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RICORDANDO

  • (A, +) ANELLO ↔ (A, +) GRUPPO ABELIANO
  • (ASSOC. + EL. NEUT. + INVERSO)
  • (A, ·) ASSOCIATIVO + DISTRIBUTIVE
  • (A, +, ·) DOMINO → A ANELLO CON UNITÀ TA ∃ 1A ≠ 0

∃ 0A, 0 ∃ 0, a ∃ A ab=0

  • A CAMPO ↔ (A, +) GRUPPO ABELIANO, (A, ·) GRUPPO ABELIANO, DISTRIBUTIVE
  • A ANELLO A(1, I) ⊆ (A, +) SOTTOGR
  • ∀ X ∃ I hrdaA A X ∃ I e &exists; a
  • A ANELLO CON I. U. ∃ a ∃ A o d’ANELLO a* (o+i)un+invers.t. ∀ c ∃ A obcalcolivale, qual (IRRIDUCIBLE SPOCHT NON UWU.+ INV)+readerA: abcd-b.nnw.c
  • Δ DOMINO o PRIME ⇔ a IRRIDUCIBLE
  • A+∃∃CON I. UNIT. 1
  • A DOMONIO
  • A ANELLO EUCL 1⇒
  • ∃ J. O. ∀ ∃∃ -1 NO. ∃ a M

12: (a)S (a,b)-ya.ae A ∃

UME DIVISE EUCL.

∃ VAEEE (a’0 bcda’∃∃

ENCD

VALE BEZOUT (ha,n.e Ar A I n u ∃ MCDA (ab)end= (a+h)+u) A+∃∃CON UNIT. 2 N

FI,E

  • CHECK MEA riaco c)-4n
  • A hadic ReiDfiAe{"a.princ"}= "A"princ|
  • QFF. M
  • ENCD. VALE BEZOUT TIKS
  • {el.Areo.S}{al.e prini}

    {a IRARE.{2°!= "A+priirc}el irriducible}

  • ANUCIDO ⇒ PRINCIPALE SPATTRORNE ⇒ SOLO INVO
    • EK campo K[x]=Obama {[a Mr. k]ınClmeirn. a±0{plmGk} ⇑ x ∃
    • TAUNORTE N UNA NUODIMSI
    • EDONTAL SU n2
    • SEA FTO = DEG (f) > = DEG (g)

    REP MOSALE DE BCD, FUNZIO - ROBBODINROP DOBLE RE NORCREATE FUNJOHO

      E`IST ISOLLEPOSSIBILE MENDIBLE EUCLIDIE

    THEOREM

    (I.ΠSTIPRO\-c,3) ∀ ecki [X] Vege K [ég] Pra $ \frac{gogtr.} {vorm Grenk})

    • Sea g=0 ⇒ G=or
    • Sea deg(g)=deg"X(f)r=fT ⇒(gf)⇔=(99)
    • IRDE, GOL>o FG>e&Y
      • SE DAG(g)jG c Seo g=fg/j write 9=0
      • RENo NOZOT Sul MANMAY (he deg(∑g xÑ= ))

      m > 0 ⇒ vedi prima

      m = deg(f) ⇒ m = deg(g) ⇒ ∃f₀ ≠ 0 a₀x₀t₀n tilde = b₀b₁ + t₀m x tilde^m

      sía f = b₀ - a₁m 0

      SE l ₀ = 0 ⇒ a₀ = a1m xn-m x

      SE f t₀ ≠ 0 f₀ = a₁ + t₀x xn tilde-m

      ⇒ deg f < m = deg(g)

      uso l'ipotesi induttiva

      ⇒ g₀ = r ∈ G [X] f₀ = a₁g + r₁ k=0 = deg(r₁) ≤ deg(g)

      ⇒ g₀ = a₁g + a₀m₀ xn-m xm + r

      ⇒ r - r₁ = v ₀ sía deg(v) ≤ deg(g)

      Sviluppamo l'induzione, per sviluppare il calcolo

      deg(f) > deg(f₁) ≥ deg(f₂) ≥ ...

      sía δ := {deg(f), deg(f₁), ... } ⊆ ℕ Σ ≠ φ

      ⇒ δ diventa unico. o r=1 ⇒ rₙ = 0

      in avanti

      In particolare ⇒ A[X] razionale

      ℂ[X] α a uno spazio vetic su ℝ levo di differenziale mediano base

      P 0=1, Xn, X2 'lin dip + non mimulieb'

      Problemi di appartenenza a un ideali

      ∏ ∈ A[X], f ∈ I ⇔ ??

      A[X] principale ⇒ ∃g ∈ I : Ι := ⟨g⟩

      A[X] contenuti avvenne ⇒ ∃g : ∀g | a ∈ A[X]

      può meglio dire

      f ∈ Ι ⇔ g f, g ≥ 0 (cond dimostel eucideo)

      g (f g) per (f g) x

      Rel(K) - {f : j : K- K : C polinomiale, l’area 0 seno

      Unisono per ogni

      g, f ∈ Rel(K) ∀a ∈ K polinomiale - f(a)=g(a)

      può derivare

      q, ∀x tic K, ∀f ∈ K[π] ∀k = f⟨g⟩ − f⟨g⟩

      per dere fonti, incontro ∃p,ν ∈ K[X]

      rcusciplpo con p(x)

      α: (f+q) (a) = f(a) g(a) + p(a) + q(a) = u(a) d(a) ⇒ gΩ, ρ universally

      rel 0K50(B)

      שתמ-maedq 010: disc +0

      1 (Anello di identità dei polinomi)

      K infinito ⟹ Ψ iniettiva

      ∀m per induzione su m

      m = 1 caso fatto √

      ∀m Ψ aperto(k) ≠> Ψ(p) ≠> δp = 0 ⟹ ∃p1(a1,...,am) ≠> 0 ∀(a1,...,am) ∈ Kᵐ

      p = Σi gi(x1,...,xm-1) xim solo ultimo monomio tira

      ∀(a1, ..., am-1) ∈ Kᵐm-2 ⟹ h = p(a1,...,am-1,xm) ∈ K[xm]

      m-1 ̸> Σi gi(a1 + am-1xim)

      ∀am ∈ K Σ1≤m Σ gi(am - iam), i=0 ⟹ Σi gi ≠> 0 ∀i

      ∀ x tutti i coeff in R sono nulli ̸> gi(...

      ̸> gi(a1, ..., a ᵐ−i ̵a ̵̵i

      SOLNOSUE ... g11 = 0

      p = Σi gi(x1,...,xm) xm

      ⇒Ψ = 0 ⟺ Σ pᵢζᵢ ∈ setup |

      OSS...

      ∑ Έ∉A un cor. unit.

      Λ = σ S. di A-modulo ⟹ 2) A∑ ψ = Ψ+1 (co. esterna)

      • (a,b)∅ = αk tale
      • ∀α,α βy = λug ϐ
      • (a + b) = α + bα
      • (a:b)x = a(bx)
      • a(x + y) = ax + ay
      • lγ*x = λx

      OSS M A-modulo N∋M

      N si dice sottospazio (N + Δ(H+.)) sono uguali

      A×N⟹N anca conv Vo∈AⁿnuK cues ✝

      OSS..:

      ΛA DEPIAZIONE di A moduio è mezzo sfere A conviene SI spazio sentamento MA NON p. esempio CHE AFERNO UNA BASE polini non e l'OSO CITE GENERATION DANO UNA VIODI

      ΛA SI ruò pensare come Αⁿ, quindi allora iponto A-modulo sono -iti idemi o A

      3) ⇒ 2) per def.

      2) ⇒ 1) ovvio.

      1) ⇒ 3) non c'e' xα ∈ I ⇒ cα xα ∈ I ∀ cα ∈ K \ {0}

      Infatti:

      3) ⇒ 2)

      β ∈ I = Σ xα xα ∈ A Β ⇒ A ⊂ Nm

      ⇒ ∃ ai, ..., at ∈ A ∃ b1, ..., bt ∈ K[x1...xn]

      β = Σ ai xα (i) = Σ xα(i) &=Sigma; pia(i) - I

      Polinomio t.c. [ ... ]

      Usando ogni t.c.

      e il supporto di tutte non si riduce.

      Per un certo numero di scelte β tutti termini sono uguali

      (contenuto di omomorfismo tra domini ideali monomi)

      I1, J2 Δ K[x1...xn]

      Allora,

      I = J ⇒ M(I1) = M(J1)

      dove M(I) = tutti i monomi in I

      (no aut.)

      Lemma di Jackson 3

      I Δ K[x1...xn] I={xα | α∈ A} ⊂ Nm

      Allora, I = {xα | α∈ A} ô Nm

      Cioe' finitamente generato e i coefficienti si

      Possono ottenere

      con generatore di contratti

      Per Waring:

      m = 1 ∅ +A ⊂ N0 I Δ K[x1] ⇒ I = Σ xα | α∈ A

      β: K[x], δ: ancorare

      ∅ ⊕ b ∈ N0. I < xb ⇒ p.o. DEA

      dove p.o. DEA

      N0 β ordinato ⇒ ∃ una a = be Δ xk ∈ I ⇒ < xu > c ∈ I

      (1) Il totale e maggiorativa poiché vi è un cammino discendente

      xi xi+1 vi

      (1) è ordinamento monomiale

      (2) Il totale è maggiorativa ma non E' un buon ordinamento, infatti

      x > x 2 > x 3.

      2 non è ordinamento monomiale

      prod2

      dove S è contenuto in M

      x α(s) Tα(s)

      S

      controllo minorativo di x α(s) S

      oss. Si poteva usare questa Proof per accorgersi che 2 non E' un buon ordinamento (poliche)

    Dettagli
    Publisher
    A.A. 2016-2017
    100 pagine
    1 download
    SSD Scienze matematiche e informatiche MAT/02 Algebra

    I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher el_ces_94 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Algebra commutativa e computazionale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Perugia o del prof Lorenzini Anna.