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CH
3 3
‥
│ │ ← │ │ │
H H CH H H
3
2 – Metil – 2 propanolo Ione ossonio
(Alcol terz-butilico)
La coppia di elettroni spaiata attacca l’H dello ione idronio, così il legame O –
H si spezza e gli elettroni che formavano il legame sarà la nuova coppia di
elettroni spaiata dell’O dell’H O
2
2° stadio: Rottura di un legame con formazione di una molecola o uno ione
stabile
La perdita di H O dallo ione ossonio porta a un carbocatione 3° come
2
intermedio
CH CH
3 3
‥ ‥
│ │
LENTO ꞉O
→
+ +
CH – C – O – H CH – C + – H
3 3
│ │ │ │ │
H CH H CH CH
3 3 3
Ione ossonio Carbocatione 3° intermedio
Il legame C – O si spezza e gli elettroni andranno a formare la nuova coppia
di elettroni spaiata dell’O
3°stadio: Reazione tra un elettrofilo e un nucleofilo con formazione di un
nuovo legame covalente
La reazione dell’intermedio carbocationico 3° (elettrofilo) con lo ione cloruro
(nucleofilo) porta al prodotto finale
CH CH
3 3
‥ ‥
│ │
VELOCE
꞉Cl꞉ →
+
CH – C + CH – C – Cl꞉
3 3
‥ ‥
│ │
CH
CH
3 3
2 – Cloro – 2 – metilpropano
(Cloruro di terz-butile)
Gli alcoli primari reagiscono con HX tramite un meccanismo S 2
N
MECCANISMO
1° stadio: Addizione di un protone
Il trasferimento rapido e reversibile di un protone al gruppo OH trasforma il
-
gruppo uscente da OH a H O, un miglior gruppo uscente
2
‥ ‥ → ‥
+ +
CH CH CH CH – OH + H – O – H CH CH CH CH – O – H +
3 2 2 2 3 2 2 2
‥ │ ← │
H H
‥
꞉O – H
│
H
La coppia di elettroni spaiata dell’O attacca l’H, quindi il legame O – H si
spezza e gli elettroni costituiranno la nuova coppia di elettroni spaiata dell’O
dell’acqua
2° stadio: Reazione tra un elettrofilo e un nucleofilo con formazione di un
nuovo legame covalente e rottura di un legame con formazione di una
molecola o uno ione stabile –
La sostituzione nucleofila di H O da parte di Br dà il bromoalcano
2 LENTO
‥ ‥ ‥ ‥
꞉Br ꞉ ꞉O
→
- +
+ CH CH CH CH – O – H CH CH CH CH – Br꞉ + – H
3 2 2 2 3 2 2 2
‥ ‥
│ │
H H
La coppia di elettroni spaiata del Br attacca il C così il legame C – O si
spezzerà e si formerà una nuova coppia di elettroni spaiata sull’O dell’acqua
• DISIDRATAZIONE DI ALCOLI AD ALCHENI CATALIZZATA DA ACIDI
Un alcol può essere trasformato in un alchene per disidratazione, cioè
eliminazione di una molecola di H O da C adiacenti.
2
Gli alcoli primari sono i più difficili da disidratare e, generalmente, richiedono il
riscaldamento dell’acido solforico concentrato a temperature fino a 180°.
Gli alcoli secondari danno la disidratazione a temperature un po’ più basse.
Gli alcoli terziari per il processo di disidratazione richiedono invece delle
temperature al di poco superiori alla temperatura ambiente.
Nella disidratazione degli alcoli 2° e 3° il meccanismo coinvolge la formazione
di un intermedio carbocationico nello stadio determinante la velocità, pertanto
si tratta di un meccanismo E1.
MECCANISMO
1° stadio: Addizione di un protone +
Il trasferimento di un protone da H O al gruppo OH dell’alcol forma uno ione
3 - , pessimo gruppo uscente, in
ossonio. Il risultato è la trasformazione di OH
H O, migliore gruppo uscente
2 ‥ ‥ + – H
HO꞉ H – O
‥ ‥
│ → │ ꞉O
+
CHCH CH + H – O – H CH CHCH CH + – H
CH
3 2 3 3 2 3
│ ← │
H H
Ione ossonio
La coppia di elettroni spaiata dell’O attaca l’H dello ione idronio, quindi il
legame si spezza e si formerà una nuova coppia di elettroni spaiata sull’O
dell’acqua
2° stadio: Rottura di un legame con formazione di una molecola o uno ione
stabile
La rottura del legame C – O dà un carbocatione 2° come intermedio e H O
2
‥
+
H – O – H
│ ‥
→ +
CH CHCH CH CH CHCH CH + H O꞉
3 2 3 LENTO 3 2 3 2
← Intermedio carbocationico 2°
3° stadio: Rimozione di un protone
Il trasferimento di un protone dal C adiacente a quello carico positivamente
all’H O porta all’alchene e rigenera il catalizzatore. Gli elettroni sigma del
2
legame C – H diventano elettroni pi del doppio legame C – C
H ‥
│ ‥ RAPIDO
꞉O → CH ═ CH
+ +
– CH – CH – CH + – H CH – – CH + H – O – H
CH
3 3 3 3
│ │
H H
Gli alcoli primari reagiscono attraverso il seguente meccanismo a due stadi in
cui lo stadio 2 è quello limitante la velocità (meccanismo E2)
MECCANISMO
1° stadio: Addizione di un protone +
Il trasferimento di un protone da H O al gruppo OH dell’alcol produce uno
3
ione ossonio
‥ ‥ ‥ ‥
→ ꞉O
+ +
CH CH – O – H + H – O – H CH CH – O – H + – H
3 2 3 2
‥ │ ← │ │
H H H
La coppia di elettroni spaiata dell’O attacca l’H, il legame O – H si spezza e
O
gli elettroni diventano una coppia di elettroni spiata sull’O dell’H
2
2° stadio: Rimozione di un protone e rottura di un legame con formazione di
una molecola o uno ione stabile
Il trasferimento di un protone al solvente e la simultanea perdita di H O dà
2
l’alchene H H H ‥
‥ │ ‥ ‥ \ /
+ ꞉O
→ H H + C ═ C +
+
– O – H – O – – H
H – O꞉ + H – C – CH
2
│ │ │ │ │
/ \
H H H H H H H
La coppia di elettroni spaiata dell’O di H O attacca l’H, il legame C – H si
2
spezza e gli elettroni vanno a finire tra C e CH formando il doppio legame,
2
quindi il legame CH – O si spezza e va a finire sull’O dell’acuqa così da
2
formare una nuova coppia di elettroni spaiata
Le reazioni di idratazione-disidratazione sono reversibili. L’idratazione di un
alchene e la disidratazione di un alcol sono reazioni in competizione ed esiste
il seguente equilibrio:
/ → │ │
\ C ═ C + H O – C – C –
2 ← │ │
/ \ H OH
Un alchene Un alcol
Tuttavia si può prevedere quale prodotto predominerà:
- Grandi quantità di acqua (uso di acidi acquosi) favoriscono la
formazione dell’alcol
- Scarse quantità di acqua (uso di acidi concentrati o riscaldamento della
miscela al di sopra dei 100°) favoriscono la formazione dell’alchene
In sintesi per completare una reazione di disidratazione:
Contrassegnare come α il C che lega il gruppo uscente
1. ‥ +
HO H
│
α →
CH CHCHCH
3 3
│
CH
3
Contrassegnare come β ciascun C legato al C α
2. ‥ +
HO H
│
β α β →
CHCHCH
CH
3 3
│
CH
3 O) e un H β dalla molecola e
3. Rimuovere il gruppo uscente (H
2 C α e β
posizionare un nuovo doppio legame tra i
‥ +
HO H
│
β α β β
→ CH CH ═ CH
CHCHCH – CH –
CH
3 3 3 2
│ │
CH CH
3 3
Ripetere lo stadio n° 3 per ogni C β formando, così, differenti prodotti di
4. disidratazione
‥ +
HO H
│
β α β β β
→ CH CH ═ CH ═ CH
CH CHCHCH – CH – + CH – C – CH
3 3 3 2 3 3
│ │ │
CH CH CH
3 3 3
• OSSIDAZIONE DI ALCOLI PRIMARI E SECONDARI
Un alcol primario può essere ossidato ad aldeide o acido carbossilico.
Gli alcoli secondari sono ossidati a chetoni.
Gli alcoli terziari non sono ossidati.
Il reagente più comunemente utilizzato in laboratorio per l’ossidazione di
alcoli primari in acidi carbossilici e di alcoli secondari in chetoni è l’acido
cromico, H CrO , che si forma quando il dicromato di sodio Na Cr O , o di
2 4 2 2 7
Cr O , o l’anidride cromica CrO , vengono sciolti in una soluzion
potassio K
2 2 7 3
acquosa di acido solforico.
Gli alcoli 3° sono resistenti all’ossidazione perché il C legato al gruppo –OH è
già legato ad altri 3 atomi di C e quindi non può formare un doppio legame C
– O. Ne segue che il requisito fondamentale per l’ossidazione di un alcol è la
presenza di almeno un H sul C che porta il gruppo –OH.
Che cosa sono gli eteri?
STRUTTURA
Il gruppo funzionale di un etere è un atomo di O legato a due atomi di C.
OCH , l’etere dimetilico. In questo caso i due
L’etere più semplice è CH
3 3
dell’O formano legami σ con due atomi di C e gli altri due orbitali
3
orbitali sp
3
sp contengono ciascuno una coppia di elettroni non condivisa.
H H
‥
│ │
H – C – O – C – H
‥
│ │
H H
NOMENCLATURA
Nel sistema IUPAC, il nome degli eteri viene assegnato scegliendo la catena
di atomi di C più lunga come alcano di riferimento e indicando il gruppo –OR
come sostituente alcossilico (alchil + ossigeno). I nomi comuni si ottengono
elencando i gruppi alchilici legati all’O in ordine alfabetico e premettendo la
parola “etere”.
Esempio: → Etossietano / Etere dietilico
CH CH OCH CH
3 2 2 3
CH
3
│ → 2
CH OCCH – Metossi – 2 - metilpropano / Etere terz-butilmetilico
3 3
│
CH
3
I chimici usano quasi sempre dei nomi comuni per gli eteri a basso peso
molecolare.
Gli eteri ciclici sono composti eterociclici in cui l’O dell’etere è uno degli atomi
dell’anello.
Esempio:
PROPRIETÀ FISICHE
Gli eteri sono composti polari in cui l’O porta una parziale carica negativa e
ognuno dei C a esso legati porta una parziale carica positiva.
I punti di ebollizione degli eteri sono più bassi di quelli degli alcoli aventi peso
molecolare comparabile.
Poiché l’atomo di O di un etere porta una parziale carica negativa, gli eteri