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ANALISI DI BILANCIO

Domande

- Quali sono i fenomeni causali?

- Quali sono le aree su cui è necessario concentrare l’attenzione?

- I problemi emersi sono da considerarsi temporanei o duraturi?

- L’azienda ha fatto o no investimenti? Se si in che modo?

- L’azienda ha distribuito dividendi?

- La riserva di rivalutazione conferma le nostre teorie?

- Qual è la situazione economica globale dell’azienda?

Definizione di analisi di bilancio: complesso di ragionamenti che si fondano sull’applicazione di tecniche e strumenti

che hanno come obiettivo di formarsi un’opinione sullo stato di salute dell’impresa sotto il profilo economico

finanziario. La base informativa principale è composta dal bilancio. Esso comporta alcuni vantaggi (regole specifiche,

facilmente accessibile) e svantaggi (conosce solo le informazioni che sono iscritte nel bilancio e che possono essere

quelle più convenienti all’azienda). L’analisi di bilancio ha una prospettiva futura, infatti utilizza il dato storico ma ha

l’obiettivo di valutare l’azienda in termini prospettici. L’analisi di bilancio si dimostra uno strumento efficace se i

risultati ottenuti sono correttamente contestualizzati con riferimento al settore e al comparto di appartenenza e se

viene applicata su più bilanci relativi ad esercizi consecutivi (solitamente 3 per valutare il trend).

Ci sono 4 soggetti che effettuano l’analisi di bilancio di un’azienda, con motivazioni diverse:

1. Fornitori: il loro interesse è sapere se l’azienda pagherà o meno

2. Banche: il loro interesse è sapere se possono concedere un finanziamento

3. Erario: il suo interesse è sapere se l’azienda sta evadendo

4. Clienti: il loro interesse è sapere se potrà garantire la merce che richiedono

5. Comitato sindacale: il loro interesse è conoscere il collegio sindacale per chiedere o meno un incremento

salariale.

Tutti questi soggetti vogliono quindi valutare l’equilibrio economico- finanziario dell’impresa, che è composto da:

a) Equilibrio reddituale: Ricavi > Costi = Utile

b) Equilibrio finanziario: Entrate di Cassa > Uscite di cassa (breve termine)

c) Equilibrio patrimoniale: Attività > Passività, coerenza tra attività e passività + patrimonio netto.

Le fasi del processo di analisi di bilancio sono 5:

1. Reperimento del bilancio: presso la Camera di Commercio; via Web (obbligatorio per le quotate), tramite le

banche dati AIDA, richiesta diretta,

2. Lettura e comprensione dei contenuti di bilancio: obiettivi della fase sono

- Conoscenza dell’azienda: tipi di clienti /prodotti/struttura patrimoniali/mercati

- Valutare la qualità del bilancio: valutazione di attendibilità e veridicità prima di utilizzare le informazioni

Parto dalla ricerca dei valori chiave (key item) che sono 2 per ogni prospetto.

3. Riclassificazione dei prospetti contabili: significa riposizionare le voci di bilancio spaccandole/aggregandole

con due obiettivi:

- Favorire l’interpretazione di assetti economico-finanziari dell’azienda

- Favorire il calcolo degli indici di bilancio: confronto algebrico tra grandezze di bilancio

4. Calcolo degli indici di bilancio

5. Espressione di un giudizio complessivo e di sintesi sullo stato di salute economico-finanziario dell’azienda

Gli elementi costitutivi del bilancio sono:

a) Stato Patrimoniale

b) Conto Economico 1

c) Rendiconto Finanziario

d) Nota Integrativa: Ha funzione descrittiva e in parte informativa. Fornisce dettagli sui prospetti/valori

contabili, ne indica i criteri di valutazione utilizzati. È costituita da una parte generale (criteri di redazione del

bilancio di esercizio e di valutazione delle poste) e da una parte più specifica (dettagli numerici). Contiene

informazioni su eventi rilevanti che si sono manifestati dopo la chiusura dell’esercizio.

e) Relazione sulla gestione: Ha funzione esplicativa e in parte informativa. Si spiega il contesto economico in cui

si è operato, è un documento dell’organo amministrativo. Solitamente si parte da questa relazione perché è

la meno tecnica

f) Relazione del revisore. Controllo sulla corretta applicazione di norme e leggi in sede di redazione di bilancio.

Attuazione di una serie di verifiche tendenti a valutare la conformità del bilancio alle norme civilistiche ai

principi contabili.

g) Relazione collegio sindacale: Controllo di legittimità sull’operato della gestione. Il compito del collegio

sindacale è la vigilanza sull’osservanza della legge e dello statuto, sul rispetto dei principi di corretta

amministrazione e sull’adeguatezza dell’assetto organizzativo, amministrativo e contabile adottato dalla

società.

Principi contabili di bilancio:

• Prudenza: i componenti positivi vanno contabilizzati solo se realmente conseguiti, quelli negativi anche

quando solo presunti. Simmetria tra componenti positivi e negativi

• Competenza: correlazione tra costi e ricavi

• Chiarezza: L’informazione deve essere chiara, con l’obiettivo di mostrare e non di nascondere

• Costanza: bisogna utilizzare lo stesso criterio di valutazione a meno di casi eccezionali indicati nella NI

• Valutazione separata degli elementi eterogenei: es: crediti v/cliente con cui in passato c’è stato un

contenzioso.

• Continuità aziendale: “going concern” presupposto base, bisogna redigere il bilancio in una prospettiva

sempre di continuità anche se in realtà si è in prospettiva di liquidazione

Il bilancio si parte a leggere da:

1. Prospetti contabili: sono il dato più crudo, non possono essere condizionati.

2. Relazione degli organi di controllo

3. Relazione sulla gestione

4. Nota Integrativa: ulteriori dettagli

LETTURA DEI PROSPETTI CONTABILI

Posso partire indistintamente da SP o CE.

I KEY ITEM SP sono:

1. Patrimonio netto: rappresenta il capitale di rischio; Attivo – Passivo. Il Passivo si divide in 4 Macroclassi:

A) Patrimonio Netto (Capitale Sociale; Riserva Azioni proprie; Altre riserve; Utile; Riserva rivalutazione*)

B) Fondi rischi e Oneri

C) TFR

D) Debiti (si dividono in v/fornitori; v/banche; tributari; v/altri finanziatori)

2. Totale attivo: approssimazione degli investimenti dell’azienda. Seguo un procedimento dalla sintesi

all’analisi. (Le domande che mi pongo sono: di quanto è aumentato rispetto l’anno precedente? Se è

aumentato di molto l’azienda ha effettuato investimenti e quindi mi devo chiedere chi ha pagato? 1)

disinvestito e reinvestito 2) aumento capitale sociale 3) debito verso banca o altri terzi.) Macroclassi:

A) Crediti verso soci per versamenti ancora dovuti:

B) Immobilizzazioni: possono essere: 1) immateriali 2) materiali 3) finanziarie

C) Attivo Circolante: composto da Magazzino/Rimanenze, Crediti, Disponibilità Liquide, Attività finanziarie

D) Ratei e Risconti 2

*Rivalutare significa rappresentare la stessa realtà sottostante con un valore differente rispetto all’anno precedente.

La rivalutazione si verifica se esiste un maggior valore degli asset rispetto al valore contabile. L’immagine dell’azienda

migliora dal punto di vista patrimoniale perché aumenta il PN o CI e quindi i MP. Il miglioramento è soltanto formale

perché migliorando il PN peggiorano alcuni indici come ROI/ROS/ROE (quindi peggiora dal punto di vista reddituale).

La rivalutazione non corrisponde ad un aumento di valore dell’azienda, si ottiene solo un minor costo per le imposte.

In generale i redditi scendono dopo una rivalutazione.

Rivalutare è un’operazione lecita o meno? è legittimo rivalutare quando alcuni asset vengono derogati dal criterio

del costo al criterio del valore corrente. Si tende normalmente ad utilizzare il criterio di valutazione al costo,

l’alternativa è il valore di mercato. Di base non si può rivalutare tranne che:

- Rivalutazioni monetarie: Sono le più frequenti. Destinate ad assorbire il cambiamento di valore nel tempo

(inflazione). È possibile rivalutare solo in presenza di una legge speciale di rivalutazione emessa periodicamente

dallo Stato.

- Rivalutazioni economiche: Sono le meno frequenti. Possono essere fatte dalla singola impresa senza la presenza

di una specifica legge di rivalutazione. Il valore di un bene può essere rivalutato quando si verificano due specifici

presupposti: a) cambio di destinazione d’uso del bene b) per effetto del cambio di destinazione d’uso del bene

quest’ultimo è aumento di valore.

L’erario fa una legge di rivalutazione perché ci guadagna un’imposta sostitutiva sulla rivalutazione (che varia da legge

a legge). All’azienda conviene rivalutare quando l’aliquota ordinaria è maggiore dell’aliquota della rivalutazione.

Ovvero deve esserci una prospettiva di reddito in grado di assorbire le maggiori quote di ammortamento. Conviene

rivalutare anche quando si vuole vendere (es. terreno).

I KEY ITEM CE sono:

1. Utile d’esercizio: fine d’esercizio dell’azienda

2. Fatturato: mi dà la dimensione economica/reddituale dell’impresa, l’entità dell’attività.

RICLASSIFICAZIONE

Riclassificazione del CE: l’obiettivo è capire quale è stato il contributo delle sottoattività dell’azienda, ovvero delle

gestioni parziali che hanno dei risultati parziali, alla formazione del risultato d’esercizio.

1. Gestione caratteristica: insieme di tutte le operazioni che riguardano l’oggetto tipico dell’azienda. Lo scopo

per cui è stata creata e continua a vivere l’azienda. Da essa dipende a continuità aziendale. È l’attività che

genera i rapporti di scambio operativi con i clienti e con i fornitori e che identifica l’impresa all’esterno.

ROGC: somma algebrica tra componenti positivi e negativi di reddito.

ROGC > 0 condizione necessaria ma non sufficiente per soddisfacente redditività

ROGC >0 situazione grave se duratura

ROGC < 0 e ROA > 0 gestione complementare e accessoria importanti

ROGC > 0 ROA>0 RC<0 c’è un problema a Lv di gestione finanziaria

RC > 0, RAI < 0, RN <0 problema a Lv di gestione straordinaria

RAI > 0, RN <0, le imposte superano il reddito.

2. Gestione accessoria, complementare, patrimoniale: Dipendono dal loro rapporto con la gestione

caratteristica. Sono investimenti (immobilizzazioni, titoli mobiliari, partecipazioni). ROGA: dato dalla somma

algebrica tra costi e ricavi. Risultato netto dato dall’investimento di surplus monetari e da attività

temporanee o marginali. ROGC + ROGA = ROA -> reddito operativo aziendale.

3. Gestione finanziaria: ci vanno le componenti che sono legate all’attivit&ag

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Publisher
A.A. 2017-2018
7 pagine
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SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/07 Economia aziendale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher mattiafontana di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Analisi di bilancio e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Piemonte Orientale Amedeo Avogadro - Unipmn o del prof Borré Luigi.