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COMUNITÀ 1VISTA LUOGO DI COMUNITÀ PARTecipante Welfare communitiesCOME AFFETTI
Incrociando il modo di vedere la comunità (oppressivo o affettivo) e l'approccio al quartiere (riduzione o aumento delle differenze), è possibile creare la seguente tipologia:
- Quartieri da uniformare: quartiere come ostacolo alla realizzazione di un progetto urbano in cui tutti hanno pari opportunità di realizzazione, quindi per eliminare le differenze;
- Quartieri da integrare: il quartiere è visto ancora come ostacolo, ma piuttosto che uniformare, si predilige un modello che riconosce le differenze e le esalta (specificità delle unità insediative e unità organica tra quartieri e città);
- Comunità partecipante: Il quartiere non è più un ostacolo ma mira ad avviare processi di partecipazione per ridurre le differenze, quindi mettere tutti i territori in condizioni di autoorganizzarsi per ridurre le disuguaglianze.
Scambio (informazioni, beni). Se la città svolge funzioni di scambio si capisce perché i suoi confini sono porosi (confine-filtro) e anche perché essa sia sempre più plurale "le città" tante funzioni, tante città - (Mela "Sociologia delle città", 2006).
Terza dimensione per delimitare la città: Articolazione interna alle città
Analisi ecologica: colonizzazione delle nuove aree da una parte di gruppi sociali più forti finanziariamente e allontanamento dei gruppi sociali più deboli (versione conservatrice: naturale redistribuzione dei gruppi sociali sulla base delle capacità diverse di competere e di far valere i propri talenti)
Analisi radicale: localizzazione della classe operaia nei ghetti e di quella borghese nei sobborghi, non volontà dell'amministrazione pubblica (succube delle classi benestanti) di contrastare la polarizzazione residenziale e nascita delle subculture
della povertà come esito e non come causa. Peculiarità città americane Ghetto: luoghi a marcato profilo etnico di collocazione omogenea nel mercato del lavoro (spesso abitati dalla underclass: lavoro precario nel terziario povero, connotati da emarginazione, povertà e circoscrizione spaziale (segregazione). bounded solidarity, Spesso al loro interno si creano forme di ovvero di solidarietà interna e di opposizione con l'esterno Enclave etnico-economica: sub-area con elevata organizzazione interna caratterizzata dalla presenza di imprese etniche anche di livello elevato. Definizione di concetti riguardanti la diffusione urbana: - Suburbanizzazione: aree rurali si trasformano in residenziali, diventano sobborgo periferie; - conurbazione: espansione di una città preminente, che assorbe centri minori; - riurbanizzazione: nuovi stili di vita, che mescolano città e campagna; - agglomerazione urbana: qualunque insieme denso e continuo di abitazioni e attività umane.insediamenti con i tratti culturali dell'urbanesimo.
Definizione di concetti riguardanti la formazione delle città:
- inurbamento: migrazione dalle campagne alla città;
- urbanizzazione: conseguenza strutturale dell'inurbamento, che si caratterizza dall'aumento della quota di popolazione che vive in città. Si distingue in:
- urbanizzazione primaria: quella che deriva dallo sviluppo economico delle città;
- urbanizzazione secondaria: avviene di riflesso, senza un corrispondente sviluppo economico;
- urbanesimo: si riferisce agli atteggiamenti e stili di vita, e si collega con la modernizzazione;
- de-urbanizzazione (o contro urbanizzazione): movimento di abbandono delle città.
La regione
Le città spesso, ma non sempre, fanno parte di aree vaste, cosiddette regioni o comprensori (territori che per motivi storici e funzionali sono sotto l'influenza di una città, principio di autocefalia).
In Italia ciò ha avuto una causa storica nella tradizione del
potere esercitato dalle città sui cittadini e più tardi nella scelta pianificatoria di organizzare il territorio sui bacini di utenza standard (unità territoriali dotati di tutti i servizi di base distribuiti razionalmente dal centro verso la periferia). Esempi sono i distretti sociosanitari, le comunità montane, i consorzi per la gestione delle acque. La dispersione dei fenomeni sociali oggi è tale che la loro scala si è allargata (costringendo il passaggio del livello organizzativo dal locale al regionale). Criteri di definizione dei confini regionali: - Funzionale (bacino di fruizione di un servizio) - Politico amministrativo (decentramento e federalismo) - Economico (produzione e organizzazione della produzione) Diversamente è possibile delimitare la regione a partire dai confini prospettici (derivanti dal punto in cui si guarda il territorio): a) Visione urbana della regione (visione urbano-centrica) b) Visione locale della regione (città)come unno dei tanti nodi di rete)Prospettiva urbana: analisi dell'influenza della città nel tempo
a) Criterio temporale: città come corpi vivi che hanno una propria evoluzione, fasi di crescita e declino
- Nel corso del tempo (a partire dalla rivoluzione industriale), la formazione delle aree vaste attorno alle città è stata condizionata da:
- Crescita della città compatta (espansione delle periferie, città fordista)
- Calo dei residenti del centro (inner city) e crescita degli anelli periferici o di assi radiali (Edge city, città metropolitana)
- Sprawl urbano e, eventuale, unione con aree urbane contermini (città-regione, conurbazione, meta city)
b) Criterio qualitativo: le funzioni urbane si diffondono su aree molto più vaste di quelle che storicamente contornano la città.
diffusione urbana
La riguarda funzioni urbane prima concentrate in città: dapprima i servizi commerciali e ricreativi (alla ricerca di
spazio) e poi le residenze
Tuttavia, gli stili di vita delle popolazioni urbane e non urbane (ex rurali) tendono sempre più ad assomigliarsi, anche a causa della maggiore mobilità e della perdita dei legami produttivi con il proprio territorio. sprawl
Per altri autori non si può parlare di fine della gerarchia urbana (lo non è sinonimo di indifferenziazione delle funzioni urbane) per i seguenti motivi:
- Solo le funzioni residenziali e commerciali si sono disperse
- Persistono concentrazioni di funzioni urbane di servizi di alto rango
- Le città hanno ancora scale di influenza territoriale diverse (dal rango mondiale delle città globali, al rango continentale delle città che influiscono su vaste macroregioni al rango nazionale delle città che insistono su nazioni o territori sub nazionali)
Indicatori di rango:
- Rango dimensionale: abitanti della città sul totale degli abitanti del Paese
- Presenza di funzioni apicali (borse valori, aeroporti,
(sedi di multinazionali)- Specializzazione in particolari ambiti (turismo, religione, industria).
Secondo questa prospettiva la città di rango superiore identifica una regione. Il suo nome diventa criterio di delimitazione di un'area vasta che con essa ha legami funzionali e politico-simbolici (tutto ciò consente alla città di dialogare con città di rango simile e di condizionare il governo nazionale).
Prospettiva locale: L'attenzione è sulle città medio-piccole e ciò che permette di definire i confini di aree vaste che racchiudono più città medio piccole e la vocazione produttiva.
La regione non più come estensione delle funzioni delle città di rango superiore ma come sintesi di omogeneità (di tipo soprattutto economico-produttivo ma anche politica e culturale) esistenti tra diversi nodi urbani di una rete.
Esempi: Le tre Italie, i distretti industriali, le aree turistiche.