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MISURA DELLE PIOGGE
PLUVIOMETRI
- Raccoglitore a forma di imbuto ed un contenitore (cilindro graduato)
- 2 vaschette collegate ad un pennino su un diagramma (ogni volta
che la vaschetta piena si scarica fa spostare una ruota dentata che
muove il pennino.
- Queste rilevano in digitale le misure e trasmettono in automatico le
informazioni al PC mediante cellulare.
UMIDITÀ DELL’ARIA
IGROMETRI
● Umidità assoluta: rappresenta il peso del vapore contenuto in un volume
3
d’aria (g/m ) Aumenta con la temperatura.
● Umidità relativa (RH): rapporto tra il vapore acqueo contenuto in un certo
volume d’aria e il vapore massimo che lo stesso
volume d’aria può contenere.
RH cresce con l’abbassarsi delle temperature,
- minimi in estate (10-15%) e
- massimi in inverno (80-90%).
● Deficit della pressione di vapore (DPV): differenza tra la pressione di
vapore saturo e quella effettiva.
Filizzola
Tesina Esame di Alpicoltura prati e pascoli - - Scienze Forestali e Ambientali
VENTO
È un flusso d'aria che prende origine in modo naturale nell'atmosfera, per effetto di
differenze di pressione atmosferica tra due zone geografiche.
(trasporto di masse d'aria calda verso regioni fredde).
I movimenti verticali dell’aria invece, non sono venti, ma correnti.
Le differenze di pressione da cui si originano i venti sono a loro volta da ricondurre
alla temperatura (causati da una diversa insolazione).
Le correnti orizzontali che si instaurano a causa delle differenze di pressione tendono
poi a essere deviate per effetto della rotazione terrestre.
EFFETTI DEL VENTO SULLA VEGETAZIONE
- Aumenta la velocità degli scambi gassosi tra foglie e atmosfera
- Aumenta la velocità di Traspirazione delle foglie
- Diminuisce la Temperatura (Positivo nei climi caldi)
- Può trasportare sostanze volatili o tossiche che giungendo sulla vegetazione
possono provocare danni (salsedine).
In ogni caso l’azione del vento è in gran parte positiva in quanto:
- È uno dei principali mezzi di disseminazione di pollini, semi e spore,
facilitandone il processo di dispersione. Filizzola
Tesina Esame di Alpicoltura prati e pascoli - - Scienze Forestali e Ambientali
LUCE
La radiazione solare risulta costituita:
• metà da radiazioni visibili.
• metà da radiazioni non visibili (ultravioletto e infrarosso).
La maggior parte della radiazione solare che
raggiunge il pianeta Terra viene assorbita
dai vari strati dell'atmosfera (albedo), per
cui al suolo giungono, poco meno del 50%.
La radiazioni assorbite dall’atmosfera sono
una parte di ultravioletti, infrarossi e
onde elettromagnetiche.
ALBEDO: È la frazione della
radiazione solare che viene riflessa
dall'atmosfera.
ASSOLAZIONE: È l'intervallo di
tempo (espresso in ore) in cui il Sole
dovrebbe rimanere immobile a
mezzo giorno in un determinato
luogo. Si esprime in numero di ore di
Sole.
L'assolazione dipende dalla
Latitudine, dalla Longitudine e dal
versante di Esposizione.
Esposizione topografica (con l'esposizione a Nord o a
Sud, varia l'ASSOLAZIONE che è data dal numero di
ore di Luce che una determinata area riceve).
Filizzola
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EFFETTI DELL’INTENSITÀ LUMINOSA
PUNTO DI COMPENSAZIONE
Punto in cui il processo Fotosintetico assorbe esattamente la stessa quantità di CO
2
prodotta della respirazione (compensa).
PUNTO DI SATURAZIONE LUMINOSA
È il punto in cui la Fotosintesi raggiunge la velocità massima. In questo punto,
nonostante l'intensità luminosa sia molto elevata, non si ha l’aumento della
fissazione della CO .
2 PIANTE ED ESIGENZE DI LUCE
ELIOFILE
100-40% di illuminazione
Piante che vivono solo in presenza di luce forte (massimo di illuminazione solare):
deserti, savane, steppe e alta montagna.
È questo il caso di numerose specie colonizzatrici di suoli nudi.
SCIAFILE
40-20% di illuminazione
Piante tolleranti dell’ombra.
SCIAFILE estreme
10-5% di illuminazione
Piante che non possono vivere se non al di sotto di una copertura vegetale densa,
(piante di sotto-bosco). FOTOPERIODO
I fenomeni connessi al variare dell'intensità luminosa durante le stagioni interessano
soprattutto la fioritura delle piante e sono indicati con il termine di
FOTOPERIODISMO.
Capacità di adattare le funzioni vitali di un organismo alla durata dell’illuminazione
del giorno.
BREVIDIURNE:
Fioritura autunnale o invernale, quando la durata del giorno è minore di 12 ore.
LONGIDIURNE:
Fioritura estiva.
INDIFFERENTI:
Fioritura indipendente dalla durata del giorno, più volte l’anno (Stellaria media)
oppure anche all’oscurità (patata). Filizzola
Tesina Esame di Alpicoltura prati e pascoli - - Scienze Forestali e Ambientali
ELEMENTI CHE DETERMINANO IL CLIMA
Gli elementi più importanti per la determinazione del clima sono la TEMPERATURA
e le PRECIPITAZIONI.
Dai diversi elementi che caratterizzano il territorio, si indica il tipo di Clima presente
in quella determinata area.
Dal tipo di Clima poi si può determinare la distribuzione della vegetazione.
L’osservazione tra la distribuzione della vegetazione e i fattori TEMPERATURA &
PRECIPITAZIONI ha portato all’elaborazione di indici climatici che possono
“sintetizzare” il rapporto tra clima e vegetazione.
GLI INDICI CLIMATICI
Gli indici posso dare “indicazioni” generali sulle caratteristiche climatiche di una
zona.
PLUVIO FATTORE DI LANG:
P: Piovosità media annua (in mm)
T: Temperatura media annua (in °C)
INDICE DI DE MARTONNE:
(Perfezionamento indice di LANG)
IA: Indice di Aridità
Risultati:
0-5 Arido estremo
5-15 Arido
15-20 Semiarido (Mediterraneo)
20-30 Subumido (inizio vegetazione forestale arborea)
30-60 Umido
> 60 Perumido
INDICE DI ARIDITÀ UNEP:
Adottato come indice ufficiale nell’ambito della convenzione delle Nazioni Unite per la
lotta alla siccità e alla desertificazione, sintetizza qualitativamente le caratteristiche
climatiche del territorio.
P: Piovosità media annua (in mm)
ET: EvapoTraspirazione potenziale
- Risultati
> 0,65 Umido
0,65-0,5 Umido Secco
0,5-0,2 Semiarido
0,2-0,05 Arido
< 0,05 Iper Arido Filizzola
Tesina Esame di Alpicoltura prati e pascoli - - Scienze Forestali e Ambientali
QUOZIENTE DI EMBERGER:
P: Piovosità annua (mm)
2
M : Temperatura Media massima del mese più caldo
2
m : Temperatura media minima del mese più freddo
- L'elemento fondamentale della classificazione bioclimatica di Emberger è il
Quoziente pluviometrico (Q), che esprime la siccità generale in clima
mediterraneo (“Q” < 7).
Più è basso il valore di “Q” più il Clima è arido e secco.
DIAGRAMMA DI BAGNOLUS & GAUSSEN
Questa classificazione si esprime con un grafico: il periodo di aridità rappresenta il
numero di giorni nei quali la curva della pioggia si trova al di sotto della curva della
temperatura.
Però non è valida in aree con temperature medie mensili troppo fredde.
Filizzola
Tesina Esame di Alpicoltura prati e pascoli - - Scienze Forestali e Ambientali
DIAGRAMMA DI WALTER & LIETH
Questo diagramma consente il confronto grafico tra temperatura e piovosità annuali.
Notare che la scala delle precipitazioni
è il doppio di quella delle temperature
Cioè i valori delle temperature sono
riportati a scala doppia rispetto a quelli
di precipitazioni
(1°C = 2 mm).
Così elaborati, i diagrammi consentono
il confronto grafico fra il regime termico
e quello pluviometrico annuale.
Walther-Lieth nella zona del Lagonegrese
Filizzola
Tesina Esame di Alpicoltura prati e pascoli - - Scienze Forestali e Ambientali
ADATTAMENTI ALLE CONDIZIONI DI VITA IN QUOTA
Al crescere della quota altimetrica le condizioni ambientali divengono
progressivamente più severe. Il clima è caratterizzato principalmente da:
- Bruschi cambiamenti
- Temperature rigide (diminuzione della temperatura media dell’aria di circa 0.5-
0,6°C ogni 100 m, maggiore in primavera ed in estate e minore in inverno),
- Lunghi e frequenti periodi di gelo
- Elevate precipitazioni
- Maggiore ventosità
- Minore umidità e pressione atmosferica
- Forti escursioni termiche
- Irraggiamento complessivo e nell’ultravioletto più intenso ma inferiore nello
spettro fotoattivo a causa della maggiore copertura nuvolosa.
L’attività biochimica dei suoli è rallentata e la pedogenesi procede molto
lentamente, ostacolata spesso anche dall’instabilità dei versanti e dai continui apporti
superficiali di materiali rocciosi.
Ne consegue per le piante un accorciamento della stagione vegetativa (circa
una settimana ogni 100 m), una riduzione di tutti i processi vitali, una crescita lenta,
una scarsa capacità di utilizzo delle riserve per la fase riproduttiva ed un ritardo nella
maturazione sessuale. Filizzola
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LE ANOMALIE FISICO-CHIMICHE
DEI TERRENI DI MONTAGNA
Occorre tenere conto dei caratteri fisici, chimici e biologici del suolo.
LA FERTILITÀ CHIMICA
Nella fertilità chimica sono presenti i principali parametri di fertilità dei terreni
(granulometria, pH, capacità di scambio cationico, contenuto di elementi nutritivi,
ecc.). Grande rilievo è dato alla sostanza organica del suolo, costituita da molecole
più o meno complesse e che si originano dall’interazione tra componenti biotiche e
abiotiche del suolo.
PROCESSO DI UMIFICAZIONE E MINERALIZZAZIONE
La sostanza organica del terreno è costituita dai residui vegetali e animali in fase di
decomposizione, l’elemento chimico di cui è costituita per la maggior parte è il
carbonio. REAZIONE (pH)
La reazione distingue il pH del suolo in terreni ALCALINI (8), NEUTRI (7) e
ACIDI (4-5) poveri di elementi nutritivi.
Pertanto conviene EVITARE sempre i terreni alcalini e dare la preferenza a quelli
Acidi con pH intorno a 5-5,5. Infatti è più facile ridurre l'acidità del suolo, che
aumentarla. CORREZIONE & AMMENDAMENTO
La correzione del pH del suolo si ottiene con mezzi diversi a seconda che si debba
abbassare o innalzare il valore del pH.
Per ACIDIFICARE IL TERRENO si pu&ogr