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CINEMATOGRAFIA STORICA)

Non tutti i documenti visivi utili hanno un posto in musei e biblioteche, la fotografia non ha un

reparto. Negli ambienti ufficiali è stata accettata l'idea di creare a Parigi un museo o deposito

cinematografico. Da passatempo la fotografia animata diventerà uno strumento per lo studio del

passato e per chi insegna, soprattutto la storia. Bisognerà prima immagazzinarne i dati pittoreschi ed

esterni. Una difficoltà è che non sempre l'evento storico si verifica dove ce lo aspettiamo. Nemmeno

le relazioni orali e i documenti scritti ci riferiscono i fatti nell'ordine in cui si sono verificati e

tuttavia la storia esiste. Il fotografo cinematografico è indiscreto di professione: l'istinto gli fa

indovinare dove sta per accadere qualcosa che diventerà fonte di storia. Bisognerà frenare i suoi

eccessi. Autorizzato nelle circostanze ufficiali, si darà da fare senza chiedere permesso,

intrufolandosi dove si forma la storia del futuro. Il nastro di celluloide impressionato costituisce un

documento storico e una porzione di storia, la fotografia animata è testimone oculare veridico e

infallibile. Sarebbe auspicabile che tutti gli altri documenti storici avessero lo stesso grado di

certezza. Bisogna dare a questa fonte la stessa autorevolezza e la stessa accessibilità che hanno gli

archivi già esistenti. In qualche città di Europa si fonderà questa istituzione. Matu, fotografo

dell'Imperatore di Russia, col cinematografo ha potuto riprendere i momenti più importanti della

visita a Pietroburgo e propone queste riprese come prima pietra di un nuovo museo, magari a Parigi.

CAP 2: LA FOTOGRAFIA ANIMATA (CIO' CHE E', CIO' CHE DEVE ESSERE)

Per far progredire la scienza furono mossi i primi passi verso il cinematografo. Da un esperimento a

Marey venne l'idea pratica di una fotografia istantanea-rotativa. Voleva scomporre nei suoi elementi

semplici il complicato movimento che spiega il volo dell'uccello o il galoppo del quadrupede.

Questo processo si sviluppò con Edison e portò al kinetoscopio. I Lumiere usarono la

Cronofotografia per divertire il pubblico. Ma questa non è un oggetto di piacere, conserva a

restituisce quanto la memoria non può far rivivere. La cinematografia evita che le cose di ieri utili al

progresso di domani svaniscano. Riproduce le cose e consente di accelerarne il moto se è troppo

lento per essere osservato e di rallentarlo se è troppo rapido e di fermarlo quando si voglia

osservarne una fase. Aggiunge all'attenzione umana un'attenzione nuova, facile e sottile. 1.

Cinematografia industriale e scientifica. L'industria è un settore dove la fotografia animata può

essere utile come strumento pubblicitario, come prova di procedimento tecnico e come strumento

didattico e di apprendimento. Per far conoscere le potenzialità di una macchina utensile. La semplice

proiezione di una pellicola impressionata durante un funzionamento della macchina mostra agli

interessati il modo di usarla e il ruolo degli operai che la manovrano. È un grande strumento di

pubblicità. Può succedere che la memoria non aiuti o che gli uomini abbiano lasciato la fabbrica. Se

in precedenza li si era ripresi col cinematografo, una semplice occhiata alla pellicola aggiorna i

nuovi venuti. Sono tanti gli aspetti dell'attività industriale che possono essere rappresentati. Persino

in Europa ci sono posti dove l'uso di utensili è ignoto agli artigiani. Basterebbe che

un'amministrazione mostrasse come si realizza un lavoro e facesse vedere le macchine adatte. Meno

un paese è avanzato e più ha bisogno delle risorse offerte dalla cinematografia. La cronofotografia è

alleata delle conversazioni pubbliche. Alla magia della parola aggiunge l'illusione e il palpito della

vita. Il benessere prenderebbe il posto della miseria. La cronofotografia è al servizio della scienza,

specie di quelle mediche, come la ripresa di un'operazione portata a buon fine da un bravo medico,

dove gli studenti avrebbero potuto imparare come si usano i ferri. Può essere utile anche allo studio

dei comportamenti, di malattie mentali e nervose. Nessuna descrizione avrebbe la rigorosa esattezza

della fotografia animata. Qualche istituzione dovrebbe fondare degli archivi centrali dove siano

classificati i documenti di questo genere, che costituirebbero la Biblioteca Cronofotografica delle

malattie nervose. Grazie alla passione che nutrono per la loro arte alcuni uomini, Matu considerava

già fondato il Deposito di Cronofotografia medica. Per l'insegnamento della chirurgia non tutti

pensano che sia in grado di dare dimostrazioni complete, perché non mostra il lavoro chirurgico vero

e proprio, che invece è lo scopo ultimo della rappresentazione cinematografica. Per progredire

bisognerebbe dirigere una luce molto intensa sulla scena per le pellicole sensibili. Il dottor Doyen

diceva che la fotografia animata dà il vantaggio di offrire al chirurgo la possibilità di vedere se stesso

all'opera e di modificare la propria tecnica. Sullo schermo non si vedrà né il volto del paziente e del

chirurgo, lo sguardo sarà sulla sua mano. Saremo di fronte a lezioni, non spettacoli. 2.

Cinematografia storica. La nuova invenzione deve servire al progresso morale oltre che a quello

scientifico. Il segno che lascia la parola è debole su quanti sono poco preparati. La gente semplice

conserva memoria fedele delle immagini cinematografiche, certi eventi storici parlano agli occhi. È

utile applicare alla storia reggimentale questo nuovo procedimento di documentazione storica,

bisogna lavorare pensando all'avvenire: i soldati semplici vedranno sfilare sullo schermo i vecchi del

loro reggimento. La solidarietà tra esercito del passato e quello del presente sarà più forte. Questo

genere di scene servirebbero a rafforzare il sentimento nazionale nell'esercito e nel paese.

Riproducendo sfilate e parate si raggiungerebbe uno scopo: i soldati devono saper riconoscere

personalmente i loro capi e la fotografia animata consente ai soldati di osservare le qualità militari

dei loro camerati di oggi e di ieri. Si riprenderebbero immagini che andrebbero inviate sotto forma di

negativi al Ministero della Guerra e là custodite e conservate negli archivi. Si dovrebbe cominciare

al più presto una collezione che sarebbe un tesoro di ricordi militari. Il documento storico presenta il

carattere di non consentire alcuna alterazione della verità e di essere irrefutabile. Matu si chiedeva in

quale settore di museo o biblioteca si potesse depositare le immagini che hanno un carattere storico.

Un solo volto storico si presta alla Cinematografia, quello che essa registra e salva dall'oblio è prima

di tutto il lato pittoresco delle cose. Il cinematografo è arrivato per conservarne le ultime memorie.

Matu ha ripreso sia scene solenni che piccoli eventi in tutta Europa. 3. impieghi diversi dalla

cinematografia. Per l'industria, la scienza, la storia il documento cinematografico è necessario. In

altri ambiti la cinematografia può essere meno indispensabile ma procura cmq piacere e interesse,

perché può conservare estendere o affinare le sensazioni estetiche. Le pitture più interessanti sono

quelle che ci sembrano rappresentare il movimento, sebbene l'artista abbia solo afferrato e fissato un

istante, una determinata posizione fra le tante di cui si compone il movimento continuo. Musica

sinfonica: ogni direttore d'orchestra sottolinea a suo modo le sfumature e i movimenti di uno

spartito; si potrebbero riprendere i direttori di orchestra famosi mentre eseguono un'opera. La danza

è inferiore alle arti che traducono i sentimenti ma esprime un culto della forma e della linea che

persegue quel grado di perfezione detto stile. Attore o mimo possiamo vedere l'espressione del volto,

del gesto, il modo con cui questi artisti si muovono sul palco. La cinematografia rappresenta anche

una risorsa volendo portare all'estero certi spettacoli di successo. Il testo stampato può suggerire il

gioco scenico, le pause, i gesti: bisogna inviare dal luogo dove ha avuto luogo l'opera al teatro dove

è da replicare. Le pellicole eliminerebbero trasferte, spese, noie al direttore. Ed è per i bambini che si

comincerà a sostituire la fotografia, anche istantanea, con la cinematografia. La cinematografia di

famiglia appartiene al futuro, si faranno veri archivi di famiglia. Inoltre, le indagini poliziesche: la

cinematografia consentirebbe di identificare un individuo conoscendone aspetto, modo di

camminare, comportamento, un sistema di schedatura cinematografica. Si userebbe anche per

conservare il ricordo e l'effetto delle decisioni giudiziarie. In molti casi la fotografia può accrescere i

nostri strumenti di intervento. 4. Conclusione. Gli appassionati di fotografia animata devono unirsi.

Bisogna fare centri cinematografici dove raccogliere negativi e ogni museo dovrebbe diffondere il

proprio catalogo. Matu si chiedeva se un unico deposito, un museo centrale cronofotografico non

fosse più funzionale ed efficace, ma a quei tempi l'idea non avrebbe avuto successo. I dilettanti e i

professionisti sarebbero stati attratti da una raccolta di materiali più omogenei che non dall'idea di

una raccolta generale di cronofotografia. Bisognava trovare il modo di organizzare i singoli reparti

che un giorno sarebbero stati unificati in un complesso cinematografico. In merito alla formazione

del fondo di Cronofotografia, due misure sono necessarie per aumentare il patrimonio: ogni volta sia

previsto, per conservare l'immagine di un atto pubblico necessario a servire la storia e la scienza si

deve far ricorso ad un operatore cronofotografico. La seconda misura, occorre che per ogni

immagine ottenuta funzioni il deposito legale obbligatorio. Un deposito simile doveva essere

obbligatorio per le cinematografie che fossero state autorizzate. Le due misure garantiscono il valore

e la qualità delle pellicole da collezionare. Gli operatori perdevano una pellicola su tre, dovevano

avere protezione legale. Matu sapeva che si sarebbe fatto tutto questo ma lentamente e pensava che

ci fossero due modi per guadagnare tempo: fondare un periodico e discuterne e creare uno strumento

che favorisse la reciproca conoscenza e lo scambio di notizie e di pellicola. Un bollettino avrebbe

registrato tutte le riprese compiute. Voleva diffondere tra il pubblico l'idea della cinematografia

“utile” organizzando sedute di proiezioni documentarie e non ricreative. Voleva una istituzione

autosufficiente, farla irrobustire, da mettere nelle mani dello Stato e farla durare nel tempo.

CAP 3: UNA INNOVAZIONE IN GRAFOLOGIA E NELLA PERIZIA GRAFICA

Con la fotografia animata se si ha vicino la persona da osservare è possibile riprenderne l'immagine

col

Dettagli
A.A. 2014-2015
7 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-ART/06 Cinema, fotografia e televisione

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher elisa.bruno.50 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Teoria e metodi di analisi del film e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Torino o del prof Carluccio Giulia.