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Teoria di:
ANALISI 1
1.1
- Proposizione: frase che può essere vera o falsa.
- Connettivi:
- ¬ negazione
- V congiunzione
- V disgiunzione
-
=> implicazione V ? => ?
=1
- Coeff. binomiale: siano m-k ∈ N con m ≥ k:
(km) m! = m(m-1)...(m-k+1)
k(k-1)...1k!
- Proprietà:
- (1m)=1
- (m0)=1
- (mn)=(m-nn)
- (km)=(km-k)
- (k-1k)=(km+1)=k
- Formula Newton: (a+b)n = Σk=0n (km)*ak*bn-k
Definizione |z|
|z| è il modulo di un numero complesso così definito :
|z| = √x2+y2
Essendo noto che nel grafico rappresenterebbe la distanza z - origine
Proprietà :
- |z| ≥ 0
- |z| = 0 ⇔ z = 0
- | - z | = |z|
- |z1 z2| = |z1| |z2|
- | z1z2 | = |z1||z2|
Dimostrazione della proprietà :
- Avvio non più essere negativo una distanza
- |z| = √x2+( - y )2 √x2+y2 = |z|dunque le distanze sono quei, solo che |z||z|
- Basta elevare alla seconda entrambi i membri e poi sostituire x e yz1 = z1 i (z2 = z1 i) |z1| = |z1|
- |z1z2| = z1 = 1 2 = |z1z2||z1||z2|
Disuguaglianza triangolare su C :
|z1 + z2| ≤ |z1| + |z2|
|z1 - z2| ≥ | |z1| - |z2| |
Forma trigonometrica :
Il punto del piano zc può essere descritto da una coppia di ordinate polari(p;Θ perf) doppio p è raggio quindi z1 e Θ è l’angolo(x,y) e (p; Θ perf) sono un relazione tale da potersi scrivere per forma trigonometrica di :
cos : z = ρ (cos Θ + i senΘ )
Definizione argomento Θ :
è un angolo individuato a meno di multipli interi di 2π
Proprietà :
- arg (z1 z2) = arg z1 + arg z2
- - arg ( z2z1 ) = arg (z1) - arg (z2)
Dimostrazione proprietà :
- z1 z2 p = p1p2[cos (Θ5 + Θ7) i + i sen (Θ5 + Θ7)]In questo forma tragico : p : p1 + p2argomento = Θ + Θ’ - arg (z1 z2)
- - arg ( z7z3 ) lo stesso cos arg (z7 z2 - 1z2)Per la proprietà 1 arg z1 + arg (z2z1) ---> adopo che - arg ( z7z2) +-- arg z - arg2 + arg (z7z2) - arg z1 - arg2
Definizione di limite
Sia f: X ⊆ R → R una funzione reale.
Sia x0 ∈ R un punto di accumulazione del dominio f: X.
Il numero L è detto "limite di f per x che tende a x0" se
∀V intorno di L esiste U intorno di x0 tale che f(x) ∈ V per qualsiasi
x ∈ (U ∩ X) \ {x0}
Scriviamo: limx→x0 f(x) = L
f(x) ∉ V perché x0 è punto di accumulazione, mentre f(x0) ∈ V.
Altre definizioni di limite
limx→x0 f(x) = L dove x0 ∈ R, L ∈ R ed f: X ⊆ R → R
∀V intorno di L, ∃ U intorno di x0 tale che f((U ∩ domf) \ {x0}) ⊆ V
∀V intorno di L esiste U tale che x ∈ (U ∩ domf) \ {x0} ⇒ f(x) ∈ V
Possiamo riscrivere queste definizioni esplicitando gli intorni di x0 (δ) e di L (ε) distinguendo i vari casi.
Se x0 ∈ R, L ∈ R
∀ε > 0, ∃δ > 0, allora ∀x ∈ (domf) \ {x0} avremo:
x0 - δ < x < x0 + δ ⇒ L - ε < f(x) < L + ε
Se x0 ∈ R, L = +∞
∀M ∈ R, ∃δ > 0, allora ∀x ∈ (domf) \ {x0} avremo:
x0 - δ < x < x0 + δ ⇒ f(x) > M
• Dimostro la 3): se che l0 ≠ 0 per ipotesi. Devo mostrare che
limx→x0 f(x)/g(x) = l/l0
(ci basta mostrare che limx→x0 1/g(x) = 1/l0)
(ci basta questo perché:)
limx→x0 f(x)/g(x) = limx→x0 f(x) · 1/g(x) = limx→x0 f(x) · limx→x0 1/g(x)
1. 2)
osserviamo che g(x) ≠ 0 definitivamente per x → x0 visto che l0 ≠ 0.
F0. Essendo l0 ≠ 0 aviamo:
g(x) > 0 defin. per x → x0 per il teorema del permanenza del segno
g(x) < 0
Allora dimostrazione del teorema della permanenza del segno, aviamo che:
2g > 0 ⇔ g(x) / l0
g(x) < 0 ⇔
e ovo equivale a dire esiste Uy intorno di x0 e (Uy ∩ X) \ {x0} tale che |g(x)| > |l0|
Osservo che |g(x) - l0| = |g(x) - l0| / |g(x)l0|
Ora pongo ε = ε / 2 ed il nostro limite diventerà:
∃ Ug intorno di x0 ∈ (Uy ∩ X) \ {x0} tale che |g(x) - l0| < ε
Metodo U = Uy ∩ Ug. Allora avrà:
∀x∈ (Ux0 ∩ X) \ {x0} tale che |g(x)| - l0 |1 < ε / 2 < ε / 2
ovvero |g(x) - l0| / ε2 | < ε
ovvero |g(x) - l0| < ε/2
• Dunque ho dimostrato che |f(x) - l| < ε con f(x) = l
g(x) / g0
Teorema del limite della funzione composta
- Teorema del cambio di variabile nei limiti: Vorrei poter fare limx→x0 f(x) = limy→y0 gy, dove y = gy. Per farlo, usiamo questo teorema: Siano f e g funzioni reali con g-1 definito su X, f-1(V)≠∅ X ⊆ Z → ℝ g: V → ℝ Sia x0 ∈ ℝ un punto di accumulazione di X. Assumiamo:
- limx→x0 f(x) = y0 pt di ac
- limy→y0 g(y) = e
- Uno delle seguenti
- a - f(x) ≠ y0 def per x→x0
- b - g(gL) = e
Confronto asintotico: Li usiamo per calcolare i limiti nel caso di forma indeterminata tipo ∞/∞ o 0/0. Siano f e g funzioni definite su X⊆ℝ. Sia x0 punto di accumulazione di X. Diremo che f e g sono asintotiche per x→x0 quando: * Sono entrambe ≠ 0 def per x→x0. limx→x0 f(x)/g(x) = 1 Se le condizioni sono verificate, scriveremo f∼g per x→x0. Ciò comporta delle proprietà:
- 1) Se f∼g per x→x0 allora limx→x0 f(x) ≡ limx→x0 g(x) hanno lo stesso comportamento, o coincidono o se non esistono uno entrambi o non esistere.
- 2) Se f∼g e h∼k per x→x0 allora f∼h per x→x0, perché: limx→x0 f(x)/h(x) = limx→x0 f(x)g(x)/h(x)g(x) = limx→x0 g(x)/h(x) × d ∙ d = 1 perché f∼h
- 3) f/g ∼ h/i per x→x0 allora f∼g ∼ h/n per x→x0
Osservazione: Il punto 3 ci permette di sostituire una funzione con una funzione asintotica nel caso di SOMMA o DIVISIONE!