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FAUNA

La fauna abbonda in forme

-aericole: innumerevoli uccelli(colori vivaci e piumaggio sviluppato in fogge rare)e pipistrelli

-arboricole:scimmie,altri arrampicatori(rosicanti),orsi, rettili Prodigiosa è la quantità degli insetti e le

formiche,le vere dominatrici della foresta. Di rara bellezza le farfalle. Tra gli animali terricoli,

generalmente pochi e di non grandi dimensioni,fanno eccezione le tartarughe e i coccodrilli.

TIPI DI REGIONI

Entro i caratteri generali indicati,le condizioni morfologiche permettono di distinguere due tipi di

regioni:

a.TIPO AMAZZONICO o dei grandi bacini alluvionali; è rappresentato da 2 regioni:

1.AMAZZONIA nucleo maggiore: foresta amazzonica(pluviale) + fascia costiera del Brasile(ricca di

mangrovie)

2.CONGO-GUINEA nucleo maggiore:foreste del basso piano congolese(parte settentrionale e

occidentale) +Golfo di Guinea e fascia costiera assai larga della Guinea fino alla foce dello

Zambia.

b. TIPO INSULINDIANO con prevalenza dell’ambiente insulare e montano. Esso comprende le

seguenti regioni:

3.MADAGASCARorientaleecostadelMALABARcon l’isola di CEYLON. Dalle poco profonde pianure

costiere la foresta si arrampica sul versante montuoso esposto ai venti marini(anche sui pendii

vulcanici delle due isole minori, Comore e Mascarene)

4.INDOCINAPERIFERICA. sino all’isola Hai-nan, con un ristretto lembo delle adiacenti coste cinesi

5.INSULINDIA

6.NUOVAGUINEAeMELANESIAsinoallaNuova Caledonia. Le parti marginali di queste tre regioni

verso sud-est e sud ovest(Filippine,Giava orientale e piccole isole della Sonda,Nuova Caledonia)

presentano caratteri di transizione all’ambiente più scoperto della foresta “monsonica”,dotata di un

lungo periodo asciutto. 7.ANTILLE con vari distretti dell’AMERICACENTRALE e della COLOMBIA.

Nel continente la foresta è sud-costiera; nelle isole le variazioni locali delle piovosità determinano

un paesaggio più vario e,a tratti,assai scoperto 8.Arcipelaghi inter-tropicali della MICRONESIA e

POLINESIA. Le costruzioni coralline e la situazione oceanica fanno di questa regione il posto di

una varietà particolare del tipo insulare -montano.

Inoltre quando si parla di foresta amazzonica si parla anche di popolazioni indigene che si

adeguano e adottano questi contesti, con un’ economia di sostentamento, con alimenti dati dalle

piante principali come la manioca arrivando perfino a conoscere proprietà benefiche che ad oggi

sono eccipienti dei medicinali (ad es. il malox). Queste persone mantengono questi contesti e

questa cultura di adattamento.

E’ importante però ricordare una causa drammatica di questo paesaggio, la DEFORESTAZIONE. Il

disboscamento, o deforestazione, consiste nell'abbattimento degli alberi per motivi commerciali o

per sfruttare il terreno per la coltivazione. Fin dall'antichità si disbosca per ottenere la legna da

ardere per il riscaldamento domestico o da usare come materiale da costruzione, per ottenere

nuovi terreni da destinare all'agricoltura e all'espansione urbana. Questo fenomeno interessa

soprattutto le aree tropicali dove vengono eseguite con il metodo del "taglia e brucia": dapprima si

abbattono gli alberi e poi si incendia il sottobosco rimanente. Una volta terminato l'incendio si sarà

depositata sul terreno della cenere che fertilizza il terreno. Questo sistema arreca gravi danni

all'equilibrio dell'ambiente naturale, infatti la cenere fertilizza per poco tempo il terreno, mentre la

distruzione del sottobosco distrugge in tutto e per tutto l'habitat della foresta pluviale accelerando

fenomeni erosivi del terreno. Dopo pochi anni si deve abbandonare il terreno e diboscare un'altra

area. Inoltre l'utilizzo del fuoco è molto pericoloso perché danneggia la fauna e spesso sfugge al

controllo causando danni ancora più gravi. Questo fenomeno, ancora molto frequente nella foresta

amazzonica e in crescita in molte altre aree del pianeta, porta via molti alberi al polmone verde

della Terra. I paesi maggiormente interessati da questo fenomeno (spesso anche connesso con

attività illegali) sono Cina, Colombia, Congo, Brasile, India, Indonesia, Myanmar, Malesia, Nigeria e

Thailandia che insieme compiono più del 70% di diboscamento mondiale.

LE SAVANE TROPICALI

LE FORME DEL PAESAGGIO DELLE SAVANE TROPICALI

Gli spagnoli,al tempo della conquista dell’America ,presero dagli indigeni delle Antille il nome

savana per in dicare gli spazi pianeggianti e scoperti ,nome che poi venne esteso alle praterie di

una parte dell’America temperata del nord. I botanici e i geografi hanno conservato il

termine,limitandone l’applicazione alLa zona tropicale.

PRINCIPALI CARATTERISTICHE CLIMATICHE

-Le differenze fra le temperature medie mensili sale alquanto (5- 10°) pur restando per lo più

inferiore al salto termico tra il giorno e la notte

-l’anno tende a spartirsi fra un periodo più caldo ed uno più fresco, quindi non si ha una

monostagionalità; -la temperatura media

dell’anno può essere poco diversa da quella di stazioni (punto di analisi) di tipo equatoriale ,ma

sono molto più forti le escursioni termiche.

PIOGGE E STAGIONI

Le piogge hanno notevole importanza nel determinare le stagioni. Di regola esse seguono i periodi

di maggiore altezza del sole: in alcune regioni che si trovano sotto l’equatore, dove le piogge sono

meno abbondanti (come avviene ad esempio in Uganda o in Somalia meridionale),si hanno 2

distinte stagioni piovose (primavera e autunno)separate da 2 stagioni asciutte(estate e inverno). Si

tratta però di una condizione rara,limitata all’Africa orientale,dove le savane passano appunto da

un lato all’altro dell’equatore. Più spesso la stagione asciutta è una sola.

VEGETAZIONE

L’esistenza di una stagione secca, sufficientemente marcata e prolungata, è ciò che determina

l’aspetto del ricoprimento vegetale. Ci sono dei forti cambiamenti in relazione a queste

caratteristiche in relazione alle precipitazioni. Ciò che si designa come SAVANA(vicina al deserto)

è una formazione mista erbacea-arborea, in cui la vegetazione ha un unico periodo di

riposo,corrispondente alla stagione asciutta, e contrassegnato dalla caduta delle foglie degli alberi

e dall’appassimento della gran parte delle erbe. Grande è quindi la differenza di un paese a

savana nelle due contrastanti stagioni dell’anno, sebbene varie specie legnose rimangano spoglie

per un breve periodo e nel manto erboso le erbe dotate di organi sotterranei perenni possano

fiorire anche nella stagione secca.

VEGETAZIONE:FORME

L’aspetto complessivo di una savana può presentarsi con 3 forme ben distinte :

a)la savana erbacea ,di Graminacee frammiste ad erbe vivaci e più o meno alberata;

b)la boscaglia caducifoglia ,costituita da una vegetazione bassa, discontinua e molto ramificata

(più ridotti rispetto la foresta pluviale;

c)il bosco di specie decidue elevantesi sulle erbe e gli arbusti del terreno. Ma è un bosco rado e

luminoso ,anche nel periodo della fogliazione estiva (un insieme di 8/10 alberi). Tra le specie

erbacee ,talune possono raggiungere una grande altezza. Nella stagione secca, la vegetazione

erbacea ingiallisce e si dissecca; diviene preda facile degli incendi spontanei e di quelli provocati

dall’uomo.

Le specie arboree emergono isolate dal manto erboso, come le Acacie africane a ombrello, il

Baobab e gli altri alberi della famiglia delle Bombacee. Liane ed epifite (piante che crescono su

altre piante) non mancano, ma hanno uno sviluppo minore e diverso da quello della foresta

pluviale. L’arrivo della pioggia, alla fine della stagione secca,fa schiudere le gemme con una

rapidità straordinaria. Non mancano talora anche le specie sempre verdi (ad esempio vari tipi d

ipalme). Lungo le rive di molti corsi d’acqua le falde acquifere mantengono la foresta a galleria,

formata in gran parte di specie a foglie persistenti.

FAUNA

Assai ricca è la fauna di una gran parte delle savane perché vi concorrono molte forme arboricole

della foresta umida (scimmie)e quelle delle regioni aride contigue. In esse dominano gli Ungulati

erbivori: zebre, giraffe, antilopi bovidi (bufali,gnu,ecc.) Si trovano poi i carnivori: i grossi felini

dell’Asia meridionale (leoni, iene, tigri, pantere)e dell’Africa(leoni, leopardi, iene) sono

essenzialmente animali di savana. Rettili e uccelli sono ancora assai numerosi. L’America ha nelle

sue savane una fauna molto più povera (armadilli,tapiro,ecc.); i carnivori (puma,giaguaro)sono

elementi della fauna immigrati dall’Asia. Vi sono poi insetti in gran parte terricoli e annuali (termiti).

FIUMI E SUOLO (dove c’è acqua c’è vita)

Le condizioni dell’idrografia riflettono quelle del clima. Nella stagione asciutta i corsi d’acqua

minori si disseccano ;i fiumi principali e le falde sotterranee presentano riduzioni di livello

fortissime (es.fiume Congo e fiume Niger). Il suolo è in generale compatto e privo o povero di

humus e questo compremette molti tipi di attività. L’intensità del disfacimento chimico delle rocce si

traduce in un’abbondante produzione di suolo argilloso, che è il terreno tipico delle savane

erbacee. Tipo morfologico dominante: superfici pianeggianti +balze (anche gigantesche che

caratterizzano la superficie)

TIPI DI REGIONE

In mancanza di nette differenze orografiche o morfologiche,si possono distinguere due sotto tipi in

base al rivestimento vegetale:

a.SUDANESE (africa) in cui prevale l’elemento graminoso arbustaceo

b.BRASILIANO in cui prevale l’elemento arboreo, essendo che si è vicini alla foresta pluviale.

a.TIPO SUDANESE comprende le seguenti regioni:

1.SUDAN,fra la foresta pluviale e la regione sub-desertica sub-sahariana (graminacee molto

abbondanti) 2.Regione inter-lacustre (esclusi i distretti montani):

UGANDA e TANGANICA 3.Savane australi: paese

dei BECIUNANA e dei MASHONA (Matatabele-land).

Queste tre regioni africane presentano un paesaggio molto scoperto, che trapassa facilmente nelle

macchie e prunaie predesertiche. Al contrario, alcune parti della regione interlacustre fanno da

transizione alla foresta, con distese “a parco”e soprattutto con grandi specchi lacustri (dovuti alle

forze tettoniche che hanno fratturato e sconvolto l’Africa centro-orientale). La morfologia dominante

nelle tre regioni è a conche e pianori ondulati, dai quali i fiumi scendono con cascate, talora

grandiose,rapide o cateratte. 4.AUSTRALIASETTENTRIONALE

L’aspetto generale è quello di una pianura erbosa scoperta; manca il sottobosco, qua e là aree di

piccoli alberi, acacie ed eucalipti con qualche palma

5.Llanos (cioèpianure)dell’ORINOCO e delle GUIANE. Le savane,molto scoperte ,si alla

Dettagli
Publisher
A.A. 2014-2015
55 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-GGR/02 Geografia economico-politica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher stefina8gina di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Analisi e rappresentazione e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Piemonte Orientale Amedeo Avogadro - Unipmn o del prof Cerutti Stefania.