta β (strettamente) crescente se x₁, x₂ ∈ R con x₁ < x₂ ⇒ β(x₁) ≤ β(x₂)
- Vengono dette monotone nel caso siano decrescente o crescente
- Inoltre se β è strettamente crescente o decrescente allora è iniettiva ma non vale il viceversa
iniettive ma non monotone iniettive e monotone
In maniera analoga posso definire le funzioni decrescenti.
lim (x₂ → x₁) f(x₂) - f(x₁)/x₂ - x₁ e il rapporto incrementale che se > 0 (< 0) è crescente (decrescente)
Limite finito finito
Prendendo x0 ∈ ℝ come punto di accumulazione per l'insieme X diremo che f(x) tende a L ∈ ℝ per x che tende a x0 se:
∀ε > 0 ∃δε > 0: x ∈ X e 0 < |x-x0| < δε ⇒ |f(x)-L| < ε
Es.
lim (x2+x) = 2 x→1
Si dimostra il risultato.
∀ε > 0 ∃δε > 0: x ∈ X, 0 < |x-1| < δε ⇒ |x2+x-2| < ε
- -ε < x2+x-2 < ε
- {x2+x-2} < ε
- {x2+x-2-ε < 0
- x2+x-2-ε > 0
risolvendo trovo δε che definisce l'intervallo di x: 1 cercato.
Limite finito infinito
Prendo x0 ∈ ℝ come punto di accumulazione per X e diremo che f(x) tende a ±∞ per x che tende a x0 se:
∀M ∈ ℝ ∃δM > 0: x ∈ X 0 < |x-x0| < δM ⇒ f(x) ⩾ H
lim f(x) = ±∞ x→x0
Teorema dei carabinieri
Siano f, g, h : X → ℝ e supponiamo
f(x) ≤ g(x) ≤ h(x) in un intorno bucato di xo e che
limx→xo f(x) = limx→xo h(x) = l ∈ ℝ
allora limx→xo g(x) = l
Dim. Se ε > 0 esiste δ1 > 0 tale che 0 < |x - xo| < δ1
⇒ f(x) ≥ l - ε
esiste δ2 > 0 tale che 0 < |x - xo| < δ2 ⇒ h(x) ≤ l + ε
Sia δ = min{δ1, δ2}, allora se 0 < |x - xo| < δ ⇒ l - ε < f(x) ≤ g(x) ≤ h(x) < l + ε
ne segue g(x) - l < ε
Osservazione
Proviamo che |sen x| ≤ |x| ∀x ∈ ℝ
£ prendendo x ∈ (
è noto che 0 ≤ sen x < x
0 < x < π/2
essendo |sen x| = |x| funzioni pari, si ha |sen x| ≤ |x| se |x| ≤ π/2. Infine
se |x| > π si ha |sen x| ≤ 1 <
0 < |sen x| ≤ |x| applicando il teorema dei carabinieri:
limx→0 |x| = 0 limx→0 |sen x| = 0
Provare che limx→0 cos x = 1
si ha infatti: cos x = 1 - 2 sen2
, e se il sen o tend a 0 allora
cos x = 1
Esempi:
- f(x) = c → f'(x) = lim (c-c)/h = 0
- f(x) = x → f'(x) = lim (x+h-x)/h = 1
- f(x) = x2 → f'(x) = lim (x2+hx-x2)/h = 2x
- f(x) = senx → f'(x) = lim (sen(x) - sen(x0))/(x - x0) = lim [sen(x - x0)/2] [cos(x+x0)/2] = cosx
- f(x) = cosx → f'(x) = -senx
- f(x) = ln x → f'(x) = 1/x
Teorema
Siano f e g funzioni I → R derivabili in x0 ∈ I allora f+g f∙g sono derivabili in x0 e si ha che:
- (f+g)'(x0) = f'(x0) + g'(x0)
- (f∙g)'(x0) = f'g + fg'
- (f/g)'(x0) = (g'f-f'g)/g2
- (1/g)' = -g'/g2
Teorema
(regola di derivazione della funzione composta) Sia f derivabile in x0 ∈ I e sia g derivabile in y0 = f(x0), allora g₀f è derivabile in x0 e si ha:
- (g₀f)'(x0) = g'(f(x0))∙f'(x0)
Ad esempio f = sen(x2) → f' = cos(x2)∙2x