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LESSANDRO AGNO ADal dominio panellenico a quello ecumenico

336 a.C.: Alessandro succedette al padre Filippo; eliminò il figlio del legittimo sovrano, Aminta IV (spodestato da Filippo nel 359a.C.) e i suoi sostenitori.

335 a.C.: campagne nel nord della Macedonia, in area tracica, danubiana e illirica. Mentre era impegnato in queste zone, si diffuse la notizia della sua morte e della distruzione del suo esercito: moti di ribellione antimacedone a Tebe (che cacciò la guarnigione macedone alla Cadmea) e Atene, fomentati dagli agenti del Gran Re. Sconfitta Tebe e occupazione della città: Alessandro decretò che Tebe fosse rasa al suolo e la sua popolazione venduta schiava. Un'ambasceria ateniese (Demade) si congratulò per il successo con il sovrano.

334 a.C.: Alessandro, lasciato il governo dell'Europa ad Antipatro, si recò nell'Ellesponto e sbarca nella Troade. Mito del nuovo Achille, da cui Alessandro riteneva di discendere.

L'Asia "come suolo conquistato con la lancia" (maggio/giugno). Battaglia del Granico, contro i satrapi di Lidia, Frigia e Cappadocia: controllo dell'Asia Minore da parte di Alessandro e la presa di Sardi. Imposizione di regimi democratici antipersiani.

333 a.C.: vittoria su Dario III nella Battaglia di Isso, nel nord della Siria; rifiuto delle proposte di pace della Persia. Avanzata sulla costa e presa di Sidone e Tiro (rasa al suolo, l'intera popolazione schiavizzata): conquista delle basi navali di Dario.

332/1 a.C.: dopo l'occupazione di Gaza e l'ingresso in Egitto come liberatore, fondò Alessandria d'Egitto. Visita al santuario di Siwah; l'oracolo lo salutò con il titolo, attribuito ai soli faraoni, di "Figlio di Ammone": cambiamento nella concezione del potere (divinizzazione del sovrano).

331 a.C.: Battaglia di Gaugamela, in Mesopotamia: il re Dario III fuggì; Alessandro conquista Babilonia, Susa e Persepoli.

(che venne data alle fiamme), ottenendo un enorme numero di prigionieri e un immenso bottino.

330 a.C.: Dario fu assassinato dal satrapo di Battriana, Besso, che si autoproclamò re Artaserse. Alessandro volle apparire come legittimo successore di Dario in Persia: diede sepoltura al re e continuò l'inseguimento di Besso (lo catturò e uccise nel 329 a.C.) in quanto usurpatore, completando la conquista dell'est dell'impero persiano.

Matrimonio di Alessandro con Rossane, figlia di Ossiarte, signore della Battriana, come segno di riconciliazione con il popolo persiano e in particolare iranico (328/7 a. C.).

Processo di "iranizzazione" del potere: acquisizione di stili di vita persiani e inserimento di soldati persiani nell'esercito. Clima di sospetto e malcontento nell'entourage macedone: venne scoperta la congiura ordita da Filota e anche il padre Parmenione fu fatto uccidere (frattura con gli hetairoi).

330 a.C.: Agide III re di Sparta

Entrò in contatto coi comandanti della flotta persiana e, approfittando delle difficoltà di Antipatro in Tracia, cercò di impadronirsi di Megalopoli e di scacciare la guarnigione macedone, ma fu ucciso da Antipatro.

Le satrapie superiori dell'impero achemenide (Drangiana, Aracosia, Battriana, Sogdiana) si erano sottratte già da tempo all'autorità del Gran Re. I satrapi erano signori indipendenti, che regnavano su popolazioni controllate solo in parte. Conquistarle presupponeva forze considerevoli. Perciò Alessandro insediò nelle province assoggettate colonie militari e reclutò mercenari grazie all'oro persiano.

327-325 a.C.: Campagna d'India, con lo scopo di ricostituire la struttura del confine naturale e storico dell'impero persiano (il fiume Indo), tramite una barriera di stati a est del fiume.

328/7 a. C.: Uccisione di Clito, forse perché aveva esaltato Filippo II come modello di comportamento macedone.

«Congiura deipaggi» organizzata dai nobili macedoni contro Alessandro, che aveva imposto la proskynesis (prostrazione): si concluse con la morte dell’ufficiale e storico Callistene, riferimento morale per i congiurati.

Alessandro portò aiuto al re di Taxila contro il re Poro, che regnava tra Idaspe e Acesine e tentò di proseguire verso la valle del Gange, ma l’esercito si rifiutò di proseguire.

Cominciò la marcia di ritorno, lungo il fiume Indo, di cui si volle garantire la sicurezza come confine. La flotta, sotto la guida di Nearco, esplorò il litorale dell’Oceano Indiano, mentre Alessandro con l’esercito costeggiò le sponde prima di scegliere un percorso più interno.

324 a.C.: Alessandro a Susa: riorganizzazione dell’impero (problemi dipendenti soprattutto dai rapporti fra i Greco-macedoni e i Persiani): mantenimento del sistema delle satrapie persiane (che furono affidate a governatori Macedoni o Greci);

nelle regioni più orientali, creazione di vaste circoscrizioni sotto un comando militare; amministrazione finanziaria per distretti; in Iran e Mesopotamia Alessandro operò invece come legittimo erede del trono achemenide, affidando a satrapi persiani l'amministrazione civile delle regioni conquistate.

Arpalo, tesoriere di Alessandro, si era reso colpevole di malversazione poco prima della Battaglia di Isso (333 a.C.). Nel 324 fuggì, temendo la rappresaglia del re tornato dall'India, e si recò ad Atene con un grande tesoro per sollevare una coalizione contro Alessandro. Atene lo accolse, ma poi lo arrestò, senza impedire la sua fuga dal carcere. Alla fine mancarono dei soldi.

Demostene fu accusato di averne preso una parte e fu costretto a fuggire prima ad Egina, poi a Trezene. Arpalo fuggì a Creta, ma venne ucciso da un ufficiale.

Tentativo di riforma dell'esercito, per operare una fusione tra le

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A.A. 2012-2013
4 pagine
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SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-ANT/02 Storia greca

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher flaviael di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia greca e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Torino o del prof Culasso Enrica.