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COLINOMIMETICI DIRETTI
I farmaci colinomimetici diretti possono essere suddivisi, in base alla loto struttura, in:
• Esteri della colina
Sono analoghi dell'acetilcolina. Si legano ai recettori nicotinici e muscarinci al posto
dell'ACh
◦ Metacolina → lega R muscarinico
◦ Carbacolo → lega entrambi
◦ Betamecolo → lega R muscarinico
• Alcaloidi
◦ Muscarina
Molecola di origina naturale che lega principalmente i R muscarinici. Non è un farmaco.
◦ Nicotina
Sostanza d'abuso al massimo usata nella disintossicazione da fumo di sigaretta.
◦ Pilocarpina
Ha azione muscarinica
◦ Lobelina
Ha azione nicotinica Il muscolo ciliare tiene legato il
cristallino. La sua contrazione sposta il
cristallino in modo da avere una
migliore visone da vicino.
EDRF = fattore rilasciato dall'endotelio che
induce vasodilatazione o vasocostrizione.
Questo fattore è l'ossido nitrico (NO).
Gli agonistici colinerigici danno
vasodilatazione grazie alla liberazione di
NO; ad alte conc però dà vasocostrizione
COLINOMIMETICI INDIRETTI
Possono essere:
• Reversibili → carbammati e alcoli
◦ Neostigmina
◦ Carbarile
◦ Fisostigmina
◦ Edrofonio
◦ Ambenonio
• Irreversibili → organofosfati
◦ Ecotiopato
◦ Paratione → convertito in Paraoxan
◦ Malatione → convertito in Malaoxan
Assorbimento:
• per via orale buono per i composti a N terziario (fisostigmina)
• per via orale scarso per i composti a N quaternario (neostigmina, ecc.)
• ottimo da tutte le vie per la maggioranza dei composti organofosforici
• scarsa penetrazione nel SNC per i composti a N quaternario
• buona penetrazione nel SNC per i composti a N terziario e gli organofosforici
Meccanismo d'azione:
Il bersaglio principale di questi farmaci è l'acetilcolinesterasi.
Nella prima tappa del processo catalitico l'acetilcolina si lega al sito attivo dell'enzima e viene
idrolizzata, con produzione di coline libera e di enzima acetilato. Nella tappa successiva, il legame
covalente acetile-enzima viene rotto, con l'aggiunta di acqua.
Gli alcoli quaternari si legano reversibilmente, attraverso legami ionici e idrogeno, al sito attivo
impedendo all'acetilcolina di accedervi.
Gli esteri carbammici (es.neostigmina e fisostigmina), subiscono un idrolisi in due tappe come
quella dell'acetilcolina. Tuttavia, il legame covalente dell'enzima carbamoilato è molto più resistente
al secondo processo (idratazione) e questa tappa è perciò prolungata.
Gli organofosforici si legano inizialmente all'enzima e vengono da esso idrolizzati; ne risulta un
enzima fosforilato al sito attivo. Il legame covalente tra fosforo e enzima è estremamente stabile e si
idrolizza in acqua a bassissima velocità.
EFFETTI FARMACOLOGICI DEGLI AGONISTI COLINERGICI
• Apparato gastroenterico
• Apparato respiratorio
• Apparato urinario
• Occhio
• Ghiandole sudoripare per tutti questi sopra vedi effetti acetilcolina
• Muscoli striati
◦ aumento della forza di contrazione
◦ fascicolazioni a dosi superiori
◦ paralisi a dosi massime
• Apparato cardiocircolatorio → effetti complessi
• Sistema Nervoso Centrale
◦ stimolazione a basse dosi
◦ depressione a dosi elevate
IMPIEGHI TERAPEUTICI DEGLI AGONISTI COLINERGICI
• Glaucoma (pilocarpina, carbacolo, metacolina)
• Ileo paralitico (betanecolo, neostigmina)
• Ritenzione urinaria postoperatoria (betanecolo, neostigmina)
• Miastenia grave (neostigmina, ambenonio)
• Decurarizzazione (inversione del blocco neuromuscolare indotto da miorilassanti non
depolarizzanti quali curaro, pancuronio)
• Intossicazione da farmaci antimuscarinici
• Malattia di Alzheimer
◦ Tacrina e donepezil sono inibitori dell'ACh-esterasi modestamente efficaci nel rallentare
la progressione della malattia solo in alcuni pazienti e nelle fasi iniziali della malattia.
Effetti collaterali di tipo colinomimetico e tossicità epatica (soprattutto la tacrina che per
tale motivo non viene usata).
ANTAGONISTI COLINERGICI (PARASIMPATICOLITICI)
Il prototipo di questi farmaci è l'atropina. Essa e i suoi analoghi naturali sono alcaloidi dell'acido
tropico contenenti un gruppo amminico terziario.
Ci sono 5 sottotipi di recettori muscarinici:
• M1 → nei neuroni
• M2 → nei neuroni
• M3 → nelle ghiandole, muscolatura liscia e endotelio vasale
• M4 e M5 sono meno abbondanti e sembrano avere significato funzionale più marcato nel
SNC che a livello dei tessuti periferici.
Meccanismo d'azione:
Il risultato del legame dell'atropina al recettore muscarinico consiste nell'antagonizzare o prevenire
l'attivazione recettoriale e la generazione dei secondi messaggeri ad esso associata.
L'atropina non fa distinzione tra M1, M2 e M3. É quindi un antagonismo di tipo competitivo
altamente specifico per i recettori muscarinici; solo per dosi più elevate sono bloccati anche i
recettori nicotinici.
Il blocco dei recettori muscarinici è talvolta preceduto per alcuni composti da una debole
attivazione degli stessi (agonisti parziali).
FARMACI
• Pirenzepina
Inibisce la liberazione di ioni H+ nello stomaco → usata per la cura dell'ulcera
• Telenzepina → derivato della Pirenzepina
• Propantelina e Glicopirrolato
Derivati ammonici quaternari impiegati in ambito gastrointestinale
• Scopolamina
Il metilbromuro di scopolamina è il Buscopan → usato per mal di testa e male all'addome
• Tropieamide → usata in ambito oftalmico