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Allestimento preparati istologici 2
Allestimento preparati istologici
L’allestimento di un preparato istologico è un processo che richiede diversi passaggi:
1. RACCOLTA DEL MATERIALE
2. FISSAZIONE
È un procedimento che permette di bloccare l’autolisi cellulare, inattivando gli
enzimi autolisanti, preservando così nel tempo la morfologia del tessuto o
dell’organo in questione. La fissazione può essere:
Fissazione chimica: prevede l’impiego di agenti stabilizzanti in grado di
o instaurare legami trasversali tra le proteine. Il tessuto viene tagliato in piccoli
frammenti per facilitare la penetrazione del fissativo; se invece si vuole
preservare l’organo integro si procede per perfusione, in modo tale che il
circolo sanguigno dell’animale porti il fissativo a tutte le cellule.
I fissativi chimici si dividono in:
- Fissativi che coagulano le proteine (es: alcool etilico, acido acetico)
- Fissativi che non coagulano le proteine.
Fissazione fisica: ad esempio il congelamento in azoto liquido (-170°C).
o
In generale i fissativi possono essere semplici o miscela, coagulanti o gelificanti.
3. DISIDRATAZIONE
La rimozione dell’acqua è necessaria per una buona
osservazione del campione. La disidratazione si realizza
immergendo il campione in una soluzione alcolica a
concentrazione crescente: si parte da etanolo al 50% e si
conclude con etanolo al 100%. Il processo deve essere
graduale per evitare il raggrinzimento delle cellule.
Successivamente il campione viene immerso nello xilolo, un
solvente organico diafanizzante (decolora) che rende il tessuto trasparente.
4. INCLUSIONE
L’inclusione è un processo che permette al tessuto di
ottenere la giusta consistenza per poi essere tagliato. Il
mezzo di inclusione usato è la paraffina fusa, una miscela di
idrocarburi saturi che diventa fluida quando viene riscaldata
in stufa a 60°C e solidifica a temperatura ambiente. Una volta
che il campione viene immerso in paraffina fusa essa viene
fatta solidificare a temperatura ambiente e il campione è Blocchetti di paraffina
pronto per essere tagliato in sezioni dallo spessore di 5-10
m.
5. TAGLIO
Il taglio viene realizzato con uno strumento chiamato
microtomo. Esso è dotato di una lama e di un braccio al
quale viene fissato il blocchetto di paraffina contenente il
campione. Successivamente al taglio le sezioni vengono
trasferite sul vetrino portaoggetti e fatte asciugare, prima
di passare alla colorazione. I campioni sottoposti a
fissazione fisica vengono tagliati con l’utilizzo del
microtomo congelatore.
Alcuni campioni istologici non richiedono l’inclusione e il
taglio: un esempio è il sangue, il cui vetrino si ottiene
utilizzando la tecnica a striscio.
6. COLORAZIONE Microtomo
La colorazione viene svolta attraverso l’aggiunta di
coloranti, cioè sostanze chimiche che si legano a componenti cellulari/tessutali
aumentandone il contrasto. Prima di aggiungere il colorante però il campione deve
subire una serie di passaggi preliminari:
2018-2019 ISTOLOGIA