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Criteri generali per l'utilizzo dei risultati degli studi di Microzonazione Sismica di Livello 3 per la ricostruzione nei territori colpiti dagli eventi sismici
Le linee guida per la gestione del territorio in aree interessate da faglie attive e capaci (FAC) disciplinano l'uso del suolo in zone di faglia attiva e capace andando a dividerlo in tre categorie urbanistiche: aree edificate (recenti o consolidate), aree non edificate (con previsione di trasformazione) e aree non urbanizzabili e a trasformabilità limitata.
Il Livello 3 di Microzonazione Sismica consente di associare alle zone stabili soggette ad amplificazione, definite nella Carta delle MOPS (già individuata dalla microzonazione sismica di Livello 1), i valori dei parametri di amplificazione (Fa) e gli spettri medi di risposta in pseudoaccelerazione (nell'intervallo di periodi di vibrazione 0.1 - 1.1 s) al 5% di smorzamento in superficie secondo le classi di intervallo dei periodi.
La vibrazione di interesse che, in prima approssimazione, possono essere associate al numero di piani in elevazione degli edifici presenti, o di futura edificazione, nell'area associata (il periodo è pari circa al numero di piani diviso 10). Le classi di intervalli di periodo di interesse sono 0.1 - 0.5 s; 0.4 - 0.8 s; 0.1 - 1.1 s.
I 7 accelerogrammi di input, utilizzati nelle analisi numeriche, sono stati scelti in modo tale che la media dei loro spettri di risposta in pseudoaccelerazione fosse compatibile con lo spettro di pericolosità di base, relativamente ad un tempo di ritorno di 475 anni. Lo spettro di risposta elastico rappresentativo di ciascuna microzona è calcolato a partire dai risultati delle analisi numeriche, mediando gli spettri di risposta ottenuti dall'applicazione dei 7 segnali di input. Per ogni input sismico, i valori di Fa sono stati ottenuti come rapporto tra l'integrale dello spettro elastico in
pseudoaccelerazione di output e l'integrale dello spettro elastico in pseudoaccelerazione di input, nei tre intervalli di periodo (0.1 - 0.5 s ; 0.4 - 0.8 s ; 0.1 - 1.1 s). Per ciascun insieme di input sismici e per ciascun intervallo di periodi è stato calcolato poi separatamente il fattore di amplificazione medio relativo alla microzona. Per le zone stabili non soggette ad amplificazioni, risulta Fa=1 in tutti e tre gli intervalli di periodo. 86Moho94Skuola.netUNIVAQ - DICEAANelle zone stabili suscettibili di amplificazione il progettista deve confrontare lo spettro di risposta medio regolarizzato dello studio di MS3 con lo spettro di risposta ottenuto con l'approccio semplificato della normativa sismica, per la categoria di sottosuolo in corrispondenza del manufatto e per il tempo di ritorno di 475 anni. L'intervallo di periodi da considerare per il confronto tra lo spettro di MS3 e quello di norma dell'approccio semplificato è
determinato considerando i periodi di vibrazione di interesse dell'opera nelle due direzioni principali, ossia il minore (Tmin) ed il maggiore (Tmax) dei tre periodi di vibrazione dell'edificio (inteso come struttura tridimensionale) con massa partecipante più elevata, tenendo anche conto dell'elongamento degli stessi durante la risposta sismica. Tale intervallo è compreso tra Tmin e 2Tmax. In questo intervallo dovranno essere valutate le seguenti due condizioni:
- A: lo spettro di MS3 supera puntualmente in misura maggiore del 30% lo spettro semplificato di norma;
- B: l'integrale dello spettro di MS3 è superiore del 20% rispetto al corrispondente integrale dello spettro semplificato di norma.
Se A e B non sono verificate entrambe, si utilizza l'approccio semplificato delle NTC. Se sono verificate o A o B, si deve effettuare l'analisi di risposta sismica locale (RSL) come da NTC.
In caso di RSL, il progettista dovrà procedere
con un'analisi monodimensionale (1D) o bidimensionale (2D) in base alle caratteristiche del sito. In particolare, i risultati della MS3 saranno utilizzati per definire il volume significativo di sottosuolo e le caratteristiche morfologiche da considerare per le analisi numeriche dell'risposta sismica locale, includendo la possibile presenza di effetti 2D. Il progettista, sotto la sua completa responsabilità, può direttamente utilizzare nella progettazione gli spettri di risposta elastici prodotti dallo studio di MS3 (regolarizzati), qualora vengano ritenuti più affidabili di quelli risultanti dall'analisi di risposta sismica locale (RSL) condotti con metodi standard (1D lineare equivalente) e in ogni caso più conservativi di quelli dell'approccio semplificato. In definitiva, la microzonazione sismica ha applicazioni in particolare per aumentare le informazioni e la conoscenza qualificata del territorio, per attivare le azioni di prevenzione del rischio sismico e per migliorare la progettazione e la costruzione di edifici e infrastrutture.rischio e per indirizzare le scelte politiche al fine di avere una gestione più consapevole del territorio.
Opere strategiche e rilevanti
Il DGR438/2005 della Regione Abruzzo riporta gli indirizzi generali e le disposizioni denominare "Primielementi in materia di criteri generali per la classificazione sismica del territorio nazionale e di normativetecniche per le costruzioni in zona sismica". In particolare l'elenco A riporta le opere strategiche definendole come le categorie di edifici di opere infrastrutturali di interesse strategico di competenza regionale la cui funzionalità durante gli eventi sismici assume rilievo fondamentale per le finalità di Protezione Civile.
87Moho94Skuola.netUNIVAQ - DICEA
AL'elenco B riporta le opere rilevanti definendole come le categorie di edifici e di opere infrastrutturali di competenza regionale (si intendono gli edifici e le infrastrutture che svolgono o ospitano funzioni di interesse strategico o rilevante
Per la Regione, indipendentemente dalla proprietà degli stessi) che possono assumere rilevanza in relazione alle conseguenze di un eventuale collasso.
Le opere strategiche sono le opere che ospitano funzioni strategiche come municipi, sedi di polizia, carabinieri, vigili del fuoco etc ma non per la funzione sociale che offrono quanto perché sono state individuate come centro di coordinamento soccorsi comunale e/o intercomunale nei piani di emergenza. Hanno quindi una funzione di emergenza nel piano di emergenza (non tutti i municipi hanno funzione strategica).
Le opere rilevanti sono definite tali per le cause sociali ed economiche che si avrebbero in seguito ad un loro crollo. Tra le opere rilevanti principali si riconoscono le scuole.
Le strategiche quindi sono quelle sede di COC, COM, centri operativi comunali etc mentre come rilevanti ci si occupa esclusivamente di scuole (altri edifici rilevanti possono essere sale riunioni, centri commerciali etc che però non sono).
edifici pubblici ma esclusivamente privati). La Regione Abruzzo ha finanziato circa 54 milioni di euro per 54 interventi in edifici strategici e/o rilevanti tracui ospedali, COM, COC, scuole (adibite anche a sede di funzione strategica come COC o ricovero) e ponti. In Abruzzo si hanno 1438 edifici strategici divisi tra COM, COC ed altre funzioni. Per definire su quali opere andare ad effettuare gli interventi, è stata definita una graduatoria in base alla funzione strategica che hanno nel loro territorio ed in base all'indice di rischio. Quest'ultimo è un valore di tipo relativo, ossia serve a dare una priorità di intervento; serve quindi a dare un indirizzo per l'indirizzamento di fondi pubblici. Tutte le verifiche di vulnerabilità sismica devono essere riportate in un documento denominato "Scheda di sintesi della verifica sismica di edifici strategici ai fini della protezione civile o rilevanti in caso di collasso a seguito di evento".caratteristiche meccaniche dei materiali;
Deformazioni significative conseguenti anche a problemi in fondazione;
Danneggiamenti prodotti da azioni ambientali (sisma, vento, neve e temperatura), da azioni eccezionali (urti, incendi).