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PARTE IV: L'IDROSFERA
1. DISTRIBUZIONE DELL'ACQUA SULLA TERRA
La superficie della Terra misura 510.00.000 km quadrati e il circa il 62% di essa è occupato dalla massa
d'acqua. Il serbatoio idrico fondamentale è costituito dagli oceani, dai mari, dai ghiacciai, dalle acque
sottorranee, da fiumi e laghi. L'idrosfera costitusce inoltre, un mezzo di comunicazione per merci e
persone.
Oceani e mari raccolgono il 96% dell'acqua terrestre. Il restante 4% è costituito da laghi, fiumi e acque
sotterranee non salate a cui l'umanità ricorre per il proprio fabbisogno. L'acqua di un fiume si rinnova
mediamente in alcuni giorni, per i laghi ci vogliono alcuni anni e per l'acqua sotterranea piu di due
secoli. Per cui l'uomo dovrebbe maggiormente ricorrere alle acque che scorrono attraverso le reti
idrografiche (fiumi) che sono immediatamente utilizzabili e piu rapidamente rinnovabili.
Per quanto riguarda il mare, esso è formato da flora e fauna e rappresenta un importante risorsa per
l'uomo in quanto:
* riserva mineraria;
* risorsa idrica grazie al processo di dissalazione.
Il ciclo dell'acqua è provocato dall'energia solare. E' il Sole la fonte di energia che permette il ciclo
dell'acqua che segue diverse fasi: evaporazione - precipitazione - scorrimento - evaporazione.
L'energia solare, infatti, provoca l'evaporazione: l'acqua di mari, fiumi, laghi naturali e artificiali viene
trasportata nell'atmosfera sotto forma di vapore. Altro vapore viene aggiunto all'aria attraverso la
traspirazione delle piante. Il vapore acqueo quindi, si condensa, passando dallo stato aeriforme a quello
liquido dando così luogo a precipitazioni che cadono su ceani e continenti. In questo modo l'acqua
alimenta laghi e fiumi, ma anche le riserve sotterranee. I fiumi poi, ritrasportano l'acqua all'oceano
facendo così ricominciare il ciclo. Una parte delle precipitazioni alle alte latitudini e alle alte quote può
cadere in forma solida, alimentando così le calotte polari e i ghiacciai montani; oppure può congelare
nel suolo formando il permafrost. Ai bordi delle calotte polari vi è un contatto diretto tra acqua allo
stato solido e acqua allo stato liquido; la frammentazione delle lingue di ghiaccio dei ghiacciai protese
nel mare produce gli iceberg, mentre l'acqua marina può gelare in superficie formando la banchisa.
L'acqua sul nostro pianeta è distribuita in modo disomogeneo (ad esempio nelle aree equatoriali e
temperate vi sono vaste regioni aride o semiaride). Essa è un'ottima risorsa per l'uomo, ma non
dobbiamo dimenticare il cattivo utilizzo e lo spreco e l'alterazione delle sue caratteristiche chimico-
fisiche da parte dei gruppi umani. Allo stesso tempo cresce la domanda di acqua a livello agricolo,
industriale e urbane.
L'approviggionamento idrico urbano avviene attraverso acquedotti alimentati dalle acque sotterranee
(pozzi e sorgenti) o di superficie (laghi naturali e artificiali, fiumi).
Oggi la tecnologia offre una serie di strumenti per ridurre i consumi di acqua. Ad esempio in campo
agricolo vi è l'irrigazione goccia a goccia o l'utilizzo di acqua riciclata. Anche a livello urbano è
possibile utilizzare un doppio sistema di distribuzione, ancora in via di sperimentazione: uno a ciclo
chiuso che comporterebbe il riutilizzo dell'acqua per gli usi meno pregiati, mentre l'altro, aperto,
riguarderebbe solo gli usi potabili. Da ampiare sarebbe anche l'uso collegato delle centrali
termoelettriche e dei dissalatori di acqua marina.
2. OCEANI E MARI
Gli oceani si estendono su circa 3\5 della superficie terrestre e hanno sempre rivestito un importanza
essenziale, sia ocme fonte di risorse che come via di comunicazione. Oggi circa 1\3 dell'umanità si
raccoglie nelle fasce costiere o nelle zone insulari, le quali appaiono molto più popolate rispetto alle
parti interne dei continenti. La pesca è una delle più antiche e tradizionali attività dell'uomo e ancora
oggi fornisce alimentazione a una buona delle popolazioni. Inoltre, l'uso turistico delle coste,
specialmente mediterranee (tra cui anche l'Italia, da un contributo importante all'economia), costituisce
una vera e propria industria dando un importante contributo all'economia.
IDROSFERA MARINA
L'idrosfera marina è formata dal mare e dagli oceani Pacifico, Atlantico e Indiano. Questi ultimi
penetrano all'interno dei continenti con una serie di bacini di superficie piu limitata che chiamiamo
mare o golfo. Gli oceani sono grandi estensioni d'acqua che si estendono in modo continuo, mentre i
mari sono masse d'acqua meno estese, circondate (delimitate) da terre emerse.
Caratteri fisici e chimici delle acque marine
Le carattristiche fisiche e chimiche delle acque marine variano in base alla profondità. E' quindi
possibile individuare alcuni strati (come per l'atmosfera). Per quanto riguarda la temperatura, proprio
grazie ai raggi solari, i valori più alti si registrano in superficie e diminuiscono con la profondità. La
piattaforma continentale è la parte piu vicina ai continenti, mentre la scarpata oceanica è un rilievo
con pareti molto ripide e che porta imprivvisamente a profondità maggiori. Si possono quindi
individuare 3 strati:
a. Uno superficiale che è quello più caldo. Le temperature arrivano a 15°-20° C con massimi di
27°C. Questo strato ha uno spessore di 100-200 m, in cui l'acqua è continuamente rimescolata
dal vento e dal moto ondoso;
b. Strato di transizione denominato termoclino che presenta uno spessore di 300 m in cui si
verifica una diminuzione della temperatura fino a 5°C;
c. massa delle fredde acque oceaniche che si estende fino al fondo. Qui le temperature scendono
fino a 1-3°C.
La vita negli oceani si concentra nello strato superiore più caldo e poco profondo. La temperatura delle
acque marine è uno tra i fattori di condizionamento ambientale insieme ad altri caratteri fisici e chimici
come la salinità, la densità e la trasparenza. Il colore deriva dai riflessi dei raggi solari, dalla presenza
di organismi viventi e varia in base alla profondità.
L'acqua marina contiene in soluzione dei sali, la cui concentrazione può variare sensibilmente in
relazione all'intensità dell'evaporazione, la quantità delle precipitazioni, la fusione di ghiacci polari e le
correnti marine. La temperatura favorisce la salinità. Valori elevati si riscontrano nel mar Mediterraneo.
Le salinità più elevate in assoluto però si registrano nel Mar Rosso dovute alla forte evaporazione. I sali
prevalenti nelle acque sono: sodio, iodio, fosforo, azoto, ecc. Sulla base della salinità si basa anche il
congelamento delle acque che avviene a -2°C con una densità maggiore rispetto alle acque dolci. Il
congelamento varia in base alla temperatura e alla latitudine.
Anche i gas presenti nell'atmosfera sono disciolti nell'acqua marina e la loro concentrazione diminuisce
con l'aumentare della salinità e della temperatura; i più importanti sono l'ossigeno e l'anidride
carbonica, che vengono utilizzati nei processi della fotosintesi e della respirazione. L'ossigeno è
particolarmente presente nelle acque superficiali.
Altre sostanze presenti nell'acqua marina, i cosidetti nutrienti sono essenziali per il mantenimento
della vita negli oceani. L'ecosistema marino è formato da:
* PLANCTON-> microrganismi che vivono sulla superficie dell'acqua. Indica le zone piu
pescose: piu plancton, piu pesce; (fitoplancton)
* NECTON-> crostacei che vivono sospesi nelle acque (zooplancton);
* BENTHOS -> pesci più grossi che si nutrono di quelli più piccoli (-> catena alimentare).
I movimenti del mare
I movimenti del mare sono:
* Moto ondoso -> movimenti irregolari;
* Maree -> movimenti periodici;
* Correnti marine -> movimenti costanti;
* Maremoti (o tsunami) -> movimenti rari ma catastrofici.
La prima teorizzazione di un legame fra maree e fasi lunari si deve a Pitea da Marsiglia, un navigatore,
astronomo e matematico.
Le maree -> Plinio nel I secolo d.C. accertò la dipendenza delle maree dal sole e dalla luna e che la
maggiore ampiezza delle maree si ha quando i due corpi celesti sono in congiunzione. Le maree sono
lenti e periodici innalzamenti e abbassamenti del livello marino. Esse sono dovute a cause
astronomiche come l'attrazione gravitazionale della luna e del sole sulla terra, ma sono anche
influenzate anche da fattori geografici come la forma delle coste e dei mari e la profondità dei fondali.
Ad ogni modo, la causa principale delle maree è l'attrazione lunare: Terra e Luna formano un sistema il
cui centro di gravità cade all'interno del nostro pianeta. I due corpi si attraggono secondo le leggi della
gravitazione universale e la forza di attrazione è bilanciata dalla forza centrifuga, per cui il sistema
risulta in equilibrio (equilibrio isostatico), per cui la culminazione della Luna su un meridiano
comporta un aumento delle masse oceaniche che si trovano su quel meridiano. Questo fenomeno si
chiama flusso. Nel meridiano opposto, dove l'attrazione lunare è meno sensibile, prevale la forza
centrifuga che permette lo stesso fenomeno: rigonfiamento delle masse d'acqua oceaniche.
Nei punti intermedi (90°), invece, si verifica il reflusso cioè l'abbassamento del livello dell'acqua. Se
luna e sole si trovano allineati sullo stesso meridiano (sono in congiunzione) aumenta l'innalzamento
della massa d'acqua e avremo quindi l'alta marea in quanto la forza gravitazionale è maggiore. Nei
punti intermedi opposti, invece, si verificherà l'abbassamento del livello dell'acqua e avremo quindi la
bassa marea. L'alta marea si verifica ogni 24 ore e 50 min, mentre la bassa marea si verifica ogni 12
ore e 25 min dopo l'altamarea. In realtà però il fenomeno delle maree non è costante in quanto si
verifica l'ora di porto, cioè un ritardo, così chiamato perché anticamente i naviganti aspettavano l'alta
marea per rientrare in corpo. Il ritardo vi è poichè l'altamarea non coincide con il passaggio della Luna
sul meridiano del luogo interessato.
Le maree di maggiori dimensioni si registrano quando Sole luna e terra sono allineati (maree di
sizigie). Maree meno accentuate (maree di quadratura), si producono quando il sole e la luna
formano un angolo retto rispetto alla terra. L'altezza delle maree è inoltre influenzata dalla distanza del
nostro pianeta rispetto al sole (perielio: minore distanza/afelio: maggiore distanza). Anche la Luna
assume diverse distanze rispetto alla Terra (perigeo: p