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Spazi vettoriali Euclidei e prodotti scalari
T T T T T T T T T Tλ X X = (X A )X = X (A X ) = X (A X ) = X (A X ) = X (A X) = X (λ X ) = λ X XT T Tλ(X X ) = λ(X X ) X X ≠ 0con⇒ λ = λ, λ ∈ Rcioè .
Sia V un spazio vettoriale su K e f : V → K una funzione lineare. Allora f (α v + β w) = α f (v ) + βf (w) ∀ v, w ∈ V, α, β ∈ K. Questa forma è lineare.
Una funzione φ : V × V → K ∀ v ∈ V è detta bilineare se φ(α v + β w, u) = α φ(v, u) + βφ(w, u) e φ(v, α u + β w) = α φ(v, u) + βφ(v, w) ∀ v, w, u ∈ V, α, β ∈ K. Questa forma è bilineare.
In generale, una funzione ψ : V → K ∀ v ∈ V è detta n-multilineare se, per ogni scelta di n vettori, la funzione indotta è una funzione lineare.
Un esempio di forma bilineare ψ è una forma bilineare che è anche n-simmetrica, cioè ψ(v1, ..., vi, ..., vj, ..., vn) = -ψ(v1, ..., vj, ..., vi, ..., vn) per ogni scelta di vettori v1, ..., vi, ..., vj, ..., vn in V.
Una forma bilineare che è anche n-alternante è detta alternante se, scambiando due entrate, il valore della forma non cambia.
Ingegneria Informatica Comune A-L, A.A. 2020/21
I prodotti scalari sono rappresentati da matrici simmetriche. Una matrice simmetrica rappresenta un prodotto scalare.
A ϕ B V (K )
Chiaramente, la matrice dipende dalla forma e da una base fissata di .nB ?
Come cambia la matrice al variare della base
Supponiamo di avere due basi
B = (e , . . . , e )1 nB
′ = (e′ , . . . e′ )n1 A B A′
Calcoliamo, data rispetto alla base , come deve essere .u = (u′ , . . . , u′ ) B′, rispetto .n1⇒ u′ , . . . , u′ )
P = (u , . . . u ) B, rispetto .n 1 n1 Pagina 63       fiMartina Contestabile Ingegneria Informatica Comune A-L, A.A. 2020/21
TA′ = PA PDa cui
Questo cambio matriciale ci descrive i passaggi da effettuare.
Le matrici bilineari simmetriche, la trasposta coincide con l’inversa.
PNB: La matrice è una matrice di cambiamento di base e, dunque, invertibile.
V(K )Sia uno spazio vettoriale e ● u prodotto scalare
(=forma bilineare simmetrica).v v ⋅ v = 0
Si dice che un vettore è isotropo per ● se .⊥ |v ∈ V(K ) v v v = x ∈ V v ⋅ x = 0
Dato si legge ortogonale o “ perp” { }.⊥ |X ⊆ V(K ) ⇒ X := v ∈ V ∀x ∈ X : x ⋅ v = 0
Se si de nisce { ]Lemma⊥X ≤ V(K ) è un sottospazio vettoriale⊥vDifatti, dimostrami che è sottospazio, poi poiché siamo a posto.⊥⊥v ∈ v ∀ v ∈ V(K ) .⊥ ⊥ ⊥⊥|v = x ∈ V(K ) x ⋅ v = 0 ⇒ ∀x ∈ v , v ⋅ x = 0 → v ∈ vInfatti, { }⊥ ⊥A ⊆ B ⊆ V(K ) → B ⊆ A l’ortogonalità “inverte” le inclusioni.SianoLemmav ∈ V(K ), w ∈ V(K ) w ⋅ w ≠ 0 ⇒ v v = v + vSia con si può sempre scrivere come . Ove|| ⊥⊥v w v w wè un vettore proporzionale a e è un vettore ortogonale a , cioè un elemento di
.|| ⊥Dimostrazione: Pagina 64 fi ffMartina Contestabile Ingegneria Informatica Comune A-L, A.A. 2020/21Venerdì 30 Ottobre 2020→Forme bilineari simmetriche prodotti scalariv, w V (K ) v ≠ w w ⋅ w ≠ 0 ⇒ ∃v , vSiano due vettori di , supponiamo tale che tali che||n ⊥v = v + v v ⋅ w = 0e||⊥ ⊥v = α w α ∈ Rcon|| nKSu si può sempre de nire un prodotto scalare “canonico”b : V (K ) × V (K ) → KSia una forma bilinearen n bsimmetrica. Si dice forma quadratica associata a lafunzione:Prodotto scalare Forma Quadraticax ⋅ y → q(x ) := x ⋅ x→ K = RSupponiamo Pagina 65fiMartina Contestabile Ingegneria Informatica Comune A-L, A.A. 2020/21⋅ : V(R) × V(R) → RUn prodotto scalare è detto de nito positivo se∀x ∈ V(R) : x ⋅ x ≥ 0 ∧ x ⋅ x = 0 ⟺ x = 0| | | |x := x ⋅ x ∈ RIn tale caso poniamo .V(R) V(R) d : V × V
→Rdistanza è uno spazio vettoriale. Si dice d una funzione tale che valgano le seguenti proprietà:
- ∀x, y ∈ V: d(x, y) ≥ 0 & d(x, y) = 0 ⟺ x = y
- d(x, z) ≤ d(x, y) + d(y, z) ∀x, y, z ∈ V
(V(K)) d: V × V → R è uno spazio metrico.
Uno spazio vettoriale con una distanza è detto Distanza di Hamming (importante quando si studiano i canali di comunicazione).
d(x, y) ≥ 0 & d(x, y) = 0 ⟺ x = y ∀i
NB: H H i i| | | | | d(x, z) ≤ d(x, y) + d(y, z) i x ≠ z = i x ≠ y & y = z{ } { }i i i i i
Vogliamo ora ragionare su distanze associate a prodotti scalari (definiti positivi).
⋅: V × V → R è un prodotto scalare definito positivo e sia
Teoremi
| | | | u ⋅ v ≤ u ⋅ v
I. Disuguaglianza di Cauchy-Schwarz
| | | | u + v ≤ u + v
II. Disuguaglianza triangolare
| | | | v = 0 ⟺ v = 0
Se vale II. + E da questo, usando le
proprietà delle radici quadrate, d(x, z) ≤ d(x, y) + d(y, z)2
2Δ = d(x, y) + d(y, z) + 2d(x, y)d(y, z)
Pagina 66fi fi fiMartina Contestabile Ingegneria Informatica Comune A-L, A.A. 2020/21
u · v ≤ u · vCauchy-Schwarz:
u = 0 ∨ v = 0 ⟹ u · v = 0 ≤ 0 · v = 0
• Se u + αv, v ≠ 0,
• Consideriamo il vettore con
u + αv = (u + αv) · (u + αv) = u · u + α(v · v) + 2uαv ≥ 0 ∀α ∈ R
Δ ≤ 0
Disuguaglianza triangolare: V(R)
Uno spazio vettoriale reale, dotato di un
spazio
prodotto scalare definito positivo, è detto
V(R)
euclideo, che indichiamo con . Pagina 67fiMartina Contestabile Ingegneria Informatica Comune A-L, A.A. 2020/21
A cosa serve una distanza o un prodotto scalare definito positivo
V(R)
Sia uno spazio vettoriale reale dotato di prodotto scalare definito positivo. Una sequenza di
(e , . . . , e , . . .
è falsa.∘V (R)?Esistono basi ortonormali per n Gramm-Schmidt:Sì. in generale, abbiamo un algoritmo diB → B′Data una base produce una base ortonormale.“Ortonormalizzare” una base. (1,0,3) B?Componenti di rispetto a(1,0,0) (0,1,0) (3,5,11)e′ = (1,0,0)1e′ = (0,1,0) − (1,0,0) ⋅ (0,1,0)(1,0,0) = (0,1,0)2 ⋅e 3e′ =3 | | | |e3 Pagina 69  ffiMartina Contestabile Ingegneria Informatica Comune A-L, A.A. 2020/21Lunedì 2 Novembre 2020Spazi vettoriali Euclidei∘V (R) dotati di un prodotto scalare de nito positivo.nConseguenze dell’algoritmo di Gramm-Schmidt ∘v ∈ V (R)I. Rispetto ad una base ortonormale, le componenti di un vettore ncoincidono con i suoi coe cienti di Fourier. ∘II. La matrice che rappresenta il prodotto scalare rispetto ad una base ortonormaleè la matrice identica. ⇒ ASia A una matrice di cambiamento di base fra due basi ortonormali è una matrice−1 TA
= Aortogonale, cioè F B F' B'. Sia la matrice del prodotto scalare rispetto a e la matrice del prodotto scalare rispetto a B, B' ⇒ F = F' = I. Poiché sono ortonormali, nTF = AF'. Ma, in generale, A ≠ I, perché questa è la formula con cui cambiano le matrici bilineari. T T T -1⇒ I = A I A = A A A = A. Da cui tA ⇒ A. Siccome è ortogonale, è ortogonale. A. In particolare, se le righe di A formano un sistema di vettori ortonormale, allora anche le sue colonne lo sono.
∘ ∘V (R) W ≤ V (R). Sia V uno spazio vettoriale euclideo e n n⊥ ∘W ⊕ W = V n ∘W W V. Il complemento ortogonale di &eg