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OPPOSTO

l’ironia blocca la comunicazione o comunque ferisce sempre.

piano sequenza = movimento di macchina che mi offre una sequenzialità senza stacchi di

macchina.

in continuità di soggettiva vuol dire che non abbiamo stacchi quindi siamo comunque in piano

sequenza anche se in realtà non è un piano sequenza perché la macchina si stacca. Lo spazio

determina chi è lui.

altro elemento: come si veste? è sciatto, casual. comunque l’abito determina un tratto del

personaggio. Non è una persona determinata, sicura, forte, non è virile né potente.

La scena sul palcoscenico è importante perché ripete lo stesso discorso sull’amore che era in

didascalia. Il piano sequenza mi mette insieme la realtà della vita e il palcoscenico. vita e

palcoscenico sono insieme.

Esca formale del racconto e il nostro protagonista rischierà molto. Il protagonista sarà esattamente

il personaggio che lui odia. Il regista crea l’ombra del protagonista ovvero ciò che lui non sopporta.

Lo specchio ha la funzione di creare il fanciullo, poi Dioniso viene distratto da uno specchio e poi

viene acciuffato, in Amleto to be or not to be è enunciato allo specchio. Con lo specchio noi

vediamo la realtà del doppio. La realtà della vita è quella le palcoscenico e viceversa. Poi può

avere anche la funzione di riconoscimento.

Ingresso di temporalità che sembra totalmente fantastica. Lo snodo è dato dalla voce che parla ed

è immaginaria, nella mente o comunque è il suo doppio. La rottura crea una valenza fantastica.

Bergman rende il fantastico (temporalità fantastica), il non reale con degli stacchi. Quando

abbiamo un fotogramma nero abbiamo la morte della comunicazione quindi in generale la morte

nel cinema. Le composizioni diventano sempre specifiche: per esempio prima di tutto con la

visione degli scacchi, nero, dissolvenza e mare che ci trasmette direttamente la vita e la morte. Poi

per esempio l’immagine in rapporto al suono, è quel suono e quell’immagine che messe insieme

acquistano un significato. Vuoto espressivo =iato che indica il fantastico con il NERO. Prima ci fa

vedere però il fantastico con il campo e controcampo. Attraverso lo iato ci dice: facciamo finta che

—> la realtà non esista più ed esista quella realtà fantastica. Livelli dell’espressione ci danno il

modo di come io racconto una storia ma sono delle importanti scelte stilistiche.

Campo-contro campo due riprese in opposto ma nello stesso lato (dietro uno a sx, dietro l’altro alla

dx di questo).

Scavalcamento di campo - temporalità onirica perché dà stacco. prima macchina a dx poi di nuovo

a dx perché cambia il fondo!

Come si può affrontare la morte? facendo un’azione positiva e giocando a scacchi con la morte.

Poi c’è un problema di giustizia (tema centrale è anche la giustizia). Bene e Male. Quando

vediamo un film dobbiamo anche comprendere come esso ci modifica.

Il protagonista del settimo sigillo compie un’azione negativa, la sperimenta (i protagonisti spesso

hanno dei sensi di colpa da risolvere, un passato oscuro, allora per esempio nei western di John

Ford il protagonista deve diventare sceriffo per riscattarsi). L’ombra è ciò che proiettiamo sui nostri

simili, sono i problemi che riscontriamo (per esempio se siamo vigliacchi diremo ai vicini che sono

vigliacchi). Ma perché? Perché dobbiamo comprendere cosa è quest’ombra per superarla. (per i

western l’ombra è il passato dei pionieri di aver abbandonato l’europa senza aver risolto i problemi

là, una fuga).

“Il viaggio dell’eroe”- capire il destino dell’eroe e perché noi ci identifichiamo in questi, il viaggio

dell’eroe è risolvere i destini

Chi è l’eroe —> colui che risolve i destini (i destini si chiudono con la sua risoluzione)

ciò che fa l’eroe—> ogni singolo uomo quando danneggia le leggi del mondo danneggia anche

l’intera umanità. Perché?… perché è inevitabile.

1 TEMPO: L’eroe si trova in un mondo e in una temporalità ordinaria

MOMENTO DETERMIMNANTE - SOGLIA momento della decisione (attenzione, più la decisione è

un’opzione)

2 TEMPO: Straordinario (perché il secondo momento è straordinario? per la soglia che è un

momento di decisione, per esempio nel settimo sigillo Block decide nel momento della soglia di

sfidare la morte)

BIG CHANGE o GRANDE PROVA strettamente connesso con la soglia tuttavia la grande prova

non viene scelta, piuttosto ce la ritroviamo addosso. La grande prova ha sempre il senso della

morte (per esempio in Pretty Woman lei decide di uccidere la sua vita da prostituta) Ma non c’è

morte senza resurrezione e non c’è resurrezione senza morte.

L’eroe riuscirà a risolvere i destini o no in base alla decisione. Il momento della decisione è

importante perché la nostra vita è un flusso, non è statico.

Identificazione con l’eroe. La vita è come una spirale (Gian Battista Vico). Che senso ha il viaggio

dell’eroe? il senso della vita stessa, del flusso e del cambiamento quindi dell’evoluzione.

Perché noi abbiamo il viaggio dell’eroe abbiamo detto? per evolvere, se io non scegliessi io non

voglio scegliere, quindi faccio comunque una scelta. E questo perché la vita è un flusso. Exsistere

cioè essere fuori dallo stare fermo. Perché il viaggio dell’eroe? perché deve conoscere, e

soprattutto deve conoscere chi è e scoprirà questo nella grande prova perché deve affrontare la

sua ombra.

Una scena è composta da un rapporto tra ambiente, azione e tempo. Inizia per Block il viaggio

dell’eroe dove la morte continua a bussare. Le sequenze possono coincidere con una scena

oppure abbiamo una sequenze con tante scene, come dei paragrafi di un capitolo.

Macrosequenza dell’altro mondo (il mondo del cavaliere e la morte e il mondo dei giocolieri). Il

cavaliere è diviso perché lo spirito è pronto a morire ma il suo corpo no.

La funzione della donna nei film di Bergman è di una figura problematica (Bergman si sente

escluso dal mondo femminile).

Con il Settimo Sigillo, Bergman ha raggiunto la sua marca —> orientamento deittico ovvero gli

avvenimenti. Se avviene un’azione e poi qualcosa mi distoglie allora cambiamo l’orientamento

deittico e i cambi di orientamento devono essere motivati. La differenza per esempio sta in

Birdman che fa di un orientamento unico, le azioni sono amalgamate e anche se azioni diverse ed

è come se tutte le scene avessero la stessa importanza (sicuramente anche a causa del piano

sequenza).

Scena dopo il risveglio dei saltimbanchi - Settimo sigillo

1 deissi: morte e avventura con donne

2 orientamento deittico: amore.

Finisce un argomento e ne inizia un altro e bisogna far vedere questo e come i due orientamenti/ le

due azioni sono messe in relazione. Costruire e dare significato: rappresentare. riprendere vuol

dire trasformare ciò che abbiamo davanti per dare una significazione. Birdman a differenza del

Settimo Sigillo pone in due punti diversi l’amore e la morte, non si toccano e non c’entrano niente.

Contesto dell’incontro tra pittore e Scudiero rappresentano l’incontro con la morte che poi avviene

davvero nella scena dopo. La visione del mondo come minimo (cinismo). “in un mondo dove la

parola più alta non è dire amore ma dire “è benigno””. Accontentarsi del minimo.

Il problema di Bergman è il senso di colpa.

l’ambiguità del cavaliere di spalle difronte al crocifisso, che non si sa rapportare ad un Dio.

Cavaliere oppresso. Perché non riesco a scacciare il pensiero di Dio? Allora la morte è schiacciata

perché rimane la voglia di vivere. Però quando cerca una certezza allora torna in prigione.

Problema della verità sia nel Settimo Sigillo che in Birdman, problema dell’apparenza (il fantasma

di Dio), la morte gioca un ruolo determinante tra realtà ed apparenza. Istintività, innocenza vs

conoscenza, capacità, forza.

Verità vs apparenza (esistere-teatro del film)

realtà dell’esistenza vs flagellanti.

Joe e i giocolieri portano avanti la verità (è nella verità dell’amore ma vive tra la semplicità)

l’apparenza ovvero la ragione, la riflessione, è portata avanti da Block, chi viene condannato? chi

vive nell’apparenza, poi in realtà è un bluff perché Joe non si pone quelle domande e la verità

crolla perché Bergman pone l’accento su quell’apparenza di Block, e non sui giocolieri che infondo

sono descritti come se fossero grotteschi. Allora chi vince? l’apparenza come in Birdman, ma in

Birdman l’apparenza vince proprio per distruggere la verità

Soluzione: Joe li guarda e anche se si è salvato perché c’è l’amore, lui viene portato via dalla

morte con tutti gli altri. Attraverso le apparenze allora si trova la realtà, la verità così come nel mito

della caverna.

Birdman:

APPARENZA E VERITA’

per birdman la verità viene a coincidere con la realtà del teatro o del film. Che soluzioni trova a

riguardo?

Gioca sempre tra Teatro-Esistere (tema anche dell’amore).

rapporto padre-figlia che riguarda il rapporto tra esistere ed apparenza, la figlia gli butta in faccia la

realtà e invece lui vede sempre la finzione tanto da vivere nelle sue creazioni. Tanto da dover

dimostrare poi la realtà nell’apparenza, esistere e apparenza si intrecciano soprattutto nel

momento in cui il protagonista si sparerà durante la prima del suo spettacolo, quindi nella finzione

per eccellenza. Il tema è quindi il riportare il vivere finto degli ultimi anni che ci circonda.

Azione dell’ambiente sul personaggio, ambientazione—> l’ambiente fa il personaggio. Il suo spazio

è il suo camerino, la sua verità è il camerino ma in realtà il camerino è anche falso per un elemento

—> lo specchio. La verità e l’apparenza coesistono ancora una volta.

Discorso della morte come unica verità, portando la morte a teatro, la morte è una forma di

rappresentazione.

Scena della botta in testa - Birdman

Esca diegetica o narrativa: stringe la narrazione in modo da creare un’attesa. Questa è un’esca

formale, però mi annuncia subito da parte del regista di cosa vogliamo parlare ovvero della morte

in diretta sul palco. Mischia le cose come abbiamo gi&agrav

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Publisher
A.A. 2014-2015
6 pagine
3 download
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-ART/06 Cinema, fotografia e televisione

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher calusa di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Analisi del film e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof Guerrini Loretta.