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! IL DIRITTO DEL GOVERNO E DEL TERRITORIO
L'evoluzione del territorio rispetto alla normativa del diritto amministrativo trova riscontro a
livello della sua articolazione nelle diverse fattispecie che esso tende ad affrontare tra cui si ricordi
la disciplina urbanistica , quella paesaggistica, quella dei beni culturali o quella ambientale,ciò si
3!
veda in relazione all'art 117c3 cost in materia di competenza corrente delle regioni in materia del
governo territorio.
La natura conflittuali dell'assetto degli interessi , rispetto ai quali svolge una funzione centrale il
diritto della gestione del territorio , a livello della armonizzazione delle prerogative ed interessi
delle contro parti, come si vede a livello della cosiddetta sindrome di Nimby con cui si esame i
costi della realizzazione dell'infrastruttura e dell'opera per la comunità locale ed i benefici che da
essa deriva per la collettività nazionale, mera polarizzazione delle posizioni, da cui sorge la
necessità del trattamento equitativo e trasparente tra le parti anche a livello della distribuzione
delle informazioni ed accessibilità ad esse per le parti. A tale fine rivestono un ruolo centrale dei
meccanismi di collaborazione come ne caso delle conferenze servizi ma qualora non si perviene ad
soluzioni e procedure collaborazione si è previsto il ricorso a strumenti e decisori di emergenza di
carattere unilaterale, come ordinanza di emergenza e procedimenti per commissari.
Elemento essenziale del diritto del governo del territorio è costituito dal diritto
urbanistico,connotato da un decentramento delle competenze amministrative in questo settore a
livello governativo ( art 117 c 3 cost) così come l'ampia discrezionalità nelle decisioni, tutto ciò in
relazione alla eterogeneità dei soggetti coinvolti, visto rispetto alla centrale di armonizzare gli
interessi dei diversi soggetti pubblici con quelli dei privati ai fini di pervenire ad una condivisione
delle scelte da effettuare nella materia suddetta,aspetto delicato in relazione alla posizione di
svantaggio dei privati rispetto alla discrezionalità della amministrazione rispetto alle esercizio
delle funzioni del territorio. P 40
!
il sistema amministrativo di governo del territorio
!
L'urbanistica come risposta alla evoluzione del contesto sociale ed alle nuove esigenze che con esso
sorgono, primo accenno la l 1865 in materia di espropriazione per caso di pubblico interesse, tutto
nel XX secolo sorgono nuovi interessi pubblici.
Inoltre con la sentenza della Corte Cost. N 307/2003 prevede che tale nozione di urbanistica vada
distinta dalla normativa in materia di governo del territorio (all’uso del territorio ed alla
localizzazione di impianti ed attività),invece l'urbanistica si occupa dell'ottimizzazione dell'uso del
territorio bilanciando gli interessi dei privati e quello pubblico garantendo nei limiti del possibile
la convivenza sullo stesso territorio in relazione alle politiche di insediamento urbano ed in materia
di infrastrutture. L'interesse pubblico e contro bilanciato dalla fruizione pubblica e dalla
utilizzazione dei singoli proprietari,
tutto ciò in relazione alle problematiche che emergono dalla eterogeneità degli interessi in
considerazione ed in considerazione alla pluralità dei livelli di governo ed alle esigenze geofisiche
dei singoli territori. Interessante ruolo delle istituzioni regionali e locali che sono più vicine alle
esigenze locali sempre però nell'interesse della collettività nazionale in osservanza dal principio di
collaborazione e coordinamento a livello delle diverse politiche attuate.(il decentramento come
scelta auspicabile)
!
Il riparto della potestà legislativa
!
in relazione all'art 117c3 cost in relazione a questa materia vige il riparto della competenza
legislativa tra Stato e Regione , in relazione alla potestà legislativa concorrente tra i due soggetti in
questione in date materie quali opere di trasporto e di navigazione, distribuzioni
dell'energia,tuttavia sussiste un rinvio ad un assetto organico e unitario in materia di governo del 4!
territorio, in assenza di una norma generale di riferimento i principi generali vanno desunti dal
complesso del quadro legislativo statale in relazione al riparto delle competenze su menzionato.
Le funzioni amministrative di governo del territorio è costituito dall'insieme delle attività svolte
dagli apparati amministrativi , ai diversi livelli ai fini di garantire un ordinato assetto del territorio,
mera normativa in materia di regolazione urbanistica , a tale fine si si consideri le diverse
attribuzioni e competenze quali:
la funzione precettiva : si esplica mediante le prescrizioni previste nei piani urbanistici
la funzione di gestione ; è funzionale a rendere effettive le prescrizioni degli atti di pianificazione
la funzione di controllo: mediante l'emanazione di specifici provvedimenti amministrativi o
determinando l'assenza di motivi ostativi all'inizio dell'attività progettata mediante la
pianificazione.
La funzione sanzionatoria : funzionale a sanzionare possibili norme urbanistiche od in difformità
del progetto approvato..
La decentralizzazione delle competenze avviene in relazione alle esigenze territoriali e agli
interessi in gioco, lo Stato in questione si limita alle mere competenze in materia delle principali
prerogative nazionali quali l'ambiente, difesa del suolo oppure trasformazione del territorio, anche
le competenze rispetto ai rapporti di collaborazione con i centri di poteri internazionali ed europei,
le regioni sono competenti in materia di pianificazione generale e settoriale inoltre hanno la
funzione di integrare l'operato delle amministrazioni locali in caso di inerzia delle stesse rispetto
alle loro competenze. La provincia si occupa delle politiche in materia di pianificazione
territoriale di coordinamento provinciale, coadiuva le regioni nella adozione dei piani regolatori
comunali, i comuni in questione sono competenti in tutte le materie di rango locale e delle politiche
di vicinato a livello locale, inoltre sussiste la possibilità di formare apposite amministrazioni che si
occupino della attuazione di dati competenze che rispondono ad interessi settoriali, i privati
rispetto a questo contesto spesso svolgono compiti di pianificazione, quando sussistono una
pluralità di interessi in gioco è necessario provvedere a forme di collaborazione che possano
facilitare l'adozione delle politiche sociali in ambito urbanistico mediante lo strumento della intesa
a cui possono affiancarsi le conferenze di servizi e accordi tra pubbliche amministrazioni o in
ambito regionale le conferenze di pianificazione o l'accordo di pianificazione e di programma, le
prime inoltre si connotano per la possibilità di garantire la partecipazione di privati in forza degli
interessi collettivi in gioco e l’ altre invece dove sono ammissibili le sole pubbliche amministrazioni
queste spesso sono funzionali ai fini della approvazione del piano o per porre le basi per un
accordo di pianificazione inoltre ha efficacia vincolante per le sole parti che hanno partecipato
nella approvazione del piano; mediante il primo caso si garantisce la legittimazione delle scelte
compiute dall'amministrazione, le conferenze di pianificazione in ambito regionale hanno solo
funzione istruttoria e l'adozione dei piani in essa elaborati sono attuate dalle amministrazioni
procedenti competenti, l'accordo di pianificazione così come l'accordo di programma sono
espressioni degli accordi per disciplinare lo svolgimento di attività di interessi comune, i primi
aperti solo a soggetti pubblici l'altro aperto anche a soggetti privati,.
!
Il sistema di pianificazione urbanistica
!
La funzione percettiva o confermativa dei suoli si serve dei piani urbanistici ai fini di garantire e
disciplinare la destinazione dei suoli pubblici in forza ed in armonia con l'interesse collettivo,
finalità a cui si perviene mediante l'attività di pianificazione che sono espressione connotata da una
data discrezionalità nelle decisioni al riguardo. A causa della varietà della natura normativa si è
discusso molto sul loro ambito di riconducibilità alla sfera amministrativa o legislativa, questione
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che rileva ai fini della tutela dei privati che sono tenuti ad adire al giudice amministrativo per i
soli provvedimenti amministrativi in caso contrario di potrà sollevare la mera questione di
legittimità delle norme. Questione vista a livello della sent Casini 2005 n 240. Si è previsto inoltre
che i piani in questione siano espressione della attività amministrativa si parli quindi di un atto
amministrativo generale inoltre questo esclude la sua riconducibilità ad una attività meramente
normativa, la natura garantista e partecipativa delle procedure amministrative in questione si
palesa a livello della possibilità dei privati di poter partecipare previo presentazione di
osservazioni fino a trenta giorni della scadenza per il deposito del piano regolatore in questione ,
inoltre i proprietari degli immobili compresi o interessati dai piani in questione possono presentare
opposizione a tutela delle loro posizioni soggettive individuali. questione che trova limiti a livello
della burocrazia e della formalità prevista per la partecipazione, in ragione di questo aspetto un
ruolo centrale hanno rivestito i processi di semplificazione nella partecipazione garantendo
l'accessibilità al pubblico questo aspetto si pone come un limiti e controllo alla discrezionalità
dell'amministrazione nel suo operato. Ai fini della semplificazione nell'adozione dei piani in
questione molte leggi regionali hanno provveduto alla semplificazione del piano in una sua
divisione ; un piano strutturale ed un piano operativo , inoltre si è voluto agevolare il rapporto ed
incontro delle posizioni ed interessi tra la PA e i singoli privati mediante la formulazione di nuovi
istituti quali ; i piani di lottizzazione e le cd pianificazioni urbanistiche mediante le quali si
provvede ad un maggiore coinvolgimento dei privati nei processi decisionali. Questo da un lato ha
evidenziato il fallimento e la inefficienza della pianificazione urbanistica generale su scala
nazionale in relazione alla eterogeneità degli interessi , situazioni e prerogative in gioco. Oggi
prevale l'indirizzo funzionale alla tutela degli interessi singoli in relazione alle priorità ed esigenze
collettive non secondo una gerarchia delle competenze o dei poteri bensì secondo quella degli
interessi secondo un'ottica dell'efficienza ed ottimizzazione delle scelte. In relazione alla sent della
Cort Cost 408/1995 si è previsto che nel caso della normativa urbanistica gli atti successivi
prevalgono su quelli precedenti nell'ottica de