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EXTRA-CARATTERISTICA

Sulla gestione straordinaria c’è poco da fare: è imprevedibile.

Sugli interessi qualcosa si può fare: possiamo negoziare un tasso d’interesse un po’ più o un po’ meno

conveniente, ma fino a un certo punto.

In conclusione possiamo dire che il nostro ROE dipende dalla redditività degli investimenti, dal nostro

livello di indebitamento e dal peso della gestione fiscale/straordinaria/imposte.

Detto ciò ci aspettiamo che il ROE in un’azienda che versa in buone condizioni sia spiegato

soprattutto/dipenda dal ROI.

La ragione è la seguente: se abbiamo un ROE elevato a fronte di un ROI basso e di un alto indice di

indebitamento la situazione è addirittura peggio di quanto ci aspettiamo: andiamo male dal punto di

vista della redditività degli investimenti , ma andiamo male anche dal punto di vista dell’indebitamento.

É dunque molto importante andare a scomporre il ROE per andare a vedere quelle che sono le sue

determinanti al fine di capire le cause che ci hanno portato là.

I nostri indici sono ottenuti mettendo a rapporto valori di C.E. con valori di S.P.; valori di S.P. con

valori di S.P. ; valori di C.E. con valori di C.E.

Può sorgere un problema nella costruzione dei rapporti?

Se metto a rapporto due valori di S.P. è corretto perché sto confrontando due valori fissi/fondo,

ottenuti con la stessa metrica valutativa; se metto a rapporto due valori di C.E. è altrettanto corretto:

sto mettendo a rapporto due flussi.

Se invece metto a rapporto dei valori di C.E. (valori flusso) con dei valori fondo di S.P. non va bene:

per cui il calcolo corretto di quegli indicatori che mettono a rapporto valori di C.E. con valori di S.P.

avviene calcolando la semi-somma di quello che sta sotto: rendere flusso un valore fondo.

K + K

Quindi sarà: 2

1

K valore fondo

1 2

N + N

N valore fondo 2

1

1 2

Se invece scopriamo una situazione del tipo: ROI particolarmente positivo a fronte invece di un

ROE più basso che evidenzia segnali di difficoltà. Cosa dobbiamo guardare? Dobbiamo osservare

innanzitutto il nostro livello di indebitamento. Potremmo scoprire che il tutto dipende da un livello

di indebitamento non buono.

Se il ROI è buono, ma il livello di indebitamento non lo è cosa vuol dire?

Non si può dire che abbiamo investito male ma ci siamo finanziati male; oppure abbiamo dei

problemi dal punto di vista della liquidità (clienti non pagano).

Cosa dobbiamo fare? Ci basta sapere che abbiamo dei problemi dal punto di vista

dell’indebitamento per risolvere il caso? No, dobbiamo fare focus su quello che è il livello di

indebitamento e andare a investigare su quella che è la nostra dinamica finanziaria per capire i

motivi che ci hanno portato a un livello di indebitamento non buono.

I margini di azione più bassi li abbiamo sull’ultimo indicatore.

Un ROE o un ROI vanno giudicati più o meno positivamente avendo a riferimento innanzitutto

la tipologia di azienda presa in esame (specie per il ROI dobbiamo chiederci di che tipo di

azienda stiamo parlando —> ci sono i cd. “rendimenti di settore”). L’andamento di settore è la

prima cosa da guardare prima di esprimere un giudizio: se siamo un’azienda di costruzioni edili

e il mercato va male possiamo esser già contenti se riusciamo a rimanere a galla; se invece siamo

in un settore dove in quel momento la congiuntura è particolarmente favorevole e quindi

l’andamento è molto elevato allora ci dobbiamo aspettare un qualcosa di più.

Per quanto riguarda il ROE anche ma non solo: un po’ si perché in condizioni buone ci

aspettiamo che il ROE sia spiegato dal ROI che risente degli andamenti di mercato.

Però non basta: quando andiamo a calcolare l’andamento del ROE cosa entra in gioco

pesantemente? N. Dentro a N ci stanno dei mediamente dei soggetti (almeno nelle aziende dove

la concentrazione proprietaria è un po’ più ristretta) l’esistenza di un determinato rendimento

giudicato positivo piuttosto che un altro dipende anche da cosa si aspettano questi soggetti.

Chi investe qua può ritenere che il 7% vada benissimo ma potrebbe andargli bene anche il 2%

perché magari ha scelto una politica di finanziamento sbagliata ma basta che regga.

Quindi quando parliamo di ROI sicuramente dobbiamo andare e a parametrarci rispetto

all’andamento di settore e tenere per buono quello; quando invece parliamo di ROE, qualsiasi

generalizzazione può essere forzata e poco significativa perché dobbiamo sempre considerare

che dentro a N ci stanno dei soggetti e l’aspetto soggettivo sfugge a qualsiasi tipo di

generalizzazione.

2) Redditività operativa

della redditività operativa si concentra soltanto sulla gestione caratteristica.

L’analisi

Passiamo dal ROI Globale al ROI caratteristico, che si ottiene mettendo al posto del ROG il ROC.

K* sta per capitale investito nella gestione caratteristica.

ROG = ROI (Globale)

K

ROC = ROI* (caratteristico)

K*

Cosa dobbiamo togliere dal nostro Capitale complessivamente investito per ottenere quello

caratteristico? Quelli che sono gli eventuali investimenti accessori: titoli acqquistati con intento

speculativo; fabbricati civili etc.

Otteniamo così il cd. ROI caratteristico, che mi interessa per capire la mia redditività operativa: ciò che

invece è accessorio esula dal nostro core business. Roba fatta con intenti speculativi e per un periodo

transitorio. Il core sta dentro alla nostra gestione caratteristica.

Il ROI si scompone nel cd. “triangolo Dupon”. Scomposizione del ROI caratteristico guardando quanto

proviene dal ROS (return on sales).

, e quanto proviene invece dall’ Indice di Turnover.

Da un lato la redditività delle nostre vendite, dall’altro l’indice di rotazione del nostro Capitale investito.

La redditività delle vendite dipende tendenzialmente dal margine che ho su ogni singola operazione di

vendita: dipende da quanto sono in grado di “marginalizzare” sulle mie operazioni di vendita.

L’indice di turnover invece mi dice quante volte il mio Capitale investito mi ritorna attraverso le operazioni di

vendite: quanto ruota il mio Capitale investito grazie alle vendite che riesco a fare.

ROG = ROI (Globale)

K

ROC = ROI* (caratteristico)

K* V

ROC INDICE DI TURNOVER

K*

V ROTAZIONE

ROTAZIONE

ROTAZIONE

ROS (Return on Sales) DEL

DEI

DEL MAGAZZINO

CREDITI

MAGAZZINO

Costo Ricavi di Costi per

del vendita acquisti

Venduto Debiti v/

Crediti v/clienti

M fornitori

COSTO DEL VENDUTO = Rimanenze iniziali

+ Acquisti

- Rimanenze finali

É importante tenere distinti questi due indicatori. Da un lato essere bravi a marginalizzare molto sui ricavi di

vendita che dipende da potere di mercato e dalla tipologia di azienda presa in esame (Coop basso ROS ma

alto Indice di turnover —> ROI alto spiegato da alto indice di turnover).

L’azienda di cantieristica navale per contro avrà un ROS molto alto ma un turnover basso (ne vende una ogni

tanto)—> ci aspettiamo che il ROI caratteristico sia spiegato tantissimo dal ROS e poco dal turnover.

La redditività dei nostri investimenti caratteristici è in parte determinata da un elemento solo e soltanto

economico reddituale (quanta parte sono in grado di spuntare in termini di risultato operativo caratteristico

sulle mie operazioni di vendita), ma anche da una parte di struttura (come riesco a fare ruotare il mio capitale

investito).

Mediamente le aziende commerciali avranno un ROS più basso e un turnover più elevato, mentre le aziende

di produzione che fabbricano un qualcosa, avranno un ROS alto e un turnover basso.

Se il mio ROS non è buono dove vado a vederne le cause che possono aver portato ad un andamento non

buono del mio ROS? ROS = ROC/V. Parto da A1 Vendite: se scopro che le mie vendite sono state per es.

sfavorevoli confrontate per esempio con l’anno precedente o coi miei competitor posso scoprire che c’è un

problema di natura commerciale. Perché? Posso non aver venduto perché non sono stato bravo ad attaccare

il mio mercato.

Poi però di sopra nel mio indicatore c’è un ROC: come faccio a capire cosa è successo all’interno del

mio ROC? Andando a leggere il mio C.E. per vedere l’eventuale non adeguata incidenza di alcune voci

di costo che stanno dentro alla mia gestione caratteristica perché l’analisi del mio andamento in termini

di gestione caratteristica risente pesantemente di come sono stato capace di gestire i miei costi.

Dunque l’analisi del ROS consiste in un’analisi più puntuale sia delle vendite che del C.E.

ROG = ROI (Globale)

K

ROC = ROI* (caratteristico)

K* V

ROC INDICE DI TURNOVER

K*

V ROTAZIONE

ROTAZIONE

ROTAZIONE

ROS (Return on Sales) DEL

DEI

DEL MAGAZZINO

CREDITI

MAGAZZINO

Costo Ricavi di Costi per

del vendita acquisti

Venduto Debiti v/

Crediti v/clienti

M fornitori

COSTO DEL VENDUTO = Rimanenze iniziali

+ Acquisti

- Rimanenze finali

La rotazione del nostro capitale investito da che cosa può dipendere? Come può essere meglio interpretata?

K si suddivide in finanziamenti a breve e a medio lungo (circolante vs fisso): una parte che nell’arco dei 12

mesi successivi ruota e una parte che nell’arco dei 12 mesi successivi sta lì. Su quale ci concentriamo? Su

quella di breve perché il Capitale fisso sta là per definizione. Posto che i dati che stiamo analizzando sono

comunque riferiti ad un orizzonte temporale pari a 12 mesi, l’analisi della rotazione è più significativa se ci

concentriamo all’interno del Capitale Circolante. All’interno del Capitale Circolante distinguiamo: la

rotazione del Magazzino dalla rotazione, la rotazione dei crediti e la rotazione dei debiti.

Partiamo dalla rotazione del Magazzino: essa la si calcola come costo del venduto/M;

che significato ha questo valore? Non sarà uguale per tutte le aziende: vi saranno aziende per le quali un

determinato ammontare di stock presente in magazzino che dovrà stare lì quasi per definizione; e quindi la

rotazione sarà una rotazione bassa; mentre ci saranno aziende tipo la Coop il cui magazzino ruota tanto per

definizione. Questo valore ci dovrà fare accendere un campanello d’allarme quando, in una situazione dove

la rotazione del magazzino dovrebbe essere una situazione costante (perché sicuramente le ceramiche

dovrebbero avere delle piastrelle da vendere, ma non devono rimanere lì 6 mesi o un anno) e invece

diviene una s

Dettagli
A.A. 2018-2019
18 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/07 Economia aziendale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher johntravolta1996 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Analisi di bilancio e analisi dei costi e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof Gigli Sabrina.